Mentre la sua coinquilina del Festival, Belen Rodriguez, spadroneggia a destra e a manca con camei, interviste fiume, spot e premi per Elisabetta Canalis sembra essere il momento del bilancio. Un calcolo di costi e benefici che, secondo quanto dichiarato dalla stessa Eli, sulle colonne di Dt starebbero per portarla alla decisione definitiva di far carriera all’estero, al di là non solo delle Alpi ma anche dell’Oceano, nell’America del suo George.
‘Può sembrare un clichè, ma è vero: gli italiani non appoggiano i compatrioti che si guadagnano nuove opportunità all’estero‘. A qualcuno potrebbe sembrare un contagio della sindrome di Carla Bruni, ad altri semplicemente la modernizzazione del detto latino nemo profeta in patria est. In buona sostanza però la Canalis è come se facesse passare gli italiani e le italiane per rosiconi, se non per ingrati verso una portabandiera di cotante grazie. Lei si dice amareggiata per la freddezza dell’italico popolo, ma i suoi ultimi atteggiamenti sembrano più che altro quelli di una che non vuole più abbassarsi a standard molto poco internazionali. Il titolo di Lady Clooney prima o poi lo deve pure far pesare d’altronde.
Da quando passeggia beata nei giardini della villa su quel ramo del lago di Como Elisabetta ha dato mostra di sé molto poco, concedendosi in pratica come grande evento solo Sanremo. Non si sa se sono mancate le offerte per farle conquistare quel ruolo di peso che forse cercava nelle nostre trasmissioni o se è stato il suo alto standard di glamour a permetterle di bypassare proposte magari poco allettanti. Certo che il suo presunto respiro internazionale nelle interviste festivaliere proprio non si è visto, e forse è proprio in quei frangenti che Eli si è attirata quell’antipatia che lamenta.