femminismo



14
novembre

IL PRESIDENTE LAURA BOLDRINI CONTRO QUEI CATTIVI SOTTOPANCIA ANTIFEMMINISTI DEI TG (QUESTIONI PARLAMENTARI DI RILIEVO!)

Laura Boldrini

Mentre tutto il mondo commenta l’elezione di Donald Trump a nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America (e la tv italiana non fa eccezione), le femministe piangono la perdita di quella grande opportunità che bramavano da secoli: l’elezione, fino a qualche anno fa impensabile, di un Presidente donna. Ma se Hillary Clinton si è ritirata in buon ordine tra i boschi di Chappaqua, qualcun altro approfitta del momento per rimarcare i diritti delle donne e lo fa a suon di grammatica. Si tratta del Presidente della Camera Laura Boldrini, apparsa indignata sui social per l’uso a suo dire improprio dei sottopancia.

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2
ottobre

L’ERA GLACIALE STASERA OSPITA CLAUDIA MORI: IN ARRIVO UN ALTRO PISTOLOTTO POST-FEMMINISTA?

ERA GLACIALE DARIA BIGNARDI CLAUDIA MORI

Tre-ma-te, tre-ma-te le streghe son tornate!, e giù falò di reggiseni in differita nazionale accompagnati da impudente sfoggio di carenze depilatorie. D’altronde: uomini, è arrivata Claudia Mori, e mo’ son cacchi! Infatti, laddove non sono riuscite commentatrici e opinioniste di fama, direttore incazzose e femministe d’alto bordo, Concitedigregorio e Lidieravera per un verso – e Noemiletizie e Patriziedaddario per l’altro -, è arrivata lei, la signora Celentano. La proverbiale grande donna dietro al grande uomo, la potentissima dea ex machina del Clan, lei, Claudia Mori, per una “sgarberia” fotografica messa a segno dagli “scorretti” (maschi) della produzione di XFactor, è riuscita in due-minuti-due a riesumare la questione femminista con tutti i suoi cliché. E perdipiù in un programma pop, mica da Santoro, mica da Gad Lerner – che pure c’ha astutamente marciato sull’affaire all’Infedele di lunedì scorso.

E così, dove non sono arrivati retropensieri sul velinismo, fiumi di parole e kilate di carta stampata dalla scorsa primavera, quando una sprovveduta neodiciottenne brindò con papi, a oggi, che persino le prostitute salgono sugli altari della prima serata in nome di chissà che, è riuscita lei, la pulzella della via Gluck, che ha alzato un polverone (solo) per un improvvido primo piano. Certo, il saggio la chiamerebbe vanità, ma lei l’ha buttata sul maschilismo sporco & cattivo, e siccome vanitas peccata mundi allora è meglio dire (al telefono con Lerner): “Io ho un cervello e reagisco a un’aggressione tipica di una società e di una televisione che la rappresenta: io mi sono ribellata!” Cribbio!

D’accordo, nonostante le premesse barricadere è comunque improbabile che stasera, alle 23.30, l’intervista glaciale di Daria Bignardi a Claudia Mori possa essere funestata da una pioggia di reggiseni infuocati - tant’è che la stessa Daria, seduta tra i giurati del talent proprio la fatidica sera della “sgarberia“, non è che si fosse lanciata con particolare veemenza al fianco di Claudia a difesa dei suppostamente lesi diritti femminili: espresse disappunto, ok, ma non di più.


14
agosto

MIRIAM LEONE: L’ULTIMA EROINA DEL FEMMINISMO POST VELINE

Miriam Leone @ Davide Maggio .it

E’ innegabile. Anche il mondo televisivo è pervaso di quel maschilismo imperante che associa immediatamente una velina ad una ragazza che non sa fare altro che mostrare le proprie grazie, ed una miss ad una sognatrice che, non potendo sfruttare altre doti, mette in mostra il proprio corpo nella speranza che sia valutato migliore di quello delle sue avversarie in corsa per il titolo.

E’ innegabile. Anche le donne soffrono di questo maschilismo, in forme subdole e sottili, e ogni qual volta si trovano a dover fare i conti con un sorpasso di una di queste veline o miss ai loro danni, questo sentimento carico di pregiudizio e snobbismo viene fuori in tutta la sua forza e con tutta la sua carica pseudo-intellettuale. Peccato che tutto questo alimenti il mito delle donne che non sanno essere solidali con le donne, quel mito che diventa realtà in quei reality in cui le femminucce passano il tempo a farsi fuori l’un l’altra, in una masnada autodistruttiva, mentre i maschietti fanno branco e le guardano compiaciuti e gongolanti. E’ tutto questo che ha portato Katia e Valeria allo sketch, ormai divenuto di culto, delle aspiranti Miss Italia che “ciao, mi chiamo Valeria, ho un debole per le scarpe e uno per le borse, però siccome vanno abbinate volevo sapere se posso considerarli un debole solo“, oppure “che sia chiaro, mi prenoto, alla prossima domanda devo rispondere io dicendo La pace del mondo“!

E’ innegabile. Certi fenomeni tendono a ripetersi in modo ciclico e ripetitivo. Così, se l’8 marzo 1994 un corteo di femministe, evidentemente un pò confuse, sfilava contro Non è La Rai dichiarando di “Non essere Ambranate, ma studentesse laureate“, oggi c’è un Grande Fratello che, constatata più volte la moria delle concorrenti è costretto a dichiarare che “questa settimana tocca nominare solo i ragazzi, giusto per riequilibrare la situazione“. E se Ambra è riuscita nell’intento di far dimenticare la ragazzina che faceva il playback con la voce di un’altra, a favore di un’attrice capace di vincere tutti i premi che con Saturno Contro potesse aggiudicarsi, adesso è il caso di dare il benvenuto alla nuova eroina del femminismo post-veline, questa Miriam Leone miss, studentessa e novella conduttrice. Incredibile? Solo se siete pervasi di quel maschilismo di cui sopra.