... & Dintorni


20
novembre

THIS IS IT ARRIVA SU ITALIA 1: IL 10 GENNAIO MICHAEL JACKSON SALUTA I FAN ITALIANI SUL PICCOLO SCHERMO

THIS IS IT MICHAEL JACKSON TV ITALIA1 ITALIA UNO

Per moltissimi fan è stata l’occasione di rivederlo e scoprire che cosa avesse in serbo per il suo saluto alle scene, per tanti altri è stata una riuscitissima operazione di marketing che ha puntato a speculare sulla sua morte. Quel che è certo è che This is It è stata per tutti l’ultima occasione di sentir cantare Michael Jackson su un palco, quello di un imponente tour mai inaugurato.

Il film-documentario, rimasto in programmazione per due settimane, non è stato in Italia l’evento che ci si aspettava; nessuna ressa nelle sale, come qualcuno aveva previsto, e nessun faro puntato sulla pellicola, che è stata indubbiamente una chicca per tutti i fan di MJ, ma che non ha avuto nessuna eco presso i cinefili che non erano fra i sudditi del re del Pop. In effetti This is It non ha particolari attrattive costituite da mirabolanti innovazioni cinematografiche, nè una trama che possa attrarre pubblico “non Jacksoniano“; le riprese delle prove di quello che sarebbe dovuto essere il suo ultimo tour costituiscono l’unico fulcro del film, fornendo però un ritratto artistico e umano più eloquente di qualsiasi documentario o speciale che il piccolo schermo abbia potuto trasmettere fino ad oggi.

E il prossimo anno proprio la tv ospiterà il film all’interno del ciclo Cinema Uno, che su Italia1 dà spazio alle novità del grande schermo che possono trovare il consenso del pubblico più giovane. Il 10 gennaio, per la precisione, toccherà agli ultimi giorni di vita di Michael Jackson fare la propria comparsa in prima serata, proprio su quella stessa rete che ampio spazio ha dato alla notizia della sua morte, e in seguito ai sontuosi funerali-spettacolo presso lo Staples Center, con uno speciale della redazione di Studio Aperto. Se non avete avuto modo di vederlo al cinema, This is It sarà un modo piacevole di scoprire un MJ decisamente inedito: modesto, incredibilmente gentile e perfezionista sul lavoro, appassionato ad ogni singolo aspetto di quell’enorme macchina produttiva che avrebbe dovuto riportarlo di fronte a milioni di spettatori.




6
novembre

PROBABILE CAMBIO DI VERTICE A RAITRE: FUORI RUFFINI, DENTRO (DI NUOVO) ANTONIO DI BELLA.

Antonio Di BellaEletto segretario del PD Bersani, si stringono i tempi per ridefinire i principali assetti di Raitre, definita da alcuni “Tele-Kabul”. Dopo il passaggio della direzione del Tg3 da Di Bella a  Bianca Berlinguer, il principale nodo da sciogliere rimane proprio la scelta del direttore di rete.

Al comando, per il momento, troviamo ancora Paolo Ruffini che tuttavia, nonostante gli ascolti importanti di trasmissioni come Ballarò, Report e Che tempo che fa, rimane piuttosto traballante. Ruffini infatti, inattaccabile dal punto di vista degli ascolti, si è “macchiato” della colpa proprio di aver cresciuto e alimentato trasmissioni che sono diventate un’ “autentica spina nel fianco (mediatico)” dell’attuale governo, ed è proprio questo il motivo che rende incerto il suo futuro.

In un “gioco di poltrone” che in Rai non passa mai di moda (per la serie: “Bisogna cambiare tutto per non cambiare nulla”), al posto di Ruffini dovrebbe giungere proprio l’ex direttore (silurato) del Tg3 Antonio Di Bella. In tal caso a Ruffini verrebbe offerta la direzione di Rainews 24 o, in alternativa, un ruolo di rilievo in Rai Cinema (ipotesi a quanto pare a lui molto più gradita).


1
novembre

RETE4 SI RINNOVA: DA OGGI NUOVA GRAFICA E NUOVO FORMATO, DAL 2010 INTERAZIONE E NUOVI CONTENUTI

Rete4 Restyling - Nuova Grafica bumper e promo

Rete4 si rinnova. La rete “cenerentola” del Gruppo Mediaset cambia rotta e punta all’interazione col pubblico.

Da stamattina, 1° novembre, la veste grafica della rete è stata completamente rinnovata: i bumper, fino ad oggi dedicati alle opere d’arte, sono stati sostituiti da minimalisti fondi bianchi dove a campeggiare è il logo arancio della rete, che per l’occasione si veste di 3D: c’è il “4″ che scende e rimbalza sullo schermo, c’è quello effervescente (come nell’immagine di questo post), quello che si trasforma in sveglia ma anche un “logo” che rimbalza come un pallone tra i cori degli ultras.

