La tv cerca i precari, offre loro una grande opportunità. E tanti bei soldini. Nei giorni in cui il Ministero dell’Economia attesta la disoccupazione italiana sopra l’8%, Mediaset sta trasmettendo uno promo tanto esplicito quanto allettante: “Sei un insegnante precario della scuola? Sei disoccupato? Vuoi rimetterti in gioco e fare qualcosa di diverso? Contattaci, puoi vincere dieci anni di stipendio“. Un annuncio per invitare i docenti senza cattedra a proporsi come partecipanti di un nuovo show al quale la tv del Biscione sta lavorando, come DM ha annunciato in tempi non sospetti.
Canale5 come saprete sta pensando ad una scuola per vip somari e gli insegnati, scelti appunto tra i precari, avranno il compito di istruire gli ignoranti ad honorem loro abbinati. Il loro sforzo didattico verrà lautamente ripagato visto che si mettono in palio ben 150 mila euro: ”dieci anni di stipendio”, come aveva già anticipato DM ai suoi lettori (per maggiori info clicca qui) e come ora recita lo spot in tv. Non è mai troppo tardi è il titolo al momento più accreditato, d’effetto perchè richiama direttamente il glorioso programma di istruzione popolare che negli anni ‘60 contribuì all’alfabetizzazione del Paese. I conduttori del reality con ogni probabilità saranno Federica Panicucci e Alfonso Signorini, ex prof di lettere.
Dalla parte dei precari, però, l’idea di Canale5 è suonata come un’offesa, soprattutto in questo momento in cui il mercato del lavoro vive una forte contrazione. Proprio sabato scorso i disoccupati sono scesi in piazza a rivendicare i loro diritti, anche se in realtà i sit-in di protesta non hanno registrato una grande affluenza. Il dissenso si è concentrato piuttosto sulla spettacolarizzazione del precariato, di cui Mediaset si sarebbe macchiata, mescolandosi ad arte con motivazioni politiche. “Il berlusconismo taglia i fondi a scuola, università e cultura per ridurre gli operatori di questi settori a prostituirsi moralmente per un tozzo di pane” ha denunciato Felice Belisario (Idv), mentre il Forum precari della scuola ha accusato “le televisioni della famiglia del premier“ di sfruttare la disperazione dei senza lavoro “con la solita lotteria della fortuna“.