Rai per una Notte



27
marzo

MAURO MASI VUOLE IL LICENZIAMENTO DI MICHELE SANTORO

Ci si aspettava la quiete dopo la tempesta, ma non è propriamente così. Il Direttore Generale della Rai Mauro Masi non ha affatto gradito l’evento-manifestazione organizzato da Michele Santoro al Paladozza di Bologna, Raiperunanotte, dove, tra l’altro, è stato “protagonista della scena” visti i dibattiti sull’ inchiesta di Trani, che vede coinvolti anche il Premier Silvio Berlusconi e il commissario dell’AgCom Giancarlo Innocenzi, relativa alla chiusura di alcune trasmissioni, tra cui Annozero.

Mauro Masi ha inviato una lettera formale al Presidente della Rai Paolo Garimberti e al Consiglio di Amministrazione  chiedendo una riunione straordinaria del CdA per valutare se il comportamento di Michele Santoro danneggi la “credibilità dell’azienda” e se quindi il suo contratto “al di là di ogni giudizio di merito, travalica i limiti della gestione ordinaria e dei poteri del Direttore Generale”. In altre parole, viene richiesto il licenziamento del giornalista dalla Rai (come auspicato anche da Bruno Vespa).

Il Presidente ha risposto con un laconico “Vedremo”, informando il Direttore Generale che “il carattere d’urgenza lo decido io”. Tanti comunque i dubbi nei corridoi di Viale Mazzini. I consiglieri di area PD difendono a dentri stretti il giornalista consci che, qualora venisse licenziato, verrebbe riammesso come di consueto dal Tribunale del Lavoro: “Non si fa braccio di ferro con una risorsa della Rai” dichiara Van Straten. Ma le perplessità sembra attanaglino anche i consiglieri di area PdL-Lega convinti che sarebbe una strategia del tutto deleteria per l’azienda pubblica.




24
marzo

RAIPERUNANOTTE: SANTORO, LUTTAZZI E BENIGNI CONTRO LA CENSURA DELLA RAI

“L’informazione non si può interrompere, la stampa deve essere libera”. Con queste parole, semplici ma ad effetto, Michele Santoro, la Federazione Nazionale della stampa italiana e Usigrai (il sindacato dei giornalisti della Rai), sono riusciti a raccogliere 50 mila firme per dar vita a Raiperunanotte. Giovedì 25 marzo, alle ore 21, al Paladozza di Bologna, sarà trasmessa in diretta dal canale all news SKY Tg24, in streaming su SKY.it., La7.it, e su qualunque tv fosse disponibile a trasmetterla, una puntata speciale di Annozero.

La manifestazione è un movimento contro la “censura” della Rai finalizzata ad esprimere il dissenso verso quel regolamento della par condicio che ha sospeso i talk politici dalla televisione di Sato. L’iniziativa di Santoro si promette di essere sorprendentemente bipartisan

“Noi pensiamo di fare qualcosa che non è contro nessuno ma che è anche in favore di tutti, compreso il Pdl. Ci battiamo pure per loro ma soprattutto ci battiamo per essere quello che siamo. Noi rifiutiamo lo schema ideologico dell’informazione dove i diversi devono essere per forza uguali agli altri”.

Per l’occasione, il palazzetto si trasformerà in un mega studio televisivo. Tra gli ospiti ci saranno Gad Lerner, Giovanni Floris, Riccardo Iacona, Norma Arcangeli, Filippo Rossi (direttore di Farefuturo web magazine) e Milena Gabanelli. Assente, invece, Lucia Annunziata che negli Usa per motivi familiari farà solo un intervento telefonico. Accanto a Santoro ci sarà, ovviamente, la squadra di Annozero al completo con Marco Travaglio, il vignettista Vauro Senesi, Sandro Ruotolo. Non mancheranno, poi, i personaggi dello spettacolo, tra i quali: Antonello Venditti, Teresa De Sio, Nicola Piovani, Elio e le Storie tese e un “ospite d’onore” Daniele Luttazzi. Previste anche le parodie di Antonio Cornacchione e probabilmente un contributo-video di Sabina Guzzanti. Uno dei momenti più attesi della serata sarà l’intervista di Sandro Ruotolo a Roberto Benigni. 

In rete si è già diffuso un ironico e provocatorio spot del Premio Oscar (VIDEO DOPO IL SALTO) per dimostrare solidarietà e supporto a Santoro. Gag strepitose, in pieno stile Benigni, come ad esempio quella in cui l’istrione parlando con una turista dell’est dice:


16
marzo

IL CDA RAI CONFERMA LO STOP AI TALK SHOW: LA PALLA PASSA ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA

Nulla da fare. Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha confermato, nella riunione d’urgenza convocata ieri dal Presidente Paolo Garimberti, la delibera approvata il 1° marzo scorso: tutti i talk show politici resteranno sospesi fino alla conclusione del periodo elettore. La decisione, votata a maggioranza (5 voti contro 4) nonostante l’auspicio di Garimberti nel trovare un “punto di incontro” e la lettera del Presidente dell’AgCom Corrado Calabrò, cozza con la sospensione del Tar del Lazio del provvedimento varato dall’AgCom per le emittenti private, anch’esso basato sul regolamento predisposto per la Rai dalla Commissione di Vigilanza.

In altre parole, mentre Sky, Mediaset e Telecom Italia Media potranno proporre regolarmente programmi di approfondimento politico conformi alla legge sulla par condicio, la Rai sarà l’unica a doversi affidare alle sole tribune elettorali. Il CdA ha comunque dato mandato al Direttore Generale della Rai Mauro Masi di illustrare la situazione alla Commissione di Vigilanza (il cui Ufficio di Presidenza è convocato per oggi alle 13.30), a cui spetta quindi la “decisione” finale.

Il Presidente della Rai Paolo Garimberti rispetta la decisione della maggioranza ma si dichiara amareggiato “per la divisione” in Consiglio di Amministrazione e per la “mancata ripresa dei talk show”. Il Presidente della Vigilanza Sergio Zavoli, che insieme a Mauro Masi avrà il compito di trovare urgentemente una strada alternativa, ha espresso tutta la sua contrarietà alla delibera: “Si attendeva una scelta diversa in ordine all’invito di ripristinare i programmi d’approfondimento nel periodo elettorale, per i quali era gia’ stata ritenuta non obbligata la loro soppressione”.

Dura anche la reazione di Giovanni Floris: