RAI



13
novembre

L’ANTONIANO NON HA PIU’ UNO ZECCHINO. LA CRISI INVESTE LA BABY KERMESSE ALL’ALBA DELLA 52^ EDIZIONE SENZA CINO TORTORELLA

52 Zecchino d'oro

Tra gli eventi storici che la TV di Stato trasmette annualmente figura anche lo Zecchino D’Oro, kermesse canora che vede assoluti protagonisti i bambini (dai 3 agli 11 anni) e che possiamo definire come la capostipite di un genere, quello dei baby talent-show, ultimamente molto in voga in Rai (con Ti lascio una canzone) e Mediaset (con la nuova edizione di Bravo Bravissimo). L’idea di una rassegna canora internazionale fu partorita da Cino “Mago Zurlì” Tortorella e, negli anni, ha assunto un’importanza tale da meritarsi la targa di “Patrimonio per una cultura di pace” dell’UNESCO.

L’edizione numero 52 andrà in onda su RaiUno per 5 pomeriggi a partire dal 17 novembre e vedrà alla guida la bella (e brava) Veronica Maya, al timone dal 2006, insieme all’attore Paolo Conticini. Novità e tradizione sono le parole chiave dello Zecchino 2009: oltre al premio finale assegnato durante la serata di chiusura (che, precisiamo, andrà alla canzone e non all’interprete), la giuria in studio, diversa in ogni puntata, avrà il compito di assegnare  un “premio di consolazione” chiamato per l’occasione Zecchino colorato (rosso, bianco, blu e verde) e sarà così composta (fonte: il Velino): martedì “bambini e personaggi famosi” (Gigliola Cinquetti, Gabriele Paolino, Domiziana Giovinazzo, Francesca Senette, Umberto Smaila, Valentina Vezzali, Manila Nazzaro eYvonne Sciò), mercoledì “bambini dai 3 ai 7 anni”, giovedì “nonni e nipoti”, venerdì “donne incinte” e sabato “bambini 8-12 anni”.

Non mancheranno ovviamente le guest star italiane (che si esibiranno ogni giornata su tre canzoni)  tra cui figurano: Povia, Max Pisu, Alexia, Paolo Belli, Cristina D’Avena, Gabriele Cirilli, Annalisa Minetti, Emanuela Aureli, Ariel, Sergio Sgrilli e Mariella Nava. Michele Bertocchi, Georgia Luzi e il cast di Music Gate apriranno invece l’ultima giornata. Assente (non senza rammarico) Cino Tortorella, cacciato dalla Rai come da lui stesso dichiarato a Sorrisi:




11
novembre

MA GUARDA UN PO’, ADRIANO CELENTANO GRANDE FAN DI X FACTOR IN UNA RAI IN DEVASTANTE DECLINO

Adriano Celentano (fan di X Factor) e Claudia Mori

Adriano Celentano è un vero e proprio mito del panorama artistico italiano, un’icona mediatica che sia quando parla che quando tace (con le sue proverbiali “pause”) è in grado di smuovere opinioni e clamore. Questa volta Celentano, anticonformista per professione, scende in campo (sul Corriere della Sera) a favore della musica di X Factor e contro la Rai non innovativa. Il risultato? Un’autentica “marchetta” a favore della amata moglie/giudice Claudia Mori e della trasmissione che quest’anno non brilla certo, nè per ascolti nè per innovatività.

A chi devo dire bravo? Immagino a Giorgio Gori. È lui il produttore di questo riuscitissimo programma. Mi sento quasi in colpa di non aver seguito le edizioni precedenti.” La telepromozione molleggiata continua poi sul cast - “I Giudici, i veri protagonisti di questo spumeggiante spettacolo coadiuvati dalla forza motrice di Francesco Facchinetti. […] Mi sbaglierò ma la x dei «quattro cavalieri» credo sia la cosa più interessante che ho visto da quando la Rai ha iniziato il suo devastante declino -, i talentuosi concorrenti (guarda caso il suo preferito è Giuliano Rassu, capitanato dalla Mori) ed ovviamente sulla moglie – “Non pensavo che Claudia dopo tanti anni lontana dalle scene, recuperasse così in fretta, fin dalla prima puntata, una padronanza scenica che, non lo nego, ha spiazzato anche me.

