Manovra



2
dicembre

MARIO MONTI OSPITE A PORTA A PORTA PER SPIEGARE LA MANOVRA ANTI-CRISI. RAI1 MODIFICA IL PALINSESTO

Mario Monti

Il “sobrio ed elegante” premier Mario Monti è al lavoro e si appresta ad illustrare il suo decreto anti-crisi alla Camera. La Terza Camera, of course. Martedì prossimo il presidente del Consiglio sarà ospite di Porta a porta, per presentare agli italiani i contenuti della manovra (leggasi: maxi stangata) che il Consiglio dei Ministri discuterà lunedì in Aula. Riforma previdenziale, tagli, Irpef, Ici e chi più ne ha più ne metta… Al cospetto di Bruno Vespa, il Professore snocciolerà punto per punto le soluzioni pensate dal Governo per salvare l’Italia dal rischio default.

Qualcuno storce il naso di fronte a questa decisione, ma la scelta di andare in tv è una delle più azzeccate tra quelle che superMario ha preso sin ora. Sulla poltroncina candida di Porta a Porta, il premier potrà argomentare e giustificare al meglio le ‘mazzate’ che il nuovo Esecutivo di appresta a varare. Al suo fianco ci saranno anche i ministri dello Sviluppo economico, Corrado Passera e del Welfare, Elsa Fornero. L’auspicio è che Vespa inviti un parterre di giornalisti in grado di incalzare gli esponenti del Governo, mettendoli per la prima volta di fronte alle domande dei cronisti e al giudizio dell’opinione pubblica.

Per l’occasione si aprirà una finestra di 30 minuti in prima serata su Rai1, in sostituzione de I Soliti Ignoti, dalle 20.35 alle 21.05, per poi continuare la puntata nel tradizionale appuntamento in seconda serata.

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30
agosto

PRIVILEGI DELLA CHIESA IN TV. A PARLARNE PERO’ E’ LA RETE FRANCESE TF1

Mario Staderini intervistato da Tf1

Non tende a calmarsi il ping pong di botta e risposta tra Radicali e Chiesa sulla questione privilegi fiscali e tassazione. Il dibattito televisivo chiesto dal segretario Staderini alla Rai non è arrivato e non ci sono state neanche note che spiegassero meglio i termini televisivi della questione, perché questa querelle non possa essere risolta dando lo spazio adeguato davanti alle telecamere. In Italia il teleschermo tace (anche se è doveroso ricordare che il gruppo di Report in passato ha dedicato parecchia attenzione al tema). Unica e relativa eccezione il tg di Enrico Mentana che ha dedicato un servizio per spiegare ai suoi telespettatori cosa si stesse agitando nell’opinione pubblica.

Il clamore anziché placarsi continua a crescere, con la pagina Facebook di Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria giunta in questo momento a quasi 140 mila adesioni. Ecco allora che arriva da oltralpe una mano a sostegno di Staderini e compagni, forse termine non adattissimo data la posizione interlocutoria della sinistra quantomeno sulla necessità di parlarne in tv, anche dei seguaci più ligi del Marx più convinto demolitore del senso religioso. Tf1 ha infatti dedicato nell’edizione di ieri un servizio di due minuti e mezzo all’argomento che insieme ai privilegi della casta e dei calciatori scioperanti sta facendo infiammare un bel po’ di italiani.

La posizione dei francesi è abbastanza chiara. Nel loro sottolinare l’ambiguità del nostro apparato normativo in materia di tassazione delle attività commerciali legate a luoghi religiosi e nella relativa lucida disamina degli abusi che l’escamotage di giustificazioni religiose può fornire ai contribuenti si esprime una sorta di solidarietà a color che chiedono almeno di intervenire nuovamente sui codici per ridurre al minimo le furbate e gli sconti ingiusti.


22
agosto

I RADICALI ALL’ATTACCO DEI BENEFICI DELLA CHIESA: UN CONFRONTO TV CON AVVENIRE PER SPIEGARE LA QUESTIONE

I Radicali chiedono dibattito tv per spiegare i privilegi della Chiesa

Benedetto XVI e Silvio Berlusconi

Nei giorni dei tagli e delle mille proposte per rabberciare la manovra grondante di sangue capita che il partito Radicale ricominci una delle sue tante battaglie per portare in Parlamento emendamenti che tolgano almeno qualche privilegio alla Chiesa, unica a non essere stata coinvolta nel giro di riassetto che si va via via delineando. La polemica tra gli esponenti radicali e le posizioni ufficiali della Cei, espresse da Avvenire, vede da giorni un rimbalzo di cifre e di argomentazioni di cui gran parte dell’opinione pubblica è purtroppo all’oscuro.

Ecco allora la proposta di Mario Staderini, succeduto a Rita Bernardini nel ruolo di segretario radicale già nel 2009, di portare sulle reti del servizio pubblico un confronto sull’argomento Chiesa, privilegi, Ici, laicità dello Stato. Queste le parole del giovane leader che invita Mario Tarquinio, successore di Boffo alla direzione del giornale dei vesovi, ad incontrarsi in tv:

Chiedo al direttore di Avvenire di confrontarci sulla agevolazioni alla Chiesa in un dibattito tv, perche’ gli italiani possano farsi un’idea. Sarebbe giusto che il confronto si facesse sulla Rai e che la tv pubblica garantisse un dibattito su questi temi e in generale sulla manovra prima che sia chiusa.

A proposito dell’idea di tassare gli edifici commerciali legati alle attività della Chiesa lo stesso Staderini ha manifestato l’intenzione di presentare un emendamento che annulli quanto fatto dal precedente governo di Berlusconi in materia riportando lo status giuridico alla decisione della sentenza della Cassazione del 2004 che aveva risolto il contenzioso fiscale dichiarando la legittimità della riscossione tributaria sulle attività non strettamente di culto, anche se gestite da ecclesiastici. E non parliamo di bazzecole: secondo quanto riportano le fonti del partito l’Anci avrebbe calcolato in 400 milioni di euro annui il gettito che così è venuto a mancare nei bilanci comunali.