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COTTA MANGIATA E INTERVISTATA. BENEDETTA PARODI SI RACCONTA A DM E REGALA AI LETTORI UNA RICETTA INEDITA DEL SUO PROSSIMO LIBRO.

di Davide Maggio

02/11/2010 - 11:30

COTTA MANGIATA E INTERVISTATA. BENEDETTA PARODI SI RACCONTA A DM E REGALA AI LETTORI UNA RICETTA INEDITA DEL SUO PROSSIMO LIBRO.
Benedetta Parodi

Questa donna mi mette il buonumore e desideravo intervistarla per capire qual è l’ingrediente base per far parte del mondo dello spettacolo ma, allo stesso tempo, esserne fuori, vivendolo  quasi come una qualunque telespettatrice del piccolo schermo nostrano. Con un passato da telegiornalista alle spalle, svariate conduzioni dell’edizione diurna di Studio Aperto, ha visto un’incredibile impennata della sua popolarità grazie ad una rubrica culinaria, tutt’altro che elaborata e ricercata, che quotidianamente delizia i telespettatori di Italia1, che le manifestano un affetto sempre maggiore. Forse è proprio la genuinità della ricetta di Cotto e Mangiato a rendere Benedetta Parodi e la sua cucina un’isola felice nel variegato e spesso avariato marasma catodico. Eccola per voi su DM cotta, mangiata e… intervistata!

Sei diventata una star…

Ma va là! Diciamo che la cucina mi ha dato una visibilità e una popolarità che dieci anni di conduzione del telegiornale non mi avevano dato. Del resto parlare di brutte notizie è una cosa meno divertente che parlare di cucina, cosa che piace a tutti.

Passare da argomenti più seri ad argomenti meno impegnati(vi) è un salto di qualità oppure professionalmente è meno qualificante?

Per me è stata la scelta più bella della mia vita perchè ho trasformato il mio hobby nel mio lavoro. E’ un privilegio di cui pochissimi possono vantarsi. E’ la cosa che mi piace di più al mondo e lo faccio anche meglio di come, secondo me, conducessi il telegiornale. Quello era un lavoro, questa una passione. Io, poi, mi sono sempre occupata di argomenti abbastanza leggeri; la mia specialità è sempre stata quella di prendere storie piccole e raccontarle. Non mi sono mai occupata di grandi casi di cronaca o di politica.

Posso essere un po’ venale?

Si.

Parli di hobby trasformato in lavoro, ma visto il grandissimo successo del tuo libro, dev’essere un hobby molto redditizio!

Io sono poco venale; Fabio (Caressa, il marito, ndDM) mi prende sempre in giro. Però non posso negare che il mio libro sia stata una grande soddisfazione anche da un punto di vista economico.

Qual è la chiave del successo?

Me lo sono chiesto anche io. Penso che la mancanza di filtri sia la chiave del successo: sono da sola a fare Cotto e Mangiato; non ho una redazione, non ho degli autori, decido semplicemente cosa cucinare, faccio la spesa e cucino davanti alla telecamera con il mio operatore; poi vado in redazione e monto tutto senza nessuno, lo faccio proprio io fisicamente. Tutto questo mi avvicina molto a chi mi ascolta perchè è nella stessa mia identica situazione.

Ad avere successo secondo te è il genere culinario oppure è Benedetta Parodi?

La cucina va molto perchè tutti devono mangiare e quasi tutti cucinare. Se ne sono accorti adesso ma io già dieci anni fa già rompevo le scatole a mio cognato (Giorgio Gori, ndDM) con programmi di cucina; cinque anni fa andai da Tiraboschi con un progetto e, in tempi non sospetti, passavo la vita sul Gambero Rosso. Quando è nato Gusto su Canale 5 ho detto: ‘porca miseria, perchè non lo facciamo noi’. E finalmente poi sono arrivata anche io.

A proposito di Gusto, Bonsignore ti sta imitando…

E’ uscito un libro e gli faccio l’in bocca al lupo. Però è una cosa diversa: sono ricette di chef ed è anche giusto che chi è capace si confronti con ricette più ricercate. Ci sono diversi punti di vista con cui affrontare la cucina.

Il tuo “punto di vista” sembra la semplicità, anche negli ingredienti…

Gli ingredienti che uso devo poterli trovare in un supermercato. In caso contrario la ricetta non la faccio.

Per la felicità di Bigazzi (che in una puntata de Le Invasioni Barbariche l’ha criticata perchè bisogna scegliere con cura gli ingredienti)?

Esatto. Infatti gli ho detto: ‘Bigazzi, ma lei dove fa la spesa?’. Mi ha risposto che la faceva in un mercatino sotto casa e gli ho risposto che allora non era il caso che facesse tante storie!

Com’è nato tutto?

Grazie ad un’idea di Giorgio Mulè che adesso è direttore di Panorama ma all’epoca era direttore di Studio Aperto. E’ un grande gourmet e visto che ho sempre raccontato di questa mia grande passione (portavo tra l’altro in redazione sempre i miei piatti e le mie torte), ha voluto inventarsi una rubrica di cucina veloce e l’ha chiesto a me. Mi ha lasciato completamente carta bianca. Gli dissi che avrei voluto farlo da casa mia e così gli preparai  (e montai) tre puntate. Fabio, poi, mi suggerì che avremmo dovuto trovare un gesto che rimarcasse il titolo e così mi disse: “perchè non ti succhi il dito?”. E allora è nato questo “Cotto e Mangiato” che è una sua idea! Da quando è andato in onda con la prima puntata (ottobre 2008, prima ricetta: spaghetti al tonno)  non ho mai smesso.

Poco fa mi hai parlato di assenza di filtri. Anche a Studio Aperto c’era assenza di filtri?

Per quello di cui mi occupavo io sicuramente. Parlavo delle tette della Canalis, dei fidanzati della Arcuri, dei cagnolini sperduti (ride, ndDM). Per esempio i miei telegiornali, come conduttrice, li ho sempre scritti io. Magari chiedevo qualche consulenza dal punto di vista politico perchè sono abbastanza ignorante al riguardo. Ma sono sempre stata molto libera, al massimo ci censuravano perchè mettevamo donnine nude (ride, ndDM).

Se dovessi scegliere, preferiresti essere identificata come “Sorella di Cristina Parodi” oppure “Moglie di Fabio Caressa”?

Sai che non lo so? Io amo tutti e due e quando ami così tanto una persona ti fa piacere essere “abbinata” a loro perchè, comunque, è una garanzia. E’ già un biglietto da visita. Diciamo, forse, come sorella di Cristina. Io sono sempre stata la Parodina..

Mi sa che le cose si sono invertite…

E la cosa bella è che Cristina ne va molto fiera. Mi ha appena chiamato per il menu della sua festa di compleanno.

Presumo che tu non sia mai stata gelosa di tua sorella…

Lo sono stata in ambito familiare, ma gliel’ho sempre rinfacciato. Come sorella maggiore aveva dei privilegi. Dei suoi successi, invece, ho sempre e solo gioito.

Se ti dovessero proporre la conduzione de La Prova del Cuoco o del TG1 quale sceglieresti?

La Prova del Cuoco tutta la vita (ride, ndDM).

Per concludere, che fine fa tutto ciò che cucini?

Io registro una o due volte alla settimana e faccio sempre dalle 4 alle 6 puntate. Nel corso delle registrazioni c’è una pausa “tattica” all’ora di pranzo con Mauro e Teo (il cameraman e il fonico), pranziamo e metà delle ricette vanno già via. Se poi registriamo di mercoledi o di venerdi tornano a pranzo anche i bambini. Se poi avanza ancora qualcosa, si ripropone a cena. Quando, poi, ci sono tante torte… le mando in redazione.

Bene, ti darò l’indirizzo della nostra.

Ma quando vuoi. Ti racconto anche un aneddoto. Una volta Mario Giordano, mio ex Direttore al quale voglio molto bene, mi disse che la sua serissima riunione del mezzogiorno veniva interrotta all’arrivo di Cotto e Mangiato perchè volevano vederlo. Mi chiese un regalo: ‘irrompi qualche volta in redazione con un piatto preparato da te’. E l’ho fatto; arrivai al Giornale carica di teglie (mi presero per una pazza alla reception) e il piatto che portai era proprio quello che andava in onda quel giorno. Fu un trionfo.

Non resta che chiudere con una ricetta.

Te ne regalo una del mio nuovo libro che uscirà a fine novembre “Benvenuti nella mia cucina”. Spero di farvi venire fame.

TAGLIATELLE IMPACCHETTATE

Venerdi’ 8 gennaio – .. se lo dice il dottore!

Benvenuti nella mia cucina (Vallardi)

Abbasso la dieta!!! Evviva Le tagliatelle impacchettate al prosciutto… o almeno cosi’ le ha ribattezzate Eleonora perché si presentano come un anello di deliziose tagliatelle al forno racchiuse in uno scenografico involucro di prosciutto. Perfette per stupire gli ospiti. La ricetta mi arriva da barbara i. amica, pediatra dolcissima delle mie bambine e, ora lo so, anche ottima cuoca. Le mie ricette arrivano piu’ o meno tutte così: Barbara mi ha chiesto come facevo a trovare così tante idee per la mia rubrica e io le ho risposto che di solito facevo affidamento sul buon cuore delle mie amiche .. e cosi’ stimolata ecco che anche lei mi ha regalato un suo cavallo di battaglia che io ho subito provato. La pasta al forno è una garanzia di bontà. Se poi usate i tagliolini all’uovo e li condite con panna mozzarella e parmigiano beh… dovete provare!

TAGLIATELLE IMPACCHETTATE

  • 400g. di tagliolini all’uovo,
  • 2 mozzarelle
  • 200ml di panna
  • 100g. di parmigiano-grana
  • fette di prosciutto cotto quanto basta
  • burro.

Lessare i tagliolini nel frattempo tagliare le mozzarelle a cubetti. Imburrare uno stampo col buco, foderarlo di fette di prosciutto lasciando che parte della fetta fuoriesca dallo stampo. Scolare i tagliolini condirli in una ciotola con un poco di burro la mozzarella la panna e il parmigiano e trasferirli nello stampo foderato. Richiudere i bordi in eccedenza del prosciutto in modo da impacchettare le tagliatelle e passarle in forno per circa un quarto d’ora a 180° fino a che la mozzarella non si sara’ ben sciolta. Capovolgere lo stampo in un bel piatto di portata e servire caldo.

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25 commenti su "COTTA MANGIATA E INTERVISTATA. BENEDETTA PARODI SI RACCONTA A DM E REGALA AI LETTORI UNA RICETTA INEDITA DEL SUO PROSSIMO LIBRO."

  1. @Davide Maggio.. ahiahiahi.. ma mi caschi proprio su due uooova? :)