TG/Informazione


2
settembre

QUARTO GRADO INTERVISTA MICHELE MISSERI DAVANTI ALL’ALTARINO IN RICORDO DI SARAH: “E’ MORTA QUI…”

Michele Misseri, Quarto Grado

Lacrime e preghiere nel garage degli orrori. Ad un anno dalla tragica morte di Sarah Scazzi, scomparsa il 25 agosto scorso e ritrovata senza vita un mese e mezzo dopo, zio Michele Misseri ha ricodato la nipote davanti alle telecamere. Lo ha fatto rilasciando un’intervista esclusiva alla trasmissione Quarto Grado durante la quale ha mostrato anche un altarino costruito in memoria della ragazza. Pietà e suggestione in un triste anniversario di morte. Il programma condotto da Salvo Sottile su Rete4 mostrerà le immagini durante la sua prima puntata, in onda venerdì prossimo, 9 settembre, in prima serata.

Un anno dopo la tragedia che ha cambiato la percezione mediatica della cronaca nera, le telecamere sono tornate a rovistare sul luogo del delitto (almeno stando alle contraddittorie confessioni di Misseri). E toh: ci hanno trovato proprio lui, zio Michele, l’ex orco di Avetrana che secondo gli inquirenti avrebbe agito come complice della moglie Cosima e della figlia Sabrina, accusate di omicidio. Con il volto contrito se ne sta davanti ad un altarino costruito in ricordo della piccola Sarah, proprio sul luogo dove la ragazzina sarebbe stata strangolata a morte.

Tra le taniche e le ferraglie che il pubblico ha imparato a conoscere dalla tv, ora c’è un tempietto in legno con al centro la fotografia di Sarah ritagliata da un giornale.  Tutt’attorno, altre immaginette della Madonne e di Gesù, un rosario ed un libretto di preghiere che Miché consulta a testa bassa.

L’ho fatto qui perché non me la sentivo di andare in chiesa o al cimitero. Qui è morta Sarah e qui ho fatto un altarino, non lo so se mamma Concetta mi crederà ma è la verità” dice al cronista di Quarto Grado Simone Toscano.




2
settembre

GAD LERNER RIMPROVERA: NELLA TRATTATIVA SANTORO-LA7 CI VOLEVA PIU’ SOBRIETA’. POI ATTACCA RICCI

Gad Lerner

Spiattellare la trattativa ai quattro venti non è stata una buona idea: alla fine è andato tutto all’aria. Gad Lerner torna a parlare del mancato accordo tra Michele Santoro e La7, dell’annunciato colpaccio televisivo poi andato a ramengo. Ci fu un errore di mancata riservatezza, spiega, rivelando di nutrire comunque la speranza che l’ex conduttore di Annozero “possa ancora arrivare“. Campa cavallo: zio Michele ormai sogna le praterie di una nuova tv fai-da-te. All’apertura della decima edizione del suo Infedele (in onda da lunedì 5 settembre), il giornalista di La7 ha lanciato un ultimo assist al paladino della libera informazione e ha anche bacchettato Antonio Ricci, “profeta dalle tasche gonfie.

Sulla fine dei negoziati tra Santoro e La7, Lerner ha riservato una considerazione critica già espressa in altre occasioni ma con parole diverse. Più soft.

Mi dispiace molto. Una trattativa condotta con maggiore sobrietà e in riservatezza avrebbe evitato interferenze. Invece, è stata impostata male, fatta in pubblico con esibizione di macismo da entrambe le parti. A quel punto è normale che fiocchino telefonate e sono sicuro che qualcuno ci ha messo il becco“.

Morale della favola: non dire Santoro finché non l’hai nel sacco. Soprattutto se, nella giungla mediatica, corri il rischio di scontrarti con gli interessi del gorilla Silvio. Sebbene oggi il teletribuno sembri intenzionato a trasmettere da una piattaforma tv-web autonoma (maggiori info qui), Lerner spera ancora che le trattative riprendano. Magari anche non subito. Dopotutto, ha affermato,  “La7 è la destinazione naturale a medio periodo per Santoro e la Gabanelli“. L’avvento dell’arcangelo Michele, ha continuato il conduttore, rafforzerebbe molto la rete di Telecom, provocando “uno spostamento di pubblico pesante“.


1
settembre

SAVIANO E MENTANA, A OTTOBRE INSIEME IN UNO SPECIALE SU LA7? IL DIRETTORE TOMBOLINI: “SE NE STA PARLANDO”

Roberto Saviano

Il ritorno di Roberto Saviano sarà uno dei piatti forti della prossima stagione. A La7 si studia il modo migliore per giocare l’asso nella manica che, senza ombra di dubbio, potrebbe regalare alle rete grandi soddisfazioni. In attesa delle quattro puntate previste a gennaio in prime time, l’autore di Gomorra potrebbe tornare in video già ad ottobre, in uno speciale firmato da Enrico Mentana.

A rivelarlo è stato Lillo Tombolini, il direttore uscente de La7, che dal 10 ottobre lascerà la poltrona a Paolo Ruffini, uno dei tanti “macachi” del banano Rai che nei prossimi mesi sbarcheranno sulla rete di Telecom Italia Media. L’occasione dell’annuncio è stata la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione de L’infedele, al via lunedì 5 settembre in prima serata.

Tombolini ha poi precisato che “se ne sta parlando“, confermando che il progetto è ancora in stato embrionale, ma coinvolgerà direttamente il direttore del telegiornale della rete, indicato da Gad Lerner come il vero autore che ha reso possibile la straordinaria crescita d’ascolti dell’ultimo anno. Anche senza la ciliegina di Michele Santoro, la più piccola delle generaliste ha tutte le carte necessarie per mettere a segno la sua migliore stagione di sempre.





31
agosto

ENRICO MENTANA (AUTO)CELEBRA IL TGLA7: “NOI NON TIFIAMO PER NESSUNO”. E SPERA ANCORA NELL’ARRIVO DI SANTORO…

Enrico Mentana

La palma di telegiornale dell’anno va senza alcun dubbio al TgLa7, che in soli 12 mesi è riuscito a triplicare i propri ascolti, viaggiando nell’edizione delle 20.00 costantemente oltre i 2 milioni di telespettatori. Un successo firmato dal direttore Enrico Mentana, artefice della scalata di un’intera rete, seppur rimanga, ancora oggi, la minore tra le generaliste. L’arma vincente? L’aver lavorato in totale libertà. Un fattore, questo, a cui possono aggrapparsi in pochi:

Ci siamo lasciati alle spalle Tg2, Tg3, Tg4 e Studio Aperto – dichiara il direttore a Il Corriere della Sera – Lo dico con orgoglio, ma non sono Mandrake! Ho avuto la fortuna con la ‘C’ maiuscola, essendo capitato nel momento in cui la condizione del mercato si era modificata: i tg delle due ammiraglie avevano perso appeal, troppo attenti a non pestare i piedi al governo, ai politici, al potere, con poche hard news e troppe notizie fru-fru, la tintarella, i cani, i festival… Noi non tifiamo per nessuno, siamo critici con tutti. Insomma, c’era spazio per fare concorrenza ai telegiornali tradizionali”.

A La7, dunque, si può brindare, anche se c’è chi involontariamente ha “rovinato” la festa. Quel Michele Santoro mai approdato nel terzo polo è ancora motivo di rammarico per Mentana:

“In questi mesi, è stato il momento più difficile. Ho fatto di tutto, perchè portare un giornalista come lui a La7 non solo sarebbe stato molto utile per gli ascolti, ma avrebbe reso più forte la rete. Invece ci sono andato a sbattere contro. Io stesso sono stato vittima di fuoco amico (…) Santoro sarebbe stato bene a La7, perchè è una rete libera. A me nessuno ha mai chiesto di visionare il prodotto prima di mandarlo in onda. E nessun altro sarebbe stato assoggettato a questa ordalia (l’AD Giovanni Stella dice il contrario, ndDM). Tuttavia, le colpe del fallito matrimonio con Santoro sono anche qui a La7. Ma spero ancora che questo matrimonio si possa fare.

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30
agosto

UN’ALTRA SE NE VA: SERENA DANDINI VICINA A LA7

Serena Dandini

L’estate sta finendo, un altro se ne va. Si rincorrono in queste ore le voci di un nuovo addio eccellente in quel di viale Mazzini. Dopo Michele Santoro e Paolo Ruffini, un altro volto noto della tv pubblica sarebbe pronto ad abbandonare la nave: Serena Dandini. Lo rivela l’agenzia TMNews, secondo la quale la conduttrice di Parla con me sarebbe ad un passo dall’uscita dalla Rai, per approdare direttamente a La7. La trattativa con l’emittente di Telecom sarebbe ormai vicina alla conclusione: ancora qualche giorno ed il trasferimento dovrebbe essere siglato.

Ufficialmente, la Dandini avrà tempo per decidere fino a martedì prossimo, cioè alla vigilia del Cda Rai nel quale il DG Lorenza Lei dovrebbe sbloccare il contratto della conduttrice con la Fandango, cioè una delle principali cause di frizione tra i produttori del programma ed i vertici di Viale Mazzini. Tuttavia, secondo TMNews, già questa settimana potrebbe essere presa la decisione finale in un senso o nell’altro. Da La7, di cui presto sarà nuovo direttore di rete, Paolo Ruffini starebbe insistendo per convincere Serena Dandini a scendere dal groppone del cavallo morente per lanciarsi in una nuova avventura professionale.

Nel caso il trasferimento all’emittente di Telecom dovesse concretizzarsi, la conduttrice sarebbe costretta a lanciare un nuovo programma dato che il suo Parla con me è di proprietà della Rai. Nonostante gli ascolti inferiori alla media di rete ed i costi di produzione tutt’altro che economici, la chiusura del programma sarebbe un colpo basso per la tv pubblica. L’ennesimo, dopo l’uscita dalla Rai di Santoro, Saviano (con Vieni via con me) e Ruffini.





30
agosto

FEDELE CONFALONIERI RIVELA: MENTANA VOLEVA MINZOLINI AL TG5. SANTORO? LO PREFERIVO SUL PONTE DI BAGDAD

Enrico Mentana e Augusto Minzolini

Chi l’avrebbe mai detto: nel suo harem di telegiornalisti del TG5, tra Lamberto Sposini, Emilio Carelli e Cesara Buonamici, Enrico Mentana avrebbe voluto anche Augusto Minzolini. Lo ha rivelato Fedele Confalonieri in un intervento radiofonico nel corso del programma ‘La Zanzara’ condotto da Giuseppe Cruciani su Radio 24. E chissà che il Presidente Mediaset non abbia volutamente punto Chicco Mentana ripescando un vecchio scheletro dall’armadio:

Minzolini a Mediaset? I direttori gia’ li abbiamo, sta bene lì dov’è. E poi a Mediaset voleva portarlo Mentana una decina di anni fa, quando era alla Stampa e Mentana era il direttore del Tg5. Voleva assumerlo. Oggi e’ un’altra storia“.

E com’è andata la storia è sotto gli occhi di tutti: Mentana che ha riconquistato la scena imponendosi come l’anti-Minzolini, raccogliendo consensi proprio grazie al suo telegiornale che si è nettamente contrapposto al modello minzoliniano per stile e per scelta delle notizie. Confalonieri ha parlato anche del futuro di Emilio Fede, per il quale si era vociferato di una possibile sostituzione alla direzione del TG4:

No, per ora resta lì. E poi quelli di una certa età vanno ascoltati. Una volta erano i consiglieri, nel villaggio di Asterix erano quelli con la pozione magica che danno i consigli ai giovani”.