Ma non solo grafica. Da oggi, come annunciato dal DirettoreGiuseppe Feyles, Rete4 cambia completamente formato: tutta o quasi la programmazione, spot inclusi, sarà in formato panoramico 16:9 sul digitale terrestre (insieme alle altre reti Mediaset, alla Rai e a La7),  mentre dall’inizio del nuovo anno si aprirà all’interazione con il telespettatore a partire dagli spot, che probabilmente ricorderanno i 6come6 della sorella Italia1. «Gli spot testimonieranno la familiarità della rete con il pubblico, il senso di vicinanza che vogliamo trasmettere, visto che Retequattro vuole accompagnare le persone in ogni momento della quotidianità», ricorda Feyles.





27
ottobre

IL TRIBUNALE DI MILANO RESPINGE IL RICORSO DI SKY PER I “MANCATI SPOT” SULLE RETI MEDIASET

IL TRIBUNALE DI MILANO RESPINGE IL RICORSO DI SKY SUI "MANCATI SPOT" DA PARTE DELLE RETI MEDIASET

Lo scorso settembre, com’è noto, Sky intraprese un’azione legale nei confronti di alcune società del gruppo Mediaset adducendo motivazioni interenti la (presunta) violazione delle regole Antitrust in base all’articolo 82 del Trattato Europeo, oltre che per concorrenza sleale.

L’accusa che Murdoch muoveva nei confronti del Biscione risiedeva nell’impossibilità per  Sky di acquistare pubblicità sulle principali emittenti commerciali italiane (Canale 5, Italia 1 e Rete 4), violando così le norme della concorrenza europea, così come le regole sulle comunicazioni in Italia.

E’ giunto ieri il verdetto da parte dello stesso tribunale: un provvedimento che - secondo una nota diramata dal Biscione - non modifica la condotta seguita sino a oggi dalle societa’ del gruppo”, e che non dà pertanto seguito alle accuse mosse da parte di Sky. In una nota del gruppo di Berlusconi  si legge che e’ stata “respinta la richiesta di ordinare a Mediaset di riprendere immediatamente la fornitura di spazi pubblicitari a Sky Italia”; è stata altresì respinta “la richiesta di vietare a Mediaset la trasmissione di messaggi promozionali di Mediaset Premium sulle proprie reti e quella di un pagamento di 100.000 euro per ogni giorno di ritardo dell’esecuzione. […] Il provvedimento del Tribunale dispone solo che Publitalia non opponga rifiuti pregiudiziali a campagne pubblicitarie di Sky Italia per avvantaggiare l’offerta Mediaset Premium“.

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26
ottobre

PIANI STRATEGICI 2010: LA RAI VUOLE RENDERE OBBLIGATORIO IL CANONE, MEDIASET PUNTA TUTTO SU WEB E PAY-TV

rai_mediaset

La crisi, i nuovi scenari tecnologici ed economici, gli avversari (su tutti, Sky) sempre più agguerriti, stanno spingendo il management di Rai e Mediaset verso forti cambiamenti e rivalutazioni delle strategie finora attuate. Le due aziende sono ovviamente strutturalmente diverse e, di conseguenza, diversi sono i problemi da affrontare e le soluzioni da trovare.

Per quanto riguarda gli alti vertici di viale Mazzini, la preoccupazione principale risiederebbe nel ”trovare un modo per far pagare il canone a tutti i cittadini“  (fonte: dagospia). In Rai sono oramai stufi degli atteggiamenti dei vari governi degli ultimi anni, che hanno lasciato l’azienda in balia della solita “evasione” da parte dei contribuenti. Se a questo poi si aggiunge il forte calo dei ricavi pubblicitari 2009, l’utilizzo delle “maniere forti” è d’obbligo.

Voci di corridoio dicono infatti che in Rai siano pronti a non firmare il contratto da “servizio pubblico” se il governo non troverà il modo di tutelare l’azienda, attraverso un metodo di riscossione più stringente ed efficace (si parla di collegare il pagamento del canone  alla bolletta della luce). E Mediaset?





22
ottobre

BALLOON BOY: QUANDO LA BUFALA TELEVISIVA E’ DI MODA.

Baloon Boy

In tantissime produzioni televisive aleggia misterioso e sempre più inquietante lo spettro della bufala: dalle pluricitate telerisse alle porno-cause di Forum, la convinzione che tutto ciò che il tubo catodico ci offra sia genuino è credibile come una banconota da 7 euro. Ma dai “soliti sospetti” appena citati alle vere e proprie bufale mediatiche ce ne passa, e l’argomento merita decisamente un capitolo a parte.

Uno dei casi più emblematici di bufala televisiva di proporzioni smisurate e dai contorni preoccupanti, è storia recentissima: una mongolfiera rudimentale con all’interno un bambino di sei anni (a chi non è mai capitato?) ha spiccato il volo nei cieli di Denver raggiungendo oltre tremila metri di altezza. Risultato? Milioni di telespettatori paralizzati davanti ai propri schermi, palinsesti impazziti (interrotto perfino un discorso del presidente Usa Barack Obama) e siti web d’informazione che, appena giunta la notizia della mongolfiera vuota, formulavano deliranti ipotesi di decesso del povero bambino.

Ma il lieto fine sarà dietro l’angolo: il bambino non ha mosso un centimetro da casa perchè era nascosto nel suo garage. In due parole: una “sòla” pazzesca. “L’abbiamo fatto per lo show” – ha sentenziato, sconsideratamente, la voce dell’innocenza del piccolo Falcon, che ha involontariamente smascherato i genitori, organizzatori della messa in scena per pubblicizzare una loro partecipazione in un reality. Presenza, la loro, che resterà in forte dubbio visto che Richard Heene e Mayumi Iizuka, già noti negli USA per alcuni comportamenti  “stravaganti” (no, i calzini turchesi non c’entrano nulla…), dovranno comparire davanti ad un giudice in tribunale.

Video dopo il salto:


21
ottobre

ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE RAI: LA GRANDE MUSICA SUL WEB

Orchestra Sinfonica Nazionale RAIUn Auditorium grande come il web: dal 22 ottobre – con il concerto diretto da Christian Arming con Natalia Gutman al violoncello – la grande musica dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai sarà in diretta su internet dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino ogni giovedì, per raggiungere un pubblico sempre più vasto e proporre anche ai navigatori della rete la propria stagione concertistica, in audio e in video. In tutto ventidue concerti che saranno visibili in streaming sul sito www.orchestrasinfonica.rai.it, sui portali rai.it e rai.tv e con un link al sito www.radio3.rai.it.

Il servizio – realizzato in collaborazione tra Centro di Produzione di Torino, Radiofonia e RaiNet – ha avuto la sua “prima” lo scorso aprile con il concerto d’apertura del ciclo dedicato a Beethoven e Schubert dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, con Alexander Lonquich nella doppia veste di pianista e direttore: un appuntamento seguito in diretta web da oltre tremila spettatori.

Ora la nuova stagione, con “bacchette” ed interpreti di primissimo piano del panorama musicale internazionale. Tra i direttori, musicisti come Juraj Valcuha, Jeffrey Tate, James Conlon, Roberto Abbado, Nicola Luisotti, Christopher Hogwood e Marc Albrecht; tra i solisti Nicolaj Znaider, Angela Hewitt, Enrico Dindo, Paolo Poli e Arcadi Volodos.


19
ottobre

X FACTOR NEGLI AFFARI PER I PROTAGONISTI DEL TALENT DI RAIDUE

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La convocazione di Claudia Mori come terzo giudice di “X Factor non ha avuto gli esiti previsti: lo share della trasmissione non ne ha beneficiato e  non è riuscita (o comunque non del tutto) la ri-affermazione mediatica della signora Moroni in Celentano. Alla base della sua scelta da parte della produzione tante motivazioni, fra cui probabilmente: la volontà di puntare su un “outsider” televisivo, la costruzione di un aggancio per portare il marito Adriano in trasmissione (quale ospite d’eccezione migliore per la finalissima?) ed inoltre il fatto che la Mori sarà pure permalosa e monocorde ma l’ “X-factor” ce l’ha. Soprattutto negli affari!

A voler essere cattivi si potrebbe riassumere il tutto dicendo che il miglior “affare” della Mori sia stato sposare il molleggiato”, ma la verità è che la Madama ha il grande merito di essere stata non solo una compagna e una madre fedele  e premurosa, ma anche un’ottima socia in affari. L’accoppiata Mori-Celentano infatti gestisce in tutto sette società tra loro collegate, che nel 2008 hanno fatturato qualcosa come 8 milioni di euro (fonte: Italia Oggi).

Diverse le attività direttamente imputabili alla Mori. In primis la proprietà (100%) della s.r.l. “Ciao Ragazzi” (5 milioni di fatturato), società di produzione di fiction come”Albert Einstein“, e di altre, già in cantiere, come “La città dei matti“, basata sulla vita dello psichiatra Franco Basaglia, e “Un corpo in vendita“, serie in sei puntate interpretata da Vittoria Puccini. Sul fronte musicale invece la Mori è al comando della “Luna Park  s.r.l.” (un utile passato da 88.569 € nel 2007 a 168.683 € nel 2008), e della “Clan edizioni musicali” (oltre 400.000 € di fatturato) che gestisce i diritti d’autore delle canzoni del Molleggiato, senza dimenticare la storica società di produzione discografica di Celentano, ovvero la “Clan Celentano s.r.l.“, di cui  la Mori detiene il 2,23% (il resto è diviso tra il Molleggiato e la figlia Rosita) e ne è consigliere delegato.