RAI



26
aprile

SIMONA VENTURA, TRA UN “NO CATEGORICO” (?) AD XFACTOR E I CATTIVI RAPPORTI CON LA RAI, APPRODA ALLA TV SPAGNOLA.

Isola dei Famosi 7, puntata 6 - Simona VenturaSimona Ventura non sarà di nuovo giudice di X Factor 4, ma condurrà l’Isola dei Famosi 8. E condurrà un nuovo programma in Spagna. E’ questo ciò che emerge da un’intervista che Mona Nostra ha rilasciato a TgCom, al quale racconta anche di trovarsi nel “momento professionale più difficile della mia carriera”.

La Ventura vuota finalmente il sacco riguardo la trasmissione che l’ha consacrata come nuova talent scout:

No, categorico. Lo so che girano voci, e io mi sono detta disponibile a tornare, perché il programma mi piace. Ma ci sono delle cose che devono cambiare. E, per ora, non è successo. Dunque, niente X Factor.”

Un “no categorico” che tanto categorico, però, non sembra. Domandatole se i problemi riguardassero i giudici o Facchinetti, Mona Nostra replica così, lasciando spazio a “scenari differenti”:

“Assolutamente no. Figuriamoci, adoro il presentatore. Ci sono piuttosto delle dinamiche che non condivido. Se non cambiano non torno.”

Non è la prima volta che la Ventura critica il meccanismo di X Factor, ammonendo più volte che non sarebbe tornata se il talent show non avesse avuto più indipendenza rispetto alle case discografiche, a differenza di Amici dove ormai le major sono diventate parte integrante del programma. Questa, forse, sembra la volta decisiva. Ma le frecciatine più taglienti Simona le riserva per la sua amata mamma Rai, con la quale rivela di non essere in buoni rapporti negli ultimi mesi, dopo le critiche ricevute sull’Isola dei Famosi:




23
aprile

MAURO MASI IMPONE LO STOP ALLE INDISCREZIONI SUI PALINSESTI RAI 2010/2011

Mauro Masi, Direttore Generale RAI

Il telemercato vi infiamma? La puntuale girandola di nomi  e volti per la stagione che verrà vi stuzzica? Siete incuriositi dalle sorti catodiche del vostro beniamino? Bene, mettetevi l’anima in pace! D’ora in poi non potrete più divertirvi come avete fatto sino ad ora, almeno per quanto riguarda la Televisione di Stato. Mauro Masi, in una lettera inviata a tutti i direttori di rete e testate ha sentenziato: stop alle indiscrezioni dei prossimi palinsesti Rai, pena la cancellazione dei progetti che finiscono sui giornali. Sembra, dunque,  che il direttore non abbia gradito le ampie anticipazioni emerse su iniziative editoriali e programmi nè approvati nè tantomeno sottoposti a valutazione dalla direzione generale.

E chi legge DM, in fatto di “toto Rai”, ne sa qualcosa (per maggiori info clicca qui). Si è parlato di Lorella Cuccarini a Domenica in; Antonella Clerici, ma anche Iva Zanicchi, alla Prova del Cuoco; Mara Venier tra Vita in Diretta, da sola o in coppia, e Festa Italiana; Lamberto Sposini epurato; Caterina Balivo su Raidue; Canzonissima prima al sabato poi al venerdi per evitare C’è posta; in effetti sui palinsesti Rai 2010/11 si è detto di tutto e di più. E se un tale turbinio di voci, da un lato giustifica un richiamo dall’alto, dall’altro appaiono un pò eccessivi i toni  e “le minacce” utilizzate dal Direttore Generale visto che sempre di libero (tele) mercato si tratta.

Ma sarà davvero così?  Rumors, “diktat e preghiere” (citofonare Clerici e Isoardi) made in Rai saranno finiti?


