Siamo alla vigilia della nuova stagione televisiva, e forse era pure ora. Come buona tradizione vuole, cominciano ad uscire allo scoperto i direttori di rete con auspici, buone intenzioni ed errori da non commettere più. Il primo a esporsi sembra essere Luca Tiraboschi, uno che di tanto in tanto rilascia dichiarazioni audaci sulla sua rete, sempre più al centro delle polemiche per il progressivo calo di ascolti, al di là della fisiologica emorragia giovanile, target di rete traghettato su altre piattaforme e canali.
Il direttore della rete young cerca di tracciare un profilo a largo raggio di quelli che sono stati gli ultimi travagliatissimi mesi e di quelle che saranno le innovazioni autunnali. Non si può non cominciare con il giudizio, che molto vi farà discutere, espresso dalle due sperimentazioni recenti, iniziate male e finite peggio. Avete capito bene…Uman e Tamarreide.
“Uman faceva ascolti, ma era brutto. Tamarreide, invece, era bello e non faceva ascolti. Io non sfuggo mai dalle mie responsabilità”.
C’è spazio anche per un po’ di fantatelevisione nell’intervista a Libero. Incalzato su quella che sembra solo una provocazione, ovvero un ritorno di Michele Santoro nella rete in cui condusse Moby Dick, Tiraboschi spiega come ha immaginato un possibile talk per il suo canale, e apre in tal senso a un progetto, qualora ce ne sia la volontà dai piani altissimi di Mediaset.
“Ammetto che mi piacerebbe metter su un bel programma con Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Il loro stile irriverente e sagace sarebbe perfetto. Massì, ne approfitto per lanciare la proposta all’azienda. Se serve siamo pronti. In passato, del resto, lo abbiamo già fatto con Claudio Martelli e Mario Giordano”.
Parole importanti per la generale aria di restylng che si respira anche nei programmi più consolidati. Grande attesa per le due nuove coppie di conduttori che traghetteranno alla nuova stagione due marchi importanti di rete quali Le Iene e Colorado. La parola d’ordine sembra essere passaggio ad uno stile più da varietà, termine che ultimamente vuol dire tutto e niente però:
“L’idea è stata di Davide Parenti. Con Enrico Brignano e Luca Argentero sperimenteremo un nuovo modo di lanciare i servizi, più da varietà, decisamente più morbido rispetto alla cifra di Luca e Paolo”.
“Per questa stagione abbiamo deciso di scommettere su Paolo Ruffini e Belen. Con il loro arrivo la trasmissione tende a virare verso il varietà. Sfrutteremo Belen per quello che sa fare grazie anche ad alcune soluzioni inedite legate alla comicità”.
Una battuta anche sul nuovo programma di Mammucari definito una bella sorpresa, sull’importanza di Piero Chiambretti per la rete fino ad essere considerato il faro, sulle novità di Mistero che oltre al paranormale (per cui si cerca un volto under 30 da lanciare) farà un balzo nella cronaca nera adeguandosi alla tendenza di tutta la televisione generalista da un anno a questa parte.
1. Francesco Amico ha scritto:
26 agosto 2011 alle 16:12