Donne nude negli spot



7
aprile

DONNE NUDE NEGLI SPOT, APPROVATO UN ACCORDO PER DIRE BASTA. SERVIRA’?

Oliviero Toscani

Tra gli intrecci sesso-politica, le recriminazioni legate a Il corpo delle donne e le provocazioni continue di Antonio Ricci la figura femminile e la sua evoluzione nell’immaginario collettivo italiano sono state più volte al centro dell’attenzione in questi ultimi mesi. Da un accordo tra associazione dei consumatori, dei committenti e dei pubblicitari è nato adesso un accordo per rafforzare il divieto di usare il corpo femminile in maniera strumentale e offensiva.

Per sancire ufficialmente l’impegno a creare una discontinuità con l’andazzo recente della pubblicità sono intervenute Mara Carfagna ed Emma Bonino, due donne con una storia personale e politica molto diversa alle spalle, ma concordi nella svolta da imprimere al legame sempre più pericoloso tra commercio ed immaginario, tra affari e mercificazione.

La Carta degli Impegni, questo il nome del documento, prende spunto dal protocollo sottoscritto dal Ministero delle Pari Opportunità con l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria a margine di un convegno dedicato proprio al consumo dell’immagine della donna. Dai proclami dei partecipanti alla sottoscrizione sembra essere una pagina di vera svolta, considerata anche l’intenzione di premiare il miglior spot che riesca a rendere finalmente un’immagine moderna e varia del gentil sesso all’epoca dell’emancipazione.