Sky



22
agosto

BARCELLONA-NAPOLI IN PAY PER VIEW A 10 EURO SU SKY E PREMIUM: DE LAURENTIIS ‘SPECULA’ SULLA PASSIONE DEI SUOI TIFOSI

Aurelio De Laurentiis

Eravamo già pronti a gettare la croce addosso a Sky Sport e Mediaset Premium. Ma come, i calciofili pagano costosi abbonamenti per non perdersi nemmeno un minuto delle partite della propria squadra del cuore e le pay tv si permettono di chiedere ben 10 euro per la visione di un match amichevole? Paradossale, se si pensa che, allo stesso prezzo, Cologno Monzese offre il pacchetto che comprende anticipi e posticipi serali oltre alla ‘Diretta Premium’ della domenica pomeriggio.

Come si spiega allora la richiesta di una bella sommetta per vedere ogni singola amichevole estiva di una delle squadre italiane con il maggior seguito di pubblico (anche televisivo)? E’ una domanda che ci siamo posti ogni qualvolta il Napoli Calcio si appresta a scendere in campo per le gare di precampionato. E che non possiamo esimerci dal porgere proprio quest’oggi, quando alle 20.45 gli azzurri saranno di scena al Camp Nou di Barcellona per sfidare il team più forte del mondo.

E così anche quest’oggi i supporter partenopei dovranno sborsare 10 euro dopo averlo già fatto in occasione delle sfide con il Penarol (4 agosto), il Siviglia (7 agosto) e il Maiorca (il 13). Ma cosa c’è dietro questa politica dei prezzi delle due pay tv? Sono Murdoch e Berlusconi a voler “mettere le mani nelle tasche” dei tifosi napoletani? No, in realtà a voler “speculare” sulla passione dei campani è proprio colui che ha ridato la dignità calcistica ad una squadra che ne è stata sprovvista per un quindicennio. Aurelio De Laurentiis.




16
agosto

QUANDO LA GENERALISTA E’ IN VACANZA: ASCOLTI RECORD IN PRIME TIME PER SKY CINEMA

Benvenuti al Sud su Sky Cinema il 29 agosto

Se fino a qualche anno fa d’estate non rimaneva altro che spegnere il televisore o dedicarsi ad uno zapping forsennato alla ricerca di qualcosa che valesse la pena guardare, ora il teledipendente medio ha trovato i suoi rimedi alla chiusura per ferie delle generaliste: digitale terrestre e satellite. In particolare quest’ultima piattaforma che, complice una programmazione mirata, nelle ultime settimane si sta facendo notare con ascolti record.

Nello specifico è Sky, con i canali cinema, a fare la parte del leone. Nei primi dieci giorni di agosto, infatti, i film trasmessi in prime time hanno fatto lievitare lo share complessivo di Sky Cinema al 3% (la media di ieri è stata del 3.64%), cifra pressochè simile a quella registrata dai programmi di prima serata de La7. Se si considera poi il target commerciale 15/64 anni, tanto caro agli inserzionisti Mediaset, la percentuale di audience sintonizzata aumenta al 4%.

I film piu’ visti sono stati: L’ultimo dominatore dell’aria (1 agosto in  prima tv – Amr 563.328, di cui 31.749 in Vosdal),  Un week end da bamboccioni (8 agosto in prima tv - Amr 532.619 di cui 43.071 in Vosdal) e The company men (4 agosto in prima tv – Amr 369.057). Nel complesso, nel periodo considerato, Sky si attesta sul 10% di share, con un +0,2% rispetto a luglio e un +0,4% rispetto allo stesso periodo dell’ anno scorso ma con quasi il +3,5% in prime time. Un trend che sarà presumibilmente consolidato dalla messa in onda di pellicole in prima tv come: Predators (22 agosto), l’attesissimo Benvenuti al Sud (29 agosto), Letters to Juliet (31 agosto), e l’action movie Far Cry (30 agosto).

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10
agosto

MICHELE SANTORO A CIELO? SKY CADE DALLE NUVOLE. COSI’ SI INFITTISCE IL NUOVO GIALLO ESTIVO

Michele Santoro

L’ascesa al Cielo di Michele Santoro è diventata un giallo che neanche l’ispettore Derrick. Tra indiscrezioni, colpi di scena, smentite sussurrate e poi rilanciate con voce scandita, la presunta trattativa tra il mattatore di Annozero e Sky sta tenendo tutti col fiato sospeso. Esiste davvero la possibilità che il giornalista approdi alla corte di Murdoch oppure siamo solo di fronte a ”voci infondate“, come hanno riferito direttamente da News Corp? Già, perchè ai vertici dell’emittente satellitare affermano di non saperne nulla. Di fronte ai rumors che il teletribuno avrebbe preso contatti per trasmettere dal canale Cielo, cadono dalle… nuvole.

E allora da dove salta fuori la clamorosa indiscrezione lanciata stamane dal quotidiano Libero? Se il giornale diretto da Maurizio Belpietro ha sparato la notizia a tutta pagina, la faccenda avrà anche un fondo di verità. No?! A questo punto, però, non si capisce come mai l’emittente di Murdoch si sia affrettata a dichiarare che il trasferimento di Santoro a Sky non avrebbe alcun fondamento. Santo Cielo, la questione si fa intricata!