L’enciclica poi continua con un duro affondo contro la mancanza di programmi Rai e Mediaset che valorizzino davvero i cantanti:Se un cantante volesse promuovere il suo disco, non può andare da Pippo Baudo a «Domenica in» o a «Domenica Cinque» o «Quelli che il calcio», perché vorrebbe dire SUICIDARSI lui e tutta la sua famiglia”). E l’Xconsorte se la prende anche con il nuovo corso Rai, reo a suo dire di ripetitività e di tagliare i costi proprio alle iniziative più innovative e interessanti.


2
novembre

RAI UNO E RAI DUE NEL 2010: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Novità 2010 RAI

E’ ancora il Giornale di Vittorio Feltri ad anticipare, in un articolo di Laura Rio, le prime indiscrezioni sui palinsesti 2010 delle prime due reti Rai. Mauro Mazza e Massimo Liofredi avranno l’arduo compito di massimizzare gli ascolti e i guadagni pubblicitari con produzioni dal basso costo o dal successo assicurato, affinchè si argini il debito che incombe sull’azienda pubblica e che ha già influenzato il Piano di Produzione 2009 e 2010 di RaiFiction.

Tanti ritorni, molte conferme, poche facce nuove e nessun vero big: questo in sintesi il palinsesto di RaiUno che il neo Direttore sta definendo e che proporrà presto al DG Mauro Masi e al consiglio di amministrazione. A dicembre seconda sperimentazione per il talent lirico Mettiamoci all’opera, già visto la scorsa estate sulla stessa rete e apripista di un genere che piace a Mauro Mazza. I venerdì post-natalizi saranno in mano ai Raccomandati di Pupo, con la co-conduzione (in forse) di Valeria Marini ed Emanuele Filiberto, che lasceranno il posto, in garanzia, ad Eleonora Daniele (già alla guida di UnoMattina con Michele Cucuzza) e al suo show nostalgia Ciak si Canta!, vera rivelazione (in ascolti) dello scorso gennaio.  La discussa 60esima edizione del Festival di Sanremo, condotta dalla brillante Antonella Clerici (con le guest star non confermate Paolo Bonolis e Rosario Fiorello) avvierà ufficialmente a febbraio le danze degli ascolti.  Al sabato confermatissimo Ballando con le stelle, forte del successo riconquistato nel 2009, seguito – dopo la fatica sanremese – da Antonella Clerici e il  babytalent Ti Lascio una canzone. Pausa scontata per Affari Tuoi a marzo ma non per Endemol Italia che, in coproduzione con la Rai, riproporrà I soliti ignoti, alla cui guida si vocifera possa approdare Pino Insegno.

Max Giusti, ufficialmente nuovo volto di rete, sarà alla guida di un talent show sullo stile de I Raccomandati che contrasterà quasi sicuramente  l’adattamento italiano di Britain’s Got Talent firmato da Maria De Filippi e Gerry Scotti. Niente pausa in prima serata per Carlo Conti che,  forte del successo de I Migliori Anni, avrà campo libero e potrà coronare il sogno di uno spettacolo comico. Parlando di comici spicca ancora il nome di Pino Insegno a cui Mauro Mazza vuole affidare uno show sperimentale (fuori garanzia) in due puntate.





26
ottobre

PIANI STRATEGICI 2010: LA RAI VUOLE RENDERE OBBLIGATORIO IL CANONE, MEDIASET PUNTA TUTTO SU WEB E PAY-TV

rai_mediaset

La crisi, i nuovi scenari tecnologici ed economici, gli avversari (su tutti, Sky) sempre più agguerriti, stanno spingendo il management di Rai e Mediaset verso forti cambiamenti e rivalutazioni delle strategie finora attuate. Le due aziende sono ovviamente strutturalmente diverse e, di conseguenza, diversi sono i problemi da affrontare e le soluzioni da trovare.

Per quanto riguarda gli alti vertici di viale Mazzini, la preoccupazione principale risiederebbe nel ”trovare un modo per far pagare il canone a tutti i cittadini“  (fonte: dagospia). In Rai sono oramai stufi degli atteggiamenti dei vari governi degli ultimi anni, che hanno lasciato l’azienda in balia della solita “evasione” da parte dei contribuenti. Se a questo poi si aggiunge il forte calo dei ricavi pubblicitari 2009, l’utilizzo delle “maniere forti” è d’obbligo.

Voci di corridoio dicono infatti che in Rai siano pronti a non firmare il contratto da “servizio pubblico” se il governo non troverà il modo di tutelare l’azienda, attraverso un metodo di riscossione più stringente ed efficace (si parla di collegare il pagamento del canone  alla bolletta della luce). E Mediaset?


21
ottobre

SKY E LA DIGITAL KEY DELLA DISCORDIA

SKY Digital Key

Abbiamo sbagliato questi mesi ad accorrere in massa, fiato in gola e bande nere agli occhi, all’acquisto di un decoder digitale terrestre. Rupert Murdoch, numero uno di NewsCorp, infatti, ha deciso di travestirsi da Babbo Natale e, per le strenne prossime venture, ha pensato ad un cadeau tanto piccolo quanto prezioso: la Digital Key, una sorta di pen drive definita anche dongle, che fungerà, appunto, da decoder in miniatura e renderà, dunque, il decoder d Sky “universale”.

Questa è solo l’ultima, sorprendente contromossa che Sky sembra essersi inventata nella guerra fredda e catodica ingaggiata contro i colossi Rai e Mediaset, mai vicini e fraterni quanto in questa vicenda. Ma, d’altronde, il “nemico del mio nemico è mio amico” e, pertanto, ecco spiegata la ragione del coalizzarsi di queste ultime due. La penultima mossa a noi nota era stata quella della creazione di una nuova piattaforma satellitare gratuita, TivùSat, in cui far migrare da parte di Rai-Set alcuni canali “scippati” alla temibile concorrente Sky, insieme ad altri 70 canali. Idea che, per ora, sembra non aver riscosso il successo sperato (leggi qui).

E in casa Rai stanno a guardare? Quasi. La questione della chiavetta della discordia è arrivata ieri all’attenzione di Sergio Zavoli, presidente della commissione di vigilanza vigila sulla Rai. Per discutere, in sostanza, della scorciatoia che Murdoch ha, così, imboccato, dopo che la Rai questa estate aveva deciso di uscire dalla piattaforma Sky e rendere, così, non accessibili i suoi canali agli abbonati della piattaforma. Scorciatoia che, di fatto, ha permesso a Sky di raggiungere il medesimo risultato, senza sborsare 55 milioni l’anno, ma, anzi, guadagnandoci pure con la vendita della suddetta chiavetta!

Roba, in sostanza, da far tremare i vetri di tutti i palazzi di Viale Mazzini. E, invece, sembra che foglia non si muova. Seppur si sia già in un autunno e seppur questo inverno si prospetti più gelido di quanto la Rai quest’estate poteva aspettarsi. Giancarlo Leone, vicedirettore generale della tv di Stato, salomonicamente afferma: “E’ vero, Sky ci offriva dei soldi. In cambio voleva i canali di RaiSat, ma anche tutti i nuovi canali digitali che avessimo creato: le clausole del contratto erano soffocanti. Noi abbiamo preferito creare un bouquet di canali in digitale terrestre, gratuiti, che ci portano già maggiori ascolti pari al 4,1%. Presto avremo importanti ricavi pubblicitari. La “chiavetta” Sky? Funziona sui decoder Hd, una minoranza“. Una minoranza. Sì, per ora.

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14
ottobre

SWITCH OVER CAMPANO: DA OGGI RAIDUE E RETE4 SONO SOLO IN DIGITALE

Switch over RaiDue ReteQuattro Campania (Napoli, Salerno, Avellino, Benevento, Caserta)

Se voi lettori campani vi aspettavate un mare di eventi emozionanti al pari dei colleghi “digitali” torinesi e romani per salutare l’arrivo del Digitale Terrestre, dovrete ricredervi. Stanotte, infatti, i segnali analogici di RaiDue e Rete4 sono stati sostituiti dai rispettivi multiplex digitali: è il primo passo allo switch off definitivo del prossimo dicembre.

Nei comuni del salernitano, napoletano, casertano, avellinese e beneventano (elenco completo qui) i segnali della seconda rete Rai e quelli della rete “minore” del gruppo Mediaset sono stati definitivamente spenti per lasciar spazio al multiplex Rai A, nel primo caso, e al multiplex Mediaset 4 nel secondo. Sulle vecchie frequenze di RaiDue sono trasmessi i segnali di RaiUno, RaiDue, RaiTre e Rai4 e la radio Fd Leggera, mentre sulle frequenze di Rete4 oltre alla stessa Rete4, anche in versione +1, sono trasmesse Canale5 e Italia1 in due versioni: “normale” e timeshift +1.

