TG/Informazione


10
ottobre

TGCOM24, LA GRAFICA DEL CANALE ALL NEWS DI MEDIASET

Tgcom24

C’è grande attesa per il debutto televisivo di Tgcom24, il primo canale all news di Mediaset. L’emittente inaugurerà le proprie trasmissioni nel prossimo mese di novembre, come annunciato da Mauro Crippa, direttore dell’informazione del Biscione. Il battesimo del nuovo tg arricchirà il panorama dei canali che divulgano notizie 24 ore su 24, attualmente dominato dal ‘duopolio’ di RaiNews24 e Sky Tg 24.

In diretta dalle 6 del mattino all’1 di notte, con tre fasce d’approfondimento incorporate, il notiziario guidato da Mario Giordano cercherà di adottare una formula che lo differenzi dai concorrenti e fidelizzi il pubblico in breve tempo. Allora come sarà il nuovo Tgcom24? Per saperlo nel dettaglio dovremo aspettare la messa in onda della sua prima edizione. Intanto, però, possiamo scoprire in anteprima quella che sarà la grafica del nuovo canale all news targato Mediaset.

Nella fotogallery riportata qui sotto vi mostriamo infatti le immagini, reperite in rete, di alcune schermate e dei bumper del notiziario. Come vedete, la veste grafica predilige i colori blu e rosso, gli stessi che caratterizzano il sito Tgcom, cioè la testata web ispiratrice del nuovo canale televisivo. Le tonalità si intrecciano, si sfumano a vicenda e si ‘elettrizzano’, andando a comporre il logo dell’emittente, piuttosto che una sfera terrestre o uno skyline.

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8
ottobre

MICHELE SANTORO LANCIA LA COLLETTA: 10 EURO PER VEDERMI IN ONDA DAL 3 NOVEMBRE

Michele Santoro, Servizio Pubblico

Poi dicono che la libertà non abbia prezzo. Tutte balle. Chiedetelo a Michele Santoro, il giornalista col portafoglio d’oro e la faccia di bronzo. Proprio oggi, il conduttore è tornato a parlare del suo prossimo programma Comizi d’amore, divulgando su internet un video-appello intitolato “10 euro in tivvù“. Tanto vale la donazione che i telespettatori di buona volontà dovrebbero sottoscrivere per sostenere il nuovo progetto di tv indipendente, in onda dal prossimo 3 novembre su multipiattaforma. Capito? Prima di abbattere la censura conviene battere cassa. E allora fuori i soldi (in barba alla crisi): bastano un bonifico bancario, un versamento postale o un pagamento con carta di credito…

Per l’occasione Santoro ha presentato l’iniziativa “Servizio pubblico“, un’associazione che sosterrà – anche economicamente – la sua avventura televisiva. Nel video ‘promozionale’, il giornalista ha spiegato le ragioni del suo appello, dichiarando che senza l’appoggio dei telespettatori il suo programma sarebbe stato cancellato da molto tempo nella tv italiana. Poi ha polemizzato:

“Tutti coloro che potevano avere qualche dubbio sul fatto che io abbia lasciato la Rai, dopo quello che è successo a Serena Dandini e Roberto Saviano, possono capire che questi dubbi è meglio che se li facciano passare. La nostra Costituzione e anche la Carta europea dei diritti dicono chiaramente che un governo non deve avere interferenze nella libertà di espressione e invece questo governo ha fatto di tutto per impedirci di lavorare serenamente e liberamente in Rai. E abbiamo buone ragioni per ritenere che abbia fatto di tutto anche per impedirci di andare a lavorare a La7

Insomma, quando sei “diversamente libero” te la fanno pagare. Ce l’hanno tutti, ma proprio tutti, con te. Nel giorno in cui batte cassa Michele Santoro torna a fare il martire e (forse esagerando col vittimismo) arriva a spararla grossa.


7
ottobre

GIANLUIGI PARAGONE A DM: MI SONO ROTTO DEL TALK SHOW E DEI POLITICI CHE TIRANO IL GUINZAGLIO. TRA SANTORO E LA POLITICA HA VINTO SANTORO.

Gianluca Paragone, L'Ultima Parola

A voler fare il corsaro, Gianluigi Paragone si è trovato in mano la sciabola. Il suo programma L’Ultima Parola, infatti, sta mettendo a punto una formula sempre più tagliente, in grado di infilzare il vecchio concetto di salotto politico in tv. “Smetto i panni del giornalista di centrodestra e torno a fare il cronista” aveva annunciato il conduttore prima di lanciarsi all’arrembaggio. E così è stato. Ad un mese dal suo esordio, la trasmissione di Rai2 ha già mandato a ramengo l’attitudine dei politici al monologo, restituendo il microfono alla gente comune. Roba da far invida alle compiante scorribande di Michele Santoro. Senza fare il Paragone col teletribuno, si noti solo il titolo della puntata odierna dell’Ultima Parola (23.40, Rai2), che è tutto un programma: “Politici, ora basta!“. E, guarda caso, l’annunciata presenza in studio del sindaco leghista Attilio Fontana non è stata confermata. Ci saranno invece  Daniela Santanchè, Pietrangelo Buttafuoco, Maurizio Landini, Maurizio Zamparini e Luigi Furini.

Direttore, un netto cambiamento di prospettiva, annunciato e avvenuto, per la tua trasmissione. Come lo stai vivendo?

“Sono contento perché rischiamo di vincere la scommessa più azzardata, cioè quella di far sviluppare il racconto della politica dal pubblico e non dai politici, che hanno parlato per 15 anni. Penso che la politica si sia dimenticata della quotidianità di questo Paese, trascurando gli studenti, i lavoratori, gli imprenditori, i dipendenti pubblici e le famiglie… Noi portiamo in televisione le loro lamentele e chiediamo ai politici presenti di darvi una risposta“.

Credi che questa ‘inversione di rotta’ abbia in qualche modo spiazzato i telespettatori?

“No, il pubblico ha reagito bene e il programma ha fatto quello che doveva fare. Se analizziamo gli ascolti dei tre talk debuttanti, mi sembra che rispetto al programma di Banfi siamo andati decisamente meglio, mentre rispetto alla trasmissione di Formigli bisogna considerare che lui è durato un’ora in più rispetto alla nostra puntata d’esordio. Storia diversa è la seconda serata: grafici alla mano, noi prendiamo la rete al 3% e la riconsegnamo con una curva che è sempre sul 17-18%, e la media è del 10,5%. Questo nelle prime puntate, per il futuro mi tocco… (ride)”

Con questi risultati speri che L’Ultima Parola possa tornare in prima serata?

“Col senno di poi dico che il nostro è un programma che ha cambiato totalmente formula e punti di appoggio. E’ una trasmissione completamente diversa che cerca di destrutturare il concetto di talk show. Io mi ero rotto le scatole del talk e l’avevo detto sin dall’inizio. Poi, alla luce dell’ultima puntata, credo che la strada che stiamo seguendo sia giusta, anche se non siamo ancora arrivati a destinazione. Quando avrò terminato e messo in equilibrio quello che vuole essere L’Ultima Parola, allora chiederò all’azienda di appoggiare questo nuovo prodotto”.

In questo processo di rinnovamento stai attingendo solo da tue risorse o ti ispiri anche ad altri format? Qualcuno parla di “santorizzazione”…





6
ottobre

IL DELITTO DI NOVI LIGURE, L’ESPIAZIONE DI OMAR DAVANTI ALLE TELECAMERE DI MATRIX: “SUA MADRE GRIDAVA: ERIKA TI PERDONO”

Omar Favaro

Dieci anni fa erano Erika e Omar, i due fidanzatini protagonisti del delitto di Novi Ligure che nel febbraio 2001 shockarono l’Italia dopo aver accoltellato a sangue freddo la madre di lei, Susi Cassini, e il fratellino Gianluca De Nardo di appena 11 anni. Oggi, dieci anni dopo, Erika sta scontando gli ultimi mesi della pena in una comunità di recupero del Nord Italia mentre Omar Favaro che dal 3 Marzo 2010 è uscito dal carcere, si mostra alle telecamere di Matrix per raccontare i fatti e chiedere in sostanza di poter iniziare una nuova vita.

Eravamo abitutati a vederli con il viso mascherato dai pixel perchè al tempo dei fatti erano solo due minorenni, e fa un certo effetto, quasi agghiacciante, rivedere Omar, che oggi ha 28 anni, mentre racconta in prima persona di quella tragica sera di Febbraio:

Ancora oggi mi chiedo perchè odiasse la sua famiglia, ci sono dei problemi che non mi ha mai detto. Anche nei momenti intimi mi chiedeva di uccidere i genitori. In quell’anno che sono stato con Erika non ero il vero Omar: chiunque si sarebbe spaventato. Io non avevo intenzioni di uccidere, avevo paura di essere lasciato. Lei mi diceva che non se l’avessi aiutata mi avrebbe lasciato, che non ero il suo uomo“.

Il lungo faccia a faccia tra Omar Favaro e Alessio Vinci, con la sola Ilaria Cavo ad assistere in studio, corre lungo il confine tra il legittimo diritto di cronaca e il rischio di alimentare il voyeurismo dell’orrore nel pubblico. Il racconto di Omar non risparmia particolari di impatto:


5
ottobre

OMAR FAVARO STASERA IN ESCLUSIVA A MATRIX: ERIKA VOLEVA UCCIDERE ANCHE IL PADRE

Omar Favaro oggi

Per anni ho avuto l’incubo delle urla di Gianluca e la madre di Erika che le diceva “ti perdono, ti perdono””. Omar Favaro racconta questa sera in esclusiva a Matrix l’efferato delitto da lui commesso il 21 febbraio 2001 a Novi Ligure (Alessandria) con Erika De Nardo,  “Sentivo quelle parole e andavo avanti e indietro nella cucina”.

Omar racconta nell’intervista ad Alessio Vinci di rimpiangere “di non aver avuto la forza di aiutarla nel modo giusto”. “Mi chiedo ancora perché odiasse così tanto la sua famiglia pensavo fosse gelosia nei confronti del fratellino, ma ora sono convinto che ci dovesse essere qualcos’altro perché quello non è un motivo sufficiente per uccidere nessuno”.

In un intervista ad Ilaria Cavo, sempre in onda stasera a Matrix, Omar racconta che Erika gli chiedeva “ossessivamente di uccidere la sua famiglia anche mentre avevano rapporti sessuali per dimostrare di essere un vero uomo e amarla veramente”.

Io non sono più quel ragazzo. Ora so cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ho lavorato molto su me stesso e chiedo la possibilità di tornare a vivere. Temo il pregiudizio degli altri. Ho ancora vergogna e paura di non poter andare avanti”.





5
ottobre

AMANDA KNOX E’ GIA’ UNA STAR IN AMERICA. ECCO COM’E’ STATA ACCOLTA IN AEROPORTO

Amanda Knox

Amanda è libera, come cantava Albano (già ribattezzato NostrAlbanus) strozzandosi la gola. Ed è già una star. Foxy Knoxy, la ‘Venere in pelliccia’ venuta da Seattle, ora ha davanti a sè un futuro da diva, tutto a favore di telecamera. Gli angusti spazi della cella dove è stata detenuta per 4 anni sono solo un brutto ricordo. Adesso Amy vede la luce… quella accecante e redditizia dei riflettori televisivi. Dopo la sentenza d’assoluzione pronunciata lunedì scorso in diretta tv, la ragazza ha potuto raggiungere amici e parenti in America, accolta come una celebrità da giornalisti e fotografi. Schiere di microfoni, obiettivi e flash pronti a scattare davanti alla passerella dell’aeroporto: manco fosse arrivata la Papessa Giovanna.

Col volto pallido e commosso, Amanda ha pure preso la parola da un piccolo podio allestito per l’occasione: “Ringrazio tutti coloro che hanno dato sostegno, a me e alla mia famiglia. Sull’aereo ho guardato fuori dal finestrino e tutto mi sembrava irreale” ha singhiozzato tra gli applausi. La sua immagine ha fatto il giro del mondo, ripresa con avidità anche dai media italiani. Figurarsi, da queste parti ci sono programmi che potrebbero campare un mese su una simile dichiarazione. E lo faranno, giustappunto, coinvolgendo il solito parterre di opinionisti del menga. Non che in America siano messi meglio, anzi. Saranno proprio le tv a stelle e strisce a regalare alla Knox una carriera da star.

Da quando la bella ”Foxy” ha abbandonato il carcere di Perugia, infatti, è partita la gara dei grandi network statunitensi per accaparrarsi la prima intervista esclusiva. A quanto pare, se la giocheranno le emittenti Abc, Cbs e Nbc, le quali sarebbero disposte a sganciare da 1 a 10 milioni di dollari pur di riprendere Amanda mentre racconta il suo incubo. Per non parlare delle ospitate televisive, dei servizi fotografici e pubblicitari che ora le si prospetteranno. Sembra dunque chiara la piega che assumerà l’omicidio di Meredith Kercher in tv: le telecamere stringeranno sugli occhi birichini della Knox, mentre il ricordo della povera Mez resterà dietro le quinte. Nel dimenticatoio mediatico.


