Web



11
aprile

LA TV E IL WEB

Tv e Web

di Massimo Dorati – [Hai perso la terza parte? Clicca qui] E adesso parliamo di web , quel posto in cui oggi bisogna esserci per forza, quel luogo in cui se non ci sei sei out, una sorta di Via Montenapoleone dove i brand, le griffe devono esserci. E’ naturalmente una esasperazione, ma da luogo di nerds oggi è diventato ‘luogo di culto’. La moda che da  sempre si atteggia a guru e paraguru del vissuto quotidiano, oggi si è buttata a pesce sul web e la figura della fashion blogger è assurta a vera e propria star osannata e invitata da tutte le griffe più prestigiose. Una giovane e piacevole bocconiana di nome Chiara Ferragni è diventata una sorta di magica trend setter accolta con tutti gli onori del caso. Stessa sorte, ma in maniera meno eclatante con i blog di tv, un tempo visti con una certa sufficienza, oggi letti, consultati e magari seguiti in quanto espressione degli umori variegati del popolo del web.

Insomma, per lavorare, fare marketing, sperimentare, strategicizzare, il web è fondamentale e nel caso di tv e web è in atto un sottile ma costante avvicinamento dei linguaggi fino a che a breve si fonderanno, probabilmente, in un grande tutt’uno; la tv e il web andranno a braccetto. Un dato che voglio fornirvi è che dal 2012 per i prossimi 5 anni i televisori di nuova generazione avranno l’ accesso diretto ad internet e al previsione di vendita sarà di circa 15 milioni di nuove tv : capite bene che il businnes è piuttosto appetibile.

Naturale, quindi, che Rai e Mediaset, abbiano cominciato, inizialmente in modo molto light e poi via via con sempre maggiore vigore ed impeto, a presidiare il web con Rai.it e Rai.tv la prima, e con Tgcom e Mediaset.it la seconda, offrendo agli utenti l’opportunità di rivedere filmati, contenuti interi on demand e logicamente infarcedoli o di bilboard o di spot da 15 secondi.

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29
marzo

LA FRAMMENTAZIONE DEGLI ASCOLTI E IL NUOVO MODO DI GUARDARE LA GENERALISTA SUL WEB

Gabriel Garko

di Massimo Dorati – [Hai perso la seconda parte? Clicca qui] Parliamo ora di Canale 5, della rete ammiraglia, cominciando con le fiction seriali. A parte il fisicaccio conturbante acchiappa ascolti delle fiction con Gabriel Garko, non è stata una stagione di trionfi, anzi capisaldi storici tipo Distretto di Polizia hanno registrato ascolti molto al di sotto delle aspettative e in un’ottica industriale com’è quella del Biscione è inconcepibile continuare ad investire somme molto cospicue quando il mercato rigetta il genere. Per correttezza dirò che certi ascolti anche a me sono sembrati troppo deludenti per l’oggettiva qualità del prodotto ma va da sé che il popolo è sovrano e quindi molte delle fiction programmate sono state rigettate.

Molto bene sono andati i preserali dove si è visto un lavoro fatto ad arte: le produzioni sperimentate hanno dato ottimi risultati, ma sappiamo tutti il valore e la valenza che hanno in termini economici ma soprattutto strategici i preserali: fanno da traino al tg che a sua volta spinge Striscia e così via fino a notte inoltrata.

Annoso problema per le pellicole in prima serata: “Floppissimi” a volte inspiegabili. Con questa frammentazione di ascolti e questo immotivabile rifiuto del lungometraggio, nonostante una gigantesca e variegata offerta di cinema, è quasi impossibile predeterminare “a naso” certi possibili ascolti. Un tempo, prima di questo tsunami, era possibile piazzare un film ed era piuttosto facile anche sapere quando, a spanne, avrebbe potuto fare quel dato film. Oggi non è più così ed è un lavoro titanico e scoraggiante.

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17
ottobre

MONEY DROP: GLI SPECIALI DIROTTATI SUL WEB?

