Chi l’avrebbe mai detto che la fiction italiana, fatta di preti e di santi, di elogi a martiri nazionali e a personaggi popolari, avrebbe anche accolto, prima o poi, la giornalista/scrittice italiana più ‘eretica’ di sempre? Si, la vita di Oriana Fallaci, la scrittrice più riflessiva e controversa degli ultimi decenni, sarà al centro di una fiction Rai. Un progetto in due puntate, attualmente in fase di studio e attivazione, proposto da Domenico Procacci, il produttore di Fandango, e già accolto da Rai Fiction.
Tutto è ancora agli inizi, tanto che si prevede non prima di fine anno l’inizio della lavorazione, come avverte lo stesso Procacci, che dopo anni di cinema entra in grande stile nel mondo della fiction:
«Prematuro parlare di regia e del cast, intanto puntiamo a riuscire a scegliere momenti della sua vita che servano a restituirci la complessità di una persona bella e difficile che ha fatto un percorso senza scorciatoie».
La Fallaci, tra l’altro, non è certo un personaggio facile da raccontare: piccola partigiana, corrispondente da New York, protagonista dei reportage dall’Indocina per documentare la follia della guerra, amica di Pasolini, femminista convinta, scrittrice di grandi capolavori tra i quali non si può scordare la splendida Lettera a un bambino mai nato, fiera battagliera contro l’eutanasia. Celebri sono diventate la sue strenue opposizioni, dopo l’11 settembre, al fondamentalismo islamico, giudicato un male ed una minaccia per l’Occidente.