Sky



15
luglio

OLIMPIADI LONDRA 2012: I CANALI SKY CAMBIANO NOME E POSIZIONE

L'interattività di Sky per Londra 2012

La massiccia copertura di Sky Sport per le Olimpiadi di Londra 2012 – al via venerdì 27 luglio con la cerimonia d’apertura – rappresenta la più ricca programmazione di sempre per i Giochi. Una mole di lavoro che, tradotta in numeri, equivale a dodici canali HD e uno 3D interamente dedicati alla XXX Olimpiade, con conseguente modifica alla numerazione del telecomando Sky.

Intatto il canale 200 per Sky Sport24, dal 201 al 213 saranno visibili i canali Sky Olimpiadi, con slittamento al 214 e 215 per Sky Sport 1 e Sky Sport Extra. Cambiano posizione, inevitabilmente, anche Eurosport (che passa al 216), Eurosport 2 (217), Espn America (218) e Espn Classic (219). Ecco nel dettaglio, canale per canale, tutte le discipline delle Olimpiadi su Sky:

Sky Olimpiadi 1 (canale 201) – Tutti gli azzurri e le gare più importanti.
Sky Olimpiadi 2 (202) – Nuoto e atletica.
Sky Olimpiadi 3 (203) – Scherma e sport acquatici.
Sky Olimpiadi 4 (204) – Pallavolo.
Sky Olimpiadi 5 (205) – Pallanuoto.
Sky Olimpiadi 6 (206) – Basket.
Sky Olimpiadi 7 (207) – Calcio, ginnastica e altri sport.
Sky Olimpiadi 8 (208) – Ciclismo e altri sport.
Sky Olimpiadi 3D (209) – Nuoto, ginnastica, atletica, canoa, tuffi e basket.
Sky Olimpiadi 9 (210) – Boxe e altri sport.
Sky Olimpiadi 10 (211) – Tennis e altri sport.
Sky Olimpiadi 11 (212) – Canottaggio e altri sport.
Sky Olimpiadi 12 (213) – Sport vari.

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13
luglio

L’OSCURAMENTO DEI CANALI RAI SU SKY: ILLEGITTIMO SECONDO IL TAR. VIALE MAZZINI IMPUGNERA’ IL PROVVEDIMENTO

Sede Rai di Viale Mazzini

Il Tar del Lazio ha sentenziato: la Rai non ha alcun diritto di oscurare parte della sua programmazione sulla piattaforma televisiva digitale di Sky, definendola una “violazione degli obblighi di servizio pubblico“. Così i canali Rai potrebbero essere visti di nuovo integralmente sul satellite grazie all’annullamento del provvedimento dell’Agcom del 16 dicembre 2009 che sanciva l’oscuramento di determinati programmi di mamma Rai su Sky, non concedendo, dunque, la trasmissione alla sola Tivùsat (società di Rai, Mediaset e La7), che favoriva esclusivamente gli investitori e gli azionisti della Rete stessa configurandosi come “distorsione della concorrenza”.

Gli oscuramenti risultano così illegittimi perché violerebbero il contratto di servizio pubblico 2007/2009 in vigore fino al 28 giugno 2011 che prevedeva l’obbligo di fornire gratuitamente la programmazione Rai a qualsiasi piattaforma richiedente, a patto che questa garantisse la gratuità della trasmissione delle reti a tutti i telespettatori in questione aventi l’obbligo legislativo dell’annuale pagamento del canone.

Il Tar ha precisato altresì che, anche con il contratto di servizio pubblico 2010/2012 in vigore, la Rai è comunque tenuta a rispettare il principio di neutralità tecnologica e l’offerta della propria programmazione alle piattaforme distributive deve avvenire in modo non discriminatorio e salvaguardando la parità di condizioni concorrenziali nel mercato televisivo. La Rai, da parte sua, ritiene di applicare correttamente il contratto di servizio che discende dalle linee guide emanate dall’Agcom d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e che pertanto non ha nessun obbligo di cessione gratuita dei propri canali. L’azienda in relazione alla delibera specifica che:

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30
giugno

SKY CANCELLA IL CARTONE ANIMATO DI CELENTANO. IL CLAN PROTESTA MA LA PAY TV PASSA AL CONTRATTACCO

Adrian

Che a Celentano piaccia polemizzare non c’è alcun dubbio. E’ di pochi giorni fa l’ennesima polemica con l’azienda pubblica, che ha rifiutato la trattativa per la messa in onda del grande evento all’Arena di Verona che prevede il ritorno del Molleggiato in un concerto. Poi la notizia “bomba”: la due giorni all’Arena – dagli ascolti assicurati – verrà trasmessa a sorpresa da Mediaset, che ha accettato di buon grado la proposta del duplex Mazzi-Presta.