Gerry Scotti

E pensare che erano state annunciate come l’evento che avrebbe segnato il ritorno del grande quiz in prima serata, come ai tempi di Mike Bongiorno. Invece il destino delle quattro puntate di Money Drop, già registrate in Germania, potrebbe essere molto meno nobile. Pare, infatti, che le alte sfere Mediaset stiano valutando la possibilità di dirottare il quiz in versione prime time sul web (Net tv o Video Mediaset non è dato saperlo).

E’ lo stesso Gerry Scotti, infatti, nel corso di una diretta web con Qui Mediaset a rivelare una modalità di fruizione del tutto particolare che non può che riportare a quanto scritto poche righe fa. Alla domanda di un utente sull’arrivo di Money Drop, il conduttore pavese risponde così:

Money Drop arriva a dicembre su Canale 5 ma il bello è che in Germania ho già realizzato quattro grandi speciali, quattro puntate evento e mi sarebbe piaciuto in questo contesto dirvi come e dove andranno in onda ma è una novità di questi giorni. Non vi posso dire come ma forse le potrete vedere quando vorrete voi, come vorrete voi, capito? [...] Non abbiamo deciso in maniera definitiva ma lo faremo entro quindici giorni (la diretta risale a mercoledi scorso, ndDM)”.

Una scelta a sorpresa, anche perchè si diceva che le quattro puntate sarebbero state editate in modo da essere spalmate nel preserale. Il cambiamento di rotta se da un lato è comprensibile (se il prime time fosse andato male si rischiava di bruciare anche la partenza del game in preserale), dall’altro è paradossale visto che si poteva ritenere Money Drop adatto al preserale, prima di recarsi a Colonia. Perchè, poi, non conservare le puntate per lo slot originario, qualora la messa in onda in preserale dovesse avere buoni riscontri?!





29
settembre

FICTION SUL WEB. SE NON ORA, QUANDO?

Il Dinosauro di Terra Nova - Roma Fiction Fest

Domani sarà l’ultimo giorno del Roma Fiction Fest e qualcuno nemmeno si sarà accorto della sua esistenza. Questo succede perché la fiction non ha e non può avere la stessa tradizione del cinema e quindi anche un festival che riguarda un prodotto televisivo, nell’immaginario di molti, non può essere paragonato ad un festival cinematografico.

Eppure tanto sta cambiando e si capisce guardando i molti ragazzi che affollano l’Auditorium Parco della Musica già da qualche giorno. Saranno studenti di cinema, di Sociologia o di Scienze della comunicazione oppure semplicemente degli appassionati del linguaggio televisivo in generale e delle serie tv in particolare. Certamente le serie quelle con la “s” maiuscola sono quelle americane e su questo, credo, nessuno vorrà contraddirmi. Brothers and sisters, Damages, Dexter, Lost, 24 Hours, Nurse Jackie, Dirty sexy money (mi fermo altrimenti non vado più avanti a scrivere) non sono solo televisione ma si avvicinano moltissimo al linguaggio cinematografico. Anzi, se mi permettete, spesso vanno pure oltre il cinema stesso. E questo l’hanno capito, molto prima di me, registi Usa del calibro di Steven Spielberg che, infatti, è ormai un produttore di serie tv.

Il suo Terra Nova, è una serie andata in anteprima al Fiction Fest e che andrà in onda su Fox canale 111 di Sky a partire dal 4 ottobre, ogni martedì alle 21. Quasi in contemporanea con gli Stati Uniti dove l’anteprima ha avuto un discreto (ma non esaltante) successo, ed è stata seguita da 9 milioni di telespettatori. Aspettiamo anche di vedere il suo Falling skies, una serie sull’arrivo degli alieni sulla terra. Per questo immagino che il modello per tutti questi ragazzi che affollano il Fiction Fest non siano le fiction nostrane e che il loro desiderio, se un giorno vorranno fare il mestiere di registi o sceneggiatori, sia quello di realizzare prodotti come quelli statunitensi. Mi dispiace deluderli ma questo, in Italia, è praticamente impossibile.


6
maggio

UMAN TAKE CONTROL: VERONICA CIARDI SUPERSTAR. PER GLI ALTRI SOLO LE BRICIOLE

Veronica Ciardi

Le hanno fatto fare di tutto: dal lavare l’alluce dei suoi compagni a dimenarsi con il palo della lapdance. Oneri e onori per Veronica Ciardi, ma una caterva di punti all’attivo nell’umanometro; praticamente finora si è aggiudicata tutti i premi: spazzole, spazzolini, letto, tovaglie, cotonfiocchi lasciando agli altri pochissima piazza. L’unico che riesce a tallonarla in maniera almeno competitiva è Maicol. Praticamente un monopolio dei due gieffini della decima annata che per il momento staccano gli altri concorrenti in maniera netta.

Per gente come Sergio Volpini sono tempi durissimi: praticamente la Ciardi lo ha quintuplicato. O gli Ottusangoli (così i come i sostenitori del Principe) si svegliano e organizzano un attacco al vertice degno di tale nome, ammesso che dopo tutta la massa di concorrenti che hanno popolato la casa di Cinecittà, ci sia ancora un fan club per il surfista, oppure per il primo idolo della Gialappa’s il destino da gatto in tangenziale è segnato.

In Veronica la bellezza c’è, il personaggio anche, tra i mille scatti di rabbia, debolezza e passionalità. Sicuramente però c’è anche un attivissimo gruppo di appassionati che si mobilitano minuto per minuto per farla troneggiare in ogni disputa umanoide. Una fedeltà costante, spasmodica e quasi maniacale ad un personaggio, che sta aprendo nuovi interessanti risvolti alla comprensione dei meccanisimi che la televisione del futuro deve considerare per il suo sviluppo.





12
aprile

REPORT CONTRO I SOCIAL NETWORK? MILENA GABANELLI REPLICA ALLE CRITICHE DEGLI INTERNAUTI

Milena Gabanelli

Il popolo della rete non perdona, soprattutto quando si ritiene offeso dalla tv. Ora ne sa qualcosa anche Milena Gabanelli, alla quale gli internauti hanno rifilato un “epic fail“, certificato digitale di figuraccia. Domenica sera, all’interno di Report, la giornalista di Rai3 ha presentato un servizio intitolato “Il prodotto sei tu“, dedicato ai social network. Un viaggio nel mondo di internet che però non è piaciuto affatto a chi la rete la frequenta con assiduità perchè ritenuto superficiale, demagogico o addiritura offensivo. Così, su Facebook e Twitter sono spuntate valanghe di commenti critici nei confronti della trasmissione.

Il servizio di Report ha parlato alla diffusione dei social network e poi ha snocciolato una litania di rischi legati alla navigazione: truffe online, spam, utilizzo e vendita dei propri dati personali a fini commerciali, pericoli per i minori, furto di identità… Una denuncia giusta che però è stata presentata in chiave apocalittica, evidenziando soprattutto gli aspetti negativi del web. E infatti sono stati soprattutto i toni scelti da Report a far infuriare gli internauti, i quali ora rimproverano alla Gabanelli  di aver mandato in onda un’inchiesta piena di imprecisioni e banalità. Più che un approfondimento giornalistico, accusano, è stata una lezioncina sui lati oscuri della rete.

I fan di Report, dunque, si dividono sui social network e dibattono a colpi di “tweet”: da una parte le voci severe, dall’altra quelle (altrettanto consistenti) di chi apprezza Report come unica voce “indipendente”. Milena Gabanelli replica alle critiche, in un’intervista all’Unità spiega:”Noi non abbiamo fatto una puntata per la rete, che conosce benissimo e sa tutto, ma abbiamo portato in una tv generalista un argomento che di solito viene discusso in rete tra competenti“. E ancora: “abbiamo fatto una puntata senza dire alla fine cosa è bene e cosa è male“, in risposta a chi le rimproverava di aver offerto una visione parziale del tema trattato.

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6
aprile

CORONA STAR’S WEB: FABRIZIO CORONA REALIZZA IL PRIMO CANALE WEB-TELEVISIVO SUL GOSSIP

Sara Tommasi

Sara Tommasi su Corona Star's Web

Non gli basta fare l’inviato per il segmento giornalistico di Domenica Cinque, lo scrittore di romanzi, l’attore per fiction e finire ogni due per tre su tutti i quotidiani e settimanali di gossip per la tormentata storia d’amore con Belen Rodriguez e per i guai, alcuni anche innocenti per carità, che è solito combinare. Fabrizio Corona ha tutte le intenzioni di bruciare i tempi e per lui è già arrivato il momento di lanciarsi a 360 gradi nell’ “etere”, si fa per dire, televisivo.

Dal 29 marzo la piattaforma web Streamit Twww.tv ospita infatti, tra la tv di Gianna Tani (!), le news di Telepadania (!) e AdnKronos e i canali delle piccole squadre di calcio, anche un canale realizzato dall’ex re dei fotografi e diretto da Francesco Bevivino: Corona Star’s Web.

“La prima tv sul web dedicata al mondo del gossip” è il 143esimo canale ospitato da Streamit, che pare proprio intenzionata a puntare sulla popolarità del celeberrimo figlio del compianto giornalista per riscuotere successo tra il grande pubblico di internet. Al momento il nuovo network, in stato embrionale, propone delle brevi interviste ai vip nostrani, da Emanuela Tittocchia a Sara Tommasi, e i dietro le quinte di alcuni servizi fotografici, tra cui spiccano quelli della famiglia Rodriguez. Roba grossa insomma.


21
settembre

ANNOZERO, SANTORO RILANCIA: IL PROGRAMMA APPARTIENE AL PUBBLICO. E SUL WEB IMPAZZA LO SPOT CON VAURO, ECCOLO.

Spazio Santoro, vignetta di Vauro

Se un programma appartiene veramente al pubblico non è facile decidere per decreto di farlo morire“. Voci dalla resistenza. Ma quale Radio Londra, a parlare è ancora lui, Michele Santoro. Dopo l’appello accorato ai suoi sostenitori, oggi il giornalista è tornato a promuovere il ritorno di Annozero attraverso il web. Il sito internet della trasmissione è ormai diventato lo spazio franco che il conduttore utlizza per beffare le imposizioni della dirigenza Rai e trasmettere i suoi messaggi urbi et orbi. Stavolta Michele ha spiazzato tutti, e accanto al solito comunicato ha diffuso anche uno spot pubblicitario del suo talk, con protagonista il disegnatore Vauro. Intanto Viale Mazzini ha dato il via libera ai promo televisivi, in onda da ieri sera.

Si chiama Odissea nello spazio, e il gioco di parole sta tutto nell’assonanza con quello “spazio Santoro” che compariva nei palinsesti Rai come indicazione generica riguardo al talk del giovedì sera di Raidue. Lo spot pubblicitario di Annozero, diramato in internet quest’oggi, riprende il vignettista Vauro Senesi che si aggira tra i passanti a Campo dei Fiori, con in mano alcune caricature. Si tratta dei volti di Michele Santoro, detto “il biondo”, Marco Travaglio ”il freddo” e lo stesso Vauro “lo sciacallo”, tutti schedati. “Li avete visti? Li conoscete?” chiede il disegnatore alla gente. Poi con un balzo felino che nessuno si aspetta, si arrampica sulla statua imperiosa di Giordano Bruno che domina la piazza, e guardando in alto grida:” Michele! Scendi! Comincia Annozero, giovedì 23 alle 21, su Raidue“.

Lo spot si chiude con una vignetta di Santoro (la vedete nell’immagine d’apertura) che volteggia in tuta da astronauta nello “spazio” che la Rai gli ha assegnato. Sulla pagina web di Annozero, il conduttore è tornato a chiedere  ai suoi sostenitori che facciano girare il filmato in rete. E sulla libertà di stampa, in riferimento al pericolo di censure o ai cosiddetti “bavagli”, Michele estrae dal cilindro la citazione ad effetto, quella che galvanizza la rete e crea grandi aspettative sul ritorno della sua trasmissione. “La legge migliore è nessuna legge” citazione da Cavour, che rispondeva in questo modo a chi gli chiedeva quale fosse la legge migliore contro gli abusi dell’informazione.

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