29
ottobre

IN ONDA SI ALLUNGA DI UN’ORA. NICOLA PORRO E LUCA TELESE APPRODANO IN PRIMA SERATA

Nicola Porro, Luca Telese

Il gatto e la volpe raddoppiano. Dopo un avvio in punta di piedi, Nicola Porro e Luca Telese ottengono una meritata promozione sul campo e ’si allungano’ in prima serata: da stasera il talk show In Onda, che i due conducono ogni weekend su La7, verrà infatti prolungato di un’ora rispetto alla consueta durata e si protrarrà fino alle 22.30. La decisione è stata presa dal nuovo direttore di rete Paolo Ruffini a seguito del successo d’ascolti che il programma ha registato nelle ultime puntate del sabato.

Forte di una conduzione brillante e di un format capace di agganciare l’attenzione del pubblico, In Onda è ormai diventato uno degli appuntamenti giornalistici più apprezzati del fine settimana televisivo. In realtà, il programma sembrava avesse subito una flessione di gradimento dopo la scelta di sostituire Luisella Costamagna con Nicola Porro nella coppia di conduzione. Ma è bastata qualche settimana di rodaggio perché il nuovo tandem di anchorman ingranasse ’La 7ima’ e tornasse a battere il ritmo come si deve.

E così oggi, anche senza la Costamagna, In Onda ha riacquistato un suo equilibrio giornalistico e televisivo. Col tempo, Porro sta infatti prendendo piena confidenza con la conduzione, rivelando al pubblico uno stile garbato e allo stesso tempo incisivo. Il preparato Telese, invece, da parte sua sta mostrando l’apprezzabile sforzo di rinunciare al ruolo di primadonna del talk show che a volte sembra attrarlo fatalmente. E in effetti, quando non cede all’odioso e (in)volontario paraculismo di maniera, Luca è anche bravo. Ci sa fare.




28
settembre

RAI, NUOVE NOMINE: ANTONIO DI BELLA DIRETTORE DI RAI 3, MARCELLO MASI AL TG2

Antonio Di Bella

Lo stallo che durava ormai da mesi è stato sbloccato: con il voto odierno, infatti,  il Consiglio d’Amminitrazione della Rai ha finalmente approvato il pacchetto di nuove nomine. Su proposta del direttore generale Lorenza Lei sono state decretate a maggioranza le direzioni di Rai3, Tg2, Rai e Gr Parlamento e Rai Gold. Per la serie ‘a volte ritornano’, in particolare, l’ex direttore del Tg3 Antonio Di Bella è stato designato responsabile della terza rete. Marcello Masi sarà invece il nuovo direttore del Tg2.

Di Bella succederà al dimissionario Paolo Ruffini (il quale da ottobre sarà direttore di rete a La7), siedendo su una poltrona che già aveva occupato da ottobre 2009 a giugno 201o. La sua nomina era nell’aria, almeno da queste parti. Infatti, già lo scorso 8 settembre annunciammo che il ritorno dell’ex direttore ’spodestato’ sembrava cosa ormai fatta (leggi l’antemprima di DM, qui). Stamane, col voto del Cda, ne abbiamo avuto la conferma ufficiale.

Anche la nomina di Marcello Masi (nessuna parentela con l’ex DG Rai…) a responsabile del Tg2 è una conferma: il giornalista, infatti, negli ultimi tre mesi ha occupato tale ruolo come direttore ad interim della testata. Nella seduta odierna del Cda sono state decretate a maggioranza altre nomine che da tempo attendevano di essere sbloccate. Così, Giovanni Miele occuperà la poltrona del Gr ParlamentoGianni Scipione Rossi quella di Rai Parlamento e Roberto Nepote assumerà la direzione di Rai Gold. Decise anche tre condirezioni: Gianfranco D’Anna al Gr3, Giorgio Giovannetti a Gr Parlamento e Simonetta Faverio a Rai Parlamento.