Ora è il turno di Sky: la pay tv guidata da Andrea Zappia ha infatti deciso di cancellare definitivamente Adrian, il cartone animato in 26 episodi prodotto dal Clan sulla vita di Adriano. Il Clan, le cui redini sono in mano a Claudia Mori, si è subito scatenato a mezzo stampa, minacciando un’azione legale nei confronti di Sky. Nella nota inviata all’Ansa si legge che:

“Sky Italia ha improvvisamente richiesto la risoluzione del contratto sottoscritto con la nostra società, con il pretesto di non avere ricevuto in consegna la serie nei tempi previsti. Tempi concordemente differiti da Clan Celentano e Sky Italia al 2013 (primi 13 episodi) e inizio 2014 (secondi 13 episodi), per la complessità e innovatività del progetto. Contrasteremo in ogni modo […] il consueto cinismo delle multinazionali e chiederanno “il risarcimento di tutti i danni, qualora Sky Italia proseguisse su questa linea”.

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21
giugno

ASCOLTI STAGIONE 2011/12: LA RAI E’ LEADER MA IN CALO. RAI3 TERZA RETE, CRESCONO LA7 E SKY. RAI4 E PREMIUM CALCIO AL TOP DELLE DIGITALI

Il Festival di Sanremo 2012 è il programma più visto della stagione

Le reti Rai sono ancora al vertice degli ascolti nella stagione 2011/12 (dal 4 settembre 2011 al 2 giugno 2012) con una percentuale di share media che supera il 40% in prima serata contro il 36.7% dei canali Mediaset. Tuttavia la Rai registra il calo più forte perdendo, rispetto alla stagione 2010/11, quasi due punti e mezzo di share in prima serata contro il -0,84 fatto segnare da Mediaset. Cresce La7 che guadagna quasi un punto medio in prime time e si porta oltre il 4.6% di media. Anche i canali Sky sono in crescita (+1,17 rispetto alla scorsa stagione) con una media stagionale che supera il 5.5% medio.

Per i canali Rai, il miglior mese è quello di febbraio (42,52% in prima serata), per Mediaset è aprile (38,12%). Il miglior mese per La7 è stato ottobre (5,41% in prima serata) mentre per Sky è stato settembre (6,53%). Sul risultato dei canali Rai ha pesato la performance di Rai2 che, senza Michele Santoro e Simona Ventura, perde quasi due punti in prime time (la media dei nove mesi è dell’8.28%). Hanno perso circa un punto a testa le due reti ammiraglie mentre hanno retto meglio Rete 4 e Italia 1 (rispettivamente al 6.5% e all’8% nei nove mesi) con una perdita di nemmeno mezzo punto in prima serata. Rai3 invece diventa la terza rete italiana in prima serata con una media che si avvicina al 9%, staccando quindi Rai2 e Italia 1.

Nel totale giornata, secondo l’elaborazione della Studio Frasi, la leadership spetta ancora a Rai1 con una media del 19.2% (in calo di quasi un punto), nettamente sopra Canale 5 che ottiene un 16.6%. La terza rete è Rai3 seguita da Italia 1 e solo al quinto posto Rai2 con una perdita rispetto alla stagione precedente di oltre un punto di share. Tra i canali digitali, il più seguito nell’intera giornata è Rai4 davanti a Real Time, Iris e Boing. In prima serata invece le reti digitali pay superano quelle free: i più visti sono Premium Calcio (1.15%) poi Rai4 e al terzo posto Sky Sport 1 (1,01%).


18
giugno

MAX GIUSTI IN RAI PER ALTRI DUE ANNI. MARCO MAZZOCCHI SI SCAGLIA CONTRO SKY

Max Giusti

Uno gli giura amore (almeno per altri due anni), l’altro la difende contro tutto e tutti (attaccando senza peli sulla lingua il “nemico” Sky). Max Giusti e Marco Mazzocchi della squadra Rai sono stati i protagonisti di oggi su Radio 2, nel corso del programma SuperMax che il presentatore di Affari Tuoi conduce ogni giorno.

“Si, resto in Rai, altri due anni, ho appena firmato. Sono cavoli vostri…”.

Con queste parole Max Giusti ha messo fine alle voci insistenti che lo volevano ad un passo da La7. Sfuma, dunque, lo sbarco nella tv del terzo polo per il conduttore romano, che resta al “servizio pubblico” di Viale Mazzini fino al 2014. A fare rumore, però, è stato l’intervento telefonico in trasmissione del giornalista sportivo Marco Mazzocchi, impegnato con Rai Sport in Polonia e Ucraina per seguire e garantire gli Europei di calcio. E proprio dalle critiche ricevute riguardo al servizio offerto che scatta la sua arringa:

“Va benissimo che chi lavora in Rai sia esposto a critiche, abbiamo responsabilità e ci piace accollarcele. Però, contesto il fatto che un giornalista intervisti un commentatore di Sky per giudicare il lavoro della Rai. E’ deontologicamente sbagliato, soprattutto se nello stesso articolo non si garantisce il diritto di replica”.

