12
aprile

REPORT CONTRO I SOCIAL NETWORK? MILENA GABANELLI REPLICA ALLE CRITICHE DEGLI INTERNAUTI

Milena Gabanelli

Il popolo della rete non perdona, soprattutto quando si ritiene offeso dalla tv. Ora ne sa qualcosa anche Milena Gabanelli, alla quale gli internauti hanno rifilato un “epic fail“, certificato digitale di figuraccia. Domenica sera, all’interno di Report, la giornalista di Rai3 ha presentato un servizio intitolato “Il prodotto sei tu“, dedicato ai social network. Un viaggio nel mondo di internet che però non è piaciuto affatto a chi la rete la frequenta con assiduità perchè ritenuto superficiale, demagogico o addiritura offensivo. Così, su Facebook e Twitter sono spuntate valanghe di commenti critici nei confronti della trasmissione.

Il servizio di Report ha parlato alla diffusione dei social network e poi ha snocciolato una litania di rischi legati alla navigazione: truffe online, spam, utilizzo e vendita dei propri dati personali a fini commerciali, pericoli per i minori, furto di identità… Una denuncia giusta che però è stata presentata in chiave apocalittica, evidenziando soprattutto gli aspetti negativi del web. E infatti sono stati soprattutto i toni scelti da Report a far infuriare gli internauti, i quali ora rimproverano alla Gabanelli  di aver mandato in onda un’inchiesta piena di imprecisioni e banalità. Più che un approfondimento giornalistico, accusano, è stata una lezioncina sui lati oscuri della rete.

I fan di Report, dunque, si dividono sui social network e dibattono a colpi di “tweet”: da una parte le voci severe, dall’altra quelle (altrettanto consistenti) di chi apprezza Report come unica voce “indipendente”. Milena Gabanelli replica alle critiche, in un’intervista all’Unità spiega:”Noi non abbiamo fatto una puntata per la rete, che conosce benissimo e sa tutto, ma abbiamo portato in una tv generalista un argomento che di solito viene discusso in rete tra competenti“. E ancora: “abbiamo fatto una puntata senza dire alla fine cosa è bene e cosa è male“, in risposta a chi le rimproverava di aver offerto una visione parziale del tema trattato.

Il linguaggio scelto da Report, dunque, è stato volutamente semplificato perchè – spiega la giornalista – “mi guarda anche la signora Cesira e devo essere in grado di spiegare anche a lei certe cose“. In verità, molti sono convinti che forse l’unico punto debole della trasmissione sia stato proprio questo, cioè la convinzione da parte della tv che il “popolo della rete” e il mondo della signora Cesira siano ancora realtà distanti anni luce, incapaci di comunicare. ”Abbiamo dovuto ovviamente adattare il linguaggio, semplificare, ma penso che il servizio sia stato molto utile…” ha detto la Gabanelli.

A ben guardare, però, molte delle reazioni alla puntata di domenica scorsa sembrano esagerate. In fondo la trasmissione di Rai3 ha il diritto di scegliere il linguaggio che ritiene più opportuno per trattare un determinato argomento. Come tutti gli approfondimenti tv, Report racconta una realtà che non è necessariamente una verità monolitica, assoluta. Che si aspettavano, invece, i corsari del 2.0?

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3 Commenti dei lettori »

1. Norat ha scritto:

12 aprile 2011 alle 13:56

Secondo me ha, invece, affrontato un tema molto delicato e lo ha fatto nel modo giusto.
Conosco gente che su facebook spiattella fatti ed informazioni private con una leggerezza davvero incomprensibile e, probabilmente, dopo aver visto Report, adotterà un atteggiamento un pochino più prudente. Sono daccordo sul fatto che i toni fossero molto drammatici ma credo che l’argomento andasse affrontato in quest’ottica, dal momento che uno strumento come il social network, oggi, viene spesso utilizzato in modo troppo superficiale…
Tralaltro non mi risulta affatto che abbiano detto falsità.



2. Lorenzo ha scritto:

12 aprile 2011 alle 14:19

Ho visto la puntata e l’ho trovata utile e ben fatta per tante persone che non hanno dimistichezza con Fb e internet. Secondo me queste critiche nascono dal fatto che Report ha colto nel segno, quindi non le condivido.



3. TaylorHayes ha scritto:

12 aprile 2011 alle 14:43

Ho visto la puntata e… è vero i toni erano un pò apocalittici, ma la penso come “Norat”: tanta gente fa un uso inconsapevole dei social network.
Se non sbaglio sull’argomento è stato scritto anche un thriller di jeffery deaver.
I rischi ci sono ma allora tanto vale non connettersi proprio a internet; invece se se ne fa un uso consapevole non vedo grossi pericoli.



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