
storia
2
gennaio
GRANDE FRATELLO 10: SARAH E VERONICA, DALLE LESBO CONFESSIONI AL BACIO SAFFICO DI CAPODANNO (VIDEO). IL GF TACE, LA RETE MORMORA.
gennaio 2nd, 2010 00:30 Biagio Chianese
Quando avevamo sentito dell’ingresso di Sarah Nile all’interno della casa del Grande Fratello avevamo subito guardato alla bella bionda come la giusta antagonista per la terribile Veronica. Le due, che nelle premesse sarebbero state perfette nemiche per dei godibili siparietti, dopo i primi giorni passati ad annusarsi e a punzecchiarsi hanno invece stretto un’amicizia tipicamente femminile, fatta di enorme complicità. Una complicità che, però, parrebbe cresciuta a dismisura.
Sul web si parlava da giorni di una “eccessiva simpatia” tra Sarah Nile e Veronica Ciardi, ma a trasformare i sospetti in qualcosa di più c’ha pensato il bacio saffico che le due si sono scambiate durante i festeggiamenti della notte di San Silvestro appena passata. Ricostruire le “puntate precedenti”, anche questa volta non è così semplice; complice una diretta spesso censurata, questo Grande Fratello sembra essere sempre meno accessibile.
Eppure, come sempre, la rete è in grado di catturare anche quello che la televisione non è pronta a mostrare, per darlo in pasto ai navigatori più attenti e curiosi. E così capita che il GF metta a tacere una discussione fra le due ragazze più disinibite della casa di Cinecittà, in cui attrazione fisica ed esperienze del passato si mescolano creando l’inaspettato. “Fuori da qua io e te ci fidanziamo” – avrebbe sussurrato la coniglietta di Playboy all’ex fiamma di Pit. Una frase preludio di intime confidenze. Sarah racconta un’esperienza lesbo in un bagno della sua Università, Veronica consegna alle telecamere la confessione di un tradimento ai danni di un suo ex con una donna. Gli occhi delle due ragazze, comunque, avrebbero parlato più delle parole, e stando ai racconti del web, l’attrazione è tanto palese quanto inconfessabile.


12
ottobre
IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 12 OTTOBRE 2009
Raiuno, ore 21.10: Tutta la Verità, 2^ e ultima puntata – 1^ TV
Paola (Vittoria Puccini) vive felicemente la sua vita accanto al marito Marco (Filippo Nigro) e al figlio Adriano, ma, a causa dell’improvvisa malattia della madre, viene travolta dalla passione per il brillante chirurgo Giulio Guidi (Daniele Pecci). Nonostante ogni tentativo di resistere al sentimento, i due vengono trascinati in una viscerale relazione che dovrà scontrarsi non soltanto col dolore e la rabbia dei propri cari, ma anche con l’accusa di un duplice omicidio che li marchierà come “amanti diabolici” e rischierà di far perdere loro tutto ciò per cui, nella vita, hanno lottato. Solo attraversando le inaspettate vicende di questa storia Paola, Marco e Giulio capiranno a proprie spese il significato più autentico delle parole amore, passione, tradimento e perdono. Per maggiori info sulla fiction clicca qui. Per rivedere la puntata, clicca qui
Raidue, ore 21.10: Voyager
Roberto Giacobbo cerchera’ una riposta ad una domanda che sono in molti ormai a porsi: cosa succederebbe se un asteroide colpisse la Terra? E’ già successo nel passato: un corpo celeste gigantesco che, con una forza distruttiva, colpisce il pianeta. Tutto si trasforma in un inferno di fiamme. Quello che resta, è uno scenario di devastazione. La vita si estingue. Un’era giunge bruscamente al termine. Ma il mondo, gradualmente, si riprende… e torna a popolarsi. Ha inizio l’era dell’uomo. Ma l’Universo è già pronto a colpire un’altra volta. E questa volta non sono i dinosauri a dominare sulla Terra. “Voyager” compira’ poi un viaggio nel mondo della Massoneria, mostrando, per la prima volta e in esclusiva, le immagini di un tempio massone, i suoi simbolismi misteriosi e i suoi riti segreti. Un’indagine all’interno di un’organizzazione di livello mondiale: ma cosa sono le logge massoniche? E che cosa significa oggi essere un affiliato? E infine, da Città del Messico i misteri che si celano dietro una delle icone sacre più venerate d’America: la Madonna di Guadalupe. Secondo la tradizione la Vergine sarebbe apparsa al contadino Juan Diego Cuauhtlatoazin, un atzeco convertito al cristianesimo, più volte tra il 9 e 12 dicembre 1531 e avrebbe lasciato un segno delle sue apparizioni: un mantello con la propria immagine. Cosa c’è di vero nel mantello e nella sua adorazione?
Raitre, ore 21.10: Chi l’ha visto?
Bambini che hanno visto quello che non avrebbero dovuto, testimoni di crimini efferati. Hanno vissuto nel terrore di essere uccisi assieme alle loro famiglie e hanno raccontato ai giudici quello che i loro occhi innocenti sono stati costretti a sopportare. A “Chi l’ha visto”, le storie di bambini che hanno avuto il coraggio di parlare e la forza di affrontare le conseguenze della loro scelta.
Canale5, ore 21.10: Intelligence, quarta puntata
Con l’aiuto di Massimo Carlisi (Dino Abbrescia), l’agente segreto Marco Tancredi (Raoul Bova) riesce finalmente a rintracciare Giada Lualdi (Ana Caterina Morariu), che lo ha tradito. Messa alle strette, la donna confessa di essere stata costretta a fare il doppio gioco da un odioso ricatto: suo fratello è stato rapit e verrà ucciso se Giada non consegnerà ai mandanti il dossier rubato. Per uscire da questo vicolo cieco Tancredi elabora un piano astuto, ma piuttosto pericoloso.


8
giugno
E NON FINISCE QUI!
di Francesco Amico e Alviero Dionigi per davidemaggio.it
La televisione odierna tende poco al ricordo e se lo fa, lo fa in fasce orarie che non sono accessibili a tutti. I “telemaniaci” più incalliti sono, così, costretti a “rifugiarsi” nei palinsesti notturni che offrono indimenticabili carrellate dall’affascinante gusto “amarcord”.
Ma se la televisione dimentica, internet no. Soprattutto in una giornata come l’8 giugno del 2009. Cade oggi, infatti, il decimo anniversario della scomparsa di uno dei più grandi presentatori italiani: Corrado, scomparso l’8 giugno del 1999 a 74 anni, portato via da un tumore fulminante.
Per celebrare questo decimo anniversario è nata una particolare iniziativa, “Il nostro amico Corrado” realizzata da Francesco Amico e Alviero Dionigi. Si tratta di una carrellata di filmati d’epoca e non (alcuni dei quali introvabili), tratti dai più famosi programmi presentati da Corrado o in cui il conduttore è stato ospite.
Lo slogan che gli autori hanno coniato in occasione del video di lancio dell’iniziativa e’: “Non ci pensa la tv, ci pensiamo noi!“, un claim perfettamente in linea con la visione di chi vede nella “rete” una valido sostituto della tv, o un valido”compagno” d’avventure (mediatiche).
Prima di fornirvi un’anteprima del lavoro svolto dai due lettori, ripercorriamo le tappe principali della vita di Corrado:


5
novembre
AL VIA RAI EDU STORIA, SU SAT E DTT L’ANTI HISTORY CHANNEL
E’ appena nato (lunedi alle 20) Rai Edu Storia, la naturale evoluzione di Rai Edu 2, che vede nelle vesti di art director Giuseppe Giannotti e in quelle di direttore l’instancabile presentatore de “La Storia siamo noi” Giovanni Minoli.
Il canale ha un palinsesto composto da due blocchi di programmi. Il principale ha inizio alle 20.00 e avrà, ogni giorno, un filo conduttore che caratterizzerà i programmi realizzati dalla divisione Educational di mamma Rai. Oltre al già citato “La Storia siamo noi”, sono in programmazione anche “Cultbook” dedicato alla lettura, “Magazzini Einstein” con taglio scientifico e ”Un Mondo a Colori” dedicato agli immigrati in Italia. Il blocco, della durata di quattro ore, è inoltre impreziosito dai contributi provenienti dall’archivio di Rai Teche che offre documentari storici e grandi inchieste giornalistiche.
