Quando il mare è in burrasca e il Cavaliere sembra ormai con l’acqua alla gola, arrivano i rinforzi. Dal porticciolo di Segrate spunta nientemeno che la Marina (Berlusconi), con tutta la sua ‘flotta’ di energie. Fino a questo momento il pronto soccorso ha funzionato, permettendo a Silvio di levarsi da impicci che rischiavano di farlo sprofondare. Adesso, però, la situazione si è pericolosamente aggravata: dalla politica alla sua immagine mediatica e televisiva, il premier potrebbe soccombere tra i flutti. E così Marina, anche stavolta, ne condivide le grane, parlando come se fosse (già) l’ombra del padre.
In un’intervista esclusiva rilasciata al settimanale Oggi, la presidente di Mondadori si racconta con una grinta da leader. “Attaccano le nostre aziende per attaccare mio padre” afferma, dimostrandosi molto attenta a tutto l’universo di potere e di immagine che ruota attorno alla sua famiglia. Non a caso rivendica anche il fatto di aver consigliato, anni fa, a Silvio di non vendere a News Corp. E ha pure le idee molto chiare sullo scandalo londinese che ha coinvolto Rupert Murdoch, il patron della concorrente Sky. “Quanto sta venendo fuori ha dell’incredibile. Sta emergendo un sistema basato sulla costante violazione del rispetto, della dignità, della privacy delle persone, famose e non. Un sistema che definire inquietante è poco” dichiara.
Poi attacca: “Il caso Murdoch si fonda su comportamenti deviati, illeciti (…) mentre qui, al contrario, quegli stessi comportamenti sono in molti casi addirittura pienamente legalizzati“. Alla faccia, insomma, di coloro che si ostinano a dipingere Silvio Berlusconi come il grande Caimano, capace di influenzare tutto e tutti, persino i vertici della tv pubblica e l’Agcom. Marina lancia il sasso, poi un’altro e attende l’effetto desiderato nello stagno della comunicazione. Parla poco, e quando lo fa riserva stocccate ad hoc. