... & Dintorni


24
gennaio

TORO PRODUZIONI CHIUDE IN SPAGNA

Marco Tombolini e Pasquale Romano

Di problemi in terra di Spagna si mormorava già da un po’. Ora la notizia sembra acclarata: Toro Produzioni, la casa di produzione televisiva guidata da Pasquale Romano e Marco Tombolini, ha chiuso i suoi uffici in quel di Madrid. Proprio così la società ha voltato pagina nella penisola iberica e l’obiettivo dichiarato è quello di concentrare le proprie risorse sul mercato italiano.

Nel Belpaese, in effetti, sin da subito il management (ex Endemol) ha mostrato un maggior fermento creativo e produttivo rispetto alla Spagna. Da Attenti a quei due e Perfetti Innamorati per Rai1, a Uno Su Tutti per Skyuno, a I Love Italy, le occasioni in salsa italica per la società Sony sono state più d’una. Va detto, però, che i risultati sono stati altalenanti: per un I Love Italy confermato e messo in cantiere per marzo/aprile, ci sono stati il sonoro flop di Perfetti Innamorati e il tiepido riscontro di Attenti a quei due.

Ma la migliore allocazione delle risorse non sembra sia l’unico fattore ad aver determinato l’uscita dal mercato spagnolo. Secondo quanto riportato dalla stampa specializzata, ad aver influito sulla decisione anche i contrasti con Telecinco, cadena per la quale Toro produceva un programma su un canale dtt e pareva dovesse dare vita al remake della celebre sitcom americana Cheers.




24
gennaio

GLI SGOMMATI: LA SATIRA POLITICA IN PILLOLE DA OTTO MINUTI ARRIVA SU SKYUNO E IN CHIARO SU CIELO.

Gli Sgommati

I suoi antecedenti storici sono “Teste di gomma” (trasmesso da Telemontecarlo nel biennio 1987-88) e, soprattutto, “Gommapiuma” in onda su Canale5 nel 1992: a divertire i telespettatori italiani non erano comici in carne ed ossa ma le battute pronunciate da divertenti pupazzi che raffiguravano i protagonisti della politica e dello spettacolo in voga in quegli anni. A distanza di tanto tempo, la Palomar di Carlo Degli Esposti ci riprova e lancia “Gli Sgommati”, la nuova striscia quotidiana con la quale Skyuno scopre l’access prime time, a partire dalle 21 per otto minuti nei giorni feriali.

Gli Sgommati, come si evince dall’inequivocabile sottotitolo “La satira è uguale per tutti”, rappresenta  una grande novità per l’inerte e impaurita televisione italiana: è l’unico programma in cui la satira politica occupa uno spazio centrale (Vauro o Elio, ad esempio sono soltanto delle parentesi all’interno delle trasmissioni che li ospitano). Uno show estremamente attuale – ogni mattina, rassegna stampa alla mano, gli autori (che possono contare sul contributo di Paolo Rossi) scriveranno i dialoghi ispirandosi alle principali vicende del giorno – ispirato all’omologo francese “Les Guignoles” e al britannico “Spitting Images”.

A dominare la scena saranno i pupazzi con le sembianze di politici di destra e di sinistra – esilarante il promo con un Nichi Vendola in versione poeta che declama la poesia “If” di Kipling, riadattandola ai precari italiani – “moderati” da un Aldo Biscardi in lattice che lancerà dallo studio della trasmissione gli “sgub” e le “bombe” tipiche del suo stile giornalistico, ma col passare delle puntate entreranno in scena anche le sagome di personaggi come Luca Cordero di Montezemolo, Roberto Saviano e Antonio Cassano. Nelle prime puntate si noterà l’assenza di Silvio Berlusconi, anche se gli autori promettono che il premier spunterà sugli schermi di Skyuno “all’improvviso“.

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23
gennaio

LUTTO AL TG1: E’ MORTA LAURA MAMBELLI.

Laura Mambelli

“Voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi”. Con queste parole tratte da una famosa canzone di Francesco Guccini, i giornalisti del Tg1 hanno voluto ricordare la collega Laura Mambelli prematuramente scomparsa. La conduttrice e giornalista del Telegiornale di Rai 1, si è spenta a soli 50 anni nel giorno del suo compleanno, dopo una breve malattia.

La Mambelli aveva iniziato la sua carriera nella carta stampata collaborando con diversi quotidiani, tra cui Paese Sera e il Corriere della Sera, per passare poi alla tv. Entrata in Rai nei primi anni ‘90, per  il Tg1 aveva lavorato a lungo come inviata di cronaca seguendo tra i tanti casi il rapimento di Giuliana Sgrena, l’alluvione di Messina, il terremoto di San Giuliano di Puglia e la vicenda legata alle violenze dell’asilo di Pistoia.

Infine era arrivata alla conduzione in studio delle edizioni della notte e delle 13,30. Per due stagioni aveva inoltre collaborato alla trasmissione di Michele Santoro, Annozero. Un lutto per il mondo del giornalismo che, per il  segretario nazionale Usigrai Carlo Verna, con la morte della Mambelli, perde un volto pulito che come pochi altri ha interpretato appieno l’impegno del servizio pubblico.

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15
gennaio

IL SALOTTO DI SIGNORINI O LA TERZA CAMERA DI VESPA? LE NUOVE ALLEANZE POLITICHE SI FANNO ANCORA IN TV

Italo Bocchino cuoco a 'Kalispera!'

Dalla ‘terza Camera’ alla cucina, passando per il salotto (televisivo). Niente stanza da letto, che di questi tempi è meglio non rischiare. Fateci caso: la politica in tv sta traslocando alla spicciolata, e di colpo le tradizionali dimore del confronto mediatico sembrano diventate roba d’antiquariato. Per carità: Annozero, BallaròPorta a Porta & Co. rimangono autorevoli programmi d’approfondimento, ma forse alcuni dibattiti cerimoniosi stanno iniziando a rompere i Maroni e a fare Casini. Nell’etere c’è qualcosa di nuovo. Prendete Kalispera! ad esempio, lo show condotto da Alfonso Signorini ogni mercoledì su Canale5. Tra il serio e il faceto, la trasmissione di seconda serata è ormai un appuntamento in grado di influenzare la pubblica discussione, di innescare polemiche e macchinare improbabili alleanze di governo. “Beh va beh”, i tempi cambiano in un volo di Vespa.

Venghino  siori, che c’è posto. La chicchissima corte di Signorini è aperta a tutti: giornalisti, soubrette, cantanti, attori e politici. Un coacervo azzeccato di volti e storie che unisce l’intrattenimento al pettegolezzo, il cazzeggio alla politica. Piaccia o meno, accade che il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini faccia coppia con Biagio Antonacci, che l’avvenente Nina coscialunga Senicar sieda accanto ad Emilio Fede. Due settimane fa il gran visir di Kalispera! aveva accolto pure una telefonata di Silvio Berlusconi con la quale il premier lanciava il suo personale anatema contro i comunisti al cachemire e le toghe ‘rosse’. Le parole del Cav. avevano costretto i giornaloni a risistemare l’impaginazione, aprendo un dibattito sull’identità della sinistra e sulla giustizia ad orologeria. Alla faccia dell’intrattenimento frivolo; quando vuole, lo show di Alfonsino Nostro riesce a mettere più carne al fuoco di quanto facciano le solenni liturgie di Bruno Vespa.

Infatti se a Porta a Porta il cerimoniale del dibattito è rigoroso e sempre più simile a se stesso (“mi faccia parlare che io non l’ho interrotta“), nel tinello di Signorini ti puoi sbragare sul divano in maniche di camicia, e se fai l’occhiolino alla telecamera ti becchi pure l’applauso. Si ride, si inciucia, si balla e si cucina, ma tra un soffritto e un ocho adelante, òcio che sono in corso le prove tecniche di un’alleanza politica. Mercoledì scorso, ad esempio, ai fornelli di Kalispera! c’era Italo Bocchino, il capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà. Il luogotenente di Gianfranco Fini cucinava degli spaghetti al tonno assieme ad Orietta Berti, quando Alfonso Signorini l’ha invitato ad un confronto vis-a-vis, tutto a favore di tele-Camera.


10
gennaio

MAX GIUSTI A ‘ATTENTI A QUEI DUE’: “SIAMO A NAPOLI MICA A BELLUNO”. ED E’ INCIDENTE DIPLOMATICO CON IL SINDACO DELLA CITTADINA VENETA

Max Giusti

Max Giusti

Capita che le battute non vengano recepite nel giusto modo. E’ successo al comico Max Giusti: durante la prima puntata di Attenti a quei Due su Rai1 in diretta dall’Auditorium Rai di Napoli, il co-conduttore del nuovo programma targato Toro Produzioni si è lasciato andare ad un innocuo – siamo certi – confronto tra i napoletani e i bellunesi, ironicamente ritenuti poco calorosi rispetto alla focosa e passionale gente del sud.

“Dai applaudite, siamo a Napoli mica a Belluno”

Tipica battuta sugli stereotipi nord-sud in molti penseranno, evitabile ma sicuramente innocente. Anche perché non esiste particolare motivo per cui il comico romano debba abbassarsi a queste sottili frecciatine. Ma il Sindaco di Belluno Antonio Prade non l’ha presa affatto bene e, affidandosi ad un comunicato stampa, è partito all’attacco dei napoletani, colpevoli della condizione attuale della città (chiaro il riferimento ai rifiuti) e troppo attenti ai “lustrini”:

“Napoli ci ripensi, non ha nulla da applaudire. I bellunesi a Napoli non avrebbero affatto applaudito perché si sarebbero rimboccati le maniche e avrebbero cercato di risolvere i problemi. Noi i ricompattatori che raccolgono le immondizie li presentiamo nuovi con orgoglio in Piazza dei Martiri, non li bruciamo a decine come fanno a Napoli. Ci vorrebbe meno televisione e lustrini e più voglia di lavorare”.

E non le manda a dire sul conduttore di Rai1:





6
gennaio

BRUNO VESPA PUNGE BERLUSCONI: METTA LE PALLE SUL TAVOLO E FACCIA LE GRANDI RIFORME (VIDEO)

Bruno Vespa a 'Cortina Incontra'

A 12 gradi sotto zero ci sono pochi modi per scaldare l’atmosfera: bersi un grappino di quelli potenti oppure ’stappare’ un Bruno Vespa d’annata. Sulle gelide Dolomiti hanno scelto il secondo, e gli effetti si sono fatti sentire all’istante. Al pubblico della rassegna culturale “Cortina Incontra” è così apparso un Vespa come non lo si ricodava da tempo, polemico e inflessibile al punto giusto. Durante un dibattito con Gianni Alemanno condotto da Enrico Cisnetto, l’anchorman Rai ha messo alle strette Berlusconi in riferimento all’attuale situazione politica: “faccia le grandi riforme o se ne vada!” ha detto. Un aut-aut sferzante e inatteso, perchè pronunciato da un giornalista spesso accusato di essere accomodante proprio nei confonti del premier.

Incalzato sugli scenari politici futuri, a Cortina il conduttore di Porta a Porta ha affermato: “Berlusconi se campa ancora due anni politicamente, deve avere il coraggio di mettere le palle sul tavolo e di fare le grandi riforme, altrimenti, siccome il problema della quarta settimana non ce l’ha, è meglio che se ne vada“. Di fronte ad una maggioranza parlamentare risicata e al bisogno di concretezza da parte degli italiani, Vespa ha spronato il Cavaliere: “Deve dare senso al suo governo, credo che questa sia la sua ultima occasione“. Considerazioni applaudite dal pubblico, e anche dallo stesso Gianni Alemanno.

E’ lui o non è lui? A sentire un Bruno Vespa inflessibile con Berlusconi in molti, anche nel salotto perbene di Cortina Incontra, non avranno creduto ai loro orecchi. Possibile che il Vespone sia stato così cattivo con Silviuccio? In risposta, il giornalista ha rincarato la dose: “Se Berlusconi fa le grandi riforme, mettendoci anche la testa, allora infine potrà dire: io almeno ci ho provato, auguri al prossimo“. Parole che alcuni hanno colto come un messaggio cifrato, come un segno che i tempi ameni dei contratti con gli italiani in diretta tv siano finiti. Sta cambiando aria, dicono.


3
gennaio

GIOVANNI CONVERSANO GUEST STAR DI AVETRANA PER IL CALENDARIO IN MEMORIA DI SARAH SCAZZI

Giovanni Conversano presenta il calendario in memoria di Sarah Scazzi

Un tempo lo si trovava tutte le settimane in pose ammiccanti nelle riviste di gossip con sempre nuovi flirt, oggi la tattica promozionale di Giovanni Conversano sembra farsi più sopraffine e sfiora l’acuto massimo arricchendo l’immaginario virtuale della teoria della videocracy. L’ex campione del cuore infatti ha deciso abbastanza infelicemente di troneggiare in bello stile anche su tutte le locandine che annunciano la presentazione di un calendario e di un cd ad Avetrana in occasione di una serata di beneficenza dedicata alla memoria di Sarah Scazzi.

Operazione di vetrina e atto di bieco sciacallaggio secondo la maggior parte degli osservatori, soprattutto secondo il parere del presidente della Pro Loco del paese, questa scelta di prestare il volto all’evento di raccolta fondi per la costruzione di un canile che accolga gli animali randagi dell’avetranese. Il rappresentante dell’ente locale ha alzato la voce, stanco di vedere associare il nome della località a fenomeni di merchandising macabro e raccapricciante. Disgusto che affiora senza mezzi termine non appena si apprende che tale calendario sarebbe già stato presentato in una nota discoteca milanese alla presenza di esponenti del comune. Nella stessa Milano in cui Claudio Scazzi avrebbe provato – pare – a far carriera alla corte di Lele Mora.

Il fratello di Sarah intanto, parte attiva nell’organizzazione dell’evento, respinge ogni accusa spiegando che Conversano, intanto in odor di naufragio, si è così impegnato nella realizzazione del progetto dell’associazione milanese Chiliamacisegua da offrire stoicamente il suo volto, insieme ad altri 11 ‘artisti’, per uno degli scatti. Dunque un incrocio quasi fortuito quello tra il Prezzemolino e l’associazione Sarah per sempre, presieduta da Claudio, a cui andranno i fondi per la costruzione del canile. Peccato però che la locandina assomigli troppo infelicemente all’archetipo di prodotto commerciale per la promozione del personaggio, come se Avetrana fosse una tappa molto importante del tour di discoteche che l’aspirante vip ama bazzicare. Speriamo almeno che eviti comportamenti da star e non pensi a gadget e autografi.


29
dicembre

TG1: IL GIUDICE DECIDE PER IL REINTEGRO DELLA FERRARIO NELL’EDIZIONE DELLE 20

Augusto Minzolini

Per gli allenatori traballanti una volta si diceva che non avrebbero mangiato il panettone, per Augusto Minzolini che in sella alla sua poltrona ha trangugiato beatamente anche il pandoro, nonostante tapiri e polemiche varie, chissà che l’appuntamento con la colomba non diventi rischioso, tenuto conto anche della necessità globale di appeasement prevista per la stabilità politica del futuro prossimo. 

Nuove spade di Damocle infatti pesano sul capo del direttore del Tg1. La prima si chiama Tiziana Ferrario, che vince la sua causa dinanzi al tribunale di Roma sezione lavoro, ottenendo il reintegro nelle mansioni lavorative occupate prima dell’arrivo del Minzo. Il giudice ha ravvisato un collegamento diretto tra la manifestazione di dissenso politico ed editoriale della giornalista e la scelta di demansionamento operata da Minzolini nel suo restyling dell’edizione serale. 

La sentenza chiude nettamente al collegamento con l’operazione di  ringiovanimento dei mezzi busti invocata dal direttore. Si legge infatti che risulta sospetto il trattamento differenziale riservato a giornalisti più o meno coetanei della Ferrario, quali Romita e Petruni, firmatari del documento di sostegno alla linea editoriale, non sacrificati in ottica del turn-over’ rinfrescante’. In ottemperanza dunque al principio di tutela della professionalità del lavoratore discriminato per motivi ideologici, nell’esercizio peraltro di una libertà di espressione sancita costituzionalmente, a Tiziana Ferrario dovrà essere garantita nuovamente la conduzione serale e la mansione di inviata speciale per grandi eventi.