TG/Informazione


10
agosto

MICHELE SANTORO A CIELO? SKY CADE DALLE NUVOLE. COSI’ SI INFITTISCE IL NUOVO GIALLO ESTIVO

Michele Santoro

L’ascesa al Cielo di Michele Santoro è diventata un giallo che neanche l’ispettore Derrick. Tra indiscrezioni, colpi di scena, smentite sussurrate e poi rilanciate con voce scandita, la presunta trattativa tra il mattatore di Annozero e Sky sta tenendo tutti col fiato sospeso. Esiste davvero la possibilità che il giornalista approdi alla corte di Murdoch oppure siamo solo di fronte a ”voci infondate“, come hanno riferito direttamente da News Corp? Già, perchè ai vertici dell’emittente satellitare affermano di non saperne nulla. Di fronte ai rumors che il teletribuno avrebbe preso contatti per trasmettere dal canale Cielo, cadono dalle… nuvole.

E allora da dove salta fuori la clamorosa indiscrezione lanciata stamane dal quotidiano Libero? Se il giornale diretto da Maurizio Belpietro ha sparato la notizia a tutta pagina, la faccenda avrà anche un fondo di verità. No?! A questo punto, però, non si capisce come mai l’emittente di Murdoch si sia affrettata a dichiarare che il trasferimento di Santoro a Sky non avrebbe alcun fondamento. Santo Cielo, la questione si fa intricata!

Così ha preso forma un nuovo thriller estivo, tanto bizzarro quanto appassionante perchè riguarda uno dei giornalisti più seguiti dai telespettatori. Tra le possibili soluzioni al cluedo santoriano, rimaniamo incuriositi da quella offerta da Dagospia. Allora: la notizia sparata da Libero sarebbe da leggersi come un “segnale” rivolto a La7 ed in particolare al suo Amministratore Delegato.  Secondo il sito di D’Agostino, il messaggio in codice potrebbe essere più o meno questo: “Stella in campana! Michelone potrebbe salire in ‘Cielo’. Perchè non tentare di riallacciare un rapporto?“.




10
agosto

TGCOM24: IL NUOVO CANALE ALL NEWS SFIDERA’ I COMPETITOR RAI E SKY. COME?

TgCom24

Notizie fresche e tempestive, trasmesse ad ogni ora in diretta. La filosofia dei canali all news, nonché la loro diffusione, è ormai un fenomeno imprescindibile del panorama televisivo. Nell’epoca delle comunicazioni veloci e dei social network, infatti, le emittenti che offrono informazione 24 ore su 24 costituiscono la nuova e necessaria frontiera del giornalismo tv. Sono la soluzione che svincola  l’approfondimento dalle logiche e dagli orari del tradizionale palinsesto, offrendo uno spazio di continuo richiamo.

Attualmente lo scettro delle all news in Italia è detenuto dai poli Rai e Sky, con i loro RaiNews 24 e Sky Tg 24. Dal prossimo autunno, però, arriverà un atteso ‘terzo incomodo’. A partire dalla prossima stagione, infatti, Mediaset lancerà un nuovo canale di notizie no-stop: TgCom24. Come già annunciato dai vertici del Biscione, l’emittente trasmetterà dalle 6 del mattino all’1 di notte e proprorrà anche tre fasce d’approfondimento. In attesa della messa in onda, c’è già chi prova ad immaginare come saranno impostate la rete Mediaset, domandandosi se saprà reggere il confronto con i concorrenti.

Dalla premesse sembrerebbe proprio di sì. In effetti, Tgcom24 è il primo canale tv che nasce da una testata web (Tgcom) e quindi l’approccio al piccolo schermo potrebbe risentire di influenze nuove e poco sperimentate in precendenza. Ma  basterà? Di certo il successo di un canale all news si basa anche sui mezzi e sulla capillarità del lavoro redazionale. Una qualità che, al momento, riguarda soprattutto la squadra di Sky Tg24, presente con le proprie telecamere sui principali luoghi dell’attualità.


10
agosto

OH, CIELO! MICHELE SANTORO VICINO ALLA FIRMA CON SKY

Michele Santoro

Grazie al Cielo, Michele Santoro tornerà presto in tv. Dopo mesi vissuti da precario, il Sommo Sacerdote della libera informazione si prepara nuovamente a presiedere il rito della  messa in onda (vedi foto). Secondo quanto riporta il quotidiano Libero, infatti, il giornalista starebbe trattando con Sky per trasmettere direttamente da Cielo, il canale della piattaforma satellitare visibile anche sul digitale terrestre. L’accordo con l’emittente di Rupert Murdoch potrebbe essere siglato a breve, in vista della prossima stagione televisiva. Abbadonata la Rai (con una profumata buonuscita) ed archiviata La7, l’ex conduttore di Annozero starebbe quindi plasmando il suo futuro professionale in modo sempre più concreto.

L’intenzione di andare in onda da una piattaforma televisiva (e web) da tempo balenava nella testa di Santoro, dunque non dovremmo stupirci se il giornalista scegliesse davvero di approdare a Cielo. Su Sky avrebbe la possibilità e le risorse per sperimentare diverse forme di giornalismo, come ha sempre desiderato fare. In prospettiva, il teletribuno potrebbe infatti scegliere se tornare a condurre un talk show in stile Annozero, o se percorrere la strada delle docu-fiction. Nella seconda ipotesi, la produzione dei documentari sarebbe affidata alla società Zerostudio’s, di proprietà dello stesso Santoro. Ciò significa che il giornalista godrebbe di un’ampia libertà d’azione.

L’arcangelo Michele, poliedrico come non mai, potrebbe anche ideare un nuovo format televisivo ispirato al successo delle serate-evento Raiperunanotte e Tutti in piedi, entra il lavoro. In ogno caso, sarà affiancato dal suo storico gruppo di lavoro composto, tra gli altri, da Marco Travaglio, da Sandro Ruotolo e dal vignettista Vauro. All’appello stavolta mancherà Corrado Formigli, che ha disertato il battaglione per condurre un nuovo programma nel prime time di La7.





9
agosto

MAURO MASI CI RIPENSA: SANTORO E’ UN GRANDE PROFESSIONISTA. LASCIARE LA RAI? UNA LIBERAZIONE

Mauro Masi

Scusa ma ti chiamo amore. A sentire le parole gentili di Mauro Masi uno rimane spiazziato: da quando ha abbandonato Viale Mazzini, l’ex DG Rai non sembra più lo stesso. Il ’Don Chisciotte’ della tv pubblica (oggi Amministratore Delegato della Consap), è rimasto talmente folgorato da rivalutare nientemeno che la figura del suo mulino a vento preferito. Alias, Michele Santoro. In un’intervista rilasciata al settimanale Chi, l’ex dirigente televisivo ha parlato del giornalista con toni che sarebbero stati impensabili solo pochi mesi fa, quando tentava invano di domare le scorribande a tutto share di Annozero.

Santoro è sicuramente un grande professionista e si vedrà che, nella realtà, è molto meglio di come si sforza di apparire, a beneficio del suo pubblico, che lo vuole a tutti i costi nel ruolo del provocatore. Sarà un’autentica sorpresa” ha dichiarato Masi.

L’ex DG Rai ha così lasciato intendere di conoscere un lato nascosto del teletribuno, che nemmeno i telespettatori più zelanti avrebbero mai colto. ”Sto scrivendo un libro, che si chiamerà ‘Viale Mazzini’  (stesso titolo – Viale Mazzini e dintorni - di un altro libro sulla Rai, a breve in uscita, quello della “nemica” Monica Setta, ndDm) che uscirà in autunno, da cui credo emergerà un rapporto inedito e inaspettato tra me e lui” ha poi aggiunto. In realtà si fatica ad immaginare a cosa si riferisca esattamente Masi, anche perché i contatti diretti tra i due sarebbero stati rari. Almeno stando a quanto Santoro ha sempre testimoniato.

Piuttosto, il pubblico ricorda il braccio di ferro tra il conduttore di Annozero e l’ex DG, culminato con una telefonata in diretta tv da parte di quest’ultimo. Ancora oggi Masi non rinnega quell’intervento, “ma sarebbe stato meglio andare in trasmissione di persona” valuta. Poi parla del suo rapporto col faccendiere Luigi Bisignani: “un amico da trent’anni. Con cui parlavo di tutto, tipo quattro amici al bar. Ascolto tutti, ma poi decido sempre con la mia testa” spiega.


8
agosto

TG5 NUMERI IN CHIARO: DA STASERA LA CRISI ECONOMICA SPIEGATA IN MEZZ’ORA

Crisi economica: Borse impazzite

Gli Usa sono alla prese con il primo downgrade della loro storia, intanto la Bce acquista i titoli di Stato e la Borsa vola al +4,8%. Si riduce così lo spread tra Btp e Bund. Tutto chiaro? Nei giorni in cui la crisi globale mette in ginocchio i mercati e fa temere il collasso, pare che spesso le notizie economiche vengano divulgate in codici cifrati, sconosciuti ai più. Il tentativo di rendere la comunicazione finanziaria più accessibile al pubblico va riconosciuto solo a poche testate tv, tra le quali prova a distinguersi il Tg5.  Da oggi e per tutto il mese, infatti, il notiziario diretto da Clemente Mimun trasmetterà un nuovo approfondimento per raccontare e analizzare l’attuale momento di crisi economica.

Lo spazio si chiamerà Tg5 numeri in chiaro, ed andrà in onda dal lunedì al venerdì alla fine della prima serata. In trenta minuti al giorno, la redazione di Canale5 ragguaglierà i telespettatori sulla situazione finanziaria in Italia, in Europa e nel mondo. Sul piatto ci saranno molti interrogativi da affrontare e soprattutto da spiegare al pubblico con un linguaggio commestibile. Cosa ha provocato il crollo dei mercati internazionali? Perché gli Stati Uniti, la nazione più potente del mondo, hanno rischiato il fallimento? Quali sono le cause di una nuova recessione alle porte che spaventa il mondo?

Per cercare di rispondere a queste domande, Tg5 numeri in chiaro proporrà una serie di servizi, di intervistecollegamenti in diretta, ascoltando ogni sera il parere di un grande nome del giornalismo italiano. Nella prima puntata odierna, l’approfondimento di Canale5 ospiterà Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera. Il quotidiano di via Solferino, proprio ieri era entrato a gamba tesa sulla crisi italiana con un editoriale in cui l’economista Mario Monti denunciava il commissariamento del Governo da parte della Bce. Con tutta probabilità, lo scottante argomento verrà ripreso anche stasera.





3
agosto

GAD LERNER CI CREDE ANCORA: TRA UN ANNO SANTORO VERRA’ A LA7

Michele Santoro

Altro che infedele, Gad Lerner ci crede ancora. E parecchio. In un’intervista rilasciata al settimanale Oggi, il giornalista - in versione mago Oronzo – pronostica un ricongiungimento tra Michele Santoro e La7. Spera nel miracolo, anche se di mezzo ci sono ancora le polemiche scottanti e l’interruzione delle trattative che avrebbero dovuto portare l’ex mattatore di Annozero sulla rete terzopolista. I tempi di realizzazione del prodigio potrebbero riverlarsi lunghi: forse un annetto. Ma alla fine - secondo Lerner – il matrimonio televisivo del secolo avverrà. E amen. L’anchorman dell’Infedele si è anche dichiarato sicuro che il recente strappo tra il paladino della libera informazione ed Enrico Mentana si risanerà presto.

Come ci hanno messo un anno e mezzo a capire che potevano prendere Mentana, io sono convinto che cambieranno idea su Santoro

ha affermato Gad Lerner, rivelandosi così fiducioso del fatto che l’emittente di Telecom faccia marcia indietro e tenda nuovamente la mano al teletribuno. Il conduttore de L’Infedele, che era stato uno dei primi sostenitori dell’operazione ‘Santoro a La7′, ora prova a motivare l’improvvisa fine dei negoziati.

La7 è della Telecom, e alla Telecom è successo che le crescesse in casa il fenomeno. E’ stato così inaspettato che non c’è stata la pianificazione, non si immaginavano che succedesse quello che è successo con Mentana…“.

Il riferimento è ai recenti screzi tra il direttore del Tg La7 e lo stesso Santoro. L’ex conduttore di Annozero aveva infatti preso le distanze da Mentana dopo che questi lo aveva aiutato ad abbordare La7. “Enrico nasconde il conflitto di interessi (…) Siamo diversamente liberi” aveva accusato l’arcangelo Michele, forse per punire il Mitraglietta di lesa maestà. Quel colpo basso segnò il definitivo allontamento di Santoro dal terzo polo tv.

In questa situazione purtroppo si sviluppano forme di celodurismo, quasi dovessimo fare una gara per stabilire chi di noi è più coraggioso e più forte

commenta Lerner, cercando di archiviare l’episodio con un’eloquente metafora pelvica.


3
agosto

ALESSANDRO BANFI: NON NASCONDO LE MIE IDEE, SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE FAZIOSO

Alessandro Banfi

Evviva i faziosi, gli schierati alla Santoro. Quelli che non nascondono le proprie opinioni e che, anzi, ne fanno un punto di forza. Alessandro Banfi gioca a carte scoperte e forse sarà anche per questo che il suo talk show su Rete4 ha superato il battesimo di fuoco. La versione di Banfi, il programma da lui condotto in via sperimentale per tre puntate estive, è piaciuto ai vertici di Mediaset che lo hanno confermato come appuntamento fisso della prossima stagione televisiva. Ogni giovedì, a partire dal 15 settembre prossimo, la trasmissione di Rete4 tornerà a commentare in diretta i principali fatti dell’attualità politica. Così l’outsider Banfi, abituato a lavorare dietro le quinte come condirettore di Videonews e curatore di Matrix, scenderà nell’agone dei grandi competitor generalisti.

Anche quella sarà una scommessa, visto che finora il talk show è andato in onda senza concorrenti (tutti in vacanza) e con ascolti modesti. Tuttavia, alla base sembra esserci un format azzeccato, fluido e capace di smarcarsi dai copioni già visti dei vari Porta a Porta e Ballarò. Perlomeno Alessandro Banfi ci mette la faccia e, non a caso, nelle sole settimane di prova il suo programma si è guadagnato due critiche negative di Aldo Grasso. Sul Corrierone, il prof ha definito il giornalista “candido“, “anti-televisivo” e “fazioso“. Aggettivi che, in verità, al diretto interessato non dispiacciono affatto e anzi, suonano quasi come complimenti. La definizione di ‘fazioso’, poi, gli sembra quasi una medaglia.

Il programma si chiama La versione di Banfi. Le mie posizioni non le nascondo. Oggi solo le trasmissioni faziose sono interessanti“ dichiara infatti a Libero il neo-conduttore, aggiungendo: “non mi voglio paragonare a Santoro o Mentana, ma la gente li guarda anche per sapere cosa pensano di un determinato argomento“. Se non ti esponi la gente non si appassiona, sembra teorizzare il giornalista, il quale non a caso afferma di preferire lo stile corsaro di Annozero a quello del più formale di Ballarò. Certo, la vivacità delle opinioni non può essere l’unico ingrediente di un programma d’attualità, ma in tempi politicamente burrascosi come questi può aiutare molto ad insaporire il piatto.


29
luglio

IN ONDA, MARIO BORGHEZIO ALLA GOGNA: “L’HO FATTA FUORI DAL VASO MA NON MI DIMETTO”

Mario Borghezio

Fora dai ball per tre mesi. Il Consiglio federale della Lega Nord ha deciso di sospendere dal partito l’europarlamentare Mario Borghezio per le imbarazzanti dichiarazioni rilasciate sulla strage in Norvegia. Il corpulento esponente del Carroccio, in particolare, aveva definito condivisibili” le idee del terrorista Breivik, spiegando che ”è per colpa dell’invasione degli immigrati se poi sono sfociate nella violenza“. Parole che hanno scatenato una bufera politica e mediatica, di fronte alla quale il movimento di Bossi non ha potuto che prendere le distanze con il provvedimento odierno. Stasera Borghezio è stato ospite di una incandescente puntata di In Onda durante la quale l’onorevole ha (s)parlato soprattutto della sua sospensione.

Di fronte alla punizione infertagli dal Consiglio della Lega, l’esponente ‘celodurista’ ha detto a La7: “Obbedisco, come disse il famigerato Garibaldi. Ma obbedisco anche se la sanzione è totalmente ingiustificata nelle sue dimensioni“. Innanzi alle telecamere l’europarlamentare si è dimostrato pentito per i toni utilizzati nelle dichiarazioni incriminate, ma non per i loro contenuti. “Premesso che ritengo di non aver detto niente di censurabile dal punto di vista né penale, né morale, sicuramente dal punto di vista dell’opportunità e della comunicazione, ho comunicato molto male un’idea che ritengo giusta” ha affermato, richiamandosi al pericolo fondamentalista di cui parlò anche Oriana Fallaci.

Di fronte alle espressioni quasi sbalordite di Luca Telese e Luisella Costamagna, conduttori di In Onda, Borghezio ha ribadito che su quelle idee la base leghista è con lui, “basta registrare Radio Padania e sentirete voi stessi…“. Il dibattito si accende quando Nunzia De Girolamo (Pdl) e Marco Rizzo (Sinistra Popolare) esprimono il loro disappunto sferrando un attacco incrociato che ha quasi il sapore di un involontario ed improvvisato compromesso storico in diretta tv. La deputata di centrodestra ha definito giusto” il provvedimento contro l’europarlamentare, mentre Rizzo ha parlato di “teatrino” in riferimento a certi slogan propagandistici utilizzati dalla Lega. In quel momento Borghezio avverte di essere stato messo alla gogna dall’eco mediatica delle sue stesse affermazioni e ammette: “forse l’ho fatta fuori dal vaso ma ho chiesto scusa“.