21
aprile

PIERO MARRAZZO PRONTO A TORNARE IN RAI

Piero Marrazzo

A tornare torna, solo non se ne conosce ancora la collocazione. Trans-itano le indiscrezioni e si susseguono le voci sul rientro di Piero Marrazzo in Rai. L’interesse sul futuro lavorativo dell’ex governatore della Regione Lazio si acuisce a seguito di una sentenza della Cassazione che lo ha riabilitato sulla vicenda del sexgate ciociaro in cui era stato coinvolto, definendolo “vittima predestinata” di un complotto contro di lui. Insomma, tutta colpa di una “imboscata organizzata ai suoi danni” da alcuni carabinieri della Trionfale di Roma che conoscevano le sue debolezze al punto da tirargli il trappolone, per renderlo ricattabile. Ricordate gli scandali sessuali, con trans brasileri e coca, così come l’auto blu usata per le notti brave? Ecco, appartengono al passato. Ora Marrazzo, dopo aver passato qualche mese in convento, si dichiara pentito e  pronto a tornare in tv.

Il 30 aprile, infatti, scadrà l’aspettativa che l’ ex presidente della Regione Lazio aveva preso con l’azienda pubblica al momento del suo ingresso in politica. A partire da quel giorno sarà dunque disponibile a ritornare sulla terza rete di mamma Rai. In queste ore si sono sprecate  indiscrezioni a riguardo, a partire da quelle rese note da Diva e donna. Secondo il noto settimanale, per Marrazzo sarebbe già pronto il progetto di una prima serata su RaiTre. Si tratterebbe di un programma simile a quello condotto da Gianluigi Paragone su RaiDue, L’Ultima parola. Il titolo – sempre secondo Diva e donna – potrebbe essere Vox Populi.

Conferme e smentite. In realtà dalla Rai fanno solo sapere che Marrazzo potrebbe tornare presto in tv, mentre vengono disattese tutte le altre indiscrezioni avanzate dal settimanale. La direzione generale di Viale Mazzini comunica che al momento non c’è ancora alcuna trasmissione pronta per l’ex conduttore di Mi manda Raitre. Marrazzo sarebbe stato ricevuto dalla direzione del personale, ma non ancora dal Direttore Generale Mauro Masi. Il rientro, quindi, è ancora tutto da definire.

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11
aprile

GERRY SCOTTI: “LA RAI HA PAURA DI ME, PERCHE’ PER LORO SONO UN PERICOLO PUBBLICO”. IL CONDUTTORE A TUTTO CAMPO, TRA ‘ITALIA’S GOT TALENT’ ED UN NUOVO TALK SHOW PRESERALE

«Ho l’impressione che di cattiverie in Rai me ne abbiano fatte tante». Parola di Gerry Scotti. Il volto maschile simbolo di Mediaset, in un’intervista rilasciata a Luca Dondoni de La Stampa (nonchè neo giurato dei nostri TeleRatti in partenza martedi), spara a tutto campo sulla tv pubblica, colpevole, a suo dire, di essere scorretta nei suoi confronti e verso i suoi programmi.

Lo stesso presentatore sa di non essere un ostacolo semplice da superare «ma c’è modo e modo». Ed è per questo che, riferendosi alla controprogrammazione improvvisata dell’Isola dei Famosi verso Italia’s got Talent, rivela:

«Sono talmente abituato a questi colpi bassi che quando mi hanno comunicato lo spostamento dell’Isola ho continuato tranquillamente a giocare a pallone con mio figlio. Mi auguro soltanto che in Rai non giochino sporco come hanno fatto con Ballando con le stelle che era in competizione con Io canto: pur di vincere la serata, toglievano degli interi blocchi pubblicitari. Noi siamo una tivù commerciale e non potremmo mai fare una cosa simile».

Ma non finisce qui. Dopo aver fatto gli auguri al papabile prossimo conduttore di Sanremo, che non sarà lui (come si mormorava inizialmente) ma – a quanto pare - Carlo Conti, Scotti continua ad attaccare la Rai per il comportamento tenuto durante l’ultimo Premio Regia Televisiva:

«La Rai ha delle strane paure nei miei confronti, al punto da non avermi invitato a Sanremo per la consegna del Gran Premio della tv, nonostante fossi nella terzina dei personaggi dell’anno assieme a Bonolis e Conti. L’ho considerato uno sgarbo… Capisco che per loro io sia un pericolo pubblico, ma dire che non mi hanno invitato perché non conoscevano l’indirizzo di casa per inviarmi il biglietto fa solo ridere, se non tristezza. Ecco, lo scriva: con me si sono comportati tristemente».


