A tornare torna, solo non se ne conosce ancora la collocazione. Trans-itano le indiscrezioni e si susseguono le voci sul rientro di Piero Marrazzo in Rai. L’interesse sul futuro lavorativo dell’ex governatore della Regione Lazio si acuisce a seguito di una sentenza della Cassazione che lo ha riabilitato sulla vicenda del sexgate ciociaro in cui era stato coinvolto, definendolo “vittima predestinata” di un complotto contro di lui. Insomma, tutta colpa di una “imboscata organizzata ai suoi danni” da alcuni carabinieri della Trionfale di Roma che conoscevano le sue debolezze al punto da tirargli il trappolone, per renderlo ricattabile. Ricordate gli scandali sessuali, con trans brasileri e coca, così come l’auto blu usata per le notti brave? Ecco, appartengono al passato. Ora Marrazzo, dopo aver passato qualche mese in convento, si dichiara pentito e pronto a tornare in tv.
Il 30 aprile, infatti, scadrà l’aspettativa che l’ ex presidente della Regione Lazio aveva preso con l’azienda pubblica al momento del suo ingresso in politica. A partire da quel giorno sarà dunque disponibile a ritornare sulla terza rete di mamma Rai. In queste ore si sono sprecate indiscrezioni a riguardo, a partire da quelle rese note da Diva e donna. Secondo il noto settimanale, per Marrazzo sarebbe già pronto il progetto di una prima serata su RaiTre. Si tratterebbe di un programma simile a quello condotto da Gianluigi Paragone su RaiDue, L’Ultima parola. Il titolo – sempre secondo Diva e donna – potrebbe essere Vox Populi.
Conferme e smentite. In realtà dalla Rai fanno solo sapere che Marrazzo potrebbe tornare presto in tv, mentre vengono disattese tutte le altre indiscrezioni avanzate dal settimanale. La direzione generale di Viale Mazzini comunica che al momento non c’è ancora alcuna trasmissione pronta per l’ex conduttore di Mi manda Raitre. Marrazzo sarebbe stato ricevuto dalla direzione del personale, ma non ancora dal Direttore Generale Mauro Masi. Il rientro, quindi, è ancora tutto da definire.
Per ora l’ex Governatore si gode il ruolo di “vittima” attribuitogli dalla stessa Cassazione e – gessato grigio, camicia azzurra, capelli bianchi e rasati – parla alle telecamere con aria serena e ravveduta.
«In sei mesi non è cambiato nulla: ero e sono una vittima e un testimone di quanto è avvenuto. È importante che ciò sia stato affermato dalla Cassazione. In questi sei mesi sono stato in silenzio e non ho contestato tutte le falsità che sono state dette: la verità l’ho detta davanti ai giudici. Mi sono assunto le mie responsabilità verso i cittadini e gli elettori dimettendomi per colpe che sono personali e che hanno coinvolto anche la mia famiglia”.
Molto probabilmente Marrazzo rientrerà in Rai a maggio. Tornerà a fare il conduttore, il giornalista, lontano da cadreghe e da scandali. Un momento che attende da tempo: per lui sarà una vera “rinascita“.
1. Marinella ha scritto:
21 aprile 2010 alle 15:13