Scandalo



25
novembre

GRAFFITI…D’ORO ZECCHINO: SCANDALI, POLEMICHE E CURIOSITA’ SULLA STORICA KERMESSE MUSICALE

Zecchino d'Oro

Ritorna con un appuntamento speciale, interamente dedicato a Lo Zecchino d’Oro, la nostra rubrica Graffiti. La kermesse musicale per bambini, in partenza oggi, 25 novembre su Rai1, con la 57esima edizione vedrà al timone ancora una volta Veronica Maya, confermata alla conduzione per il nono anno, fresca fresca di sexy incidente a Tale e Quale Show.

La storica manifestazione, nata da un’idea di Cino Tortorella, non è certo nuova alle polemiche. Curiosando negli archivi dello “zecchino” si scopre, infatti, che in 56 edizioni, tra messaggi d’amore e fiori della solidarietà, non sono mancati malumori, sexy scandali, scioperi, epurazioni e persino una misteriosa scomparsa.

25 settembre 1961 – Il salone del bambino ha pochi zecchini

Il terzo Zecchino d’Oro va in onda per la prima volta dal cinema-teatro dell’Antoniano di Bologna. Il Salone del bambino di Milano, che aveva ospitato le prime due edizioni, rinuncia alla manifestazione, giudicandola troppo onerosa.

28 febbraio 1964 – Lo sciopero Rai fa saltare la diretta

La sesta edizione dello Zecchino d’Oro va in onda per la prima ed unica volta in differita. A causa delle interruzione delle trattative per il rinnovo del contratto dei dipendenti Rai, viene, infatti, proclamato uno sciopero generale per venerdì 28 febbraio, sabato 1° e domenica 2 marzo 1964. Lo spettacolo viene registrato qualche ora prima della messa in onda.

19 marzo 1968 – Scompaiono due baby spettatrici

Due bimbe di 4 e 7 anni sono scappate da casa per andare all’oratorio a vedere lo Zecchino d’oro,  festival televisivo per bambini. Si sono allontanate alle 14 e hanno fatto ritorno alle 20: per sei ore le loro famiglie sono vissute nella disperazione; la casa, il rione in subbuglio; la polizia ha diramato ordini di ricerche a tutte le radiomobili. Sono Franca Carucci e Pia Piccoloantonio, abitano in via Santa Chiara 60. Franca è la seconda di cinque figli; il padre, Luciano, 37 anni, da due anni non lavora perché ammalato. Pia ha otto fratelli e sorelle, frequenta la prima elementare alla Sclopis, la sua famiglia è giunta quindici giorni fa da Foggia. Le due bimbe hanno fatto presto amicizia, i pomeriggi scendono nel cortile e giocano insieme. Fino a ieri non erano mai uscite dal portone. Ieri alle 14 Franca, appena finito di pranzare è uscita, senza neppure infilarsi il cappotto, è scesa al primo piano e ha chiamato Pia. Che cosa si siano dette, chi delle due abbia avuto la idea di andare a vedere la televisione, non si sa. Ieri sera, quando sono state ritrovate, erano spaventate e non rispondevano alle domande affannose dei genitori. Comunque, non si sono allontanate subito: hanno giocato un po’ in cortile, poi si sono incamminate per via Santa Chiara, dirette verso corso Regina Margherita. Sono entrate nell’oratorio di Maria Ausiliatrice, dove un centinaio di bambini assisteva allo spettacolo televisivo. Verso le 17 non vedendo tornare la figlia, Luciano Carucci è andato a cercarla. Credeva di trovarla con l’amica, ma anche Pia era scomparsa. Sono incominciate ricerche nei dintorni, nel giardini di Piazza Statuto, nei cortili delle case vicine. Il padre di Franca è andato al commissariato Monviso a denunciare la scomparsa delle bimbe: è stato dato l’allarme a tutte le radiomobili, si temeva che le bambine avessero fatto qualche brutto incontro, o fossero rimaste vittime di un incidente. Nei giorni scorsi un uomo era stato sorpreso dietro il portone di via Santa Chiara 60 mentre cercava di attirare a sé una bambina: questo pensiero ha tormentato la signora Carucci per tutto il pomeriggio. Poco prima delle 20 Franca e Pia sono ritornate. Hanno detto soltanto: «Siamo state all’oratorio a vedere lo Zecchino d’oro, erano tanti giorni che pensavamo a questa trasmissione”. (La Stampa – 20 marzo 1968)

19 marzo 1973 – La Rai trasmette in tv solo la finale




29
luglio

GIULIO TREMONTI A UNO MATTINA ESTATE: “NON HO BISOGNO DI RUBARE AGLI ITALIANI”. MA LA QUESTIONE MORALE?

Giulio Tremonti, Uno Mattina Estate

Impegnato com’era a sistemare il debito pubblico, a raddrizzare i conti con riforme ed improbabili manovre, Giulio Tremonti non si è accorto di nulla. E’ terribile: di questi tempi basta davvero poco per rimanere inguaiati a propria insaputa. Così il Ministro dell’Economia si è trovato coinvolto nella poco trasparente vicenda di un appartamento romano resogli disponibile dal suo ex consigliere Marco Milanese, ora indagato per corruzione. Il factotum di Tremonti ha riferito ai giudici di aver ricevuto mille euro/settimana dal Ministro per l’uso dell’immobile che aveva affittato a 8.500 euro al mese. In questi giorni la polemica sul caso ha assunto toni incandescenti e stamane il reposabile del Dicastero economico è intervenuto in prima persona nella trasmissione Uno Mattina Estate per smorzare i toni e dare la sua versione dei fatti.

Interrogato dal giornalista Gerardo Greco sulla questione, Tremonti si è fatto tutto serio e precisino. “La rigrazio per questa domanda. Senta un po’… Io prima di fare il ministro dichiaravo al fisco 5 milioni, 10 miliardi di vecchie lire all’anno. Devo dire che do in beneficenza più di quanto prendo come parlamentare. Non ho bisogno di avere illeciti favori, di fregare i soldi agli italiani. Non ho casa a Roma non me ne frega niente, non faccio vita di salotti, di potere, di appalti”. Così il Ministro, in diretta su Rai1, ha voluto allontanare da sè le accuse di coinvolgimento in una vicenda dai contorni ancora poco limpidi.

Giulietto sente di non doversi rimproverare niente, se non il fatto di lavorare molto e quindi di essere sempre impegnato. “Forse avrei dovuto essere più attento, ma se devi lavorare in quento modo… Gestire il terzo debito ti impegna abbastanza” afferma. A quel punto il giornalista di Uno Mattina incalza: “E’ difficile scusarsi oppure no?“. E il Ministro, nascondendo il disappunto con un sorriso: “Senta, per uno come me… Devo dire onestamente, scusarsi è una cosa che…“. Il siparietto sulla ‘casa in affitto di Tremonti’ si conclude così, senza che venga scomodata la cosiddetta questione morale, di cui tanto si avverte il bisogno di discutere in questi giorni, anche in tv.


28
luglio

MARINA BERLUSCONI: LO SCANDALO MURDOCH E’ INQUIETANTE, MA IN ITALIA E’ PEGGIO

Marina e Silvio Berlusconi

Quando il mare è in burrasca e il Cavaliere sembra ormai con l’acqua alla gola, arrivano i rinforzi. Dal porticciolo di Segrate spunta nientemeno che la Marina (Berlusconi), con tutta la sua ‘flotta’ di energie. Fino a questo momento il pronto soccorso ha funzionato, permettendo a Silvio di levarsi da impicci che rischiavano di farlo sprofondare. Adesso, però, la situazione si è pericolosamente aggravata: dalla politica alla sua immagine mediatica e televisiva, il premier potrebbe soccombere tra i flutti. E così Marina, anche stavolta, ne condivide le grane, parlando come se fosse (già) l’ombra del padre.

In un’intervista esclusiva rilasciata al settimanale Oggi, la presidente di Mondadori si racconta con una grinta da leader. “Attaccano le nostre aziende per attaccare mio padre” afferma, dimostrandosi molto attenta a tutto l’universo di potere e di immagine che ruota attorno alla sua famiglia. Non a caso rivendica anche il fatto di aver consigliato, anni fa, a Silvio di non vendere a News Corp. E ha pure le idee molto chiare sullo scandalo londinese che ha coinvolto Rupert Murdoch, il patron della concorrente Sky. “Quanto sta venendo fuori ha dell’incredibile. Sta emergendo un sistema basato sulla costante violazione del rispetto, della dignità, della privacy delle persone, famose e non. Un sistema che definire inquietante è poco” dichiara.

Poi attacca: “Il caso Murdoch si fonda su comportamenti deviati, illeciti (…) mentre qui, al contrario, quegli stessi comportamenti sono in molti casi addirittura pienamente legalizzati“. Alla faccia, insomma, di coloro che si ostinano a dipingere Silvio Berlusconi come il grande Caimano, capace di influenzare tutto e tutti, persino i vertici della tv pubblica e l’Agcom. Marina lancia il sasso, poi un’altro e attende l’effetto desiderato nello stagno della comunicazione. Parla poco, e quando lo fa riserva stocccate ad hoc. Un atteggiamento opposto a quello del padre, e lo stesso che in parte sembra tenere anche il vicepresidente di Mediaset Piersilvio.





7
luglio

SCANDALO INTERCETTAZIONI NEWS OF THE WORLD: DALLA PARABOLA DI SKYTG24 “NESSUN SEGNALE”. SKY RETTIFICA.

Rupert Murdoch e Rebekah Brooks

SKY RETTIFICA – In relazione alla notizia SCANDALO INTERCETTAZIONI NEWS OF THE WORLD: DALLA PARABOLA DI SKYTG24 “NESSUN SEGNALE, da voi pubblicata, vi invio a titolo preliminare la collezione di link di alcuni dei servizi trasmessi sul tema da Sky Tg24 sin da ieri e dei servizi pubblicati dal sito sky.it, per consentirvi una immediata rettifica di quanto erroneamente pubblicato  SIA NEL TESTO SIA NEL TITOLO

A) SKY TG24

06/07/2011 SKY
SKY TG24 – 19.40 – Durata: 00.01.42
Conduttore: INCIOCCHI ROBERTO – Servizio di: …
Gran Bretagna. Bufera su News of the world per intercettazioni illegali.
Clicca qui per vedere il video

07/07/2011 SKY
SKY TG24 – 00.18 – Durata: 00.01.43
Conduttore: TASSARA OLIVIA – Servizio di: …
Gran Bretagna. Bufera su News of the world per intercettazioni illegali.
Clicca qui per vedere il video

07/07/2011 SKY
SKY TG24 – 12.40 – Durata: 00.02.07
Conduttore: PERUZZI MONICA – Servizio di: Riccardo Romani
Gran Bretagna. Bufera su News of the world per intercettazioni illegali. A rischio acquisto di BSKYB.
Clicca qui per vedere il video

B) SKY.IT
(http://video.sky.it/videoportale/index.shtml?videoID=1041516571001)

http://tinyurl.com/69rvgrt)

(http://bcove.me/4saak8zo)
(http://tinyurl.com/64pt6nk).

ARTICOLO DEL 7 LUGLIO 2011 delle 16.21 – E’ proprio vero che tutto il mondo è paese. Sono ore dure per il magnate australiano Rupert Murdoch al  centro dello scandalo intercettazioni che ha travolto il News of  the World, il domenicale del gruppo News Corp che in Italia possiede la piattaforma satellitare Sky. Tutto inizia dalle indagini di Milly Dowler, una ragazza scomparsa nel marzo del 2002 e ritrovata senza vita sette mesi dopo a 30km da casa. E’ qui che nascono i primi sospetti sull’uso illegale di intercettazioni da parte di giornalisti, direttori e investigatori del News of the world.

I detective del giornale sono accusati di aver ascoltato i messaggi sul cellulare della ragazza, di averli elimati per liberare la casella di segreteria intasata e di aver in questo modo interferito con le indagini della polizia. Il caso di Milly Dowler sembra essere solo la punta dell’iceberg: sarebbero state intercettate anche le famiglie delle vittime del terrorismo, degli attentati di Londra del luglio 2005 e dei militari uccisi in Iraq e Afghanistan.

E non è nemmeno la prima volta che il News of the World affronta questa bufera: da anni il domenicale di Rupert Murdoch è accusato di intercettare i telefoni delle celebrità, da attori come Sienna Miller e Jude Law, a calciatori come Ryan Giggs, politici e addirittura i membri della famiglia reale. Per i giornalisti del News of the World quello delle intercettazioni sembrava una pratica irresistibile.