3
ottobre

SENTENZA DI PERUGIA, C’E’ ANCHE PORTA A PORTA: “CHI HA UCCISO MEREDITH?”

Bruno Vespa, Porta a porta

Il reality show di Amanda Knox e Raffaele Sollecito è appena iniziato. Buona visione. Con la sentenza di assoluzione, pronunciata in serata dalla Corte di Appello di Perugia, i due imputati per l’omicidio di Meredith Kercher sono finiti in un vortice mediatico destinato ad ingrossarsi con il passare delle ore. I loro volti, le lacrime, i sorrisi e le tensioni per il verdetto hanno inaugurato un Grande Fratello delle emozioni, trasmesso in diretta tv davanti a milioni di telespettatori. Ora che la giustizia si è espressa, per i cronisti e gli sciacalli del piccolo schermo è arrivato il momento di raccontare i retroscena, i dettagli inquietanti, di raccogliere le opinioni degli esperti e di porgere il microfono alla gente comune. Tutti avranno qualcosa da dire, no?

In serata Quarto Grado ha seguito passo passo la sentenza d’assoluzione, commentando il verdetto assieme ad un parterre di ’sapientissimi’ ospiti. La trasmissione di Salvo Sottile ha anche proposto una lettera esclusiva che Raffaele Sollecito ha indirizzato a Remo Croci, inviato del programma.”Nella lunga sofferenza che Amanda ed io abbiamo dovuto patire e sopportare, abbiamo sempre cercato di non perdere mai la speranza…“  ha scritto il ragazzo.

Nella giornata dedicata al Processo di Perugia, non poteva mancare il racconto offerto ai telespettatori da Porta a porta. In questo momento (al termine della fiction trasmessa in prime time) , il talk show di Bruno Vespa sta ronzando sul verdetto dei giudici con puntualità. Su Rai1, si susseguono le reazioni alla sentenza, col giornalista che domanda: “chi ha ucciso Meredith? Solo Rudy Guede o qualcun altro che ancora non ha un volto?“.


3
ottobre

AMANDA E RAFFAELE ASSOLTI, C’E’ CHI FESTEGGIA. LA SENTENZA SULL’OMICIDIO DI MEREDITH IN DIRETTA TV

Amanda Knox, la sentenza

La Corte d’Appello di Perugia ha emesso l’attesissima sentenza: Amanda Knox e Raffaele Sollecito assolti per non aver commesso il fatto. La decisione dei giudici, pronunciata poco fa in un clima di palpabile tensione, è stata ripresa in diretta dalle telecamere di mezzo mondo, tutte puntate sul volto della ragazza di Seattle dagli occhi furbi. Microfoni, cineprese, obiettivi spianati, flash a raffica: va in onda il grande (reality) show della giustizia. Per l’occasione, il programma di Rete4 Quarto Grado sta trasmettendo una puntata speciale in collegamento con Perugia.

Ora per Amanda e Raffaele si prospetta una nuova vita, tutta a favore di telecamera. Già nei giorni scorsi si vociferava che alcuni network internazionali fossero disposti a versare ingenti somme di denaro pur di intervistare in esclusiva i protagonisti del ‘processo del secolo’. Nel frattempo, Quarto Grado sta mostrando in diretta le prime reazioni alla sentenza: mentre in studio è partito il giro delle opinioni, da Giovinazzo – paese natale di Raffaele Sollecito – vengono trasmessi i festeggiamenti per la sentenza assoluzione. Rete4 mostra alcune persone che sorridono alle telecamere e mostrano la prima pagina di un giornale locale, che titola: “Raffaele innocente”.

Scene opposte, invece, nella piazzetta antistante il Palazzo di giustizia di Perugua. La folla, assiepata davanti alle porte del tribunale, urla “Vergogna, vergogna!“ all’indirizzo degli avvocati che si apprestano a rilasciare le prime dichiarazioni. Le telecamere riprendono tutto, c’è chi si fa spazio per apparire, per gridare al microfono la propria opinione… Una raccapricciante sagra delle emozioni in diretta tv.