RAI



8
aprile

ORIANA FALLACI: LA SUA STORIA DIVENTA UNA FICTION RAI. IL RACCONTO DI “UN’ERETICA” VINCERA’ SUL CONFORMISMO TELEVISIVO?

Chi l’avrebbe mai detto che la fiction italiana, fatta di preti e di santi, di elogi a martiri nazionali e a personaggi popolari, avrebbe anche accolto, prima o poi, la giornalista/scrittice italiana più ‘eretica’ di sempre? Si, la vita di Oriana Fallaci, la scrittrice più riflessiva e controversa degli ultimi decenni, sarà al centro di una fiction Rai. Un progetto in due puntate, attualmente in fase di studio e attivazione, proposto da Domenico Procacci, il produttore di Fandango, e già accolto da Rai Fiction.

Tutto è ancora agli inizi, tanto che si prevede non prima di fine anno l’inizio della lavorazione, come avverte lo stesso Procacci, che dopo anni di cinema entra in grande stile nel mondo della fiction:

«Prematuro parlare di regia e del cast, intanto puntiamo a riuscire a scegliere momenti della sua vita che servano a restituirci la complessità di una persona bella e difficile che ha fatto un percorso senza scorciatoie».

La Fallaci, tra l’altro, non è certo un personaggio facile da raccontare: piccola partigiana, corrispondente da New York, protagonista dei reportage dall’Indocina per documentare la follia della guerra, amica di Pasolini, femminista convinta, scrittrice di grandi capolavori tra i quali non si può scordare la splendida Lettera a un bambino mai nato, fiera battagliera contro l’eutanasia. Celebri sono diventate la sue strenue opposizioni, dopo l’11 settembre, al fondamentalismo islamico, giudicato un male ed una minaccia per l’Occidente.




16
marzo

IL CDA RAI CONFERMA LO STOP AI TALK SHOW: LA PALLA PASSA ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA

Nulla da fare. Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha confermato, nella riunione d’urgenza convocata ieri dal Presidente Paolo Garimberti, la delibera approvata il 1° marzo scorso: tutti i talk show politici resteranno sospesi fino alla conclusione del periodo elettore. La decisione, votata a maggioranza (5 voti contro 4) nonostante l’auspicio di Garimberti nel trovare un “punto di incontro” e la lettera del Presidente dell’AgCom Corrado Calabrò, cozza con la sospensione del Tar del Lazio del provvedimento varato dall’AgCom per le emittenti private, anch’esso basato sul regolamento predisposto per la Rai dalla Commissione di Vigilanza.

In altre parole, mentre Sky, Mediaset e Telecom Italia Media potranno proporre regolarmente programmi di approfondimento politico conformi alla legge sulla par condicio, la Rai sarà l’unica a doversi affidare alle sole tribune elettorali. Il CdA ha comunque dato mandato al Direttore Generale della Rai Mauro Masi di illustrare la situazione alla Commissione di Vigilanza (il cui Ufficio di Presidenza è convocato per oggi alle 13.30), a cui spetta quindi la “decisione” finale.

Il Presidente della Rai Paolo Garimberti rispetta la decisione della maggioranza ma si dichiara amareggiato “per la divisione” in Consiglio di Amministrazione e per la “mancata ripresa dei talk show”. Il Presidente della Vigilanza Sergio Zavoli, che insieme a Mauro Masi avrà il compito di trovare urgentemente una strada alternativa, ha espresso tutta la sua contrarietà alla delibera: “Si attendeva una scelta diversa in ordine all’invito di ripristinare i programmi d’approfondimento nel periodo elettorale, per i quali era gia’ stata ritenuta non obbligata la loro soppressione”.

Dura anche la reazione di Giovanni Floris:


15
marzo

IL TAR DEL LAZIO BOCCIA LO STOP DEI TALK SHOW POLITICI PER LE TV PRIVATE. IL CDA RAI CONVOCATO D’URGENZA

C’è grande fermento nei corridoi di Viale Mazzini. Non solo per la vicenda che riguarda Santoro,  Minzolini, Berlusconi e l’AgCom ma soprattutto per la decisione del Tar del Lazio sui talk-show politici delle emittenti private, sospesi giorni addietro dall’Autorità per la garanzia delle comunicazioni varando un provvedimento-costola del regolamento predisposto per la Rai dalla Commissione di Vigilanza.

La terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale presieduta da Maria Luisa De Leoni ha accolto il ricorso di Sky e Telecom Italia Media in relazione alla sospensione del regolamento varato dall’AgCom. Ne consegue che tutte le tv private (in primis Mediaset, Sky e Telecom Italia) potranno riprendere le trasmissioni di qualsivoglia talk show politico, purchè conforme alle canoniche norme sulla par condicio.

Grande soddisfazione per Sky Italia e, in particolar modo, per il direttore di SkyTG 24 Emilio Carelli, da sempre estimatore dei “faccia a faccia” politici in periodo elettorale. Anche Mediaset si è dichiarata appagata dalla sentenza e deciderà “responsabilmente” (a causa della ristrettezza degli spazi a disposizione) nei prossimi giorni come posizionare i propri programmi di informazione.

C’è chi, intanto, è nel caos più totale. Parliamo del Consiglio di Amministrazione della Rai, convocato oggi d’urgenza (alle 12) dal Presidente Paolo Garimberti.





3
marzo

SMART CARD TIVU’SAT ACQUISTABILI PER GLI ABBONATI RAI MA ADICONSUM NON E’ D’ACCORDO

Smart Card TivùSat

Sta circolando da qualche giorno un comunicato stampa Rai con il quale la tv di Stato avvisa il pubblico che è, finalmente, possibile acquistare la sola smart card TivùSat. Fino ad ora, infatti, l’unica modalità per accedere alla piattaforma satellitare gratuita che replica l’offerta del digitale terrestre per le zone non coperte dal segnale terrestre, era acquistare uno dei pochi decoder certificati corredato di smart card. Con questa nuova possibilità, quindi, l’utente è adesso libero di scegliere se acquistare un decoder certificato Tivù Sat o richiedere la sola smart card.

Ogni abbonato, in regola con il pagamento del canone per l’anno 2010, potrà richiederne fino ad un massimo di due con diverse modalità. Le richieste vanno inoltrate alla Rai che ha predisposto due diversi canali: la tradizionale lettera da inviare a Rai – Radiotelevisione italiana, casella postale 50  – 25073 Bovezzo (Brescia) o il ben più tecnologico sito web www.rai.it. Diverse sono anche le possibilità di pagamento offerte: si va dal contrassegno alla carta di credito e tutto ciò comporta una sensibile variazione dei costi.

E’ proprio sui costi si è aperta in questi giorni una piccola diatriba che vede scontrarsi, come è ormai consuetudine, da una parte le associazioni dei consumatori e dall’altra la Rai. Secondo Adiconsum, infatti, ogni consumatore oltre alla card (da 16,20 a 21,60 euro in base alla modalità d’acquisto), dovrebbe comprare anche la Cam (69 euro) da introdurre nel decoder, per un totale di 90,60 euro. L’associazione ritiene, inoltre, che Agcom non possa far finta di niente e debba intervenire per far rispettare gli impegni presi dalla Rai di garantire e favorire la visione dei propri programmi via satellite gratuitamente per chi paga la tassa sul possesso del televisore (il canone) e non riceve il segnale terrestre, offrendo le stesse garanzie indipendentemente dall’acquisto di smart card vincolate o di decoder certificati.


15
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO. LA CLERICI ANNUNCIA: “MORGAN CI SARA’”, MA LA RAI SMENTISCE. ECCO LA VERITA’.

Morgan: “No”, “forse”, anzi “Si”, anzi “No”. Seguire la vicenda “Castoldi-droga-Sanremo” è difficile come nei peggiori casi di crisi diplomatica. Ieri sera gli “ultimi fuochi” (si spera). Ma andiamo con ordine e cerchiamo di sistemare i vari tasselli.

Ieri sera durante il Tg1 delle 20, al microfono di Vincenzo Mollica Antonella Clerici ha dichiarato: ”Morgan ci sarà”. Poche e sibilline parole, ma sufficienti per alimentare nuovamente la polemica e la curiosità del pubblico nei confronti del caso mediatico del momento. Spalleggiata dal direttore artistico Gianmarco Mazzi la bionda conduttrice ha infatti detto che il giudice di X Factor sarà “in qualche modo” sul palco dell’Ariston. Come? Non lo ha precisato.

Inutile dire che le dichiarazioni della Clerici hanno immediatamente ri-sollevato il caos sulla questione etica e televisiva, dando nuovamente in pasto a giornalisti e opinionisti materiale di cui scrivere e parlare, ma non è finita qui. A distanza di poche ore infatti è giunto un comunicato ufficiale della Rai in cui si dichiarava: “Morgan non sarà a Sanremo in nessuna forma, né in video né di persona”.  Cos’è successo quindi? La Clerici si è fatta prendere dalla foga del momento e ha fatto dichiarazioni fuori luogo, oppure è la Rai che ha nuovamente cambiato idea sulla pruriginosa questione?





15
febbraio

FIORELLO SOGNA UN “FANTASTICO” TUTTO NUOVO SULLA RAI. E INTANTO SI ATTAPIRA PER YOUTUBE.

Attore, cantante, animatore , presentatore, comico, speaker, incantatore di folle, chiamatelo come volete ma il senso è sempre uno: Rosario Fiorello, un nome una garanzia, sicurezza di boom di ascolti e del “tutto esaurito”. Tv, pubblicità, radio, teatro, tutto con lui diventa uno spettacolo grandioso e un successo assicurato. Se vendesse hot dog in piazza saremmo un’Italia di obesi. Vero è che è facile ”mitizzarsi” preservando i successi e concedendosi al pubblico a piccole dose, principalmente come guest star dei programmi più in voga.

Ma forse qualcosa sembra smuoversi. Dopo l’esperimento di fusione tra tv e teatro, su Sky, da lui stesso definito come l’esperienza più interessante della sua vita artistica, nel cuore dell’ ex codino più famoso d’Italia sembra esserci ancora la Rai e confessaa a Repubblica la sua voglia di tornare sulla Tv di Stato con un grande spettacolo da sabato sera, dall’alto budget, coi grandi ospiti, quello che lui stesso chiama una sorta di “Fantastico tutto nuovo”.

A La Repubblica spiega: “Sarei pronto a fare il Fantastico 1 del nuovo millennio, reinventarmelo, rilanciarlo. Poi magari al posto mio, l’anno successivo, lo può condurre un altro. Proprio come successe col Fantastico di Baudo, che è diventato un marchio. Poi c’è stato quello di Boldi e della Laurito, di Celentano, Ranieri, della Oxa. Vorrei rilanciare un prototipo, che poi sarebbe ‘il grande varietà della Rai’, quello classico. Mi piace da morire quel tipo di spettacolo. [...]Ma non sarebbe bello riproporlo oggi, ricreare l’attesa del sabato sera in tv? Con la gente che fa la fila fuori dal Teatro delle Vittorie e aspetta le star. Un po’ quello che succedeva con Stasera pago io, quando la strada si riempiva, tutti dietro le transenne per vedere chi arrivava”.


30
gennaio

OLIMPIADI 2010 ALLE PORTE: POLEMICA TRA RAI E SKY SUI DIRITTI ACQUISITI.

 

“WITH GLOWING HEARTS”: sembra il titolo profetico della polemica nata tra Sky e Rai, questo che in realtà è slogan dei XXI Giochi Olimpici invernali. A pochi giorni dall’ apertura della manifestazione sportiva, che si svolgerà dal 12 al 28 febbraio, gli animi tra rete pubblica e televisione satellitare si scaldano.

Facciamo un salto indietro: il 25 febbraio 2008  Sky ha acquistato l’esclusiva sui Giochi di Vancouver. Murdoch si è aggiudicato tutti i diritti tv, quelli sulle immagini per internet e telefonini, e sopratutto i diritti in chiaro. A tal proposito il CIO certificava: “Sky Italia” “dovrà assicurare l’audience più ampia possibile e a breve comincerà a cercare una partnership in Italia con un network in chiaro” e tempestiva era arrivata la replica:

Come avvenuto in occasione dei Mondiali di calcio in Germania, per i Giochi di Vancouver e di Londra garantiremo una copertura senza precedenti”. [...]“Faremo del nostro meglio per interpretare lo spirito olimpico dell’evento: abbiamo concordato con il Cio che garantiremo agli italiani la possibilità di seguire sulla televisione in chiaro una copertura delle Olimpiadi mai vista prima”.

 Praticamente quello che La Repubblica chiama “il vecchio discorso del compro tutto poi rivendo”.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , ,


19
gennaio

RESTYLING RAI DIGITALE: RAI4 POTREBBE PERDERE IL “4″ E FRECCERO NON CI STA

In Viale Mazzini si continua a lavorare per il restyling dell’offerta Rai sul digitale terrestre. La tv di Stato, infatti, prevede di riorganizzare a breve l’offerta free disponibile sulla piattaforma terrestre che ad oggi conta, oltre ai tre canali analogici, Rai4, RaiSportPiù, RaiNews 24, RaiStoria, RaiGulp, disponibili in tutta Italia, e RaiSat Cinema, RaiSat Premium, RaiSat YoYo, RaiSat Extra, RaiScuola, RaiTest HD disponibili solo nelle zone all digital.

Le prime, insistenti, voci di corridoio di qualche mese fa, parlavano della creazione di un bouquet di 12 canali (13 contando anche RaiHD): uno semigeneralista, Rai4, due sportivi, RaiSport e RaiSport2, eredi di RaiSport Più, RaiNews 24, RaiStoria e, sfruttando la library dei canali RaiSat, tre nuovi canali: Rai YoYo che affiancato a RaiGulp sarà dedicato ai bambini più piccoli, Rai5 Movie, dedicato al cinema e Rai6 Extra, con il meglio della programmazione Rai. Ma oggi qualcosa sembra cambiato, anche se solo nel nome.

Secondo una ricerca di mercato, arrivata sul tavolo dei dirigenti Rai, per imprimere nella memoria dei telespettatori un’offerta è meglio scegliere per la stessa un nome accattivante invece di un semplice numero. A farne le spese, quindi, potrebbe essere in primis Rai4 seguita a ruota da Rai5 Movie e Rai6 Extra anche se un compromesso potrebbe salvare almeno la prima.