14
settembre

COLORADO, BELEN RODRIGUEZ E PAOLO RUFFINI AL DEBUTTO. LUI SOGNA DI FARE LA SPALLA, LEI DI DIVENTARE COME LA DE FILIPPI

Colorado, Belen Rodriguez nella prima puntata

Lei è argentina, lui toscano, per la precisione livornese: Belen Rodriguez e Paolo Ruffini promettono scintille alla vigilia dell’undicesima edizione di Colorado. Il varietà comico di Italia 1 si rinnova e punta tutto su una coppia inedita che almeno sulla carta sembra essere ancora più nelle corde del target giovane della rete. A sentirli parlare viene subito l’allegria: Belen si inceppa con il suo italiano sghembo e Paolo è pronto a prenderla in giro da buon toscano per la erre marcatissima: il rischio, come riconoscono loro stessi, è quello di dover andare in onda sottotitolati.

La showgirl argentina è già di casa: Luca Tiraboschi e Maurizio Totti di Colorado Film l’hanno voluta fortemente perchè potesse finalmente parlare al suo target ideale. A Colorado Belen porta la sua bellezza (nella prima puntata di venerdì si presenterà con una totale scollatura sui fianchi), ma anche le sue doti nel ballo e, forse più avanti, nel canto. Per ora si accontenta di mettersi in gioco con sketch comici e le inevitabili gag con Paolo Ruffini e i Fichi D’India. A chi le chiede se il suo arrivo a Colorado non rappresenti un passo indietro nella sua carriera dopo aver calcato il palco dell’Ariston, risponde:

“Sono ancora giovane, un giorno spero di arrivare ai livelli di Maria (De Filippi, ndr), Lorella (Cuccarini, ndr) o della Clerici. Colorado è un programma giovane, mi diverto. Ora in un programma istituzionale mi annoierei. Colorado mi fa più ridere di Zelig perchè è fatto per la televisione mentre Zelig è più teatrale. Io voglio fare simpatia, non voglio far ridere. In Rai sono più rigidi e schematici, a Mediaset c’è più libertà nelle battute“.

Anche per Paolo Ruffini Colorado è la grande occasione. Il passaggio dal cinema alla televisione non sembra spaventarlo, non teme di rovinarsi come altri comici che non sono riusciti ad affermarsi come conduttori. Anzi non si sente un comico e ammette che il suo sogno è sempre stato quello di fare la spalla:





30
agosto

UN’ALTRA SE NE VA: SERENA DANDINI VICINA A LA7

Serena Dandini

L’estate sta finendo, un altro se ne va. Si rincorrono in queste ore le voci di un nuovo addio eccellente in quel di viale Mazzini. Dopo Michele Santoro e Paolo Ruffini, un altro volto noto della tv pubblica sarebbe pronto ad abbandonare la nave: Serena Dandini. Lo rivela l’agenzia TMNews, secondo la quale la conduttrice di Parla con me sarebbe ad un passo dall’uscita dalla Rai, per approdare direttamente a La7. La trattativa con l’emittente di Telecom sarebbe ormai vicina alla conclusione: ancora qualche giorno ed il trasferimento dovrebbe essere siglato.

Ufficialmente, la Dandini avrà tempo per decidere fino a martedì prossimo, cioè alla vigilia del Cda Rai nel quale il DG Lorenza Lei dovrebbe sbloccare il contratto della conduttrice con la Fandango, cioè una delle principali cause di frizione tra i produttori del programma ed i vertici di Viale Mazzini. Tuttavia, secondo TMNews, già questa settimana potrebbe essere presa la decisione finale in un senso o nell’altro. Da La7, di cui presto sarà nuovo direttore di rete, Paolo Ruffini starebbe insistendo per convincere Serena Dandini a scendere dal groppone del cavallo morente per lanciarsi in una nuova avventura professionale.

Nel caso il trasferimento all’emittente di Telecom dovesse concretizzarsi, la conduttrice sarebbe costretta a lanciare un nuovo programma dato che il suo Parla con me è di proprietà della Rai. Nonostante gli ascolti inferiori alla media di rete ed i costi di produzione tutt’altro che economici, la chiusura del programma sarebbe un colpo basso per la tv pubblica. L’ennesimo, dopo l’uscita dalla Rai di Santoro, Saviano (con Vieni via con me) e Ruffini.


27
agosto

GIOVANNI STELLA SU SANTORO: “E’ FACILE CHIEDERE LIBERTA’ COI SOLDI DEGLI ALTRI. MICHELE HA BISOGNO DI UN NEMICO E SE NON LO TROVA LO CERCA NEL PROPRIO EDITORE”.

Giovanni Stella

Scalzato dal cavallo di viale Mazzini, Michele Santoro sembrava destinato a finire tra le braccia di Giovanni Stella, amministratore delegato del gruppo Telecom Italia Media che controlla -tra le altre reti- anche la “zona franca” dell’informazione chiamata La7. E invece Santoro le stelle le ha viste ma solo metaforicamente quando le trattative per il suo nuovo contratto sono cadute in un nulla di fatto. Colpa del Premier, dice qualcuno: Mister B. contrario ad un nuovo avvento dell’anchorman di Annozero, avrebbe fatto pressioni su La7 affinchè Santoro non trovasse spazio sull’emittente di TI Media.

Il dottor Stella, da quattro anni alla guida del gruppo, respinge le accuse e in un’intervista pubblicata oggi dal Giornale, nega di aver ceduto alle pressioni di Berlusconi e attacca Santoro che ancora oggi, a pochi giorni dal via della nuova stagione, resta un precario senza contratto:

Se mi avessero chiesto una cosa del genere avrei dato le dimissioni. Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta, nessun controllo su scaletta, ospiti e filmati. E’ stato lui a venire da me. Io ho una regola: nulla chiedere, nulla rifiutare, tutto verificare. Eravamo d’accordo su tutto: corrispettivo economico, collaboratori, tipo di prodotto, costo puntate. Ma nessun editore può dare carta bianca perchè ha la responsabilità finale di quello che va in onda“.

E continua:

(In Rai, ndr) gli facevano solo dei buffetti. Con me avrebbe avuto un osso ben più duro. Le regole si applicano a tutti: da Lerner a Piroso. Solo Mentana non deve riferire a me perchè, in quanto direttore, si assume tutte le responsabilità“.

Come a dire che in Rai si è fatto tanto rumore per nulla. Nonostante gli attacchi più o meno velati di Mauro Masi, e gli allarmismi sui contratti che puntualmente non venivano rinnovati, Annozero è sempre tornato in onda, almeno fino a quando l’azienda e Santoro non si sono accordati su un lauto compenso di buona uscita. Insomma per Giovanni Stella La7 non è la Rai, e se Santoro vuole totale libertà, dovrà arraggiarsi da solo:





26
agosto

LUCA TIRABOSCHI A TUTTO CAMPO: UMAN BRUTTO MA FACEVA ASCOLTI, TAMARREIDE L’ESATTO CONTRARIO. IDEA TALK SHOW POLITICO

Luca Tiraboschi, direttore di Italia1

Siamo alla vigilia della nuova stagione televisiva, e forse era pure ora. Come buona  tradizione vuole, cominciano ad uscire allo scoperto i direttori di rete con auspici, buone intenzioni ed errori da non commettere più. Il primo a esporsi sembra essere Luca Tiraboschi, uno che di tanto in tanto rilascia dichiarazioni audaci sulla sua rete, sempre più al centro delle polemiche per il progressivo calo di ascolti, al di là della fisiologica emorragia giovanile, target di rete traghettato su altre piattaforme e canali.

Il direttore della rete young cerca di tracciare un profilo a largo raggio di quelli che sono stati gli ultimi travagliatissimi mesi e di quelle che saranno le innovazioni autunnali. Non si può non cominciare con il giudizio, che molto vi farà discutere, espresso dalle due sperimentazioni recenti, iniziate male e finite peggio. Avete capito bene…Uman e Tamarreide.

“Uman faceva ascolti, ma era brutto. Tamarreide, invece, era bello e non faceva ascolti. Io non sfuggo mai dalle mie responsabilità”.

C’è spazio anche per un po’ di fantatelevisione nell’intervista a Libero. Incalzato su quella che sembra solo una provocazione, ovvero un ritorno di Michele Santoro nella rete in cui condusse Moby Dick, Tiraboschi spiega come ha immaginato un possibile talk per il suo canale, e apre in tal senso a un progetto, qualora ce ne sia la volontà dai piani altissimi di Mediaset.