Alle 8.00 e alle 18.00 è proposto un secondo blocco dedicato ai programmi abitualmente trasmessi sul canale come “Tv Talk“, “Art News“, “Un Mondo a Colori“, “Economix“, “Visioni Private“, “Scrittori per Un Anno” tutti interamente prodotti da Rai Educational.


1
ottobre
LA GRANDE AVVENTURA (3^ puntata): DALL’OSCURAMENTO del 1984 a BUONA DOMENICA (1985)
Nella scorsa puntata ci eravamo fermati al debutto di Risatissima e ad un provvedimento ad opera di alcuni pretori che oscurarono le tre reti del Biscione.
Martedi 16 ottobre 1984: è questa la data più spiacevole nella storia delle emittenti di cui ci stiamo occupando.
I pretori di Roma, Torino e Pescara decidono di spegnere i ripetitori Fininvest che permettevano le interconnessioni del segnale e che consentivano di fatto l’emissione nazionale dei programmi (cfr. la prima puntata de La Grande Avventura). Canale5, Italia1 e Rete4 non potevano più trasmettere in Lazio, Piemonte, Abruzzo e Molise e al posto dei vari programmi compariva un cartello che informava della sospensione delle trasmissioni.
Le reazioni al provvedimento suscitarono la felicità di Viale Mazzini e probabilmente di qualche parte politica ma non trovarono l’approvazione dei telespettatori che diedero vita ad una vera e propria sollevazione popolare. I dati ISTEL (la società che si occupava della rilevazione degli ascolti tv prima dell’Auditel) stimavano in 35 milioni il numero di telespettatori che si sintonizzavano quotidianamente, per almeno due ore, sulle reti Fininvest.
Le persone che riescono a sbloccare la situazione sono due: un politico ed un personaggio televisivo. Se tutti ricordano il politico, altrettanto non può dirsi del personaggio tv che contribuì al salvataggio delle reti del Biscione. Questo personaggio si è sempre speso per la causa di Silvio Berlusconi a garanzia del pluralismo televisivo pur non essendo stato successivamente in linea con il pensiero politico del suo “capo”. Il personaggio di cui parliamo risponde al nome di Maurizio Costanzo.
Fu proprio grazie a Costanzo che giovedi 18 ottobre 1984 Canale5 realizzò un grande evento televisivo che, seppur limitato alla sola diffusione locale (Roma) a causa dell’oscuramento, contribuì a spianare la strada per la “riaccensione”.
Parliamo della prima diretta di Canale5: BLACK OUT, programma condotto da Maurizio Costanzo e Corrado e trasmesso da un Teatro Giulio Cesare in Roma gremito da una folla che richiedeva a gran voce il ritorno in video dei propri beniamini.
Pensate che, durante l’oscuramento, ogni giorno una media di 4 milioni di telespettatori rimaneva sintonizzata sul Canale5, Italia1 e Rete4 in attesa della ripresa delle trasmissioni.
Nonostante la diffusione locale, DM è riuscito a trovare anche questo video. Ecco per Voi, i primi minuti dello Speciale BlackOut. Godeteveli.
Fu proprio al grido di “Aridatece i puffi” che due giorni dopo Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio, approntò in fretta e furia il “Decreto Salva Reti” che consentì alle emittenti Fininvest di tornare a “splendere” nell’etere. Era sabato 20 ottobre, appena in tempo per la prima di PREMIATISSIMA 84.

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15
settembre
SILVIO BERLUSCONI, LA GRANDE AVVENTURA! DA LUNEDI SU DM

Le scelte degli ultimi anni hanno spostato i dibattiti intorno a Silvio Berlusconi dalla televisione alla politica.
Fiumi di parole che hanno oscurato quello che è stato e rimane tutt’oggi il più grande “genio televisivo” che l’Italia abbia conosciuto.
