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MARIO MONTI OSPITE A PORTA A PORTA PER SPIEGARE LA MANOVRA ANTI-CRISI. RAI1 MODIFICA IL PALINSESTO

di Marco Leardi

02/12/2011 - 18:44

MARIO MONTI OSPITE A PORTA A PORTA PER SPIEGARE LA MANOVRA ANTI-CRISI. RAI1 MODIFICA IL PALINSESTO

Mario Monti

Il “sobrio ed elegante” premier Mario Monti è al lavoro e si appresta ad illustrare il suo decreto anti-crisi alla Camera. La Terza Camera, of course. Martedì prossimo il presidente del Consiglio sarà ospite di Porta a porta, per presentare agli italiani i contenuti della manovra (leggasi: maxi stangata) che il Consiglio dei Ministri discuterà lunedì in Aula. Riforma previdenziale, tagli, Irpef, Ici e chi più ne ha più ne metta… Al cospetto di Bruno Vespa, il Professore snocciolerà punto per punto le soluzioni pensate dal Governo per salvare l’Italia dal rischio default.

Qualcuno storce il naso di fronte a questa decisione, ma la scelta di andare in tv è una delle più azzeccate tra quelle che superMario ha preso sin ora. Sulla poltroncina candida di Porta a Porta, il premier potrà argomentare e giustificare al meglio le ‘mazzate’ che il nuovo Esecutivo di appresta a varare. Al suo fianco ci saranno anche i ministri dello Sviluppo economico, Corrado Passera e del Welfare, Elsa Fornero. L’auspicio è che Vespa inviti un parterre di giornalisti in grado di incalzare gli esponenti del Governo, mettendoli per la prima volta di fronte alle domande dei cronisti e al giudizio dell’opinione pubblica.

Per l’occasione si aprirà una finestra di 30 minuti in prima serata su Rai1, in sostituzione de I Soliti Ignoti, dalle 20.35 alle 21.05, per poi continuare la puntata nel tradizionale appuntamento in seconda serata.

Fino ad ora la squadra guidata da Monti si è caratterizzata soprattutto per la sua latitanza mediatica. Il premier ed i ministri, infatti, hanno rilasciato dichiarazioni col contagocce, dribblando telecamere e microfoni con la scusa del “siamo di fretta, stiamo lavorando per voi“. E intanto, a manovre in corso, i cittadini (tele)votanti hanno saputo poco o niente di quello che accadeva a Palazzo, sulle scrivanie dei ‘tecnici’. In questo senso, ora l’ospitata di Mario Monti a Porta a Porta è necessaria e forse addirittura tardiva.

Nella democrazia mediatica, la comunicazione della politica in tv è fondamentale e oggi fanno sorridere le reazioni dei partiti di fronte alla scelta del premier di andare da Vespa.

Il presidente del consiglio fa un altro sgarbo alla democrazia” ha tuonato la Lega, con il Pd e il Pdl perplessi. E pensare che, fino a ieri, sulle poltroncine di Porta a Porta ci stavano loro, impegnati a discutere del nulla in lunghi ed autoreferenziali dibattiti. Ora che il nuovo Governo ha qualcosa di concreto da comunicare (roba che inciderà sulle tasche dei cittadini) è giusto che i suoi esponenti si presentino in tv e ci mettano la faccia.

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56 commenti su "MARIO MONTI OSPITE A PORTA A PORTA PER SPIEGARE LA MANOVRA ANTI-CRISI. RAI1 MODIFICA IL PALINSESTO"

  1. Ma quindi MArtedi ci sara l'appuntamento extra con TUTTI PAZZI PERA AMORE??? Altrimenti prendo impegni=)

  2. Marco Leardi dice:

    Giuseppe, vogliamo scommettere che il più tartassato sarà come sempre il ceto medio? Concordo sulla patrimoniale, anche perché i grandi capitali non li tocca mai nessuno. Per il resto, ha detto tutto Crozza con l'ironia.. nella strepitosa gag cantata di 'Pover Christ Supertax' intepretata qualche settimana fa a Italialand (cercate su youtube, nel caso).

  3. Non ho auspicato una bella patrimoniale perchè tanto se ci si basa su certe dichiarazioni dei redditi e sull'efficacia dell'accertamento fiscale vigenti stiamo freschi.

  4. Invidio l'ottimismo che in tanti nutrono nei confronti del governo Monti. Spero di poterlo condividere anch'io a partire da lunedì quando magari scoprirò che la nuova ICI verrà fatta pagare per le attività a fini di lucro della Chiesa Cattolica, quando si annuncerà una forte riduzione delle spese militari, quando verranno decurtati stipendi e pensioni di pollitici, manager, funzionari, magistrati e docenti universitari, quando verranno abolite le province e dimezzato il numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali, quando verrà abrogato il fiume di denaro riversato dalle casse dello Stato sui partiti e sui quotidiani e, visto che il blog parla di televisione, quando verranno decurtati stipendi e compensi degli alti funzionari Rai e certe altre spese ingiustificatamente elevate relative a programmi trasmessi dal servizio pubblico senza un tornaconto nè in termini di incassi pubblicitari nè in termini, appunto, di servizio pubblico.