Satellite



13
ottobre

INVITO A CENA: SU BABEL TV L’INTEGRAZIONE PASSA DALLA TAVOLA

Invito a Cena - Storie di (stra)ordinaria integrazione

Piccole tv crescono. Babel – Tutti i colori dell’Italia (Sky canale 141), il canale televisivo dedicato agli immigrati che vivono e lavorano nel nostro Paese, compirà il prossimo 8 novembre il suo primo anno di vita. Un anniversario che la rete ha deciso di festeggiare proponendo ai suoi telespettatori un nuovo appuntamento. Da domenica 6 novembre prenderà infatti il via in prima serata, Invito a Cena – Storie di  (stra)ordinaria integrazione, un programma che vedrà ancora una volta protagonista la cucina, ma con una formula e degli obbiettivi completamente differenti rispetto alla miriade di trasmissioni dedicate ai fornelli.

Scritta e diretta da Angelo Bozzolini, già documentarista ed ex collaboratore di Michele Santoro, la trasmissione vedrà in ogni puntata un italiano e uno straniero residente nel Belpaese incontrarsi a cena per la prima volta. Di fronte a un piatto tipico, preparato dalla persona proveniente dal paese straniero, i due avranno l’occasione di conoscersi, confrontarsi e raccontarsi. Le otto puntate di un’ora ciascuna, saranno dedicate ogni volta a una regione dell’Italia, associata  a una diversa comunità di “nuovi italiani”.

Un programma a metà strada tra il documentario e il reality show, nel quale la cucina offre lo spunto per un confronto culturale e umano tra realtà apparentemente lontane, ma alla fine più vicine di quanto si possa pensare. La trasmissione si avvarrà della voce narrante di Giuseppe Battiston, il Dottor Freiss di Tutti pazzi per amore, che aprirà la puntata presentando i protagonisti e la realtà in cui vivono. Realtà spesso difficili, proprio per via della mancanza di comunicazione  e interazione con gli italiani.




28
luglio

PORNO TV: IL BUCO NERO DOPO IL FALLIMENTO DI DAHLIA

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Il fallimento di Dahlia, nonostante i pacchetti proponessero l’accoppiata porno e pallone a prezzi irrisori, ha sorpreso i più grossolani scommettitori sulle fortune catodiche. Anche se la saggezza popolare recita che nemmeno un carro di buoi può nulla di fronte alla sana passione del sesso il mondo dell’offerta hard non è stato capace di reagire prontamente all’apertura di un grande vuoto per quanto riguarda i contenuti per adulti, specie nel mondo digitale.

Se con i suoi canali Dahlia era arrivata a rendere ampia e diversificata la sua programmazione hot dopo la sua scomparsa nulla si è mosso, anzi si è prodotto un ulteriore ribasso delle possibilità di scelta. Una delle poche offerte a sopravvivere indenni è quella dei 4 canali di Nitegate, ma la cui copertura raggiunge solo parte dei comuni italiani, localizzati in otto regioni italiane su venti (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli, Toscana, Lazio e Sardegna).

Ha interrotto le proprie trasmissioni a fine giugno (una chiusura non preventivata che ha fatto scattare la necessità di rimborsare alcuni abbonati) ed è in attesa di nuovi progetti invece il bouquet di Glamour Plus, l’offerta digitale che lascia a bocca asciutta gli utenti che non sono coperti dal segnale della compagnia rivale. Un buco nero che potrebbe essere colmato con la programmazione di Europa 7 HD che con i suoi 3 canali per adulti raggiunge zone non toccate da Nitegate ma richiede un decoder di ultima generazione con sistema DVB-T2 acquistabile insieme alla smart card apposita (per maggiori info leggi qui)


22
luglio

IL FATTO QUOTIDIANO PRONTO A SBARCARE IN TV: AL VAGLIO 6-7 PROPOSTE. E SE ARRIVASSE SANTORO?