11
aprile

MEDIASET VS SKY: IL BISCIONE CHIEDE L’ARBITRATO PER OTTENERE DA SKY I MONDIALI DI CALCIO 2010

Altro che Sk-Rai-set: continua la guerra tra Sky e Mediaset. Questa volta, l’oggetto del contendere è molto prezioso: i diritti tv a pagamento per i Mondiali di Calcio. Mediaset, infatti, ha inoltrato una richiesta di arbitrato nei confronti di Sky alla Camera di Commercio di Parigi per ottenere i diritti televisivi per il digitale terrestre dei Mondiali 2010 del Sudafrica e 2014 del Brasile.

Sky Italia, infatti, è titolare dei diritti suddetti in esclusiva, ma secondo un’intesa pattuita con la Commissione UE di Bruxelles, può esercitare questi diritti di esclusiva soltanto sulla piattaforma satellitare, avendo l’obbligo di offrire i pacchetti a pagamento a chi ne faccia richiesta su altri canali di trasmissione, purché a condizioni eque. Se fino a qualche anno fa il problema non si poneva, ora con la nuova offerta pay di Mediaset Premium il monopolio calcistico del satellite è terminato, essendosi aperta la strada del digitale terrestre. Quindi, il gruppo di Rupert Murdoch sarebbe costretto a rivendere i diritti tv per il dtt a pagamento, qualora gliene venga fatta richiesta, agli operatori, ed in questo caso a Mediaset, senza potersi arrogare esclusive per piattaforme non di propria competenza.

Il network di Cologno Monzese ha spiegato di essersi deciso a scendere in campo lo scorso novembre, contattando prima la Rai, iniziale detentrice dei diritti, che si è defilata spiegando di aver ceduto i diritti a pagamento a Sky. Quest’ultima, però, ha fatto sapere al Biscione, a distanza di diverse settimane, di non voler alienare il pacchetto, con la conseguente richiesta di arbitrato da parte del secondo per una presunta violazione degli impegni presi da Sky con Bruxelles. La soluzione potrebbe essere a questo punto la cessione forzata dei diritti a Mediaset o un risarcimento dei danni derivanti dai mancati introiti dell’operazione. Quel che possiamo supporre, riguardo la decisione di Sky di non alienare i diritti, è che si tratti di una volontà di prender tempo per fare in modo che Mediaset non si “prepari” ai mondiali.





8
aprile

ORIANA FALLACI: LA SUA STORIA DIVENTA UNA FICTION RAI. IL RACCONTO DI “UN’ERETICA” VINCERA’ SUL CONFORMISMO TELEVISIVO?

Chi l’avrebbe mai detto che la fiction italiana, fatta di preti e di santi, di elogi a martiri nazionali e a personaggi popolari, avrebbe anche accolto, prima o poi, la giornalista/scrittice italiana più ‘eretica’ di sempre? Si, la vita di Oriana Fallaci, la scrittrice più riflessiva e controversa degli ultimi decenni, sarà al centro di una fiction Rai. Un progetto in due puntate, attualmente in fase di studio e attivazione, proposto da Domenico Procacci, il produttore di Fandango, e già accolto da Rai Fiction.

Tutto è ancora agli inizi, tanto che si prevede non prima di fine anno l’inizio della lavorazione, come avverte lo stesso Procacci, che dopo anni di cinema entra in grande stile nel mondo della fiction:

«Prematuro parlare di regia e del cast, intanto puntiamo a riuscire a scegliere momenti della sua vita che servano a restituirci la complessità di una persona bella e difficile che ha fatto un percorso senza scorciatoie».

