... & Dintorni


21
agosto

FACEBOOK DIVENTA IL TERMOMETRO DELLA CELEBRITA’: ECCO QUANTO “CONTANO” I CONCORRENTI DE LA TRIBU’ MISSIONE INDIA

Facebook

Produttori del belpaese fiondatevi su Facebook. Il social network più in voga nell’italica penisola diventa giorno dopo giorno punto di riferimento per sondare l’indice di gradimento di qualunque tendenza del momento, quelle catodiche comprese. Se le vostre intenzioni sono quelle di accaparrarvi il “concorrente da reality” che più accende gli animi dei tele-internauti o se, piuttosto, volete sondare la popolarità, telematica, di un conduttore più stagionato, Facebook è ciò che fa al caso vostro.

Proprio per questo motivo abbiamo condotto una piccola indagine prendendo ad oggetto i  prossimi concorrenti dell’imminente reality “La Tribù – Missione India” della  Perego, per poi allargare la nostra panoramica ai pilastri della nostra tv e vedere quanto (e se) siano riusciti a trovare un proprio spazio in un contesto fresco e dinamico come Facebook anche i protagonisti più navigati del piccolo schermo.

Il social network più amato dagli italiani si trasforma in questo caso nel più spietato tribunale della tv italiana: i dati sono interessanti e, tenuto conto che l’utente medio di Facebook ha un’età non troppo elevata, detta in altri termini appartiene a pieno titolo al target commerciale tanto attenzionato da reti e inserzionisti, forse tale indagine non si rivelerà troppo distante dalla reale mappatura dei gusti degli utenti-consumatori che tutti cercano con ansia quasi come l’elisir di lunga vita.




20
agosto

MARESCIALLO ROCCA, COTTI E MANGIATI E COMMISSARIO REX? NO, NOI GUARDIAMO MEDIASHOPPING E VOGLIAMO PEDIPAWS!

Mediashopping (Pedipaws)Graziosa, bionda e accomodata sul suo divanetto blu: la giovane annunciatrice di Rai Uno prospetta al suo pubblico un intenso pomeriggio di disagio esistenziale. Esclusa la breve boccata d’aria per gli amanti delle Sorelle McLeod, lo spettatore medio della Rai, dopo essere miracolosamente scampato al datato episodio del Maresciallo più famoso d’Italia, si trova intrappolato con Cotti e Mangiati. Battute un po’ arruffate, che procedono per stereotipi alquanto elementari, tentano di alleviare la persistente calura estiva. Con scarsi risultati.

Il terrore di figli omosessuali, la moglie casalinga e quindi frustrata – luogo comune immancabile sembra nelle sit-com odierne – … Niente di nuovo sotto il sole. Un po’ come l’edizione pomeridiana del Tg1, arricchita nuovamente con un servizio sull’inenarrabile montepremi del SuperEnalotto. Viene quasi da chiedersi di cosa avrebbero parlato i tg questa estate senza la rincorsa al mitico 6.

Sotto la minaccia della prossima indagine del Commissario Rex non si può non cedere alla tentazione di cercare sollievo su un altro canale. Quasi inutile: Rai Due offre Las Vegas, serie per gli amanti delle belle donne, del gioco d’azzardo e di una trama oltremodo leggera. Rai Tre un imperdibile episodio di Squadra Speciale Vienna, ovvero l’ennesima brutale variazione alla tedesca di CSI. Bulbi improponibili e poliziotti duri e puri che degustano zucchero filato.

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20
agosto

IL VALZER DEI DIRETTORI E UNA RETE “ALL NEWS” SUL DIGITALE TERRESTRE: LA NUOVA BATTAGLIA TRA MEDIASET E SKY

Enrico Mentana, Emilio Carelli, Giorgio Mulè, Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Mario Giordano

Il nuovo ballo dell’estate si chiama il “valzer dei direttori” ed è la hit più suonata in molte redazioni giornalistiche e televisive: prendi un direttore concorrente, o un ex direttore acclamato, prepara un nuovo contratto e cambia volto alla tua informazione (anche se in realtà i nomi sono sempre gli stessi, quindi più che un cambiamento è una seduta di maquillage).

Mai estate fu più torrida sul fronte “direzione grandi testate/grandi tg”. La prima novità di luglio fu la nomina del direttore del TG2 Mario Orfeo; poi venne la nomina a vice-direttore del TG1 di Susanna Petruni. Arriva agosto e la partita si fa ancora più rovente e complicata, soprattutto sulle sponde di Sky e di “Mediaset e dintorni”.

Per quanto riguarda il gruppo di Murdoch, continua ad aleggiare insistentemente il nome di un disoccupato eccellente del giornalismo italiano: Enrico Mentana, che potrebbe prendere il posto dell’attuale direttore di SkyTG24, Emilio Carelli. La smentita ufficiale al rumor è già arrivata nei giorni scorsi, anche perchè Carelli è molto apprezzato per il lavoro svolto ed i risultati ottenuti con il suo polo informativo (premiato più volte con l’ Oscar per il miglior TG Italiano), ma qualcosa sotto le macerie cova, soprattutto perchè non è facile ignorare il fatto che uno dei giornalisti più famosi di Italia (Mentana) è libero e corteggiatissimo.





20
agosto

MARIA DE FILIPPI: UN FASCINO DA 48 MILIONI DI EURO L’ANNO

Maria De Filippi (Fascino PGT)

Era da tempo che molti di noi erano desiderosi di “frugare tra le tasche” della regina Mida della televisione per farsi un’idea del gettito che Maria De Filippi riesce a produrre grazie alla sua formidabile strategia comunicativa. Ci ha pensato l’analisi pubblicata questa mattina da Italia Oggi, e ripresa dai colleghi di Televisionando, che riesce a fornirci la dimensione d’impresa di Fascino, “sanguinaria” società di produzione di cui la  De Filippi detiene la metà delle azioni (il partner azionario per la restante quota è Mediaset con RTI).

Il 2008 è stato un anno eccezionale infatti per le produzioni  di Maria de’Miracoli e nonostante l’atmosfera di pesante recessione che ha fatto crollare globalmente i mercati, il bilancio Fascino è lapalissianamente in positivo. Le cifre parlano chiare: utile di 48 milioni di euro (+ 15, 6% rispetto al 2007), risultato che deriva dal successo combinato di almeno tre abilità di gestione del patrimonio mediatico defilippiano.

Innanzitutto balza agli occhi la riuscita strategia di internazionalizzazione dei prodotti con la conseguente vendita sui mercati esteri, in primo luogo la Spagna con Telecinco, dei format che in Italia primeggiano con forza nel daytime, ovvero il vituperatissimo Uomini e Donne e, più recentemente, Amici (info in questo post).


18
agosto

ATTORI E CACHET: E’ LUCA ZINGARETTI IL PIU’ PAGATO

Luca Zingaretti - cachet

La fonte è “TV Sorrisi e Canzoni” e anche la “gola profonda” ha un nome e un cognome: Carlo degli Esposti, produttore della fiction “il Commissario Montalbano“.

In Italia non è facile risalire alle cifre che gli attori percepiscono per i loro impegni televisivi, ma qualcosa è trapelato e a quanto pare è proprio Luca Zingaretti l’attore più pagato in Italia. ”Luca Zingaretti prende tra i 200 e 300 mila euro a film“, anche se poi è lo stesso degli Esposti che si affretta a precisare: “Un compenso quasi inferiore ad altri se si considera quanto renda Montalbano: a livello pubblicitario tra messe in onda e repliche la Rai ha guadagnato 150 milioni di euro”.

Vige invece il più assoluto riserbo sulle cifre ricevute da altri volti noti, ma non stupirà il fatto che la classifica dei “più pagati” si compone proprio degli attori più amati dal grande pubblico ossia: Raoul Bova, Sabrina Ferilli, Lino Banfi e Claudio Amendola. Fa  eccezione per schiettezza, Lorenzo Flaherty, che ha dichiarato: ”Per i Ris prendevo 800 mila euro. Per un film tv da 80 a 150 mila”, con buona pace degli altri “timidi Paperoni”. Per avere inoltre un quadro ancora più completo della situazione, giungono poi le parole di Giancarlo De Simone (agente tra gli altri di Lino Banfi, Maurizio Mattioli e del regista PierFrancesco Pingitore) che afferma: ”In generale nel fissare i cachet degli attori vige la regola di mercato: quanto più mi fai incassare in termini di ascolti e pubblicità tanto più ti pago … discorso diverso invece per una lunga serialità, in cui un attore medio è pagato 50 o 60.000 € a puntata”. E’ facile dunque capire come anche la scelta di un attore di fiction sia un vero e proprio investimento per la società di produzione e per la rete che lo trasmetterà, ed è altrettanto facile capire il fatto che, in tempi di crisi, anche le fiction avranno poche novità e poche scommesse con cui rischiare (considerata la contrazione dei budget, sia sul fronte Rai che Mediaset).





14
agosto

PIPPO BAUDO SI CANDIDA PER L’ARISTON: “SE A SANREMO HANNO BISOGNO DI UN DIRETTORE ARTISTICO…”

Pippo Baudo

Sembra aver preso spunto dal suo segmento televisivo domenicale, Ieri Oggi e Domani, l’intervista che Pippo Baudo ha rilasciato a Libero, nella quale parla molto apertamente del passato, di una tv che oggi giudica severamente, e di ipotesi future, sempre in nome dell’amore per la Rai.

Ieri, un grande rimpianto, quello di non aver capito il talento di Fiorello, bocciandolo ad un provino. Eppure lui, il Pippo Nazionale, di talenti ne aveva scovati tanti durante l’avventura di Settevoci, quello che definisce il primo talent-show della Rai. “A metà degli anni ‘60 lanciai personaggi come Al Bano, Orietta Berti, Massimo Ranieri. All’epoca i giovani concorrenti arrivavano preparatissimi in trasmissione, avevano timbriche e voci uniche” – racconta – “Oggi, ad Amici o X-Factor, si crea una fiera dell’illusione che rischia di trasformarsi in fiera della delusione. Si inventano artisti professionalmente deboli“. Rosario Fiorello debole non lo era affatto, ma Pippo faticò a capirlo. “Non me lo perdonerò mai” – confessa ricordando quel provino – “Diede vita ad un’esibizione eterna. Gli dissi: sei bravino ma non hai i tempi giusti. E lo bocciai!“.

Oggi, una televisione che va cambiata. Per Baudo Skyha i soldi ma non le idee” per sfidare la tv generalista, e dunque proprio Fiorello ha fatto male ad accettare la sua proposta, così come Mike Bongiorno che “vuole riproporre un format (Rischiatutto) che si rivelerà datato“, e il pubblico va letteralmente violentato con la cultura, come aveva già anticipato a noi di DM. E’ critico in modo pungente Pippo quando parla di una televisione che propone “programmi con tette al vento e Belen in vetrina“, e il fatto che chiami la show-girl per nome è indicativo di quanto questa sia diventata per lo storico conduttore una sorta di simbolo della tv facile. E alle forme della bella ex-isolana si risponde con “il cinema, il bel teatro e la musica, innalzando il livello culturale della televisione” – perchè secondo Baudo cultura e grandi ascolti possono convivere, e per avvalorare la sua tesi aggiunge – “Lo scorso anno costrinsi Alessandro Gassman a riproporre durante Domenica In una lunga sequenza della piéce che stava proponendo a teatro. Fece il 30% di share“.


14
agosto

MIRIAM LEONE: L’ULTIMA EROINA DEL FEMMINISMO POST VELINE

Miriam Leone @ Davide Maggio .it

E’ innegabile. Anche il mondo televisivo è pervaso di quel maschilismo imperante che associa immediatamente una velina ad una ragazza che non sa fare altro che mostrare le proprie grazie, ed una miss ad una sognatrice che, non potendo sfruttare altre doti, mette in mostra il proprio corpo nella speranza che sia valutato migliore di quello delle sue avversarie in corsa per il titolo.

E’ innegabile. Anche le donne soffrono di questo maschilismo, in forme subdole e sottili, e ogni qual volta si trovano a dover fare i conti con un sorpasso di una di queste veline o miss ai loro danni, questo sentimento carico di pregiudizio e snobbismo viene fuori in tutta la sua forza e con tutta la sua carica pseudo-intellettuale. Peccato che tutto questo alimenti il mito delle donne che non sanno essere solidali con le donne, quel mito che diventa realtà in quei reality in cui le femminucce passano il tempo a farsi fuori l’un l’altra, in una masnada autodistruttiva, mentre i maschietti fanno branco e le guardano compiaciuti e gongolanti. E’ tutto questo che ha portato Katia e Valeria allo sketch, ormai divenuto di culto, delle aspiranti Miss Italia che “ciao, mi chiamo Valeria, ho un debole per le scarpe e uno per le borse, però siccome vanno abbinate volevo sapere se posso considerarli un debole solo“, oppure “che sia chiaro, mi prenoto, alla prossima domanda devo rispondere io dicendo La pace del mondo“!

E’ innegabile. Certi fenomeni tendono a ripetersi in modo ciclico e ripetitivo. Così, se l’8 marzo 1994 un corteo di femministe, evidentemente un pò confuse, sfilava contro Non è La Rai dichiarando di “Non essere Ambranate, ma studentesse laureate“, oggi c’è un Grande Fratello che, constatata più volte la moria delle concorrenti è costretto a dichiarare che “questa settimana tocca nominare solo i ragazzi, giusto per riequilibrare la situazione“. E se Ambra è riuscita nell’intento di far dimenticare la ragazzina che faceva il playback con la voce di un’altra, a favore di un’attrice capace di vincere tutti i premi che con Saturno Contro potesse aggiudicarsi, adesso è il caso di dare il benvenuto alla nuova eroina del femminismo post-veline, questa Miriam Leone miss, studentessa e novella conduttrice. Incredibile? Solo se siete pervasi di quel maschilismo di cui sopra.


12
agosto

IL GRANDE FRATELLO 10 E I CONCORRENTI TERREMOTATI. LA TRAPPOLA IN CUI NON VOGLIAMO CADERE.

Terremotati Grande Fratello 10

Diecimila persone hanno partecipato ai provini per questa decima edizione del Grande Fratello. Diecimila sognatori, diecimila anime in cerca di notorietà, soldi, divertimento, di una parentesi di vita da passare sotto l’occhio delle telecamere. Tre dei fortunati futuri concorrenti, secondo Diva e Donna, sono vittime del terremoto che lo scorso 6 aprile ha messo in ginocchio L’Aquila.

Questo rumor che sa di provocazione è già riuscito nel suo intento, questa trappola che ha come scopo quello di tastare il terreno ha già mietuto le proprie vittime: urlate allo scandalo moralisti di tutta Italia, unitevi in un coro unanime e condannate il padre di tutti i reality, che senza scrupoli prende tre terremotati e li dà in pasto al pubblico, spremendoli in nome dello share e sacrificandoli sull’altare del pettegolezzo, per spiarli, nominarli, eliminarli e immetterli nel circuito stranoto in cui vivono tutti coloro i quali godono dello status di ex-concorrenti. Definitela volgarità, voi cultori della bella televisione, scandalizzatevi di fronte a questi tre cittadini italiani messi sulla famigerata porta rossa con l’etichetta di terremotati, con una storia triste che è reale, tangibile e vi tocca a tal punto da farvi sentire indignati.

Tre vittime del terremoto. Tre povere vittime. Questa indignazione, perbenista e teneramente assurda, ci lascia basiti. C’è veramente qualcuno che non si aspettava che la tragedia de L’Aquila potesse entrare nella casa più spiata d’Italia? C’è veramente qualcuno pronto a scommettere che questi tre perfetti sconosciuti non siano consapevoli di quanto dolore stiano per mettere sulla pubblica piazza? C’è ancora chi crede che il Grande Fratello usi i suoi concorrenti come povere pedine ignare dopo dieci anni di un meccanismo noto anche a coloro che la tv proprio non vogliono guardarla? C’è fra di voi qualcuno pronto a condannare gli autori del reality piuttosto che la scelta personale degli speranzosi futuri concorrenti?