Come accennavamo in apertura per questo importante switch over che tocca ben 5 province e più di 200 comuni, non è stato fatto alcuno sforzo promozionale. Se per Torino e Roma, Mediaset (per entrambi) e Rai (solo per Roma) avevano organizzato i loro “days” con tanto di padiglioni in piazza, stand informativi e copertura televisiva a Napoli e alla maggior parte della Campania è stato riservato solo un piccolissimo spazio nei tg e qualche piccolo convegno organizzato dagli enti locali.


7
ottobre

DA OGGI 2 MILIONI E 400 MILA PIEMONTESI SONO ALL DIGITAL

Switch off Piemonte Occidentale (Torino e Cuneo)

Si concluderà entro oggi, dopo un calvario lungo due settimane, la transizione al digitale terrestre del Piemonte Occidentale. Lo switch off dei segnali analogici, iniziato lo scorso 24 settembre dalla provincia orientale di Cuneo, si concluderà tra oggi, domani e venerdì a Torino, a Cuneo e in altri 497 comuni delle due province.

La campagna di comunicazione per annunciare le novità alla popolazione è stata, più che in Sardegna, capillare coinvolgendo il ministero dello sviluppo economico in primis e successivamente le emittenti che hanno inserito nei loro programmi messaggi informativi ricordando, tra l’altro, l’essenziale numero verde.

Il bollente call center 800.022.000, attivo dal lunedi’ al sabato dalle ore 8.00 alle 20.00, ha ricevuto nei giorni scorsi, circa 7.500 chiamate da parte dei cittadini, riguardanti nella maggior parte dei casi richieste di informazioni sulla copertura del segnale e di supporto nella sintonizzazione dei decoder e, in occasione dell’ultimo passo alla completa digitalizzazione, sarà attivo domani e giovedì per altre tre ore, dalle 8.00 alle 23.00. La Rai ha invece creato, nel Palazzo della Radio in via Verdi 31, uno sportello informativo sullo switch off, aperto dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.


23
settembre

LA REPUBBLICA E L’AIART CENSURANO RAI4. FRECCERO: BASTA CON LA TV DEI SANTI E DEL PASSATO. PARLIAMO A UN PUBBLICO GIOVANE!

Carlo Freccero (censura)

“Quando i blog di fan di anime giapponesi hanno scoperto che la Rai avrebbe trasmesso due serie televisive in versione fedele all’originale, i commenti rivelavano incredulità. Soprattutto perchè la Rai è considerata una rete ‘vecchia’.

Fu Carlo Freccero, direttore del quarto canale Rai, a pronunciare queste ‘storiche’ parole al festival di Locarno qualche settimana fa.

Rai 4 ha la missione di parlare non tanto a un pubblico ‘giovane’ quanto a un pubblico ‘aggiornato’, composto da adulti di ogni età che in qualche modo conoscano e apprezzino questa tipologia di prodotti … Certo, si tratta un pubblico aggiornato, che viaggia su internet, gira filmati con i cellulari, e interagisce con YouTube. Un pubblico, insomma, che riconosce il consumo dei media come primario”.

Parole che, evidentemente, fecero a tal punto scuotere i buonisti censori del piccolo schermo, da zittire la gioia delle ultime generazioni. E, soprattutto, parole così pesanti da rendere la reazione di quotidiani e associazioni perbeniste altrettanto intensa e spietata.

Certo, in Italia ogni tentativo di miglioria viene stroncato sul nascere, soprattutto quando si tratta di avvicinare la tv pubblica a quanto di più reale ed esistente possa esserci nel mondo degli adolescenti. Un tentativo, quello di Freccero, tanto lodevole e tanto difficile, se si pensa che tutti sono pronti a gridare allo scandalo, ancor prima di vedere un programma-novità in onda. La prima testata a denunciare il ‘direttore eretico’ è Libero, titolando in maniera inquietante «Rai 4 ti conquista col porno», in cui si passano in disamina i brillanti risultati della nuova rete Rai. “Ma come vengono fatti i risultati più inaspettati? Con i film che ormai più nessuna rete trasmette. Quelli vietati, non solo ai 14enni, ma anche ai minori di 18 anni”. E la conclusione sembra non preannunciare nulla di buono, “avvertendo” i lettori dell’arrivo di due inedite serie giapponesi (Code Geass e Gurren Lagann, in partenza questo giovedì in seconda serata), sfornite della cara e vecchia censura.

Ma il colpo più duro arriva da La Repubblica, dove sabato scorso viene pubblicato un articolo dal titolo “La televisione senza Qualità”, in cui Giovanni Valentini attacca aspramente la popolare serie americana Angel, spin-off di ‘Buffy, l’ammazzavampiri’: