Lo sputacchione no, non l’aveva considerato. Claudio Donat Cattin, autore della trasmissione Centocinquanta, mai si sarebbe aspettato di ricevere uno sputo da parte di un professionista della tv come Pippo Baudo, ed ora non è intenzionato perdonare la reazione del salivatore di Militello. Il gesto del conduttore Rai, lo ricordiamo, era avvenuto dietro le quinte del programma sull’Unità d’Italia, a margine di uno scontro verbale con Bruno Vespa (di cui Donat Cattin è storico autore). “E’ stato un episodio assurdo, che non voglio commentare perché si commenta da solo. Per me la vicenda si è chiusa lì. Metto una pietra sopra allo sputo e al mio rapporto con Baudo” ha affermato il capostruttura in un’intervista pubblicata dal settimanale Oggi.
“Lo sputo non mi ha colpito, ma resta un comportamento allucinante, seguito peraltro a una raffica di insulti che non avevano alcuna motivazione” prosegue Donat Cattin, spiegando che i dissidi con il Pippone nazionale sono iniziati proprio sul programma patriottico di Rai1. “Baudo lo conosco da vent’anni, abbiamo sempre avuto uno splendido rapporto. Ma da quando lavoravamo a Centocinquanta ce l’aveva con me. Forse aveva capito che non condividevo alcune sue scelte, il suo metodo autoritario. Evidentemente, in questa fase della sua vita gli è difficile accettare le critiche“.
Le opinioni diverse ci stanno, il confronto acceso pure, ma lo sputacchione no: l’autore Rai insiste sulla gravità di quella reazione e rifiuta l’eventualità che Baudo si scusi con lui.”So che ha detto a Vespa che sarebbe pronto a farlo. Ma, sinceramente, non mi interessa” ha commentato. A Viale Mazzini, intanto, sembrano intenzionati a voler sanzionare quell’episodio. Se da una parte Baudo ha risposto ad un’offesa (Donat Cattin lo aveva accusato di tenere “comportamenti mafiosi“, ndDM), dall’altra lo sputo potrebbe costargli una multa vicina ai 100 mila euro.