Susanna Petruni



19
gennaio

TG1, ORFEO PRESENTA IL PIANO EDITORIALE: NOMINATI CINQUE VICEDIRETTORI, STOP AI DOPPI INCARICHI. MARIA LUISA BUSI TORNA IN VIDEO?

Tg1, studio

Tra nomine, conferme e ritorni eccellenti, al Tg1 è iniziato a tutti gli effetti il nuovo corso del direttore Mario Orfeo. Ieri, il giornalista responsabile della testata ammiraglia ha infatti presentato il piano editoriale al CdA Rai e, con esso, ha espresso il proprio intendimento di nomina per cinque vicedirettori. Si tratta di Gennaro Sangiuliano, Susanna Petruni e Fabrizio Ferragni (confermati), ma anche di Andrea Montanari e Raffaele Genah (designati ad hoc). A quanto si apprende, il Consiglio di Viale Mazzini ha già dato il suo via libera.

Assieme all’approvazione del nuovo piano editoriale, verrà presto applicata la circolare del Direttore Generale Luigi Gubitosi che riporta in vigore lo stop ai doppi incarichi, con l’intenzione di liberare energie e professionalità. Dunque, i giornalisti del Tg1 che attualmente ricoprono un doppio ruolo, si vedranno costretti ad abbandonarne uno. La decisione in merito spetterà ad Orfeo. A tal proposito, secondo quanto riporta Italia Oggi, Susanna Petruni dovrebbe lasciare la conduzione delle ore 20, mentre Francesco Giorgino la conserverebbe, rinunciando così al ruolo di caporedattore del settore politico.

Tale incarico potrebbe essere affidato a Mario Prignano. Il nuovo organigramma messo a punto da Orfeo dovrebbe inoltre rilanciare alcuni giornalisti ‘penalizzati’ durante l’era minzoliniana, attraverso un’operazione di recupero delle professionalità precedentemente escluse. Reduce del flop di Articolo3, Maria Luisa Busi potrebbe tornare in video su Rai1, forse alla conduzione degli Speciali d’inchiesta che furono di Monica Maggioni (oggi neodirettrice di Rai News) e, intanto, Tiziana Ferrario si appresta a volare a New York.




16
agosto

PALIO DI SIENA 2012: TELECRONACA IN DIRETTA SU RAI2 DALLE 18,15

Palio di Siena

Questo pomeriggio come da tradizione si rinnova l’appuntamento con il Palio di Siena, la celebre corsa equestre che vede in competizione le varie contrade della cittadina toscana. Dopo il Palio di Provenzano svoltosi il 2 luglio, è la volta del Palio dell’Assunta. La telecronaca, in onda su Rai2 a partire dalle 18.15, sarà ancora una volta affidata alla giornalista del Tg1 Susanna Petruni e a Maurizio Bianchini.

Le contrade che partecipano alla corsa sono: Civetta, Tartuca, Drago, Selva, Onda Valdimontone, Istrice, Giraffa, Leocorno e Pantera. Alla Contrada vincitrice sarà assegnato il Drappellone dipinto in questa occasione dal pittore Francesco Clemente. L’uscita dei cavalli dal Cortile del Podestà, che all’ordine del Mossiere Bartolo Ambrosione correranno in Piazza del Campo, è prevista per le 19.00.

Ricordiamo che la corsa del Palio consiste in 3 giri della piazza medioevale su di una pista in tufo tracciata all’interno dell’anello sovrastante la conchiglia. Si comincia dalla Mossa, formata da 2 canapi all’interno dei quali vengono disposte 9 contrade in un ordine stabilito da un sorteggio. Quando vi entra l’ultima, detta la rincorsa, viene abbassato il canape anteriore e formalizzata la partenza. Ottiene la vittoria la Contrada il cui cavallo, anche senza fantino, arriva primo al termine dei 3 giri. 


26
maggio

RAI: SLITTANO LE PRIME NOMINE DI LORENZA LEI. SPUNTA L’IPOTESI PIROSO A BALLARO’

Lorenza Lei, DG Rai

Sembrava dovesse sistemare tutto in un istante, con ‘un poco di zucchero’ e una randellata a chi la meritasse. Roba che neanche Mary Poppins in versione power. Ma fare la governante a Viale Mazzini non è propriamente un gioco da ragazzi, e pare che il nuovo Direttore Generale della Rai se ne sia accorta suo malgrado. All’indomani della sua nomina Lorenza Lei si era detta pronta a rimettere in sesto la tv pubblica in tempi da record. Neanche venti giorni e oplà, l’azienda avrebbe iniziato a cambiare piega. Sulla sua scrivania erano già pronti pacchetti di nomine e direttive da impartire a destra e a manca. Ma ora, al primo banco di prova, ecco l’imprevisto. Gli ingranaggi del carrozzone radiotelevisivo si inceppano: la rivoluzione della Lei è rimandata, anzi ”slittata“.

Oggi il Cda di viale Mazzini avrebbe dovuto deliberare su una serie di nomine di prim’ordine, ma come sempre in Rai vigono equilibri, resistenze, ambizioni e tempi tecnici che frenano qualsiasi slancio decisionista. Secondo indiscrezioni, all’attenzione del Consiglio sarebbero dovuti arrivare i nuovi incarichi per Rai Fiction, Rai Cinema, ma anche per Rai1 e Rai2.  In particolare, secondo Il Giornale, nei piani del DG, il responsabile della prima rete Mauro Mazza potrebbe andare a Rai Fiction al posto di Fabrizio Del Noce e che la direzione del Tg2 potrebbe essere affidata a Susanna Petruni oppure a Gianluigi Paragone. Maria Pia Ammirati sostituirebbe il reintegrato Paolo Ruffini a Rai3.

In realtà quella della terza rete è una questione delicata. Il nuovo DG, infatti, avrebbe promesso al centrodestra di ridimensionare la corsara Rai3, ma l’impresa si sta rivelando più complicata del previsto. Giovanni Floris, che la Lei voleva spostare ad un programma economico, si sarebbe già rifiutato di trattare. Come riportato da Panorama, nelle intenzioni il suo Ballarò sarebbe potuto andare ad Antonello Piroso. Un niet è arrivato anche da Fabio Fazio, che secondo il settimanale di Giorgio Mulè si sarebbe rifiutato di occuparsi di sport su Rai 1, e di lasciare all’azienda la scelta dei suoi ospiti a Che tempo che fa.





5
maggio

RAI, INIZIA LA RIVOLUZIONE DI LORENZA LEI. ECCO LE MOSSE DELLA LADY DI FERRO DI VIALE MAZZINI

Il Direttore Generale della RAI, Lorenza Lei

Tira l’aria del “ghe pensi mi” in quel di Viale Mazzini. Da quando Lorenza Lei è diventata Direttore Generale si repira un clima diverso tra i corridoi della tv pubblica. Lo sussurrano ora gli addetti ai lavori, gli stessi che desideravano chiudere il capitolo Masi al più presto, quelli che hanno approvato all’unanimità la nuova nomina in Consiglio d’Amministrazione. Da parte sua la neoeletta responsabile ha tagliato corto con i convenevoli e si è già messa all’opera. “Saranno giorni gravosi, adesso io devo fare e non parlare“, ripete da stakanovista doc. La ricetta della Lei si profila sin dalle prime battute come come un’iniezione di rinnovamento, una terapia d’urto che potrebbe dare i suoi primi risultati entro 20 giorni. Andale, andale Lorenza.

I cambiamenti inizieranno proprio dal Cda, l’organo che l’ha eletta, il centro decisionale che raduna attorno ad un tavolo i capoccioni di Viale Mazzini. Ora l’assemblea si rinunirà due volte alla settimana, mercoledì e giovedì, almeno all’inizio. Un segno di rottura con la precendente governance, che convocava il Consiglio una volta sola. Verranno inoltre ripristinati i preconsigli, in modo che si giunga alla riunione “ufficiale” con le idee chiare e si eviti, come invece spesso accadeva, che le votazioni vadano a vuoto. Novità anche nello staff dirigenziale, rimpinguato di quote rosa in modo strategico.

Occhio ai palinsesti e alle programmazioni. Tra le intenzioni rinnovatrici di Lorenza Lei ci sarebbe quella di creare un nuovo settore Intrattenimento, che però diminuirebbe il potere d’intervento delle singole reti. Alla guida di questa struttura potrebbe andarci Carlo Nardello. Ha suscitato inoltre scalpore l’indiscrezione secondo la quale il nuovo DG sarebbe intenzionato a ‘ripulire’ le reti Rai dal genere reality show. In attesa di conferme o smentite, di certo possiamo aspettarci una nuova era fatta di decisioni ferme e forse impopolari, almeno nelle intenzioni programmatiche. La ‘Lady di ferro’ di Viale Mazzini sembra avere le idee chiare.


22
marzo

TG2, MARIO ORFEO LASCIA LA DIREZIONE. BRACCIO DI FERRO PDL-LEGA SUL SUCCESSORE

Mario Orfeo

Al Tg2 c’è una poltrona vacante. Ieri Mario Orfeo ha infatti lasciato la direzione del notiziario Rai di cui era responsabile, per approdare al quotidiano romano Il Messaggero. Da lunedì prossimo sarà il nuovo direttore del foglio edito della famiglia Caltagirone. Il giornalista torna dunque alla carta stampata, dopo l’esperienza alla redazione di Rai2 iniziata il 23 luglio 2009 col voto unamime del Cda ed il placet del DG Mauro Masi. In attesa che sgomberi la cadrega, nei corridoi di Viale Mazzini si discute già della sua successione. Non c’è tempo da perdere: voci e nomi si rincorrono e, come accade puntualmente nella tv pubblica, raggiungono anche i Palazzi della politica, là dove il toto-direttore diventa una faccenda seria.

Stavolta a chi tocca? La nomina del nuovo responsabile del Tg2 è una partita destinata a giocarsi all’interno della maggioranza. Pdl e Lega, infatti, si contenderanno il primato per la designazione di un giornalista gradito alle loro rispettive aree di influenza. In particolare, i berlusconiani tifano per l’attuale direttore dei Gr Rai Antonio Preziosi, ma anche per Gennaro Sangiuliano, vice di Minzolini o Susanna Petruni, anchorwoman del Tg1. Fino a qualche tempo fa, però, quest’ultima sembrava piuttosto quotata per la guida di Rai2. Sul fronte Lega, invece, gli esponenti del Carroccio promuovono Gianluigi Paragone, attualmente conduttore del talk show L’Ultima Parola e vicedirettore della seconda rete. A quanto pare la poltroncina in questione è molto ambita.

La nuova nomina potrebbe inoltre permettere a Mauro Masi di procedere all’assegnazione di altri incarichi, ad esempio la direzione di Rai Parlamento, che da tempo attendono di essere ’sbloccati’. La posta in gioco è dunque alta, ma la redazione del Tg2 chiede ai vertici Rai di non temporeggiare ad oltranza. “Il Cdr chiede l’impegno dell’azienda a nominare il più presto possibile il successore di Mario Orfeo. La guida del Tg2 non può e non deve essere affidata in un momento così delicato ad un direttore pro tempore che non avrebbe la possibilità di prendere decisioni determinanti per il futuro di questa testata che da anni svolge un importante ruolo all’interno del servizio pubblico” si legge in un comunicato diramato ieri per dar voce ai redattori del notiziario.





15
dicembre

FIDUCIA AL GOVERNO, THE DAY AFTER: BALLANO GIA’ LE POLTRONE DEI DIRETTORI? ECCO LE INDISCREZIONI

Silvio Berlusconi e Augusto Minzolini

Tre voti. Che ci fa Silvio con tre voti? All’indomani della fiducia che il Governo ha ricevuto dall’aula di Montecitorio, molti si arrovellano e cercano di immaginare gli scenari futuri che il risultato politico potrà delineare. Con una vittoria così risicata ora Berlusconi ha le gambe ancora più corte: non può andare lontano, dicono. Eppure il Cavaliere, che ci ha abituato a colpi di genio degni di Chuck Norris, pare sia pronto a sferrare alcune mosse strategiche per salvarsi la pelle anche stavolta. Da ieri circolano infatti indiscrezioni circa possibili movimenti sulle poltrone dei direttori dei tg. Voci, rumors tutti da verificare, che però fanno da termometro al clima post-fiducia.

Il Tg1 potrebbe essere il primo ad avvertire i contraccolpi del ‘nuovo corso’. Infatti il direttore del notiziario Augusto Minzolini potrebbe lasciare l’attuale incarico per cederlo ad Antonio Preziosi, il responsabile della Radio1 che ha ben coperto e approfondito le varie fasi del voto di fiducia di ieri. Per il Direttore Generale Rai Mauro Masi sarebbe pronta una nuova poltrona di rilievo, e al suo posto dicono possa arrivare addirittura Clemente Mimun, direttore del Tg5. A questo punto chi si occuperebbe del notiziario dell’ammiraglia Mediaset? Ma ovviamente il direttore di Libero Maurizio Belpietro.

Come evidente si tratta di indiscrezioni di una certa importanza da prendere con le pinze finchè non ci saranno conferme o smentite. A riportarle, stamane, il quotidiano Italia Oggi. Secondo il giornale, anche la poltrona di Mario Orfeo sarebbe traballante. Il direttore del Tg2 potrebbe passare il testimone a Susanna Petruni, pagando così la sua amicizia con l’esponente di Fli Italo Bocchino. Orfeo potrebbe comunque approdare alla direzione del giornale radio, per il quale – secondo Italia Oggi – sarebbero in lizza anche Paolo Corsini, Andrea Pamparana e l’attuale reponsabile di Panorama Giorgio Mulè.


28
luglio

RAI: LE NOMINE SLITTANO A DOMANI. IN FORSE LA CONDUZIONE DI “IN MEZZ’ORA” DELL’ANNUNZIATA

Lucia Annunziata nello studio di In mezz'ora con Berlusconi

Siamo in piena estate ma in Rai si lavora alacremente per preparare la prossima stagione tv. Dopo molto rinvii, oggi era il giorno fissato dal Cda per stabilire le nuove nomine. Ma tutto è nuovamente rimandato a domani mattina. Tra le nominepiù attese quelle relative ai nuovi direttori di Raidue e Rainews, con Susanna Petruni e Franco Ferraro rispettivamente al posto di Massimo Liofredi e Corradino Mineo, secondo le proposte che sarebbero state formulate dal direttore generale. Domani quindi potrebbeero essere annunciati i nuovi direttori.

Nomine a parte, in Rai si apre un nuovo caso, dopo i precedenti illustri di Santoro e Dandini. Questa volta tocca a Lucia Annunziata che afferma: “Anche il mio caso è aperto, non so se tornerò a condurre ‘In mezz’ora’ in Rai”. Fino ad ora nessun dubbio era trapelato riguardo la sua conferma alla guida della trasmissione nel pomeriggio domenicale di Rai3, ma stando alle sue parole (“Non si sa se vedremo ancora ‘In mezz’ora’. Almeno con me”) il programma di approfondimento politico potrebbe tornare in onda senza l’Annunziata.

Per il momento nessuna replica, ma un nuovo grattacapo si aggiunge sul groppone dei vertici Rai. A questo punto, solo col caldo agostano verranno svelati gli ultimi tasselli.


27
luglio

RAI, DOMANI MASI SUONA IL VALZER DELLE POLTRONE TRA LE POLEMICHE. ECCO LE NOMINE PIU’ ATTESE

 

Il Direttore Generale della RAI, Mauro Masi

UPDATE: (ANSA) – ROMA, 28 LUG – Slittano ancora le nomine Rai. A quanto si apprende, la questione – prevista oggi all’ordine del giorno del Cda – e’ stata rinviata a domani. Il voto domani alle 11. A quanto si apprende da fonti di Viale Mazzini, il dg Mauro Masi avrebbe chiesto il rinvio per approfondimenti tecnici. Masi non e’ presentato oggi in Vigilanza: uno schiaffo al Parlamento, insorge l’opposizione. Nelle nomine occorre il rispetto della dignita’ professionale, ribadisce il presidente della Commissione Zavoli.

Le nuove nomine sono pronte, le eccellenti sostituzioni pure: ormai a Mauro Masi non resta che sparare il colpo, è solo questione di ore. Il Consiglio d’Amministrazione Rai di domani darà il via al valzer delle poltrone e all’assegnazione di nuovi incarichi, alcuni dei quali già discussi da tempo e annunciati anche da DM. Il Direttore Generale della tv di Stato ha infatti compilato un pacchetto di ‘nominations’ contro quello che aveva già definito il “conservatorismo in Rai”, una soluzione per rendere più dinamici gli organigrammi dell’azienda o forse (come insinuano alcuni) un  modo per dare una sterzata filo-governativa a Viale Mazzini dopo gli inefficaci sgambetti a Ruffini, Santoro e Dandini. I triumviri della sinistra (ma ce ne sono altri) stanno ancora lì: Masi deve darsi una mossa sennò lo zio Silvio, dicono i ben informati, gli darà presto lo sfratto.

Ecco i principali cambiamenti che si attendono. Le poltrone più calde destinate, da tempo, a una sostituzione sono quelle di Rainews 24 e Rai2. Corradino Mineo, sotto pressione da qualche settimana, lascerà la direzione del canale di informazione ‘no stop’ e andrà con tutta probabilità al Gr Parlamento. A sostiturlo, pare ormai certo, Franco Ferraro di Skytg24. Traballa anche la poltrona di Massimo Liofredi che, come anticipato da DM, dovrebbe lasciare il posto a Susanna Petruni del tg1 (amica di Paolo Bonaiuti). Silvio Calandrelli, vice direttrice di Raitre, viaggia in direzione Rai Educational e Pasquale d’Alessandro, che attualmente si occupa di marketing, punta a Rai5. Il valzer delle poltrone non è finito, Masi ci ha dato dentro: Alessio Rocchi sarà promosso a vice di Minzolini al Tg1, Gianni Scipione Rossi (di area finiana) dovrebbe andare a Rai Parlamento e Gianvito Lomaglio sarà il braccio destro di Mauro Mazza a Raiuno.

Le nomine, c’era da aspettarselo, hanno già suscitato alcune polemiche. Tra i più critici, il Consigliere Nino Rizzo Nervo che ha accusato il DG di essere affetto da una “bulimia di nomine”. Dalla parte degli “epurati” (ormai il termine è gettonatissimo in Rai) ha fatto sentire la propria voce Corradino Mineo che ai microfoni di Radio 24 ha dichiarato di comprendere le motivazioni di quei colleghi che si sono detti pronti a ricorrere al magistrato per tutelare il loro posticino (leggi Liofredi, contagiato dalla “moda Ruffini“).


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