31
agosto

ENRICO MENTANA (AUTO)CELEBRA IL TGLA7: “NOI NON TIFIAMO PER NESSUNO”. E SPERA ANCORA NELL’ARRIVO DI SANTORO…

Enrico Mentana

La palma di telegiornale dell’anno va senza alcun dubbio al TgLa7, che in soli 12 mesi è riuscito a triplicare i propri ascolti, viaggiando nell’edizione delle 20.00 costantemente oltre i 2 milioni di telespettatori. Un successo firmato dal direttore Enrico Mentana, artefice della scalata di un’intera rete, seppur rimanga, ancora oggi, la minore tra le generaliste. L’arma vincente? L’aver lavorato in totale libertà. Un fattore, questo, a cui possono aggrapparsi in pochi:

Ci siamo lasciati alle spalle Tg2, Tg3, Tg4 e Studio Aperto – dichiara il direttore a Il Corriere della Sera – Lo dico con orgoglio, ma non sono Mandrake! Ho avuto la fortuna con la ‘C’ maiuscola, essendo capitato nel momento in cui la condizione del mercato si era modificata: i tg delle due ammiraglie avevano perso appeal, troppo attenti a non pestare i piedi al governo, ai politici, al potere, con poche hard news e troppe notizie fru-fru, la tintarella, i cani, i festival… Noi non tifiamo per nessuno, siamo critici con tutti. Insomma, c’era spazio per fare concorrenza ai telegiornali tradizionali”.

A La7, dunque, si può brindare, anche se c’è chi involontariamente ha “rovinato” la festa. Quel Michele Santoro mai approdato nel terzo polo è ancora motivo di rammarico per Mentana:

“In questi mesi, è stato il momento più difficile. Ho fatto di tutto, perchè portare un giornalista come lui a La7 non solo sarebbe stato molto utile per gli ascolti, ma avrebbe reso più forte la rete. Invece ci sono andato a sbattere contro. Io stesso sono stato vittima di fuoco amico (…) Santoro sarebbe stato bene a La7, perchè è una rete libera. A me nessuno ha mai chiesto di visionare il prodotto prima di mandarlo in onda. E nessun altro sarebbe stato assoggettato a questa ordalia (l’AD Giovanni Stella dice il contrario, ndDM). Tuttavia, le colpe del fallito matrimonio con Santoro sono anche qui a La7. Ma spero ancora che questo matrimonio si possa fare.

Intanto, però, c’è soddisfazione per il doppio arrivo da Rai 3 di Roberto Saviano e Paolo Ruffini. Il primo, a breve, debutterà su La7 in prima serata, in una sorta di antipasto delle otto puntate che proporrà sulla rete, “di cui quattro da protagonista assoluto, quattro insieme a Fabio Fazio” sottolinea Mentana. Del nuovo direttore, invece, soltanto parole di stima: “Non è la star che viene qui a guadagnare di più o perchè è stato cacciato da dove stava, ma perchè ha ritenuto giusto scegliere questa rete sul mercato: da La7 non va via nessuno.

Un appello, se così si può definire, lo rivolge proprio all’azienda per cui lavora e ai suoi colleghi di “scuderia”. Guai a dormire sonni tranquilli, l’onda (del successo) va cavalcata finchè si può:

“Si può e si deve, a patto che l’azienda ci aiuti. Non abbiamo corrispondenti, a parte la redazione di Milano, e neanche un operatore interno! Poi, ci vuole più cura delle immagini: non si possono trasmettere sempre le stesse di repertorio. Insomma, basta con la monastica povertà”.

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5 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

31 agosto 2011 alle 13:14

Tutto perfetto. Però La 7 rischia di fare la fine dell’Armada Invencible, accumulando personaggi su personaggi, rendendo la sua manovra faticosa e rischiando di essere battuti da chi è più agile. La fortuna con la C e il demerito degli altri possono essere un vantaggio solo temporaneo. Occorre fare televisione e qui il minimalismo ascetico-monacale non sempre premia.



2. ANTONIO1972 ha scritto:

31 agosto 2011 alle 13:29

io non ho visto nessun accumulo di personaggi! la campagna acquisti è stata molto esigua,nonostante l’interesse di molti ad approdare sulla rete. evidentemente,una volta tanto,c’è una rete che prima discute di cosa può fare un artista e poi lo ingaggia,invece che il contrario,come insegna mediaset



3. IL MIO REALITY ha scritto:

31 agosto 2011 alle 15:30

Io scommetto che questa stagione per La7 sarà motivo di crescita ulteriore negli ascolti e nella qualità, il che si traduce in una crescita di credibilità presso il pubblico.
L’ascesa del Tg La7 che negli ultimi mesi prima del periodo estivo si era stabilizzato intorno all’11-12% a mio avviso continuerà anche nell’autunno/inverno e ha ulteriori margini di miglioramento (secondo i miei calcoli fino al 14-15%) data anche la situazione politica nazionale e internazionale, ancora più critica e torbida di quanto non fosse qualche mese fa.
L’istanza “economica” data la crisi italiana (e non solo) farà la fortuna del nuovo programma incentrato sull’economia condotto da Myrta Merlino (in partenza nella seconda metà di settembre alle 10,40), mentre la collocazione della Parodi jr alle 12,25 in diretta concorrenza con quello Studio Aperto che l’ha lanciata potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata per recuperare spettatori nella difficile fascia prandiale (oltre che fungere da traino per l’edizione meridiana del Tg, attualmente sopra il 5%).
Il pomeriggio, unico neo del palinsesto, potrebbe essere rafforzato tuttavia credo che se lasciassero un episodio de L’Ispettore Barnaby prima della staffetta Cuochi e fiamme – G*Day, lo share potrebbe crescere ancora di qualche decimale (ricordiamoci che G*Day, partito debole intorno all’1,50%, è aumentato fino al 3%).
In prima serata prevedo ancora boom per Gad Lerner e di sicuro Saviano, i Film evento curati da Mentana e il nuovo programma di Formigli, saranno appuntamenti imperdibili per un buon 6-7-8% dei telespettatori (in verità Saviano potrebbe sfondare il muro del 10%, come ha già fatto Crozza).
Senza citare la fascia access (Tg e Otto e mezzo), ormai terza in classifica dopo Rai 1 e Canale 5, direi che una seconda serata appannaggio di Piroso insieme alla Dandini potrebbe essere una carta vincente.
Chissà se avrò ragione…



4. Claudio ha scritto:

31 agosto 2011 alle 16:15

Sottoscrivo ogni parola di Il mio reality. Secondo me la seconda serata va affidata alla Dandini



5. Giuseppe ha scritto:

31 agosto 2011 alle 17:04

@ Antonio1972
Molto esigua la campagna acquisti? A quanto pare non è ancora finita e i nuovi nomi si sommano a quelli già presenti. Diciamo pure che a La 7 hanno solo l’imbarazzo della scelta.

@ IL MIO REALITY
Per la Parodi la vedo molto dura.



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