Marco Travaglio, Michele Santoro

Immaginate una tv plasmata ad immagine e soglianza del Fatto Quotidiano, l’organo di stampa della vulgata anti-Silvio brillantemente diretto da Antonio Padellaro. Un’emittente televisiva in grado di sparare controinformazione a raffica, con le analisi irriverenti di Marco Travaglio e le inchieste scottanti che gli altri canali (quelli “diversamente liberi” per definizione) non oserebbero mai mostrarvi. Per molti sarebbe un sogno. Un desiderio covato da tempo che – leggete bene – potrebbe presto trasformarsi in realtà. A quasi due anni dalla sua fondazione, infatti, il giornale in questione registra una continua crescita di vendite e di ricavi, ed ora l’intenzione del suo editore sembrerebbe quella di espandersi in ambito televisivo.

La voce che circola, in particolare, riguarda l’idea di costituire un’emittente che si occupi di approfondimento giornalistico, di informazione, dibattiti e reportage in presa diretta, magari realizzati anche solo con una semplice videocamera. Il piano è tutt’altro che astratto e infatti, come riporta Milano Finanza, l’argomento sarebbe già stato affrontato nel Cda del Fatto tenutosi ieri. I vertici del giornale avrebbero però deciso di deliberare definitivamente sulla questione nel prossimo Consiglio, fissato per la fine di settembre. Allora sapremo se l’ambizioso progetto di espandere il Fatto al piccolo schermo si concretizzerà.

Sicuramente ci interessa ampliare la nostra offerta puntando sul video. Questo almeno chiedono i lettori del giornale” ha dichiarato a Milano Finanza l’Amministratore Delegato del Fatto Giorgio Poidomani, rivelando: “al momento stiamo valutando 5-6 proposte avanzate da operatori del settore tv. Ci propongono soluzioni sia per il satellite che per il digitale“. Il problema della collocazione, dunque, sarebbe quasi risolto. Il nuovo approfondimento giornalistico di Travaglio & C. potrebbe perciò essere trasmesso da emittenti locali o da intraprendenti network a base regionale.





20
luglio

DOPO LO SCANDALO INTERCETTAZIONI, MURDOCH RIPARTE DALL’ITALIA: TRE NUOVI CANALI SKY SUL DTT

Cielo e Sky Arte, i due nuovi canali Sky per il dtt

Lo scandalo, la gogna mediatica e l’umiliazione davanti alle tv: e c’è chi è pronto a giurare che la bufera su Rupert Murdoch non sia ancora finita. L’impero del tycoon si piega ma non si spezza: News Corp. ha rinunciato all’acquisizione di BSkyB, un punto strategico per il magnate australiano, ma nella riunione che si terrà domani sera a Londra i vertici europei dell’azienda saranno già al lavoro per il riassetto del gruppo.

Se in Inghilterra è bufera, in America tira già una brutta aria e in Australia una nuova inchiesta potrebbe causare altri danni, Murdoch ha scelto di puntare sull’Italia con la nomina di Tom Mockridge al vertice di News International, affidandogli la poltrona che era di Rebekah Brooks. Il riassetto toccherà anche Sky Italia, che intanto si prepara a rafforzare la sua posizione sul digitale terrestre con il varo di tre nuovi canali.

Secondo quanto scrive Italia Oggi, a Cielo, la prima rete del gruppo a sbarcare sul digitale nel dicembre 2009 e che a giugno 2011 conta uno share giornaliero dello 0.45%, si aggiungeranno Cielo HD e il nuovo canale Sky Arte, dedicato alla musica di ogni genere, al teatro e all’opera, ai documentari sul cinema, ai libri, all’arte e al design. Sky Arte sarà presente nella versione in standard definition e in high definition. Con queste tre reti, che erano nei proogrammi di Sky già dallo scorso Agosto, la tv di Murdoch porta l’HD anche sul digitale, che dunque non sarà più un privilegio esclusivo dei suoi abbonati.


