TG/Informazione


28
settembre

BERSAGLIO MOBILE SCOVA VALTER LAVITOLA. IL LATITANTE SARA’ IN COLLEGAMENTO CON MENTANA

Valter Lavitola

Dura Lavitola, soprattutto se sulla testa ti pende un provvedimento di cattura e sei ‘costretto’ a vivere da latitante. Dell’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola si sono perse le tracce ormai da qualche tempo, almeno da quando i magistrati di Napoli hanno emesso un ordine di custodia cautelare a suo carico per il coinvolgimento nel presunto ricatto ai danni del premier Silvio Berlusconi. Probabilmente le autorità di Polizia lo stanno cercando in lungo e in largo, battendo invano lo Stato di Panama, dove si sarebbe rifugiato. Eppure – miracolo del piccolo schermo – l’unico a scovare il controverso faccendiere pare sia stato Enrico Mentana.

Valter Lavitola, infatti, stasera sarà ospite di Bersaglio Mobile, il nuovo programma di La7 condotto dal prodigioso Mitraglietta. Il latitante sarà in collegamento col direttore del TgLa7 nel corso della trasmissione che andrà in onda oggi a partire dalle 21.00, proprio nel giorno in cui sarebbe dovuto partire Niente di personale con Antonello Piroso (slittato al 2 novembre). Come si può intuire, si tratterà di un’esclusiva coi fiocchi, visto che da tempo sia la stampa sia i magistrati stanno inseguendo Lavitola senza successo. Alla luce dei recenti risvolti dell’inchiesta che lo riguarda, le domande da porre al soggetto sarebbero molte: a quante di esse il faccendiere sarà disposto a rispondere?

Staremo a vedere, anche perchè pare che ora Lavitola abbia intenzione di raccontare la sua versione dei fatti, soprattutto in merito ai suoi rapporti ‘istituzionali’ con il premier. Che ci faceva sull’aereo presidenziale nella visita di Berlusconi a Panama? Ah, ultime notizie: secondo il tribunale del Riesame, l’affarista e il Cav avrebbero istigato l’imprenditore Giampaolo Tarantini a mentire davanti all’autorità giudiziaria. Nel corso del suo Bersaglio mobile Enrico Mentana sarà affiancato alcuni dei più noti giornalisti d’inchiesta italiani che lo aiuteranno ad interloquire con l’ex direttore dell’Avanti.




23
settembre

‘GALEOTTA’ FU L’ESCLUSIVA: MARCO MILANESE A PORTA A PORTA DOPO IL VOTO DELLA CAMERA

Marco Milanese, Porta a Porta

La galera o Porta a porta? A sangue freddo, uno ci pensa due volte. Anche perchè non è detto che finire sotto le grinfie del Vespone nazionale sia preferibile a qualche giorno di gattabuia. Vabbè, si sdrammatizza. Però pensate un attimo alla giornata trascorsa ieri dell’onorevole Marco Milanese, passato in poche ore dalla possibilità di vedersi ammanettato agli studi televisivi di Rai1. E’ il reality show della politica, bellezza. Dopo essere stato graziato dalla Camera (che ne ha negato l’arresto), l’ex braccio destro di Giulio Tremonti coinvolto nell’inchiesta P4 si è recato nella Terza Camera di Bruno Vespa per le deposizioni di rito.

Come noto, i Palazzi della politica e gli scranni foderati di Porta a porta sono più attigui di quanto si pensi. E così Rai1 trasmette in esclusiva i lunghi sospiri e le frecciate amare di Marco Milanese. L’onorevole, ’salvatosi’ dalla carcerazione preventiva grazie al voto espresso dai deputati, parla della sua vicenda davanti alle telecamere col volto di chi l’ha scampata bella. Spiega, approfondisce, rinnova le sue posizioni… manco fosse davanti a un magistrato.

E’ stato sicuramente un voto di coscienza anche se credo che la situazione politica abbia giocato il suo ruolo (…) Il gioco politico c’è stato anche per il collega Papa. Bisognava pensarci prima anche per lui”

Afferma il deputato nella trasmissione di Bruno Vespa. Il conduttore, da parte sua, sfodera il pungiglione e domanda all’ospite di chiarire alcuni passaggi di denaro già al vaglio degli inquirenti.


21
settembre

LORENZA LEI APRE ALLA DANDINI, E SUL TG1: “DA SOLA NON DICO BASTA”. ZAVOLI E MINZOLINI AI FERRI CORTI

Serena Dandini

Lorenza Lei ha riacceso la speranza: il divano rosso di Serena Dandini potrebbe tornare presto in tv. Con simpatica conduttrice annessa, si intende. In un’audizione in Commissione di Vigilanza tenutasi ieri sera, il Direttore Generale della Rai ha espresso il proprio parere favorevole alla riconferma di Parla con me, il programma della terza rete bocciato nei giorni scorsi dal voto del Cda. Alla faccia delle polemiche e delle decisioni irrevocabili: a Viale Mazzini todo cambia dalla notte al dì. Secondo il DG, dunque, la trasmissione si può fare, a condizione che la conduttrice firmi il contratto e che si preveda il ricorso a risorse interne.

Su Parla con me il problema non è con Fandango, è capire se il soggetto che conduce il programma sia fungibile o meno. Dandini, per quanto mi riguarda, può continuare a condurre il programma. Facciamo un contratto di scrittura ed è fatta. Non credo sia difficile fare questo programma in Rai, siamo bravi” ha affermato Lorenza Lei in Vigilanza, stando alle dichiarazioni riportate dall’Ansa.

Un’apertura inaspettata e importante, quella del DG, che a molti suonerà quasi come un dietrofront rispetto alle posizioni assunte in precedenza dai vertici della tv pubblica. In verità, ha spiegato a riguardo la Lei, “quella di Dandini è stata una sua scelta. Il programma è della Rai e la natura giuridica dell’azienda obbliga a certe scelte“. Secondo la Lady di Viale Mazzini, anche le fuoriuscite ravvicinate di Michele Santoro e Paolo Ruffini sarebbero state delle “casualità“. Ad ogni modo, il ritorno di Parla con me potrebbe concretizzarsi presto.

Sarà il nuovo direttore di Rai3 che si insedierà, per quanto mi riguarda anche questa settimana, che deciderà come occupare lo spazio in palinsesto, perchè è uno spazio destinato alla rete. Per ora ci saranno repliche intelligenti” ha indicato il Direttore Generale, aggiungendo – secondo l’Agi – “la Dandini decida se esserci o meno. Non e’ difficile farlo”.

Intanto, a Viale Mazzini si è registrato l’ennesimo scontro a distanza tra Sergio Zavoli e il direttore del Tg1.





20
settembre

LUISELLA COSTAMAGNA CONTRO LUCA TELESE E LA7: “QUELLO DI IN ONDA E’ UN FINALE INSPIEGABILE CHE MI DANNEGGIA”

Luisella Costamagna

Erano considerati i Sandra e Raimondo dell’informazione: Luca Telese e Luisella Costamagna, conduttori di In onda su La7, si sono detti addio dopo l’ultima stagione estiva passata insieme. Per equilibrare il programma più a destra, la Costamagna è stata sostituita dal vicedirettore de Il Giornale, Nicola Porro (buono il debutto di sabato al 5.88%). L’addio era sembrato del tutto pacifico, ma ha lasciato l’amaro in bocca alla bionda conduttrice, soprattutto dopo le parole del collega.

Telese, infatti, commentando la notizia sul suo blog, ha parlato di un’offerta fatta alla Costamagna dalla rete sulla quale lei starebbe riflettendo e ha minimizzato i commenti che sono arrivati in difesa della conduttrice, che ipotizzavano un’epurazione politica, dopo il suo post. Immediata la replica della Costamagna al “Corriere della Sera:”

«Telese raccontava falsità sui miei rapporti con la rete, che peraltro dovrebbero essere riservati. E dette da uno che è dentro La7, che lavorava con te, sono parole che acquistano un valore. Per cui sono stata costretta a smentire. Quello di In Onda è un finale inspiegabile che mi danneggia».

Ora Luisella è in attesa di un’occupazione (ma si ritiene comunque una privilegiata) dopo la sorprendente decisione de La7:


20
settembre

MINZOLINI E FERRARA SPARANO UNA DOPPIETTA PRO-SILVIO: NON DEVE DIMETTERSI, E’ UN EROE

Giuliano Ferrara, Qui Radio Londra

Prima il pallonetto del Minzo, poi il ‘cucchiaio’ (e te pareva) di big Giuliano. Una doppietta così non la si vedeva dai tempi di Rummenigge. Ieri sera, tra le 20 e le 20.30, su Rai1 sono andati in onda due interventi giornalistici destinati a far discutere per il tema trattato e le argomentazioni proposte. A stretto giro, la prima rete ha infatti trasmesso un editoriale del direttore del Tg1 Augusto Minzolini e un’arringa di Giuliano Ferrara, tornato in pista con l’approfondimento di Qui Radio Londra. Entrambi i contributi hanno riguardato l’attuale momento politico, con uno specifico riferimento alle vicende di Silvio Berlusconi. Intercettazioni, accuse, processi: il premier rischia davvero di lasciarci la ghirba. Tuttavia, secondo i commentatori della prima rete, non tutto è perduto.

Perché il premier dovrebbe farsi da parte ora che non vi è stata alcuna scissione nella maggioranza, una maggioranza che ha il merito di aver varato manovra di dimensioni gigantesche per salvare il paese?”

Si è domandato Augusto Minzolini nell’editoriale di ieri sera. Secondo il responsabile del Tg1, le uniche ragioni per disfarsi di questo governo, cioè “il diktat della magistratura che non lo vuole e il giudizio della grande stampa a cui non è mai piaciuto“, non sarebbero né convincenti né democratiche. Il giornalista ha poi fatto notare che in questi mesi la maggioranza ha sempre tenuto e quindi – ha proseguito – “non si vede perché dovrebbe cadere oggi, sulla scia di intercettazioni che ledono pesantemente la privacy di Berlusconi“. A conferma della sua tesi, il direttorissimo ha avanzato la “considerazione razionale“ che non esisterebbe alcuna alternativa di governo.

Pochi minuti dopo l’editoriale del Minzo, è stato il turno di Giuliano Ferrara. Inaugurando una nuova edizione di Qui Radio Londra, il giornalista ha parlato di Berlusconi sia nelle vesti di commentore sia in quelle di consigliere personale. In particolare, lo ha invitato a scusarsi per la “sciatteria” di alcuni suoi comportamenti e poi a contrattaccare.

Berlusconi non è un indagato, un imputato, e nemmeno un politico come gli altri. Berlusconi è un eroe popolare ha affermato il conduttore in apertura di programma.





19
settembre

DELITTI ROCK, IL REGISTA RINALDO GASPARI A DM: CON MASSIMO GHINI SPERIMENTIAMO NUOVI LINGUAGGI

Delitti Rock, Massimo Ghini

Ci sono omicidi che hanno segnato la storia della musica, morti che hanno irrorato di sangue e di mistero le pagine più leggendarie del rock. Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Elvis Presley, Michael Jackson… Sono solo alcuni dei nomi di grandi artisti che hanno perso la vita tragicamente, in circostanze spesso mai chiarite. Sulle loro vicende tornerà ad indagare Delitti Rock, il nuovo programma di Rai2 in onda da oggi alle 23.25. Ogni lunedì, la trasmissione condotta da Massimo Ghini cercherà di far luce sui celebri gialli della musica rock, con notizie, video e testimonianze inedite raccolte dall’autore Ezio Guaitamacchi. Stasera si comincia con un colpo di pistola, quello con cui Mark Chapman pose fine alla vita di John Lennon nel 1980.

Il programma, girato nei luoghi in cui si sono svolti i fatti (Londra, Parigi, New York, San Francisco, Seattle, Los Angeles…), alternerà immagini di repertorio a testimonianze attuali, interviste esclusive e filmati provenienti anche dalle Teche Rai. Delitti rock racconterà la musica in tv attraverso la storia dei suoi protagonisti, con una interazione di parole, immagini e note. Un esperimento interessante e, per alcuni aspetti, pionieristico, del quale il regista del programma Rinaldo Gaspari ha parlato a DM.

La musica in televisione ha bisogno di essere raccontata con linguaggi e registri diversi, e il servizio pubblico deve farsi carico di questa sperimentazione. Oggi bisogna utilizzare nuovi linguaggi narrativi per parlare di musica in tv, che non sono né quelli della clip nè quelli del concerto. Delitti rock racconta i disagi di chi ha fatto musica e vissuto attraverso il proprio corpo anche esperienze estreme come l’assunzione di sostanze stupefacenti” ha spiegato.

Da tenere sott’occhio, l’esordio di Massimo Ghini alla conduzione. L’attore avrà il compito di tenere uniti i vari momenti del programma, facendo rivivere al telespettatore le atmosfere misteriose che accompagnano ogni ‘delitto rock’. La sua funzione, dunque, sarà più che altro quella del narratore.


18
settembre

PRESADIRETTA, STASERA RICCARDO IACONA TORNA AD INDAGARE. SI COMINCIA DALL’ITALIA “SENZA SOLDI”

Riccardo Iacona, Presadiretta

Riccardo Iacona continua ad indagare, a raccontare l’Italia sgangherata (e smutandata) di oggi con occhio attento e stile sferzante. Ritorna stasera Presadiretta, il programma giornalistico della terza rete che, con i suoi reportage, terrà compagnia al pubblico per le prossime cinque domeniche, fino al 16 ottobre. Poi la trasmissione cederà il testimone Milena Gabanelli e la rivedremo in onda a febbraio, con altre 11 puntate. A seguito di un sempre rinnovato successo di ascolti, Rai3 ha dunque confermato e rafforzato l’appuntamento curato da Iacona. Gli ingredienti e il format sono sempre gli stessi: poche chiacchere, niente talk e molte notizie raccolte sul campo.

Stasera Presadiretta esordirà con una puntata sulla crisi economica, dal titolo “Senza soldi“. Il programma della terza rete entrerà nel cuore dell’attualità, facendo anche le pulci alla manovra anti-default del Governo. Riuscirà l’Esecutivo coordinato da Silvio Berlusconi a portare fuori l’Italia dalla crisi?  Dove verranno presi i soldi per raddrizzare il debito pubblico? Il reportage risponderà a questi interrogativi raccontando anche il malcostume della evasione fiscale. La trasmissione di Iacona porterà le sue telecamere in Sardegna, dove chiudono le industrie, e tra gli industriali del Nord Est, ad Arzignano vicino a Vicenza, dove gli imprenditori del settore della concia delle pelli da anni evadono tasse e contributi. Poi si sposterà a Parma, dentro la crisi della politica locale, e a Cernobbio fra i grandi e i potenti.

L’inchiesta sarà curata da Domenico Iannaccone, Raffaella Pusceddu, Lisa Iotti, Vincenzo Guerrizio, Alassandro Macina, Danilo Procaccianti, Elena Stramentinoli e dallo stesso Iacona. Settimana prossima Presadiretta continuerà il suo viaggio nella crisi durante una puntata intitolata “Popolo“, che farà luce sugli aspetti più drammatici della miseria di migliaia di famiglie che devono fare i conti con il  welfare che sta sparendo. Il 2 ottobre prossimo, il programma parlerà di “Gioventù sfruttata“, un racconto delle difficoltà di un’intera generazione che ha  perso il diritto a pianificare il futuro.


16
settembre

PIAZZAPULITA, BUONA LA PRIMA PER FORMIGLI ANCHE COL FANTASMA DI SANTORO

Corrado Formigli, Piazzapulita

Fare piazza pulita non è mica semplice. Soprattutto se il pubblico ti associa d’istinto a Michele Santoro, il tuo padrino professionale. Infatti passeranno gli anni e condurrai anche un programma  tutto tuo,  ma i telespettatori ti collegheranno sempre al teletribuno che ti tenne a battesimo. Un tale ‘fardello’ merita quasi compassione, ed è anche per questo che giudichiamo con favore l’esordio di Piazzapulita, il nuovo approfondimento di La7 condotto da Corrado Formigli. Al di là dell’ironia, la trasmissione di ieri sera è sembrata ben fatta: buona la prima (come testimoniano altresì i dati auditel).

Da apprezzare soprattutto l’avvio in medias res del programma, privo di convenevoli da salotto e rivolto tutto agli scottanti argomenti d’attualità. Dopo una clip iniziale, infatti, il dibattito si è concentrato sulle grane giudiziarie di Silvio Berlusconi ed è così entrato nel vivo. Per arricchire il confronto, Formigli ha poi mostrato una ricostruzione recitata delle intercettazioni che potrebbero incastrare il premier davanti ai magistrati. Il Cav parla al telefono con il faccendiere Valter Lavitola, e il conduttore di Piazza Pulita domanda ai suoi ospiti: è ricattabile? Roberto Castelli (Lega) e Matteo Renzi (Pd) iniziano a scornarsi. Alè.

Per un attimo sembra di assistere ad Annozero: ci sono le intercettazioni del Berlusca, i politici infervorati, il pubblico disposto ad arena, i collegamenti con le piazze calde d’Italia e l’intervista a Beppe Grillo… Proprio come accadeva da zio Michele. Visto? Uno guarda Formigli e subito pensa a Santoro: bestiale. Senza dubbio, il conduttore di La7 si è ispirato allo stile del teletribuno e ne ha copiato le trovate più brillanti, quelle destinate a fare scuola. D’altra parte, però, ha anche introdotto elementi di novità capaci di caratterizzare positivamente l’avvio del suo talk show.