27
agosto

GIOVANNI STELLA SU SANTORO: “E’ FACILE CHIEDERE LIBERTA’ COI SOLDI DEGLI ALTRI. MICHELE HA BISOGNO DI UN NEMICO E SE NON LO TROVA LO CERCA NEL PROPRIO EDITORE”.

Giovanni Stella

Scalzato dal cavallo di viale Mazzini, Michele Santoro sembrava destinato a finire tra le braccia di Giovanni Stella, amministratore delegato del gruppo Telecom Italia Media che controlla -tra le altre reti- anche la “zona franca” dell’informazione chiamata La7. E invece Santoro le stelle le ha viste ma solo metaforicamente quando le trattative per il suo nuovo contratto sono cadute in un nulla di fatto. Colpa del Premier, dice qualcuno: Mister B. contrario ad un nuovo avvento dell’anchorman di Annozero, avrebbe fatto pressioni su La7 affinchè Santoro non trovasse spazio sull’emittente di TI Media.

Il dottor Stella, da quattro anni alla guida del gruppo, respinge le accuse e in un’intervista pubblicata oggi dal Giornale, nega di aver ceduto alle pressioni di Berlusconi e attacca Santoro che ancora oggi, a pochi giorni dal via della nuova stagione, resta un precario senza contratto:

Se mi avessero chiesto una cosa del genere avrei dato le dimissioni. Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta, nessun controllo su scaletta, ospiti e filmati. E’ stato lui a venire da me. Io ho una regola: nulla chiedere, nulla rifiutare, tutto verificare. Eravamo d’accordo su tutto: corrispettivo economico, collaboratori, tipo di prodotto, costo puntate. Ma nessun editore può dare carta bianca perchè ha la responsabilità finale di quello che va in onda“.

E continua:

(In Rai, ndr) gli facevano solo dei buffetti. Con me avrebbe avuto un osso ben più duro. Le regole si applicano a tutti: da Lerner a Piroso. Solo Mentana non deve riferire a me perchè, in quanto direttore, si assume tutte le responsabilità“.

Come a dire che in Rai si è fatto tanto rumore per nulla. Nonostante gli attacchi più o meno velati di Mauro Masi, e gli allarmismi sui contratti che puntualmente non venivano rinnovati, Annozero è sempre tornato in onda, almeno fino a quando l’azienda e Santoro non si sono accordati su un lauto compenso di buona uscita. Insomma per Giovanni Stella La7 non è la Rai, e se Santoro vuole totale libertà, dovrà arraggiarsi da solo:

E’ facile chiedere libertà con i soldi degli altri. Michele è un uno che ha bisogno di un nemico e se non lo trova lo cerca nel proprio editore. E comunque, tornando al discorso dei veti politici, è più pericoloso da battitore libero che da dipendente de La7 o di altre reti. Se Berlusconi lo volesse neutralizzare del tutto lo dovrebbe riprendere a Mediaset“.

Eppure le aspettative sull’arrivo del giornalista a La7 erano altissime: la rete avrebbe compiuto il salto definitivo, consacrandosi come terzo polo televisivo per ascolti, pubblicità e forza politica. L’ingaggio sfumato non sembra turbare Stella:

Si può vivere anche senza di lui. Siamo cresciuti moltissimo e speriamo di migliorare ancora ci sono altri giornalisti in gamba come Corrado Formigli che a settembre partirà con Piazza Pulita. E poi abbiamo altri acquisti: Gianluigi Nuzzi, Nicola Porro e Filippo Facci“.

E non appena la stagione entrerà nel vivo, scenderanno in campo gli altri “macachi” caduti dal banano della Rai: Paolo Ruffini a ottobre sarà il nuovo direttore di rete, mentre Roberto Saviano sarà in onda a gennaio con quattro speciali, in atttesa di riproporre Vieni via con me non appena Fabio Fazio avrà chiuso la stagione di Che tempo che fa. E a questo proposito, rivela: “In cambio di non opzionare Vieni via con me per il 2013 e 2014, ho ottenuto dalla Rai che Fazio possa venire ospite da noi anche in futuro“.

Politica a parte, La7 punterà sull’arrivo di Benedetta Parodi, unico nuovo acquisto per l’area dell’intrattenimento. All’AD di TI Media non mancano però le idee:

Bisogna inventare uno show che possa alternarsi con quello di Crozza, che, per rinnovarsi, andrà in onda una stagione si e una no. Se penso a qualcuno che mi piace, non ci sono trattative in corso, mi vengono in mente i fratelli Guzzanti, tutti e tre. E comunque ora non guardiamo solo ai macachi sui banani, ma anche ai cardellini che stanno sui ciliegi…“.

Giovanni Stella conta di mettere a segno nuovi colpi di mercato mentre macachi e cardellini contano di colmare il vuoto di Michele Santoro. Sul futuro del giornalista è ancora giallo: che dopo l’indiscrezione del suo approdo nel Cielo di Sky, si sia un colpo di coda del telemercato di fine estate?



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10 Commenti dei lettori »

1. pig ha scritto:

27 agosto 2011 alle 11:52

Ah ah ah.Santoro mollato da tutti.
Non era La 7 ad aver cercato Santoro ma era Santoro ad aver cercato La 7.
Un povero disperato che ora si riciclerà tra i vari telenorba,7gold e telecalabria



2. ANTONIO1972 ha scritto:

27 agosto 2011 alle 11:57

la storia non mi convince. dubito fortemente che non lo abbiano preso per ‘ragioni etiche’,visto che era l’unico a poter dare un vero scossone alla rete e farla emergere dalla nicchia. c’è altro sotto. sono d’accordo con gad lerner che dice che santoro potrebbe arrivare tra un anno,quando evidentemente sarà qualcun altro a togliere il disturbo



3. Giovanni ha scritto:

27 agosto 2011 alle 12:48

non mi pare si parli di ragioni etiche ma di responsabilità penale e civile che l’editore, secondo Santoro, dovrebbe prendersi senza sapere neppura cosa sta per andare in onda sulla propria rete



4. ventiore ha scritto:

27 agosto 2011 alle 13:31

Bene, allora Mentana quando diceva che non si può volere libertà assoluta si rivolgeva a se stesso perché Stella dice che Santoro voleva niente di + di quello che ha già Mentana. Buono a sapersi, ora possiamo dare una rilettura delle dichiarazioni di Chicco al Corriere: scemenze.



5. ANTONIO1972 ha scritto:

27 agosto 2011 alle 14:23

mentana infatti è un gran parac…lo! fa tanto il libero ma non si espone mai davvero!



6. serve the servants ha scritto:

27 agosto 2011 alle 16:16

Lo stanno abbandonando tutti! Che allegria dateci ancora di più Minzo, Vespa, Paragone, loro nobn saranno mai abbandonati, in quanto servi del padrone!



7. Giuseppe ha scritto:

27 agosto 2011 alle 16:40

Le affermazioni di Giovanni Stella: “(in Rai) gli facevano solo dei buffetti. Con me avrebbe avuto un osso ben più duro”, “Se Berlusconi lo volesse neutralizzare del tutto lo dovrebbe riprendere a Mediaset“, sono emblematiche di ciò che probabilmente qualsiasi AD di una rete commerciale direbbe nei confronti di Michele Santoro. Michele Santoro, è pleonastico dirlo, non è solamente quel personaggio televisivo che può esserci simpatico o meno, ma è un caso politico pesante come un macigno. E non solo per Berlusconi. Lasciarsi addomesticare nelle spire de La 7 o di Mediaset significherebbe per lui un errore e per noi una perdita di un pezzo rilevante di informazione non omologata a schemi più verificabili (non si offendano Mentana e Gad Lerner). Si è letto di diverse ipotesi sul suo futuro professionale: quella di un passaggio a Cielo (ed è interessante l’affermazione in merito rilasciata a ItaliaOggi da Carlo Freccero “pagherei io per andare a guidare quella rete”); quella della fondazione di una nuova rete assieme all’editoriale Fatto Quotidiano; quella del produttore indipendente di servizi multimediali (e i reportage di Santoro avrebbero anche un mercato extra italiano). Sa bene Santoro, sicuramente meglio di me, qual’è la scelta giusta da fare. Mi piacerebbe vederlo ancora operante a pieno titolo nel servizio pubblico senza paletti e verifiche che non siano altro che quelli dovuti a un’informazione pluralistica e non asservita.



8. Luca ha scritto:

27 agosto 2011 alle 16:48

Santoro chiedeva tutte queste libertà a La7…ma in fondo in fondo gli stava bene rimanere in Rai..in questa Rai che fa pena e che tanto critica.
Bastava non fare pretese assurde…a La7 non avrebbe trovato tutti questi ostacoli come in Rai..se gli è cercati da solo. Ed ora resta a casa!!

Mi è letteralmente scaduto..da suo sostenitore in questi anni!!



9. Cristian Tracà ha scritto:

27 agosto 2011 alle 18:04

secondo me qualcosa bolle in pentola e presto lo vedremo riapparire…è un marchio che diventa sempre più forte col passare dei giorni e l’addensarsi delle nubi dell’instabilità politica



10. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

27 agosto 2011 alle 18:40

uaoh.. i fratelli guzzanti..



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