11
aprile

MEDIASET VS SKY: IL BISCIONE CHIEDE L’ARBITRATO PER OTTENERE DA SKY I MONDIALI DI CALCIO 2010

Altro che Sk-Rai-set: continua la guerra tra Sky e Mediaset. Questa volta, l’oggetto del contendere è molto prezioso: i diritti tv a pagamento per i Mondiali di Calcio. Mediaset, infatti, ha inoltrato una richiesta di arbitrato nei confronti di Sky alla Camera di Commercio di Parigi per ottenere i diritti televisivi per il digitale terrestre dei Mondiali 2010 del Sudafrica e 2014 del Brasile.

Sky Italia, infatti, è titolare dei diritti suddetti in esclusiva, ma secondo un’intesa pattuita con la Commissione UE di Bruxelles, può esercitare questi diritti di esclusiva soltanto sulla piattaforma satellitare, avendo l’obbligo di offrire i pacchetti a pagamento a chi ne faccia richiesta su altri canali di trasmissione, purché a condizioni eque. Se fino a qualche anno fa il problema non si poneva, ora con la nuova offerta pay di Mediaset Premium il monopolio calcistico del satellite è terminato, essendosi aperta la strada del digitale terrestre. Quindi, il gruppo di Rupert Murdoch sarebbe costretto a rivendere i diritti tv per il dtt a pagamento, qualora gliene venga fatta richiesta, agli operatori, ed in questo caso a Mediaset, senza potersi arrogare esclusive per piattaforme non di propria competenza.

Il network di Cologno Monzese ha spiegato di essersi deciso a scendere in campo lo scorso novembre, contattando prima la Rai, iniziale detentrice dei diritti, che si è defilata spiegando di aver ceduto i diritti a pagamento a Sky. Quest’ultima, però, ha fatto sapere al Biscione, a distanza di diverse settimane, di non voler alienare il pacchetto, con la conseguente richiesta di arbitrato da parte del secondo per una presunta violazione degli impegni presi da Sky con Bruxelles. La soluzione potrebbe essere a questo punto la cessione forzata dei diritti a Mediaset o un risarcimento dei danni derivanti dai mancati introiti dell’operazione. Quel che possiamo supporre, riguardo la decisione di Sky di non alienare i diritti, è che si tratti di una volontà di prender tempo per fare in modo che Mediaset non si “prepari” ai mondiali.





1
dicembre

NIENTE TERRA PER CIELO: RIMANDATO IL LANCIO DEL CANALE DI NEWS CORP PER IL DIGITALE TERRESTRE

Cielo partenza rimandata News Corp

Era tutto pronto per l’inizio delle trasmissioni e per quella ventata d’aria fresca che Cielo proponeva all’ancora inesperto (e curioso)pubblico del digitale terrestre. Ma come un fulmine a ciel (mica tanto) sereno arriva l’inaspettata notizia: l’inizio delle trasmissioni di Cielo sono rimandate.

A comunicare la novella è lo staff del canale che ha precisato che le trasmissioni “non inizieranno come previsto domani 1° dicembre, poiché ad oggi non è arrivata dal Ministero delle Comunicazioni la necessaria autorizzazione a trasmettere sul digitale terrestre”. Non tardano, inoltre, ad arrivare le dichiarazioni di Gary Davey, direttore del canale:

«Eravamo convinti che il processo di autorizzazione per trasmettere sul Digitale Terrestre sarebbe stato finalizzato in breve tempo, anche considerando il fatto che l’AGCOM ci ha già inviato l’autorizzazione a trasmettere il canale via satellite questo perché siamo in regola dal punto di vista legale, abbiamo inviato al Ministero tutti i documenti necessari e sulla base di quelli che sono gli standard di mercato. Avevamo anche pensato che l’arrivo di un nuovo canale gratuito che impreziosisce l’offerta in chiaro sul DTT, in questo momento in cui milioni di Italiani sono obbligati a comprare nuovi decoder per via dello switch-off, sarebbe stato gestito dagli uffici governativi con quella velocità, quell’efficienza e anche quei sorrisi che ha promesso in questi giorni il Ministro Brunetta».