La Fallaci, tra l’altro, non è certo un personaggio facile da raccontare: piccola partigiana, corrispondente da New York, protagonista dei reportage dall’Indocina per documentare la follia della guerra, amica di Pasolini, femminista convinta, scrittrice di grandi capolavori tra i quali non si può scordare la splendida Lettera a un bambino mai nato, fiera battagliera contro l’eutanasia. Celebri sono diventate la sue strenue opposizioni, dopo l’11 settembre, al fondamentalismo islamico, giudicato un male ed una minaccia per l’Occidente.


16
marzo

IL CDA RAI CONFERMA LO STOP AI TALK SHOW: LA PALLA PASSA ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA

Nulla da fare. Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha confermato, nella riunione d’urgenza convocata ieri dal Presidente Paolo Garimberti, la delibera approvata il 1° marzo scorso: tutti i talk show politici resteranno sospesi fino alla conclusione del periodo elettore. La decisione, votata a maggioranza (5 voti contro 4) nonostante l’auspicio di Garimberti nel trovare un “punto di incontro” e la lettera del Presidente dell’AgCom Corrado Calabrò, cozza con la sospensione del Tar del Lazio del provvedimento varato dall’AgCom per le emittenti private, anch’esso basato sul regolamento predisposto per la Rai dalla Commissione di Vigilanza.

In altre parole, mentre Sky, Mediaset e Telecom Italia Media potranno proporre regolarmente programmi di approfondimento politico conformi alla legge sulla par condicio, la Rai sarà l’unica a doversi affidare alle sole tribune elettorali. Il CdA ha comunque dato mandato al Direttore Generale della Rai Mauro Masi di illustrare la situazione alla Commissione di Vigilanza (il cui Ufficio di Presidenza è convocato per oggi alle 13.30), a cui spetta quindi la “decisione” finale.

Il Presidente della Rai Paolo Garimberti rispetta la decisione della maggioranza ma si dichiara amareggiato “per la divisione” in Consiglio di Amministrazione e per la “mancata ripresa dei talk show”. Il Presidente della Vigilanza Sergio Zavoli, che insieme a Mauro Masi avrà il compito di trovare urgentemente una strada alternativa, ha espresso tutta la sua contrarietà alla delibera: “Si attendeva una scelta diversa in ordine all’invito di ripristinare i programmi d’approfondimento nel periodo elettorale, per i quali era gia’ stata ritenuta non obbligata la loro soppressione”.

Dura anche la reazione di Giovanni Floris:


15
marzo

IL TAR DEL LAZIO BOCCIA LO STOP DEI TALK SHOW POLITICI PER LE TV PRIVATE. IL CDA RAI CONVOCATO D’URGENZA

C’è grande fermento nei corridoi di Viale Mazzini. Non solo per la vicenda che riguarda Santoro,  Minzolini, Berlusconi e l’AgCom ma soprattutto per la decisione del Tar del Lazio sui talk-show politici delle emittenti private, sospesi giorni addietro dall’Autorità per la garanzia delle comunicazioni varando un provvedimento-costola del regolamento predisposto per la Rai dalla Commissione di Vigilanza.

La terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale presieduta da Maria Luisa De Leoni ha accolto il ricorso di Sky e Telecom Italia Media in relazione alla sospensione del regolamento varato dall’AgCom. Ne consegue che tutte le tv private (in primis Mediaset, Sky e Telecom Italia) potranno riprendere le trasmissioni di qualsivoglia talk show politico, purchè conforme alle canoniche norme sulla par condicio.

Grande soddisfazione per Sky Italia e, in particolar modo, per il direttore di SkyTG 24 Emilio Carelli, da sempre estimatore dei “faccia a faccia” politici in periodo elettorale. Anche Mediaset si è dichiarata appagata dalla sentenza e deciderà “responsabilmente” (a causa della ristrettezza degli spazi a disposizione) nei prossimi giorni come posizionare i propri programmi di informazione.

C’è chi, intanto, è nel caos più totale. Parliamo del Consiglio di Amministrazione della Rai, convocato oggi d’urgenza (alle 12) dal Presidente Paolo Garimberti.