30
agosto

PRIVILEGI DELLA CHIESA IN TV. A PARLARNE PERO’ E’ LA RETE FRANCESE TF1

Mario Staderini intervistato da Tf1

Non tende a calmarsi il ping pong di botta e risposta tra Radicali e Chiesa sulla questione privilegi fiscali e tassazione. Il dibattito televisivo chiesto dal segretario Staderini alla Rai non è arrivato e non ci sono state neanche note che spiegassero meglio i termini televisivi della questione, perché questa querelle non possa essere risolta dando lo spazio adeguato davanti alle telecamere. In Italia il teleschermo tace (anche se è doveroso ricordare che il gruppo di Report in passato ha dedicato parecchia attenzione al tema). Unica e relativa eccezione il tg di Enrico Mentana che ha dedicato un servizio per spiegare ai suoi telespettatori cosa si stesse agitando nell’opinione pubblica.

Il clamore anziché placarsi continua a crescere, con la pagina Facebook di Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria giunta in questo momento a quasi 140 mila adesioni. Ecco allora che arriva da oltralpe una mano a sostegno di Staderini e compagni, forse termine non adattissimo data la posizione interlocutoria della sinistra quantomeno sulla necessità di parlarne in tv, anche dei seguaci più ligi del Marx più convinto demolitore del senso religioso. Tf1 ha infatti dedicato nell’edizione di ieri un servizio di due minuti e mezzo all’argomento che insieme ai privilegi della casta e dei calciatori scioperanti sta facendo infiammare un bel po’ di italiani.

La posizione dei francesi è abbastanza chiara. Nel loro sottolinare l’ambiguità del nostro apparato normativo in materia di tassazione delle attività commerciali legate a luoghi religiosi e nella relativa lucida disamina degli abusi che l’escamotage di giustificazioni religiose può fornire ai contribuenti si esprime una sorta di solidarietà a color che chiedono almeno di intervenire nuovamente sui codici per ridurre al minimo le furbate e gli sconti ingiusti.


30
agosto

MICHELE SANTORO IN ONDA “SENZA RETE”. UN FORMAT AUTOPRODOTTO DA TRASMETTERE SULLE TV LOCALI

Michele Santoro

Michele Santoro farà da sé. Scaricato da tutti e temuto più della febbre gialla, il Calimero della libera informazione affronterà la prossima stagione televisiva contando sulle proprie forze e sul seguito di pubblico conquistato negli anni. Secondo un piano diabolico ormai pronto all’attuazione, il giornalista avrebbe escogitato di andare in onda su un circuito di tv private che coprirà l’intero territorio nazionale. I suoi programmi verranno diffusi tramite il digitale terrestre e la rete di Internet. A divulgare l’indiscrezione il sito Dagospia, secondo il quale il conduttore scoprirà le sue carte l’11 settembre prossimo, nell’ambito di una tre giorni di festa organizzata dal Fatto Quotidiano a Marina di Pietrasanta.

Nel pieno della baldoria versiliana, Santoro sparerà il botto e annuncerà al mondo il suo nuovo progetto lavorativo, che dovrebbe chiamarsi “Senza Rete“. Si tratterebbe di un format autoprodotto che il teletribuno venderà alle emittenti interessate, creando così un’offerta nazionale tramite una distribuzione locale. Ad affiancare zio Michele nell’impresa – scrive Dagospia – ci sarà l’imprenditore Sandro Parenzo, che metterà a disposizione studi di registrazione, collegamenti, frequenze, ed anche la sua concessionaria pubblicitaria. Resta invece da capire se il canale digitale Sky Cielo si lascerà coinvolgere o meno dal piano santoriano, come anticipato da Libero nelle scorse settimane (leggi qui).

Santoro avrebbe partorito l’idea di “Senza Rete” ispirandosi ai successi di Raiperunanotte e di Tutti in piedi… Le due serate evento, infatti, ebbero un ottimo riscontro dal punto di vista economico, grazie agli introiti pubblicitari. Stavolta a sostenere la tv fai-da-te del giornalista ci sarà anche Il Fatto Quotidiano, con un contributo non inferiore ai 250mila euro. Se tutto dovesse andare secondo i piani, il progetto potrebbe rivelarsi una redditizia macchina acchiappa-ascolti. Così, anche da outsider, Michele Santoro continuerebbe ad influenzare il mercato televisivo. Sulla lotta a colpi di share, in particolare, pare che il giornalista sia stato inflessibile con i suoi stretti collaboratori: o state con me o contro di me.