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16
marzo

IL CDA RAI CONFERMA LO STOP AI TALK SHOW: LA PALLA PASSA ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA

Nulla da fare. Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha confermato, nella riunione d’urgenza convocata ieri dal Presidente Paolo Garimberti, la delibera approvata il 1° marzo scorso: tutti i talk show politici resteranno sospesi fino alla conclusione del periodo elettore. La decisione, votata a maggioranza (5 voti contro 4) nonostante l’auspicio di Garimberti nel trovare un “punto di incontro” e la lettera del Presidente dell’AgCom Corrado Calabrò, cozza con la sospensione del Tar del Lazio del provvedimento varato dall’AgCom per le emittenti private, anch’esso basato sul regolamento predisposto per la Rai dalla Commissione di Vigilanza.

In altre parole, mentre Sky, Mediaset e Telecom Italia Media potranno proporre regolarmente programmi di approfondimento politico conformi alla legge sulla par condicio, la Rai sarà l’unica a doversi affidare alle sole tribune elettorali. Il CdA ha comunque dato mandato al Direttore Generale della Rai Mauro Masi di illustrare la situazione alla Commissione di Vigilanza (il cui Ufficio di Presidenza è convocato per oggi alle 13.30), a cui spetta quindi la “decisione” finale.

Il Presidente della Rai Paolo Garimberti rispetta la decisione della maggioranza ma si dichiara amareggiato “per la divisione” in Consiglio di Amministrazione e per la “mancata ripresa dei talk show”. Il Presidente della Vigilanza Sergio Zavoli, che insieme a Mauro Masi avrà il compito di trovare urgentemente una strada alternativa, ha espresso tutta la sua contrarietà alla delibera: “Si attendeva una scelta diversa in ordine all’invito di ripristinare i programmi d’approfondimento nel periodo elettorale, per i quali era gia’ stata ritenuta non obbligata la loro soppressione”.

Dura anche la reazione di Giovanni Floris: