... & Dintorni


3
dicembre

DIMMI QUANTO MI COSTI E TI DIRO’ CHI SEI. IL MINISTRO BRUNETTA PROPONE DI RENDER PUBBLICI I COMPENSI DEI PERSONAGGI RAI

Renato Brunetta

Tenete a portata di mano le lenti di ingrandimento: la programmazione Rai potrebbe diventare presto una vetrina con tanto di cartellini e prezzi. Una  riedizione di Ok il prezzo è giusto? No, quello lo lasciamo a Iva Zanicchi. Trattasi, invece, della nuova proposta dell’indomita fucina di idee targate Brunetta: considerato che lo Stato è azionista della tv pubblica i cittadini devono essere informati in maniera trasparente sulle dinamiche del mercato dell’azienda.

E allora perché non inserire nei titoli di testa e di coda il bilancio dei costi della trasmissione per lasciare ai cittadini-sovvenzionatori il giudizio sulla convenienza di determinate scelte di palinsesto? E’ questo che sta pensando il Ministro, consapevole che anche stavolta i cittadini apprezzeranno questo ennesimo scacco alle parti più paludose della burocrazia dello Stato.

Il progetto è ben articolato, e le trattative con Masi sarebbero già ad un livello avanzato. E’ previsto anche un ‘riequilibrio salariale’ secondo le dichiarazioni rilasciate da Brunetta a Cominciamo bene: il Ministro, stavolta infischiandosene delle logiche di mercato, ritiene che, in barba ai risultati dell’auditel, non si possa continuare con un gap così elevato tra i conduttori all’interno dell’azienda.




2
dicembre

TEATRO IN TV: SARA’ LA VOLTA BUONA?

Teatro Petruzzelli (Bari)

Cultura in tv: tutti la vogliono e tutti la cercano, ma quanti poi la guardano in effetti? Tanto di cappello al nobile proposito di Mauro Mazza di ridare all’ammiraglia Rai un ruolo di valorizzatrice del patrimonio della prosa italiana, complice forse la crescita del teatro su Raidue, rivitalizzato dalla cura Costanzo.

Qualcosa si muove, finalmente. Dopo l’apertura dell’etere alla lirica, salutata con grande favore dagli stessi protagonisti, con lo speciale di Che tempo che fa dedicato alla Carmen di Bizet e con le piccole riduzioni delle arie per gli spettatori di Amici, pare che anche la prosa sarà sdoganata nel tubo catodico, passando per la porta principale del prime time di Raiuno.

Si punterà su grandi nomi, grandi tradizioni e un progetto ormai sicuro che vedrebbe l’appeal di Massimo Ranieri unito alla grande epopea del teatro di De Filippo. La scommessa è stimolante e coraggiosa, e non può non essere apprezzata da chi, da anni, richiama il servizio pubblico a una logica di programmazione diversa.


29
novembre

REGISTRATI SU DAVIDEMAGGIO.IT

Registrazione DavideMaggio.it

Avrete notato che negli ultimi giorni stiamo effettuando alcune modifiche alla struttura del blog cercando di offrirvi dei servizi che possano risultare utili per voi utenti e facilitare l’usabilità di davidemaggio.it.

C’è anche una reentrèe: la registrazione al blog. Richiesta a gran voce dagli utenti, per il momento vi permette di:

  • riservare il vostro nickname
  • ricevere delle notifiche via email non appena viene pubblicato un post (potete gestire cosa, come e quando ricevere le notifiche in maniera autonoma dopo la registrazione)
  • non dover inserire ogni volta, in fase di commento, nickname ed email che verranno riportate autonomaticamente.

Per registrarvi, basta CLICCARE QUI.

ATTENZIONE: la registrazione dovrà essere confermata tramite il link che verrà spedito nella casella email indicata in fase di registrazione pochi secondi dopo il completamento della procedura. Qualora non doveste riceverla, controllate la cartella anti-spam e aggiungete il mittente tra quelli consentiti. Molti provider, infatti, identificano come “posta non gradita” le email massive. La mancata conferma della registrazione comporta la cancellazione automatica della stessa.

Per qualunque domanda, i commenti sono a vostra disposizione.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,





27
novembre

ANCHE GLI UOMINI PIANGONO: LA TV DEI SENTIMENTI OLTRE LE BARRIERE DI GENERE

Uomini Casalinghi

Siete proprio sicuri che il pubblico che guarda regolarmente le soap o che si dedica alla comprensione delle dinamiche emotive dei people show a carattere sentimentale sia solo un insieme di casalinghe disperate e non troppo istruite? Gli ultimi dati smentiscono questa falsa supposizione e distruggono soprattutto gli stereotipi di genere, portando alla luce un fenomeno che già la psicologia aveva fatto emergere da tempo: il meccanismo di identificazione tanto della ritualità televisiva, quanto della lunga e media serialità, travalica le barriere di età, classe sociale e genere sessuale.

Come leggere altrimenti il dato sorprendente di C’è posta per te, capace con le sue storie di avere uno zoccolo duro di pubblico maschile: un significativo 23,5 % che non ha tradito la De Filippi nemmeno se la contropartita fosse un anticipo succulento di serie A o un match della nazionale di Lippi. Risultato fino a qualche anno fa inimmaginabile, verità profonda che la dice lunga sull’evoluzione della televisione e del pubblico.

Più passa il tempo, infatti, e più padri di famiglia, restii a farsi vedere in lacrimoni per la lettera di turno, cedono regolarmente alla suggestione della cerimonia della busta, esattamente nella stessa misura in cui il pubblico delle soap e delle serie tv diventa sempre più variegato in termini di composizione sociale.


27
novembre

QUESTIONI DI POTERE: IL CDA RAI SILURA IL DIRETTORE DI RAITRE RUFFINI, CEDE LA POLTRONA A DI BELLA E APPROVA L’AUMENTO DI STIPENDIO DI BRUNO VESPA

Antonio Di Bella

La settimana che volge al termine ha portato in Rai molte novità di cui da tempo si vociferava: il CdA di Viale Mazzini ha finalmente deliberato su alcune scelte cruciali per la scacchiera politica… pardon… per il palinsesto delle varie reti.

Su tutte, ha tenuto banco “l’atteso siluramento” del  direttore di Raitre Paolo Ruffini a favore dell’ex direttore del Tg3 Antonio Di Bella, a sua volta silurato a favore di Bianca Berlinguer. Una decisione che ha avuto una lunghissima gestazione a causa dei nuovi assetti del Partito Democratico (by Bersani) e che ha visto la luce grazie ai voti favorevoli di 8 membri del consiglio (tra cui quello del presidente del CdA Garimberti che ha parlato di Di Bella come di “un forte innesto di energia”), mentre si era espresso negativamente il consigliere Nino Rizzo Nervo. Ma non è finita qui.

Il CdA ha dato il suo assenso anche ad un altro nodo da sciogliere: il rinnovo contrattuale di Bruno Vespa, che dopo diversi rinvii, ha avuto la sua vittoria. A dispetto delle richieste di moderazione in tempi di crisi e delle analisi economiche, Vespa è riuscito ad ottenere un nuovo contratto, con tanto di aumento. Il giornalista abruzzese infatti guadagnerà dal 1 settembre 2010 al 1 settembre 2013 (con opzione per il 2014) 2 milioni e 124 mila € l’anno, tra base e serate speciali. Il contratto “base” del conduttore di “Porta a Porta” era di soli 1,2 milione di € annui a cui andavano aggiunti i “gettoni di presenza” per serate speciali e partecipazioni varie; con questo rincaro il giornalista abruzzese si vedrà riconosciuto praticamente per intero (300 mila € sui 400 mila € totali) l’aumento richiesto, con buona pace dei detrattori e dei conti economici Rai alimentati per lo più dai cittadini abbonati.





25
novembre

MAURIZIO GASPARRI CONTRO L’OKKUPAZIONE DE I LICEALI 2, UNA FICTION “CRIPTOCOMUNISTA E APPROSSIMATIVA”.

I LICEALI 2 OCCUPAZIONE DISCUSSIONE SENATO MAURIZIO GASPARRI

Considerare politica e tv d’intrattenimento due mondi lontani sarebbe oggi cosa evidentemente sbagliata; temi come quelli della satira, censura e par condicio, dimostrano che in realtà il piccolo schermo è molto più vicino alle aule del parlamento di quanto non si possa pensare.

L’ultimo caso di “ingerenza“, se tale si vuol considerare un commento politico ad un prodotto artistico di cui si potrebbe rivendicare autonomia di ideali e di intenti, riguarda la serie tv dei “I Liceali 2“. Fiction, dunque, non satira o salotti politici in cui proposte di legge e gossip si mischiano spesso troppo grossolanamente. Come riferisce Alessandra Menzani di Libero, infatti, la messa in onda della seconda puntata della serie interpretata, fra gli altri, da Claudia Pandolfi, non ha mancato di suscitare malcotento in Senato, fra le fila del Pdl. Il racconto dell’occupazione del liceo romano in cui si svolgono le vicende, c’è da ammetterlo, non conteneva nessun messaggio che fosse sconvolgente o nuovo agli occhi di uno spettatore attento.

