Lo stallo che durava ormai da mesi è stato sbloccato: con il voto odierno, infatti, il Consiglio d’Amminitrazione della Rai ha finalmente approvato il pacchetto di nuove nomine. Su proposta del direttore generale Lorenza Lei sono state decretate a maggioranza le direzioni di Rai3, Tg2, Rai e Gr Parlamento e Rai Gold. Per la serie ‘a volte ritornano’, in particolare, l’ex direttore del Tg3 Antonio Di Bella è stato designato responsabile della terza rete. Marcello Masi sarà invece il nuovo direttore del Tg2.
Di Bella succederà al dimissionario Paolo Ruffini (il quale da ottobre sarà direttore di rete a La7), siedendo su una poltrona che già aveva occupato da ottobre 2009 a giugno 201o. La sua nomina era nell’aria, almeno da queste parti. Infatti, già lo scorso 8 settembre annunciammo che il ritorno dell’ex direttore ’spodestato’ sembrava cosa ormai fatta (leggi l’antemprima di DM, qui). Stamane, col voto del Cda, ne abbiamo avuto la conferma ufficiale.
Anche la nomina di Marcello Masi (nessuna parentela con l’ex DG Rai…) a responsabile del Tg2 è una conferma: il giornalista, infatti, negli ultimi tre mesi ha occupato tale ruolo come direttore ad interim della testata. Nella seduta odierna del Cda sono state decretate a maggioranza altre nomine che da tempo attendevano di essere sbloccate. Così, Giovanni Miele occuperà la poltrona del Gr Parlamento, Gianni Scipione Rossi quella di Rai Parlamento e Roberto Nepote assumerà la direzione di Rai Gold. Decise anche tre condirezioni: Gianfranco D’Anna al Gr3, Giorgio Giovannetti a Gr Parlamento e Simonetta Faverio a Rai Parlamento.
Su queste ultime due nomine – si apprende – il voto del Consiglio è stato combattuto, spaccato a metà: a favore hanno infatti votato i 5 consiglieri di maggioranza, mentre dall’opposizione sono arrivati 4 no, compreso quello del Presidente della Rai Paolo Garimberti. A poche ore dalle nuove nomine, si registrano già i primi contraccolpi polemici (e politici). Secondo i consiglieri di minoranza Rizzo Nervo e Van Straten saremmo di fronte “ad un vero e proprio marchettificio, all’autolottizzazione di una maggioranza assecondata consapevolmente dal direttore generale che pur di sopravvivere è disposto a qualsiasi compromesso“.
1. Giuseppe ha scritto:
28 settembre 2011 alle 15:55