17
agosto

LA 7: E’ SCATTATA L’ORA X PER ‘L’ASSEDIO FINALE’ A BERLUSCONI?

Silvio Berlusconi sotto l'assedio di La 7

Giorni caldissimi per la politica e per la storia economica italiana. Mentre cominciano a delinearsi gli effetti di una raffica di misure di austerità per salvare la finanza e l’economia del Paese e lo stesso Silvio Berlusconi ammette di aver dovuto cedere il passo snaturando la sua filosofia liberale (o forse liberista), c’è una sola emittente che sta seguendo in maniera febbricitante ogni piccola sfumatura ed evoluzione del nuovo quadro.  Parliamo ovviamente di La 7. Una costruzione sempre più coerente quella dell’astro ‘rinascente’, ben consapevole che solo nel solco di questo momento può diventare veramente il terzo polo televisivo italiano.

Il faro ‘rosso’ della rete è sicuramente il telegiornale di Enrico Mentana, unico baluardo dell’informazione ‘alternativa’ degno di creare un asse con il Tg 3 di Bianca Berlinguer, che ha dedicato un lungo speciale alla riunione fatale del Consiglio dei Ministri sui tagli mettendo in scena la ‘crocifissione’ del ‘povero’ ministro Rotondi costretto a cadere e rialzarsi sotto i colpi di domande e polemiche provenienti anche dagli amici Tosi e Formigoni, opportunamente stuzzicati dal padrone di casa.

Non è da meno però la pungente intraprendenza giornalistica di Luisella Costamagna. Se per Luca Telese eravamo abituati a un profilo di osservatore abbastanza frizzantino nelle ultime sere la bionda compagna d’avventura ha ben affilato le lame verbali non arrendendosi di fronte al politichese dei suoi ospiti. E’ apparsa incalzante, a tratti quasi stizzita dinanzi agli artifici retorici dei malcapitati mandati a giustificare l’apoteosi dell’impopolarità: le tasse. Quasi un sarcasmo santoriano, come a voler far capire da che parte pendesse e quanto poco tollerasse questa retromarcia politica di coloro che dovevano liberare dalle tasse e che invece ora sono esattori come e peggio degli altri.


10
agosto

MICHELE SANTORO A CIELO? SKY CADE DALLE NUVOLE. COSI’ SI INFITTISCE IL NUOVO GIALLO ESTIVO

Michele Santoro

L’ascesa al Cielo di Michele Santoro è diventata un giallo che neanche l’ispettore Derrick. Tra indiscrezioni, colpi di scena, smentite sussurrate e poi rilanciate con voce scandita, la presunta trattativa tra il mattatore di Annozero e Sky sta tenendo tutti col fiato sospeso. Esiste davvero la possibilità che il giornalista approdi alla corte di Murdoch oppure siamo solo di fronte a ”voci infondate“, come hanno riferito direttamente da News Corp? Già, perchè ai vertici dell’emittente satellitare affermano di non saperne nulla. Di fronte ai rumors che il teletribuno avrebbe preso contatti per trasmettere dal canale Cielo, cadono dalle… nuvole.

E allora da dove salta fuori la clamorosa indiscrezione lanciata stamane dal quotidiano Libero? Se il giornale diretto da Maurizio Belpietro ha sparato la notizia a tutta pagina, la faccenda avrà anche un fondo di verità. No?! A questo punto, però, non si capisce come mai l’emittente di Murdoch si sia affrettata a dichiarare che il trasferimento di Santoro a Sky non avrebbe alcun fondamento. Santo Cielo, la questione si fa intricata!

Così ha preso forma un nuovo thriller estivo, tanto bizzarro quanto appassionante perchè riguarda uno dei giornalisti più seguiti dai telespettatori. Tra le possibili soluzioni al cluedo santoriano, rimaniamo incuriositi da quella offerta da Dagospia. Allora: la notizia sparata da Libero sarebbe da leggersi come un “segnale” rivolto a La7 ed in particolare al suo Amministratore Delegato.  Secondo il sito di D’Agostino, il messaggio in codice potrebbe essere più o meno questo: “Stella in campana! Michelone potrebbe salire in ‘Cielo’. Perchè non tentare di riallacciare un rapporto?“.