30
agosto

MICHELE SANTORO IN ONDA “SENZA RETE”. UN FORMAT AUTOPRODOTTO DA TRASMETTERE SULLE TV LOCALI

Michele Santoro

Michele Santoro farà da sé. Scaricato da tutti e temuto più della febbre gialla, il Calimero della libera informazione affronterà la prossima stagione televisiva contando sulle proprie forze e sul seguito di pubblico conquistato negli anni. Secondo un piano diabolico ormai pronto all’attuazione, il giornalista avrebbe escogitato di andare in onda su un circuito di tv private che coprirà l’intero territorio nazionale. I suoi programmi verranno diffusi tramite il digitale terrestre e la rete di Internet. A divulgare l’indiscrezione il sito Dagospia, secondo il quale il conduttore scoprirà le sue carte l’11 settembre prossimo, nell’ambito di una tre giorni di festa organizzata dal Fatto Quotidiano a Marina di Pietrasanta.

Nel pieno della baldoria versiliana, Santoro sparerà il botto e annuncerà al mondo il suo nuovo progetto lavorativo, che dovrebbe chiamarsi “Senza Rete“. Si tratterebbe di un format autoprodotto che il teletribuno venderà alle emittenti interessate, creando così un’offerta nazionale tramite una distribuzione locale. Ad affiancare zio Michele nell’impresa – scrive Dagospia – ci sarà l’imprenditore Sandro Parenzo, che metterà a disposizione studi di registrazione, collegamenti, frequenze, ed anche la sua concessionaria pubblicitaria. Resta invece da capire se il canale digitale Sky Cielo si lascerà coinvolgere o meno dal piano santoriano, come anticipato da Libero nelle scorse settimane (leggi qui).

Santoro avrebbe partorito l’idea di “Senza Rete” ispirandosi ai successi di Raiperunanotte e di Tutti in piedi… Le due serate evento, infatti, ebbero un ottimo riscontro dal punto di vista economico, grazie agli introiti pubblicitari. Stavolta a sostenere la tv fai-da-te del giornalista ci sarà anche Il Fatto Quotidiano, con un contributo non inferiore ai 250mila euro. Se tutto dovesse andare secondo i piani, il progetto potrebbe rivelarsi una redditizia macchina acchiappa-ascolti. Così, anche da outsider, Michele Santoro continuerebbe ad influenzare il mercato televisivo. Sulla lotta a colpi di share, in particolare, pare che il giornalista sia stato inflessibile con i suoi stretti collaboratori: o state con me o contro di me.

L’aut aut si sarebbe imposto dopo la defezione di Corrado Formigli, che ha abbandonato il suo padrino televisivo per condurre su La7 il talk show Piazza Pulita, in onda da settembre. Di fronte alla possibilità che altri colleghi lo seguissero, Santoro ha serrato i ranghi: “Siete liberi. Ma chi va con lui deve sapere che non lavorerà più con me“, avrebbe detto secondo Dagospia. Nel frattempo Sandro Ruotolo, altro fedelissimo santoriano, sta valutando un programma di inchieste da realizzare in seconda serata nella primavera 2012. Lo ha annunciato il neodirettore di Rai2 Pasquale D’Alessandro (maggiori info qui).

Ma ora il pubblico attende l’11 settembre, data in cui Santoro scioglierà gli indugi e renderà note le coordinate del suo futuro professionale. Conoscendo il soggetto, in molti si aspettano rivelazioni, dettagli frizzanti. E salti mortali senza rete.

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12 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

30 agosto 2011 alle 11:09

Perchè diabolico? Mi sembra un piano intelligente per evitare tutti gli ostacoli posti da chi voleva addomesticare o allontanare chi, come Santoro, da anni vagheggiava Telesogno. Se non dovessero esserci intoppi di carattere economico l’iniziativa, anche se abbiamo conosciuto due positive prove generali, sarà l’avvenimento non solo televisivo dell’anno. Auguri a chi è intraprendente in senso costruttivo e conosce bene il proprio mestiere. Auguri anche a chi, in concreto, spera di non assistere a solo a ennesimi comizi in vista di elezioni anticipate.



2. Davide Maggio ha scritto:

30 agosto 2011 alle 11:17

Giuseppe: diabolico in quel senso. Sono contento della scelta e mi godrò lo spettacolo.



3. Giuseppe ha scritto:

30 agosto 2011 alle 11:21

Ho ripetuto eccessivamente il pronome relativo ‘chi’, forse perchè pensavo al libro di Santoro “MIchele chi?”.



4. pig ha scritto:

30 agosto 2011 alle 11:23

pare che il giornalista sia stato inflessibile con i suoi stretti collaboratori: o state con me o contro di me.

Ah gli piace a Santoro fare il dittatore,e poi critica ad altri



5. norman ha scritto:

30 agosto 2011 alle 11:37

grande michele, ancora una volta una scelta disinteressata, alla faccia di chi dice che lavori solo per arricchirti… tu invece lasci la rai per le reti locali, guadagni molto meno ma sei libero!!!
pig:: questi virgolettati inventati… ci credi solo tu



6. Davide Maggio ha scritto:

30 agosto 2011 alle 11:39

norman: invece a me il passaggio del pezzo di Marco nel quale si sottolinea come le due iniziative popolari abbiano fruttato molto in termini pubblicitari mi ha dato fastidio. Non penso che gli obiettivi dichiarati fossero quelli, soprattutto quando chiedi soldi ai cittadini.



7. ANTONIO1972 ha scritto:

30 agosto 2011 alle 12:37

l’iniziativa spero abbia successo perchè sarebbe una svolta epica e darebbe uno scossone a un sistema televisvo che non lascia scampo a nuovi editori. iniziative simili,darebbero modo a tanti talenti in italia,che non trovano spazio in un mondo fatto di format esteri,di poter avere visibilità,con nuove idee,voci fuori dal coro e dal sistema. ne gioveremmo tutti. tanto oggi con internet e il passaparola dei social network,avere voce non potrebbe essere una chimera come in passato



8. mcooo ha scritto:

30 agosto 2011 alle 12:57

Assurdo.



9. Marco Leardi ha scritto:

30 agosto 2011 alle 14:42

Dalle premesse, la scelta di Santoro è coraggiosa e coerente. La seguiremo con interesse. Stavolta nessuno dovrebbe rompergli le scatole, non dovrebbero esserci “nemici” ed editori da mandare affanbicchiere. L’inizio di un nuovo corso?



10. Charlie ha scritto:

30 agosto 2011 alle 15:33

Ecco che fine fa chi è sempre onesto,sincero e libero.
Complimenti,televisione italiana.
Avete toccato il fondo del barile. Quest’anno Rai2 non vincerà nemmeno un mezzo prime-time.Che schifo.



11. Cristian Tracà ha scritto:

30 agosto 2011 alle 17:53

vista così sarebbe una buona risposta a chi lo ha accusato di recente di fare il martire con l’editore di turno…



12. andrea ha scritto:

31 agosto 2011 alle 22:42

Povero Corrado Formigli.
Poteva avere un futuro, e invece verrò bruciato dalla concorrenza con il suo “Padre” Santoro.



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