Intervista a Lola Ponce
Lei si definisce un’artista, ed è difficile darle torto quando a 28 primavere ha già vent’anni di carriera alle spalle. Da una vittoria al Festival di Sanremo al ruolo da protagonista in Notre Dame de Paris, passando la Gialappa’s Band, Lola Ponce non si è fatta mancare nulla. Ultima, in ordine di tempo, è la partecipazione a Le Due Facce dell’Amore, fiction di Canale 5 dove la vediamo indossare i (pochi) panni di Jessica, la cattiva di turno. Noi l’abbiamo incontrata; solare e disponibile Lola ci ha raccontato della sua vulcanica vita professionale a 360 gradi. E se siete fan della fiction e vi chiedete il perchè del titolo Le Due Facce dell’amore, la bella argentina ha una teoria tutta sua…
Allora Lola attrice, cantante, presentatrice, come dobbiamo chiamarti?
Artista.
Artista?
Un artista è colui che dedica il suo tempo alle emozioni, le proprie e quelle pubblico. Da quando avevo 8 anni ho cominciato a recitare e a concretizzare questa parola. Poi ho fatto la cantante, il musical, portando avanti un percorso a 360 gradi. Sono sempre stata un vulcano in eruzione che si è dedicata a progetti e personaggi con tanto amore. Grazie a Dio penso di aver fatto tutto con impegno, ma come mi piace ripetere “il bello sta per cominciare”.
Ma se dovessi scegliere un solo “mestiere”?
Beh la mia “colonna vertebrale” è la musica; fin da bambina ho fatto la cantante e ho scritto canzoni. Il resto sono cose parallele che mi divertono e che intrattengono il mio pubblico.
La musica è la tua passione tant’è che hai sfondato nel tempio italiano della canzone, Sanremo.
Sì è stato molto difficile partecipare e soprattutto vincerlo; pensa che sono l’unica straniera ad aver conquistato il primo posto. C’è tanta gente che mi chiede di tornare su quel palco, e io rispondo che lo farò quando scriverò quella canzone incredibile.