Le proteste studentesche, infatti, sono indubbiamente fatti ciclici, che hanno riguardato nel corso degli anni legislature di destra e di sinistra, e risparmiato pochissimi ministri che si sono occupati di Istruzione; molto spesso, chi le ha vissute lo sa, si risolvono in una bolla di sapone, restando ricordi importanti per l’esperienza personale, senza però rappresentare svolte epocali nella storia della democrazia che si fa piazza e segna un punto contro “i potenti“. Sulla base di tali premesse, l’autogestione di una scuola potrebbe entrare a pieno titolo nella sfilza di momenti topici che una qualunque fiction del Belpaese potrebbe utilizzare per raccontare la nostra realtà, tanto sterotipata quanto vera. Eppure, quest’ultima occupazione televisiva somigliava troppo a ciò che l’Italia sta realmente attraversando, e la preoccupazione di Maurizio Gasparri, riguarda proprio questa vivida analogia.


25
novembre

CAST OFFS: METTI SEI DISABILI SU UN’ISOLA DESERTA E SCANDALIZZA IL MONDO.

CAST OFFS REALITY DISABILI INGHILTERRA CHANNEL 4

Non è un reality, come parte della stampa internazionale lo ha erroneamente definito, ma al pari di un reality sta facendo discutere il mondo, pronto a stra-parlarne già dopo il primo episodio, andato in onda ieri in seconda serata.

Si chiama Cast Offs, “scartati“, ed è una serie inglese trasmessa da Channel 4, che racconta la storia di sei disabili abbandonati su un’isola deserta per un reality show. Un programma ibrido, che viene approcciato con diffidenza e oggi, dai giornali, con enorme perplessità. Ma, è palese agli occhi di chiunque, a creare sconcerto in pubblico e critica non è certo il genere televisivo, che prova a contaminare una serie drama con gli elementi della tv verità, quanto piuttosto i suoi protagonisti, tutti diversamente abili a causa di incidenti o patologie che hanno trasformato  e influenzato inesorabilmente la loro vita, rendondoli “diversi” dalla maggior parte delle persone, e quindi dai concorrenti-tipo dei reality show.

Perchè tutto questo scandalizza e fa paura ai giornalisti che non vivono in Inghilterra? In primis perchè il programma viene grossolanamente spacciato per qualcosa che non è, e in molti articoli, se prendiamo come riferimento la sola stampa italiana, il fatto che Cast Offs sia la rappresentazione di un reality, e non un reality vero e proprio, non viene assolutamente menzionato. Sei disabili abbandonati su un’isola come naufraghi fanno certamente più notizia di sei disabili che recitano il ruolo di naufraghi in una sorta di Docu – Reality, come sarebbe più corretto definirlo: dunque è giusto far chiarezza.


24
novembre

L’ITALIA TRIONFA AGLI HOT BIRD TV AWARDS. SKYTG24, SKYSPORT24, YES ITALIA E TIVU’SAT PREMIATI.

Hot Bird Tv Awards - TivùSat, Yes Italia, Sky Tg 24, Sky Sport 24

L’Italia satellitare trionfa agli Hot Bird Tv Awards, i premi che riconoscono l’eccellenza e la qualità per i canali tematici trasmessi da Eutelsat. Ben 3 dei 9 canali proposti sono stati premiati e, a sorpresa, anche la nuova nata TivùSat ha avuto una menzione speciale. La giuria, composta da critici televisivi e da responsabili di tv satellitari, ha analizzato ben 150 canali di 20 nazioni europee selezionando i migliori per le 11 categorie presentate.

Iniziamo dagli italiani. A predominare è stata Sky Italia che con i suoi canali all news SkyTg24 e SkySport24 si è meritata il premio d’eccellenza nella categoria News (il primo) e nella categoria Sport (il secondo). Il miglior canale “vetrina nazionale” è stato assegnato, invece, al canale free prodotto dalla Rai, Yes Italia. Il canale, visibile anche al canale 818 di Sky, è nato per diffondere e rilanciare il made in Italy e per promuovere il turismo nella Penisola. Trasmesso tutti i giorni e talvolta anche con sottotitoli in inglese, accanto all’arte e al turimo propone anche le bontà gastronomiche e le bellezze culturali italiane, offrendo il meglio del folklore, dei teatri e delle fiere.

Accanto ai premi “tradizionali”, Eutelsat ha conferito tre Premi Speciali a tre realtà che si sono particolarmente distinte nella tv satellitare europea. Il primo è stato conferito al canale internazionale della tv di stato cinese CCTV 9, che, trasmesso in 46 paesi in lingua inglese, diffonde la cultura cinese nel mondo. Altro premio è stato conferito a Vesti, canale russo primo vincitore dell’award televisivo russo Golden Ray. Ultima menzione speciale all’italianissima TivùSat, nata lo scorso luglio per assicurare a tutti gli utenti la copertura del segnale digitale.