Così ha preso forma un nuovo thriller estivo, tanto bizzarro quanto appassionante perchè riguarda uno dei giornalisti più seguiti dai telespettatori. Tra le possibili soluzioni al cluedo santoriano, rimaniamo incuriositi da quella offerta da Dagospia. Allora: la notizia sparata da Libero sarebbe da leggersi come un “segnale” rivolto a La7 ed in particolare al suo Amministratore Delegato.  Secondo il sito di D’Agostino, il messaggio in codice potrebbe essere più o meno questo: “Stella in campana! Michelone potrebbe salire in ‘Cielo’. Perchè non tentare di riallacciare un rapporto?“.





10
agosto

OH, CIELO! MICHELE SANTORO VICINO ALLA FIRMA CON SKY

Michele Santoro

Grazie al Cielo, Michele Santoro tornerà presto in tv. Dopo mesi vissuti da precario, il Sommo Sacerdote della libera informazione si prepara nuovamente a presiedere il rito della  messa in onda (vedi foto). Secondo quanto riporta il quotidiano Libero, infatti, il giornalista starebbe trattando con Sky per trasmettere direttamente da Cielo, il canale della piattaforma satellitare visibile anche sul digitale terrestre. L’accordo con l’emittente di Rupert Murdoch potrebbe essere siglato a breve, in vista della prossima stagione televisiva. Abbadonata la Rai (con una profumata buonuscita) ed archiviata La7, l’ex conduttore di Annozero starebbe quindi plasmando il suo futuro professionale in modo sempre più concreto.

L’intenzione di andare in onda da una piattaforma televisiva (e web) da tempo balenava nella testa di Santoro, dunque non dovremmo stupirci se il giornalista scegliesse davvero di approdare a Cielo. Su Sky avrebbe la possibilità e le risorse per sperimentare diverse forme di giornalismo, come ha sempre desiderato fare. In prospettiva, il teletribuno potrebbe infatti scegliere se tornare a condurre un talk show in stile Annozero, o se percorrere la strada delle docu-fiction. Nella seconda ipotesi, la produzione dei documentari sarebbe affidata alla società Zerostudio’s, di proprietà dello stesso Santoro. Ciò significa che il giornalista godrebbe di un’ampia libertà d’azione.

L’arcangelo Michele, poliedrico come non mai, potrebbe anche ideare un nuovo format televisivo ispirato al successo delle serate-evento Raiperunanotte e Tutti in piedi, entra il lavoro. In ogno caso, sarà affiancato dal suo storico gruppo di lavoro composto, tra gli altri, da Marco Travaglio, da Sandro Ruotolo e dal vignettista Vauro. All’appello stavolta mancherà Corrado Formigli, che ha disertato il battaglione per condurre un nuovo programma nel prime time di La7.


1
agosto

SKY: ANDREA ZAPPIA E’ IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

Andrea Zappia

Andrea Zappia

Inizia una nuova era per Sky Italia. Dopo anni di gestione “australiana”, la divisione italiana del noto operatore televisivo internazionale, che fa capo a Rupert Murdoch, ha un Amministratore Delegato italiano: Andrea Zappia.

Zappia prenderà quindi il posto di Tom Mockridge, spostato a News International dopo le dimissioni di Rebekah Brooks dovute allo scandalo intercettazioni del tabloid News of the world, con il difficile compito di portare Sky Italia sul digitale terrestre (due sono i nuovi canali free in arrivo) e allargare la platea, con l’acquisizione di nuovi abbonati (fermi a 4,9 milioni), sulla piattaforma satellitare.

Zappia ha lavorato in Sky Italia per 7 anni, prima come Vice President, Marketing, Promotion e Business Development e poi come Vice President Sports Channels. Nel febbraio 2010 è stato richiesto a BSkyB nel Regno Unito dove ha guidato la direzione vendite, marketing e operazioni. Durante la mission inglese è riuscito con il suo team a superare i 10 milioni di abbonati e i 3 milioni di clienti broadband e voce.





28
luglio

MARINA BERLUSCONI: LO SCANDALO MURDOCH E’ INQUIETANTE, MA IN ITALIA E’ PEGGIO

Marina e Silvio Berlusconi

Quando il mare è in burrasca e il Cavaliere sembra ormai con l’acqua alla gola, arrivano i rinforzi. Dal porticciolo di Segrate spunta nientemeno che la Marina (Berlusconi), con tutta la sua ‘flotta’ di energie. Fino a questo momento il pronto soccorso ha funzionato, permettendo a Silvio di levarsi da impicci che rischiavano di farlo sprofondare. Adesso, però, la situazione si è pericolosamente aggravata: dalla politica alla sua immagine mediatica e televisiva, il premier potrebbe soccombere tra i flutti. E così Marina, anche stavolta, ne condivide le grane, parlando come se fosse (già) l’ombra del padre.

In un’intervista esclusiva rilasciata al settimanale Oggi, la presidente di Mondadori si racconta con una grinta da leader. “Attaccano le nostre aziende per attaccare mio padre” afferma, dimostrandosi molto attenta a tutto l’universo di potere e di immagine che ruota attorno alla sua famiglia. Non a caso rivendica anche il fatto di aver consigliato, anni fa, a Silvio di non vendere a News Corp. E ha pure le idee molto chiare sullo scandalo londinese che ha coinvolto Rupert Murdoch, il patron della concorrente Sky. “Quanto sta venendo fuori ha dell’incredibile. Sta emergendo un sistema basato sulla costante violazione del rispetto, della dignità, della privacy delle persone, famose e non. Un sistema che definire inquietante è poco” dichiara.

Poi attacca: “Il caso Murdoch si fonda su comportamenti deviati, illeciti (…) mentre qui, al contrario, quegli stessi comportamenti sono in molti casi addirittura pienamente legalizzati“. Alla faccia, insomma, di coloro che si ostinano a dipingere Silvio Berlusconi come il grande Caimano, capace di influenzare tutto e tutti, persino i vertici della tv pubblica e l’Agcom. Marina lancia il sasso, poi un’altro e attende l’effetto desiderato nello stagno della comunicazione. Parla poco, e quando lo fa riserva stocccate ad hoc. Un atteggiamento opposto a quello del padre, e lo stesso che in parte sembra tenere anche il vicepresidente di Mediaset Piersilvio.


26
luglio

ILARIA D’AMICO: PRONTA PER UNA DOMENICA PIU’ LUNGA E “POLEMICA”. NEL 2012 NUOVO TALK DI INFORMAZIONE FORSE SU SKYUNO.

Ilaria D'Amico

Ha abbandonato La7 per sposare Sky dopo un fidanzamento lungo otto anni: dallo scorso 22 giugno e almeno fino al 2014, la tv di Murdoch può “coccolarsela” in esclusiva. Con le sue otto edizioni di Sky Calcio Show all’attivo, Ilaria D’Amico è diventata la signora del pallone per i tanti telespettatori che ogni week end si sintonizzano sui canali Sky affamati di calcio.

E sarà ancora lei il volto di punta di Sky Sport e della “stagione infinita” che è stata presentata ieri a Buenos Aires all’indomani della finale di Coppa America (per maggiori info clicca qui). Non sarà stato facile per Tom Mockridge riuscire ad averla tutta per sè, ma i progetti e gli investimenti che il gruppo di Sky ha fatto su di lei, l’hanno convinta ad imboccare l’uscita da La7. Peraltro, la sua vena da giornalista d’attualità non rischierà di inaridirsi.

In un’intervista a Libero, la conduttrice parla delle novità del suo Sky Calcio Show che potrà contare su una grafica rinnovata, uno studio nuovo e il pubblico dal vivo:

A Sky sento di dovere tutto. E poi ho avvertito un progetto molto forte su di me. Si riparte a fine agosto con il calcio e dopo sette anni non avrò più in studio Mario Sconcerti che avrà un programma tutto suo. Così mi toccherà ricostruirmi il ruolo, magari diventare un pò più battagliera con allenatori e giocatori e sostituirmi a Mario nella polemica“.


25
luglio

LA LEGA CALCIO CREA IL PROPRIO CANALE TV: RIUSCIRA’ A FAR CONCORRENZA A SKY E MEDIASET PREMIUM?

Lega Calcio - Logo

Chissà se questa volta (la terza) si rivelerà quella buona. Dopo i fallimentari tentativi – posti in essere dalle defunte Gioco Calcio e Dahlia – di scalfire il monopolio di Sky e Mediaset Premium sul terreno della messa in onda pay delle partite di Serie A, un nuovo operatore si prepara a scendere in campo. Il terzo incomodo è una sorta di ‘interno’ al sistema del pallone: come riportato sul numero odierno de La Gazzetta dello Sport infatti la Lega Calcio è pronta a creare una sua tv e ad ottenere le autorizzazioni per trasmettere contenuti sulle piattaforme digitale terrestre e satellitare.

Nella mattinata di venerdì la Lega Calcio Service, società di servizi che fa capo alle leghe di Serie A e B, ha aumentato il capitale sociale da 550.000 € a 6.200.000 € ampliando anche il proprio oggetto sociale e includendo nello stesso lo “svolgimento di attività propria dei fornitori di servizi di media sulle reti di comunicazione elettronica, assumendo e gestendo qualsiasi attività attinente il settore della produzione e della distribuzione di prodotti audiovisivi per la televisione“.

Dietro questo complicato “papello” si cela la volontà di creare il proprio network che nelle intenzioni dovrebbe debuttare immediatamente sul dtt, andando ad acquisire i diritti di quelle otto squadre di Serie A che non fanno parte del listino di Mediaset Premium (Cagliari, Catania, Cesena, Chievo Verona, Lecce, Parma e Udinese). Per scoprire se si tratta di un’utopia o di un progetto concreto basterà aspettare domani mattina, quando si apriranno le buste e si scoprirà quale operatore si aggiudicherà i diritti di messa in onda di questi club “figli di un dio minore”.