Scalzato dal cavallo di viale Mazzini, Michele Santoro sembrava destinato a finire tra le braccia di Giovanni Stella, amministratore delegato del gruppo Telecom Italia Media che controlla -tra le altre reti- anche la “zona franca” dell’informazione chiamata La7. E invece Santoro le stelle le ha viste ma solo metaforicamente quando le trattative per il suo nuovo contratto sono cadute in un nulla di fatto. Colpa del Premier, dice qualcuno: Mister B. contrario ad un nuovo avvento dell’anchorman di Annozero, avrebbe fatto pressioni su La7 affinchè Santoro non trovasse spazio sull’emittente di TI Media.
Il dottor Stella, da quattro anni alla guida del gruppo, respinge le accuse e in un’intervista pubblicata oggi dal Giornale, nega di aver ceduto alle pressioni di Berlusconi e attacca Santoro che ancora oggi, a pochi giorni dal via della nuova stagione, resta un precario senza contratto:
“Se mi avessero chiesto una cosa del genere avrei dato le dimissioni. Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta, nessun controllo su scaletta, ospiti e filmati. E’ stato lui a venire da me. Io ho una regola: nulla chiedere, nulla rifiutare, tutto verificare. Eravamo d’accordo su tutto: corrispettivo economico, collaboratori, tipo di prodotto, costo puntate. Ma nessun editore può dare carta bianca perchè ha la responsabilità finale di quello che va in onda“.
E continua:
“(In Rai, ndr) gli facevano solo dei buffetti. Con me avrebbe avuto un osso ben più duro. Le regole si applicano a tutti: da Lerner a Piroso. Solo Mentana non deve riferire a me perchè, in quanto direttore, si assume tutte le responsabilità“.
Come a dire che in Rai si è fatto tanto rumore per nulla. Nonostante gli attacchi più o meno velati di Mauro Masi, e gli allarmismi sui contratti che puntualmente non venivano rinnovati, Annozero è sempre tornato in onda, almeno fino a quando l’azienda e Santoro non si sono accordati su un lauto compenso di buona uscita. Insomma per Giovanni Stella La7 non è la Rai, e se Santoro vuole totale libertà, dovrà arraggiarsi da solo:
“E’ facile chiedere libertà con i soldi degli altri. Michele è un uno che ha bisogno di un nemico e se non lo trova lo cerca nel proprio editore. E comunque, tornando al discorso dei veti politici, è più pericoloso da battitore libero che da dipendente de La7 o di altre reti. Se Berlusconi lo volesse neutralizzare del tutto lo dovrebbe riprendere a Mediaset“.
Eppure le aspettative sull’arrivo del giornalista a La7 erano altissime: la rete avrebbe compiuto il salto definitivo, consacrandosi come terzo polo televisivo per ascolti, pubblicità e forza politica. L’ingaggio sfumato non sembra turbare Stella:
“Si può vivere anche senza di lui. Siamo cresciuti moltissimo e speriamo di migliorare ancora ci sono altri giornalisti in gamba come Corrado Formigli che a settembre partirà con Piazza Pulita. E poi abbiamo altri acquisti: Gianluigi Nuzzi, Nicola Porro e Filippo Facci“.
E non appena la stagione entrerà nel vivo, scenderanno in campo gli altri “macachi” caduti dal banano della Rai: Paolo Ruffini a ottobre sarà il nuovo direttore di rete, mentre Roberto Saviano sarà in onda a gennaio con quattro speciali, in atttesa di riproporre Vieni via con me non appena Fabio Fazio avrà chiuso la stagione di Che tempo che fa. E a questo proposito, rivela: “In cambio di non opzionare Vieni via con me per il 2013 e 2014, ho ottenuto dalla Rai che Fazio possa venire ospite da noi anche in futuro“.
Politica a parte, La7 punterà sull’arrivo di Benedetta Parodi, unico nuovo acquisto per l’area dell’intrattenimento. All’AD di TI Media non mancano però le idee:
“Bisogna inventare uno show che possa alternarsi con quello di Crozza, che, per rinnovarsi, andrà in onda una stagione si e una no. Se penso a qualcuno che mi piace, non ci sono trattative in corso, mi vengono in mente i fratelli Guzzanti, tutti e tre. E comunque ora non guardiamo solo ai macachi sui banani, ma anche ai cardellini che stanno sui ciliegi…“.
Giovanni Stella conta di mettere a segno nuovi colpi di mercato mentre macachi e cardellini contano di colmare il vuoto di Michele Santoro. Sul futuro del giornalista è ancora giallo: che dopo l’indiscrezione del suo approdo nel Cielo di Sky, si sia un colpo di coda del telemercato di fine estate?
1. pig ha scritto:
27 agosto 2011 alle 11:52