CdA



27
marzo

Rai: le nuove nomine. Alberto Matassino è il Direttore Generale

Alberto Matassino

Alberto Matassino

Il Consiglio d’amministrazione della Rai, sotto la presidenza di Marcello Foa e alla presenza dell’Amministratore delegato Fabrizio Salini, ha approvato il progetto di assetto macro-strutturale proposto dall’AD, che prevede anche l’introduzione della figura del Direttore Generale Corporate, in coerenza con le linee del piano industriale approvato il 6 marzo. Il nuovo ruolo sarà ricoperto da Alberto Matassino.




27
luglio

Rai Cinema: Dallatana, Ammirati e Teodoli nuovi componenti del CdA. Confermati Del Brocco e Claudio

Maria Pia Ammirati

Maria Pia Ammirati

Il Cda Rai riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica Maggioni ha provveduto oggi alla ratifica di alcune nomine proposte dal Direttore generale. Per quanto riguarda il rinnovo delle cariche di Rai Cinema, sono stati confermati Paolo Del Brocco come Amministratore delegato e Nicola Claudio come Presidente. Ilaria Dallatana, direttrice di Rai2, Maria Pia Ammirati, direttrice di RaiTeche ed Angelo Teodoli, direttore di RaiGold, saranno invece i nuovi componenti del Consiglio di amministrazione.


1
giugno

Antonio Campo Dall’Orto: il CdA Rai prende atto delle dimissioni

Antonio Campo Dall'Orto

Antonio Campo Dall’Orto si è ufficialmente dimesso da Direttore Generale della Rai. Il CdA di Viale Mazzini riunitosi oggi – 1 giugno – ha preso atto, con un voto unanime, della risoluzione consensuale del contratto. Secondo quanto si apprende, durante l’assemblea la Presidente e i  Consiglieri hanno espresso stima per il lavoro svolto dal DG, la cui posizione in realtà si era indebolita moltissimo nelle ultime settimane. Ed era diventata bersaglio di critiche. Campo Dall’Orto ha rinunciato alla buonuscita e resterà in azienda fino al 6 giugno.





20
maggio

RAI, GUBITOSI APRE ALLA RIFORMA RENZIANA. “MIA GESTIONE LA PIU’ INDIPENDENTE DAL DOPOGUERRA”

Luigi Gubitosi

Si sarebbe potuto fare “di più e più in fretta“. Luigi Gubitosi strizza l’occhio alla proposta renziana di riforma della Rai e all’idea – avanzata dal governo – di un Amministratore Delegato con poteri rafforzati. Tale soluzione, infatti, renderebbe la Rai “più simile ad altre aziende per azioni e partecipate dallo Stato“. Lo ha detto il DG di Viale Mazzini in audizione davanti alla commissione Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato, denunciando l’attuale presenza di un meccanismo “più adatto per mediare che per decidere.

Riforma Rai, Gubitosi: governance come nelle società quotate

Una governance della Rai assimilabile alle società quotate non sarebbe un male” ha affermato il top manager. Gubitosi inoltre ha aggiunto di condividere l’idea che anche a Viale Mazzini un amministratore delegato consolidato (e non un esperto editoriale) possa scegliersi la sua squadra e possa essere revocato dal proprio CdA. In attesa che la proposta di riforma possa diventare legge, il 25 maggio il CdA Rai approverà il bilancio e in seguito continuerà a lavorare. “Per quanto ci riguarda, come si dice nel settore, ‘the show must go on’. Continueremo come se nulla fosse” ha commentato Gubitosi.

Gubitosi: in Rai ho fatto un minimo di storia

In un passaggio del suo intervento in Commissione, il DG di Viale Mazzini ha elogiato la propria governance, definendola la più indipendente da dopoguerra. Queste le sue parole:

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1
aprile

AUDITEL: IL CDA SI ALLARGA CON SKY E DISCOVERY. A LUGLIO 2016 IL SUPER PANEL

Marinella Soldi

[ANSA] Auditel cambia corporate governance. Da oggi il Cda passa da 22 a 30 membri, 15 della componente mercato e 15 dei broadcaster. Attraverso le modifiche statutarie, approvate all’unanimità dal consiglio riunitosi a Milano sotto la presidenza di Giulio Malgara, sarà possibile l’ingresso tra i membri di Sky e Discovery, ingresso che sarà poi ufficializzato nell’assemblea di fine aprile in cui verranno fatte le nomine.

Con l’inclusione dei nuovi players e il contemporaneo innalzamento del numero degli amministratori della componente di mercato si crea dunque, come si legge nel comunicato di Auditel, “una formula in grado di garantire un corretto equilibrio, 15 a 15 con la componente televisiva”. Un cambiamento con cui Auditel mira a chiudere la polemica sulla predominanza della parte tv su quella del mercato. Il Cda sarà composto quindi da 10 rappresentanti di Upa, 4 di Assap e 1 di Unicom, 6 della Rai, 4 di Mediaset, 1 di La7, 1 di Confindustria in rappresentanza delle tv locali, 2 di Sky e 1 di Discovery. In caso di parità prevarrà il voto del presidente.

Nell’assemblea di oggi è stato inoltre costituito un ‘comitato di controllo rischi e corporate governance’ con tre membri esterni, scelti dal presidente. Nell’ambito del progetto ‘Super Panel’, viene confermato per luglio 2016, l’obiettivo finale della confluenza di oltre 10.000 famiglie dotate di ‘set meter’ con l’attuale campione di 5.700 famiglie.

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26
febbraio

RAI: OK DEL CDA AL PIANO DI RIFORMA DELLE NEWS. ECCO COSA CAMBIA

Luigi Gubitosi

Cambia l’assetto dell’informazione Rai. Il Consiglio di amministrazione del servizio pubblico ha approvato oggi il piano di riorganizzazione delle news messo a punto dal Direttore Generale Luigi Gubitosi. Il top manager di Viale Mazzini aspettava da tempo questa risoluzione e stamane il risultato è stato ottenuto. Secondo quanto si apprende, nel CdA tenutosi oggi a Milano sono stati cinque su otto i consiglieri che hanno votato a favore della riforma (tre, dunque, i contrari).

Rai, passa il Piano news di Gubitosi

Come documentato in un dossier di 132 pagine presentato da Gubitosi stesso, il piano prevede la creazione di due newsroom: in una confluiranno Tg1 e Tg2, nell’altra Tg3, TgR e RaiNews. In un secondo momento, le due compagini giornalistiche confluiranno in un’unica struttura, Rai Informazione. Oltre ad una riorganizzazione delle testate (che manterranno comunque le loro peculiarità editoriali), la manovra oggi approvata dovrebbe consentire – una volta a regime – risparmi compresi tra 80 e 100 milioni di euro. La presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, ha già informato il presidente della commissione di vigilanza Rai, Roberto Fico, dell’approvazione del piano di riordino.

“Finalmente si riesce a cambiare, cade un muro invisibile ma storico e cambia l’informazione. Noi pensiamo che sarà un’informazione migliore, più aggiornata con i tempi e ci riportiamo su uno standard internazionale adottato da tutti gli altri broadcaster” ha commentato Gubitosi ai microfoni Rai.


20
novembre

RAI, IL CDA VOTA IL RICORSO CONTRO I TAGLI DEL GOVERNO. GUBITOSI POLEMIZZA, SI DIMETTE LA TODINI

Luisa Todini

I tagli del Governo mandano in tilt il Consiglio d’Amministrazione della Rai . Dopo aver applaudito l’ingresso di Rai Way in Borsa, ieri il CdA di Viale Mazzini si è diviso sull’ordine del giorno del consigliere Antonio Verro, che proponeva la votazione di un ricorso contro il prelievo da 150 milioni deciso dall’esecutivo per il servizio pubblico. Con sei voti a favore (Verro, De Laurentiis, Rositani, Pinto, Tobagi e Colombo), due contrari (Luisa Todini e Antonio Pilati) e un astenuto (la Presidente Anna Maria Tarantola) la mozione è passata, quindi l’azienda farà ricorso in tempi brevi al Tar, al giudice ordinario o a entrambi.

CdA Rai, Luisa Todini si dimette

A seguito di tale decisione, la Consigliera Luisa Todini ha rassegnato le proprie dimissioni (che erano già state promesse entro l’autunno), definendo la delibera del CdA “inaccettabile e irresponsabile”. L’imprenditrice e Presidente di Poste Italiane ha dichiarato di aver ritenuto “doveroso” dissociarsi in modo definitivo dall’esito della votazione. Da parte sua, il Direttore Generale Rai Luigi Gubitosi ha bollato il provvedimento del Consiglio come “un atto inopportuno”, mentre sul fronte istituzionale è stato il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, ad usare i toni più severi, parlando di “decisione incomprensibile, autolesionista, contraria agli interessi dell’azienda e lontana dai problemi reali del Paese“.

Ospite di Lilli Gruber, su La7, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha criticato il voto del CdA Rai e ha definito il ricorso “un gesto stupido“. “E’ la dimostrazione che i partiti ci devono stare poco dentro la Rai” ha aggiunto. Ma il promotore della mozione Antonio Verro ha sostenuto che il voto non aveva alcun valore politico: “in trasparenza, hanno prevalso solo ed esclusivamente gli interessi dell’Azienda e di tutti i lavoratori del servizio pubblico” ha detto.

Rai, Gubitosi: attuale struttura dei tg è ingiustificata


19
novembre

RAI: LUISA TODINI SI DIMETTE DAL CDA

Luisa Todini

Luisa Todini

(ANSA) Luisa Todini si è dimessa dal Consiglio di amministrazione della Rai dopo, a quanto si apprende, uno scontro all’interno del Consiglio sul tema del ricorso contro il taglio dei 150 milioni.

Luisa Todini, eletta in Consiglio nel 2012 in quota Lega Nord-Pdl, aveva annunciato già da tempo l’intenzione di dimettersi dal consiglio di amministrazione Rai, dopo la nomina a presidente delle Poste. Due giorni fa, rispondendo al presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, che la invitava a dimettersi a causa del doppio incarico, aveva confermato all’ANSA di voler lasciare entro l’autunno e di essere rimasta in Rai “per concludere l’importante impegno di quotazione Rai Way, che sta andando particolarmente bene, e per l’impostazione del bilancio 2013 e del budget 2014″.

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