Se, infatti, politicamente possono esserci estimatori o detrattori, da un punto di vista per così dire catodico credo che gli apprezzamenti non possano che essere unanimi.
Come sapranno i lettori più affezionati, DM non ha miti di alcun genere tranne uno : Silvio Berlusconi.
Un personaggio che è stato in grado di mandare in onda la “migliore televisione“ che, a mio parere, il nostro paese abbia mai conosciuto.
Un modello televisivo del quale, ahimè, oggi non c’è più traccia e che rimane, per quanto mi riguarda, imbattuto.
Per questo motivo ho pensato di scrivere una storia di quella che è la mia emittente preferita, Canale5, quando alla Sua guida c’era il suo creatore : dagli esordi sino alla “discesa in campo” del 1994.
Ho pensato di chiamarla La Grande Avventura prendendo spunto da uno show del 1995 celebrativo dei 15 anni dell’ammiraglia del Biscione e particolarmente scaramantico nei confronti dei referendum popolari dello stesso anno.
La storia sarà suddivisa in almeno 6 post settimanali (appuntamento ogni lunedi) accompagnati da vere e proprie video-chicche che faranno da “corredo” ai post.
Ringrazio sin d’ora tutti coloro che mi stanno sostenendo in questa ostica ricerca e un grazie particolare va a colui che è la mia “enciclopedia televisiva vivente”, sempre pronto a fugare qualunque dubbio e qualunque “incertezza televisiva”.
L’appuntamento con la 1^ puntata è per lunedi 17 settembre su DM.


4
febbraio
SE TORNANO I PUFFI … C’E’ UN PERCHE’!!!
La notizia, ormai, è nota ai più.
Dal prossimo lunedi, alle 7 su Italia1, tornano “I Puffi”, straordinario cartone animato a cui hanno avuto modo di affezionarsi milioni di persone, bambini e non!
Non Vi nascondo che mi è venuta una certa voglia di celebrare questo ritorno.
Un ritorno al passato, ad una televisione che, quanto meno secondo me, non è minimamente paragonabile a quella attuale… anche nei cartoni animati!
Questa volta non ho voglia di mettere a confronto la TV “vecchio stile” con quella attuale. Sono eventi come questo (nel loro piccolo) a far tornare alla mente la buona televisione di un tempo.
Ho voglia, invece, di condividere con Voi alcune notizie che sono riuscito a reperire in rete.
Mi sono chiesto, tra le altre cose, il perchè di questo ritorno e, forse, una spiegazione sono riuscito a trovarla.
Ma andiamo per gradi.
E’ curioso sapere che “I Puffi” sono nati, in realtà, come personaggi secondari di Johan & Peewit (in Italia, John e Solfamì -nella foto che segue), un fumetto nato nel 1948 ad opera del disegnatore Peyo sul giornale belga Le Soir. La pubblicazione fu spostata dal 1952 sul giornale “Spirou”.
L’idea, rivelatasi geniale, di inserire nel fumetto appena citato i piccoli ometti blu avvenne il 23 ottobre 1958, giorno di nascita dei Puffi!
Il successo fu strepitoso e presto (nel 1959) I Puffi da personaggi secondari diventarono i protagonisti di un autonomo fumetto.
A decretare il definitivo successo ci fu, nel 1976, un lungometraggio intitolato “La Flûte à six schtroumpfs” conosciuto in Italia come “Il Flauto a 6 Puffi” o “I Puffi e il Flauto Magico” (forma tradotta della versione americana del film arrivata negli USA nel 1983) con cui si portava sugli schermi il famoso episodio di John e Solfamì in cui esordirono i Puffi.
Fu nel 1981, però, che Hanna e Barbera iniziarono a lavorare alla celeberrima serie animata realizzata per la NBC che, per prima, dunque, ebbe l’onore di trasmettere il fortunato cartone animato.
Furono prodotti 256 episodi che, tutt’oggi, sono trasmessi (seppur saltuariamente) in 30 paesi!
Nello stesso anno Hanna & Barbera realizzarono anche una serie che aveva per protagonisti i personaggi grazie ai quali I Puffi furono creati, “John e Solfamì”. Questo cartone animato ebbe un successo e una durata decisamente minori!
In Italia l’arrivo dei Puffi (a parte qualche episodio dei Puffi versione fumetto pubblicata sul Corriere dei Piccoli tra gli anni 60/70) risale al 1982 e precedette di ben 3 anni il cartone animato “John e Solfamì” che trovò spazio anche nel nostro paese per luce riflessa!
Non Vi ho ancora svelato, però, il perchè di questo ritorno.
Curiosando in rete, ho scoperto che la Paramount Pictures e la Nickelodeon Movies hanno acquisito i diritti del cartone animato per la Kerner Entertainment che ha intenzione di produrre almeno 3 nuovi film sui Puffi. L’uscita del primo della saga è prevista per il 2008, anno in cui si celebrerà il 50° anniversario degli strani ometti blu alti due mele o poco più!
Qualora conosciate già curiosità e dettagli sul cartone del quale parliamo, la lettura di questo post può terminare qui. In caso contrario proseguite pure.
Rispolverando un vecchio archivio, ho ritrovato un disco di vinile con “La Canzone dei Puffi” cantata da Cristina D’Avena nel 1983 che, tra l’altro, ha vinto il disco d’oro.
E’ proprio riascoltando questa canzone che si può avere un quadro completo delle peripezie dei puffi che vivono “vicino al fiume blu” dove sorge una diga presso la quale lavora la maggior parte di loro. –br[Continua a leggere la storia de I PUFFI]–
Altri puffi invece si dedicano alla raccolta del cibo nella foresta (le famose puff-bacche) mentre i protagonisti principali della serie li ritroviamo nel villaggio o addirittura fuori poichè “in città amici hanno già e senza esitar, li vanno a trovar”.
Ebbene si, i puffi, contrariamente a quanto si possa pensare, hanno degli amici umani che ben conoscono la collocazione del loro villaggio (a differenza del malefico Gargamella e della sua Gatta Birba che vorrebbero catturare i puffi per trasformarli in oro e per mangiarli).
Per spostarsi dal villaggio il Grande Puffo si serviva di un airone e così facendo poteva raggiungere il mago Omnibus (col quale giocava a scacchi o scambiava formule magiche) e Madre Natura.
Continuando a riascoltare la canzone ( “il grande puffo però trasformare sa già, un puffo assai cattivo in un puffo che puffa bontà”) sveliamo, per chi non lo sapesse, il perché nell’intero villaggio ci sia una sola puffetta.
In realtà è stato il mago Gargamella a crearla (con la chioma nera) affinché fosse accolta nel villaggio per poi rivelarne l’esatta collocazione al mago. Tuttavia sarà l’anziano “Grande Puffo” (da non confondere con “Nonno Puffo”, vestito di giallo, che farà la sua comparsa negli anni ’90) a trasformare la “puffetta streghetta” nell’adorabile puffetta bionda.
Puffetta però non è la sola estranea del villaggio! Anche “Baby Puffo” è stato adottato dalla comunità blu (portando a 101 il numero iniziale dei puffi) senza che nessuno conoscesse la “provenienza” del piccolo Puffo dotato persino di poteri magici di cui solo il saggio Grande Puffo ne è a conoscenza.
Per dirla tutta, i “veri” Puffi sono quelli degli anni ’80; nel corso degli anni ‘90, infatti, sono state trasmesse varie serie in cui sono stati introdotti nuovi personaggi come i puffolini (Naturone, Sciccoso, Sciattone), Bontina (che è stata creata anche lei dai puffolini riutilizzando la stessa formula per creare Puffetta), il cane Puppy (donato dal mago Homnibus), l’aiutante di Gargamella Lenticchia , Buegrasso…
Per questa volta, ci fermiamo agli anni ‘80 e ci lasciamo con una delle tante sigle che hanno accompagnato negli anni uno dei più bei cartoni animati mai prodotti.
Si tratta della prima sigla, La Canzone dei Puffi, che ho usato come fonte per la stesura della seconda parte di questo post.

