Parla con Me



12
ottobre

SERENA DANDINI VERSO L’ACCESS PRIME TIME DEL WEEKEND DI LA7, IN DIRETTA CONCORRENZA CON FAZIO?

Serena Dandini

Un’assenza (ingiustificatamente) rumorosa quella di Serena Dandini che lascia vacanti slot prestigiosi e che origina “guerre di successione” in quel di Rai3 con i giornalisti del Tg che chiedono l’aggiudicazione della fascia oraria al fine di garantire un discreto traino all’approfondimento di Linea Notte frenato, a loro dire, dalla messa in onda di repliche e telefilm.

Vi avevamo già detto che il neo direttore Antonio Di Bella starebbe riprovando a convincere l’ex conduttrice de L’ottavo nano a ritornare alla base con una “proposta che non si può rifiutare” comprendente anche alcune prestigiose prime serate da produrre insieme a Fandango, ottenendo per tutta risposta un “No, grazie“. Evidentemente pesa ancora sulle scelte di Serena il voto contrario del Cda Rai del 15 settembre che ha bocciato il contratto con la società di Domenico Procacci.

E’ in questo contesto che va letta l’indiscrezione riportata da Italia Oggi, secondo la quale la presentatrice sarebbe in trattativa “ben avviata” con La7 per la realizzazione di un nuovo programma destinato all’access prime time del weekend, da contrapporre a Che tempo che fa di Fabio Fazio con il quale – almeno in linea teorica – condividerebbe il target di pubblico. In effetti, gli ascolti del “nuovo” In Onda, sono tutt’altro che positivi e in particolare la domenica Porro e Telese non si schiodano dal 2.5% di share ed è più che legittima l’aspirazione del terzo polo televisivo di rinforzare la programmazione del weekend che non è ancora all’altezza dei giorni feriali.




1
ottobre

RAI3, ANTONIO DI BELLA PRONTO A RIPORTARE IN ONDA LA DANDINI E PHILIPPE DAVERIO

Serena Dandini

State a vedere: di questo passo Serena Dandini si rifarà il divano. E pure il salotto (televisivo). Se tutto va bene, la rivedremo presto in onda come se nulla fosse successo. Il nuovo direttore di Rai3 Antonio Di Bella, infatti, ha annunciato di aver preso contatti con la conduttrice per riportare in tv il suo show Parla con me. Allo stesso modo, il responsabile della terza rete ha espresso l’intenzione di recuperare Philippe Daverio, un altro grande escluso dalla stagione televisiva appena iniziata. Un bel dietrofront rispetto ad alcune discusse decisioni prese in quel Viale Mazzini: non male come esordio.

Di Bella ha elencato queste sue priorità d’azione nel corso della puntata di Caterpillar trasmessa ieri da Radio2. Il direttore di rete, in particolare, ha detto di aver “sentito” la Dandini per un “eventuale ritorno a Rai3“. Nel corso dei loro contatti telefonici, Di Bella ha rassicurato la conduttrice dicendole che avrebbe fatto di tutto pur di riportarla in onda. L’esponente della tv pubblica si è detto ottimista sull’esito della trattativa, rimandando ad un secondo momento eventuali “tempi, modi e misure” per la sua realizzazione.

Nei giorni scorsi, anche il responsabile di Rai2 Pasquale D’Alessandro aveva fatto intendere di voler ‘la vispa Serena‘ nella sua squadra di artisti (leggi qui). Ora, sarebbe comico se la conduttrice e il suo oneroso programmino diventassero oggetto di una contesa tra le reti. Ai microfoni di Radio2, Antonio Di Bella ha inoltre dichiarato di voler recuperare” Philippe Daverio. Al momento il critico d’arte è infatti orfano del suo Passepartout, gradevole programma domenicale della terza rete. Poco male: in compenso continua a curare uno spazio su Rai5.


30
settembre

PIPPO BAUDO SHOW A OTTO E MEZZO: “CI VUOLE TV DI CLASSE. IL DIVANO DELLA DANDINI CHE FORMAT E’?”

Pippo Baudo, Otto e mezzo

Super Pippo è già tornato in tv, e sta benone. Alla faccia di chi lo dava mezzo stecchito dopo il malore che nei giorni scorsi lo aveva costretto ad un breve ricovero in ospedale. Il decano dei conduttori televisivi è stato ospite della puntata di Otto e mezzo in onda questa sera, nel corso della quale ha parlato di piccolo schermo e politica, di programmi e progetti che ha in mente di realizzare. Già, perché Pippo Baudo è un vulcano di idee nonostante negli ultimi tempi la Rai non lo abbia coinvolto in nuove produzioni. Questa decisione di Viale Mazzini ha lasciato amareggiato il conduttore, il quale su La7 ha confermato quello che - a riguardo – aveva già spiegato Fiorello:

Ci sono rimasto male perché si è chiuso un sipario immotivatamente. Eppure io mi sento in grado di produrre, di fare spettacolo di qualità superiore. Ho molte idee in testa, molti format, molte iniziative che potrebbero unire varietà, intrattenimento e informazione. Noi artisti siamo iper sensibili, abbiamo facilmente nostalgia del pubblico, delle telecamere”

Ha affermato l’anchorman durante la trasmissione della rete terzopolista. A 75 anni compiuti, il Pippone nazionale si sente pronto ad offrire la sua professionalità alla tv pubblica, con nuovi progetti. Incalzato dalla giornalista Lilli Gruber, Baudo ha parlato anche dell’attuale situazione politica, auspicando la formazione di un “governo di salute pubblica guidato da un grande tecnico che possa assicurare una giusta equità“. E Berlusconi? “Un geniale direttore d’azienda” ha commentato Pippo, rammentando i rampanti esordi della tv commerciale del Biscione.

Il discorso si è poi spostato su una certa deriva culturale che sembrerebbe infestare il mondo dello spettacolo. E così, in riferimento alla possibilità di utilizzare una prestazione sessuale come come chiave per il successo televisivo, Baudo ha incolpato la stessa televisione di offrire modelli sbagliati, che illudono e “usano” molte ragazze.

Le ragazze credono che per avere successo nella vita bisogna sculettare. Così partono, lasciano le famiglie, vengono sfruttate, partecipano ad accademie private che spillano i soldi. Entrano in un vortice pericoloso e va a finire che si è devastata una famiglia, una persona. Una volta era difficilissimo entrare in televisione, non diamo aperture a tutti quanti, se no diventa il mestiere più facile. Il mestiere più facile del mondo era un altro, purtroppo oggi è frequentato da molte” ha bacchettato il conduttore.





21
settembre

LORENZA LEI APRE ALLA DANDINI, E SUL TG1: “DA SOLA NON DICO BASTA”. ZAVOLI E MINZOLINI AI FERRI CORTI

Serena Dandini

Lorenza Lei ha riacceso la speranza: il divano rosso di Serena Dandini potrebbe tornare presto in tv. Con simpatica conduttrice annessa, si intende. In un’audizione in Commissione di Vigilanza tenutasi ieri sera, il Direttore Generale della Rai ha espresso il proprio parere favorevole alla riconferma di Parla con me, il programma della terza rete bocciato nei giorni scorsi dal voto del Cda. Alla faccia delle polemiche e delle decisioni irrevocabili: a Viale Mazzini todo cambia dalla notte al dì. Secondo il DG, dunque, la trasmissione si può fare, a condizione che la conduttrice firmi il contratto e che si preveda il ricorso a risorse interne.

Su Parla con me il problema non è con Fandango, è capire se il soggetto che conduce il programma sia fungibile o meno. Dandini, per quanto mi riguarda, può continuare a condurre il programma. Facciamo un contratto di scrittura ed è fatta. Non credo sia difficile fare questo programma in Rai, siamo bravi” ha affermato Lorenza Lei in Vigilanza, stando alle dichiarazioni riportate dall’Ansa.

Un’apertura inaspettata e importante, quella del DG, che a molti suonerà quasi come un dietrofront rispetto alle posizioni assunte in precedenza dai vertici della tv pubblica. In verità, ha spiegato a riguardo la Lei, “quella di Dandini è stata una sua scelta. Il programma è della Rai e la natura giuridica dell’azienda obbliga a certe scelte“. Secondo la Lady di Viale Mazzini, anche le fuoriuscite ravvicinate di Michele Santoro e Paolo Ruffini sarebbero state delle “casualità“. Ad ogni modo, il ritorno di Parla con me potrebbe concretizzarsi presto.

Sarà il nuovo direttore di Rai3 che si insedierà, per quanto mi riguarda anche questa settimana, che deciderà come occupare lo spazio in palinsesto, perchè è uno spazio destinato alla rete. Per ora ci saranno repliche intelligenti” ha indicato il Direttore Generale, aggiungendo – secondo l’Agi – “la Dandini decida se esserci o meno. Non e’ difficile farlo”.

Intanto, a Viale Mazzini si è registrato l’ennesimo scontro a distanza tra Sergio Zavoli e il direttore del Tg1.


19
settembre

PIPPO BAUDO PRENDE IL POSTO DELLA DANDINI, DA’ DEL MARTIRE MILIARDARIO A FAZIO E ACCUSA LE VALLETTE CHE FINISCONO NEI LETTI

Pippo Baudo

Il suo ultimo J’accuse nei confronti della Rai risale a poco più di un mese fa, quando, presentatosi a Viale Mazzini, fu costretto a tornarsene a casa perchè la macchinetta non riconosceva il suo badge. Da quella che Pippo Baudo definì come la più grande umiliazione della sua vita (leggi qui) al ritorno inaspettato sul piccolo schermo. Già, perchè neanche il tempo di silurare Serena Dandini che ecco pronto il sostituto. Potrebbe essere proprio il Pippo Nazionale a prendere il posto della “signora” Fandango a Parla con me:

Da una vita mi capita di prendere i posti altrui (…) – dichiara il conduttore in un’intervista al Corriere della Sera – Per ora niente titoli… Stile Rai 3, intrattenimento ma cultura, cinema, teatro, attualità, identità italiana. Tutto in un tono sobrio, non è mica obbligatorio denunciare sempre, ossessivamente. Mi metto a disposizione di un’azienda di servizio pubblico che amo profondamente. Ho un contratto, e ne ringrazio il direttore generale Lorenza Lei, comunque basso rispetto a ogni media, 500.000 euro l’anno per due anni, e voglio onorarlo. Spero in tempi rapidi”.

Ha voglia ancora di lavorare e salvaguardare la Rai Pippo Baudo, forte di 52 anni di esperienza che, però, non lo spingono a protestare (!!!) perchè l’azienda non lo utilizza più come un tempo. E non perdona chi, parole sue, fa il martire coi miliardi in tasca:

Mi sembra che Fabio Fazio, con 5 milioni e 400.000 euro in tre anni, non sia un perseguitato politico dalla Rai. Eppure parla come se lo fosse. Quest’azienda, dico, vogliamo salvarla o affossarla? Non vedo crisi irreversibili ma mi sembra giusto che programmi come quello della Dandini, per carità carino e divertente, vengano prodotti dentro la Rai, ricca com’è di tecnici, funzionari, intellettuali. Non parliamo di un programma complicato, suvvia. Ora aspetto il nuovo direttore di Rai 3 e mi auguro che torni Antonio Di Bella (come anticipato da DM, ndDM), gran professionista, con una visione internazionale della tv”.





15
settembre

PARLA CON ME NON ANDRA’ IN ONDA. IL CDA RAI ‘STRACCIA’ IL CONTRATTO DELLA DANDINI

Serena Dandini

Serena Dandini, direbbero ad Oxford, l’ha presa in saccoccia. Il Cda Rai di oggi, infatti, ha bocciato il contratto con la Fandango per la realizzazione del suo Parla con me. Una mossa inaspettata e in controtendenza rispetto alle aspettative della vigilia, quando la tumultuosa conferma del programma veniva ormai data per scontata. La trasmissione scomoda di Rai3, dunque, non andrà in onda nonostante il suo avvio fosse già stato previsto nei palinsesti per il 27 settembre prossimo. Niente, si scherzava: ciao ciao Dandini. A deciderlo è stato il Consiglio odierno di Viale Mazzini, con cinque i voti contrari e quattro a favore.

Il Cda delle sorprese, in particolare, ha stroncato la bozza di accordo che il DG Lorenza Lei aveva deciso di mettere ai voti. La proposta in questione, raggiunta nei giorni scorsi, sanciva un compromesso tra la Rai e la Fandango, con un risparmio del 5% rispetto al contratto precedente. La casa di produzione aveva accettato di portare i costi di ogni puntata (notare, prego: di ogni puntata) a circa 32 mila euro contro i circa 34.500 che si spendevano nel 2010. La cosiddetta ‘quadra’ sembrava ormai raggiunta, tutti davano la Dandini ormai “vicina al rinnovo“. E invece è arrivata la bocciatura del Consiglio.

L’assemblea odierna ha espresso il suo orientamento contrario, come già aveva fatto nelle precedenti sedute. Così si è ritornati a discutere delle influenze politiche che avrebbero ostacolato il percorso di Parla con me. “Il disegno politico è persino troppo chiaro: azzerare la Rai, liquidare il servizio pubblico radiotelevisivo per sostituirlo con un’informazione definitivamente addomesticata” ha strillato polemico il vice presidente della commissione di Vigilanza Rai Giorgio Merlo (Pd).


14
settembre

PARLA CON ME VERSO LA MESSA IN ONDA MA IL CODACONS ATTACCA LA RAI: “ACCETTA IL RICATTO DI FANDANGO”

Serena Dandini - Parla con me

Tanto rumore per poco. Serena Dandini torna al timone di Parla con me dopo mesi di tira e molla tra la Fandango (società produttrice del programma) e la Rai, nella persona del direttore generale Lorenza Lei, che intendeva produrre il programma autonomamente senza la collaborazione della società di Domenico Procacci.

Si è arrivati, dunque, a un compromesso tanto necessario quanto auspicabile: da una parte, infatti, la Lei aveva tutto l’interesse alla messa in onda della trasmissione (non volendo passare alla storia come il dg delle ‘epurazioni’) e dall’altra la Fandango ha accettato una riduzione sui costi di realizzazione del format che consente al servizio pubblico di risparmiare senza costringere la Dandini a sciogliere il contratto di esclusiva che la legava alla società. L’ufficialità della conferma di Parla con me dovrebbe arrivare già nella giornata di domani, quando verrà discussa la questione è all’interno del CdA.

Ma quanto risparmia il servizio pubblico? Come riportato dal numero odierno de Il Messaggero, la cifra dovrebbe aggirarsi intorno ai 300mila euro: Fandango ha accettato una riduzione dei costi di produzione che si aggira intorno al 5% con la conseguenza che si passa dai 35.000€ dell’anno scorso ai 32.000 a puntata previsti per quest’anno (la Rai continua ad accollarsi l’altra metà dei costi). Tutto risolto? Nemmeno per idea.


3
settembre

PARLA CON ME: VIA LA DANDINI, CHI VORRESTE AL SUO POSTO?

Serena Dandini

Alla fine Parla con me s’ha da fare, con o senza Serena Dandini che è già con un piede sulle sponde di La 7. Pare infatti sempre più improbabile che sia la conduttrice di sempre a rimanere al timone del salottino caustico di seconda serata. L’evoluzione delle trattative ci dice che non sia una scelta editoriale quella del cambio di volto ma proprio una conseguenza dell’evoluzione artistica della Dandini che preferisce raggiungere Paolo Ruffini nella nuova isola felice.

Il nodo principale riguarda diritti di esclusiva e clausole di produzione. Secondo quanto rivelato da Il Sole 24 ore viale Mazzini avrebbe chiesto alla Dandini di sganciarsi con il pagamento di una penale da Fandango, società di produzione del programma con cui ha un contratto di esclusiva per un anno, e lavorare con la direzione ad una produzione interna (visto che il format è di totale proprietà della Rai ma veniva prodotto da Fandango) che permettesse di abbattere qualche spesa. La donna dell’Ottavo Nano avrebbe detto no a questa ipotesi però aprendo la strada alla sua successione.

Ovviamente si è scatenato immediatamente il toto sostituto e pare che in lizza ci siano tre personaggi di sicuro impatto ma di diverso talento che potrebbero dare delle sfumature molto diverse alla linea della trasmissione. Su tutti spicca il nome di Luciana Littizzetto, una che come la Dandini non ha mai slegato la passione comica allo schieramento politico.