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6
giugno

FORMULA 1 SU SKY DAL 2013

Formula 1

Anche oggi si è avuta l’ennesima dimostrazione di quanto l’operato di Sky sia notevole nel campo dell’acquisizione dei diritti televisivi per gli eventi sportivi, con buona pace dei competitor che  -  a determinati prezzi – non possono gareggiare con lo strapotere economico del colosso di Murdoch. Era già nell’aria ma è appena diventata ufficiale la notizia del passaggio sui canali Sky Sport del Campionato del Mondo FIA di Formula 1 a partire dalla prossima stagione per tutte le tecnologie e le modalità di offerta, tra cui pay-TV, internet, mobile e Sky Go.

Le modalità dell’accordo concluso con Formula One Management (FOM), a partire da marzo 2013, prevedono che Sky trasmetta in esclusiva tutte e 20 le gare del Campionato del Mondo FIA con la precisazione che un canale televisivo nazionale in chiaro – che sarà concordato in seguito proprio da FOM e Sky – trasmetta 9 Gran Premi in diretta e 11 Gran Premi in differita. Tra le gare in onda in chiaro e in diretta ci sarà sicuramente il Gran Premio d’Italia disputato sul circuito di Monza.

La Formula 1 torna quindi sugli schermi di Sky dove non veniva trasmessa dal 2009 (non in esclusiva) quando veniva commentata dall’ottimo Carlo Vanzini che adesso avrà un bel da fare dopo l’acquisizione da parte della pay tv anche delle gare della Moto GP. Potranno esultare i patiti di questo sport clienti Sky che avranno la possibilità di fruire delle avanzatissime tecnologie messe a disposizione da Sky per la visione delle gare (dall’alta definizione all’interattività) mentre sentiamo già l’eco delle imprecazioni rivolte dai non abbonati a Mamma Rai che – poco alla volta – sta lasciando alla concorrenza tutti gli eventi sporivi più rilevanti.


27
maggio

SKY: UN GRAND HOTEL CHE TI COCCOLA (A CARO PREZZO), DOVE L’ARGENTERIA E’ LO SPORT

Sky Sport - Ilaria D'Amico

di Massimo Dorati – [Hai perso la quarta parte? Clicca qui] Adesso passiamo a Sky. Efficienza, ‘prestanza fisica’, capacità professionale, ritmo, approfondimenti, montaggi perfetti, slow motion, sky cam, 3D, HD, gioco di squadra, talents (loro li chiamano così, ca va sans dire, opinionisti ) credibilissimi mai banali, elegantissimi nei loro vestiti sartoriali (a parte il Pampa Sosa con le sue cravattine e le sue camicie striminzite). Insomma la piattaforma Murdochiana offre all’abbonato tanta qualità, tanti canali, un’offerta infinita.

Ma il vero cuore pulsante, a parte la ricerca tecnologica atta a dare una sempre migliore qualità ed esclusività alle immagini offerte, il core (pulsante) business è appunto lo sport in tutte le sue declinazioni oltre a news e cinema, sempre gestite direttamente. Sull’intrattenimento, a parte Skyuno, è un mondo in divenire, una materia ancora non proprio sconosciuta ma fino ad ora mal digerita dai Murdochiani doc e comunque non all’altezza dei loro normali parametri di qualità.

Quanti canali ha la piattaoforma Sky? Un numero infinito, canali per ogni esigenza e gusto. Ma è erroneo pensare che siano tutti gestiti editorialmente dalla casa madre. Tali canali, anche molti di quelli che fanno ascolti e che vanno per la maggiore in termini di gradimento e di ascolti, sono frutto di accordi commerciali con major, produttori di contenuti, gruppi editoriali.

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15
maggio

MARIA DE FILIPPI: “NON CONSIDERO SKY UN’ALTERNATIVA A MEDIASET. PER LA7 SONO L’ANTICRISTO”

Maria de Filippi da Vanity Fair.it (Photomovie)

E’ un’intervista che non ti aspetti quella che Maria De Filippi, alla vigilia del gran finale di Amici, rilascia a Vanity Fair. Sorprendente già dal servizio fotografico a corredo delle risposte della conduttrice di Mediaset, di solito molto schiva. Importantissime le dichiarazioni sul suo futuro a Cologno Monzese, la fiducia di Piersilvio Berlusconi e le sirene di Sky.

“Non nego di aver avuto contatti con Sky, ma per ora non considero la loro offerta un’alternativa a Mediaset… Me ne andrei se, a parità di mezzi, mi rendessi conto che con Pier Silvio non c’è più sintonia perfetta e fiducia piena… La Rai? Perché no?… La7? Non mi piace l’aria snob che c’è lì. Mi vedono come l’Anticristo, perché dovrei andare e sperare che cambino idea?”.

Sembra dunque che l’ammiraglia Mediaset possa tirare un gran sospiro di sollievo potendo contare sulle performance di Maria e dei personaggi legati al suo marchio ancora per un po’, almeno fino a quando la fiducia dei piani alti rimarrà immutata. E come potrebbe la dirigenza lasciarsi scappare una garanzia di questo tipo in un periodo di vacche magrissime come questo?