18
novembre

RAI E MEDIASET CONTRO SKY: RAIUNO, RAIDUE E RAITRE DEVONO RIMANERE SU SKY E DA COLOGNO ARRIVA UN ESPOSTO ALL’ANTITRUST PER LA DIGITAL KEY

Rai Mediaset Sky Digital Key - Chiavetta Digitale Terrestre

Avremmo voluto intitolare questo post “la storia infinita” ma più che una storia d’amore vi racconteremo di una lotta continua che vede sul ring i nemici di sempre: Rai e Mediaset da una parte, Sky dall’altra.

Dopo la bagarre dei mesi scorsi, culminata con l’uscita dei canali RaiSat dalla piattaforma dello squalo australiano, molte trasmissioni dei canali generalisti Rai -presenti sul satellite - furono criptate causando, naturalmente, le proteste dei consumatori e delle relative associazioni. Ieri il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, ha sbrogliato la complicata matassa annunciando, a margine dell’audizione in Vigilanza Rai, che i tre canali generalisti potranno “scendere” dalla piattaforma Sky solo quando TivùSat garantirà la piena copertura e che, quindi, “La Rai deve stare su tante piattaforme da consentire a tutti gli utenti di ricevere le trasmissioni, limitandosi a criptare il minimo di trasmissioni“. Dunque la Rai “potrà stare su tutte le piattaforme commerciali e dovrà stare su tutte quelle tecnologiche“.

Il gruppo di Cologno, invece, ce l’ha con Sky per la questione “digital-key per il digitale terrestre” che, annunciata lo scorso Ottobre, permetterà agli utenti dotati di MySky HD di ricevere tutti i canali free del digitale terrestre trasmessi nella propria zona. Mediaset ha presentato un esposto all’Antitrust perchè “la distribuzione da parte di Sky di questa chiavetta è contraria alla normativa comunitaria e nazionale in materia di concorrenza. Le norme antitrust - infatti - non consentono a un’impresa dominante di ostacolare l’ingresso sul mercato di concorrenti mediante vendite abbinate o aggregate dei propri prodotti“.


6
novembre

DAL “CIELO” ALLA TERRA: DAL PRIMO DICEMBRE SUL DTT UN NUOVO CANALE IN CHIARO MADE IN NEWS CORP

Cielo dal 1 dicembre sul Digitale Terrestre - Sky Italia, News Corporation

Dopo i rumors circolati qualche settimana fa, oggi l’annuncio ufficiale: il primo dicembre nascerà Cielo, la faccia terrestre di News Corporation Europe. Il canale sarà visibile gratuitamente sul digitale terrestre e avrà come General Manager Gary Davey, Chief Operating Officer di News Corp Europe.

Cielo arricchirà l’offerta disponibile sul digitale terrestre in Italia, portando più concorrenza in un settore attualmente dominato da Mediaset e Rai - ha commentato Davey che aggiunge - In considerazione del fatto che Cielo arriva nelle case degli italiani mentre il passaggio verso il DTT sta progredendo rapidamente, e che il canale realizzerà sinergie con gli investimenti già effettuati da Sky Italia, siamo convinti che Cielo si dimostrerà presto un altro investimento di successo per News Corporation in Italia, basato su un business plan realistico e vantaggioso in termini di costi.

La programmazione di Cielo sarà un mix di diversi generi televisivi: si spazierà dalle serie tv, ai film, dai quiz ai reality show e alle immancabili news. Sarà, in pratica, un vero canale generalista che tra l’altro, offrirà per quasi l’80% della programmazione prodotti inediti per la Tv in chiaro. Chissà che tra questi rientri anche la new entry Lucio Dalla.

Il canale avrà sede a Milano e beneficerà delle infrastrutture di SKY Italia che fornirà anche alcuni programmi e produzioni disponibili fino ad ora in esclusiva per gli abbonati alla piattaforma satellitare. Sul fronte tecnico, invece, Cielo utilizzerà capacità trasmissiva di terzi, probabilmente del Gruppo L’Espresso, come si era vociferato, e raggiungerà sin da subito circa 12 milioni di famiglie.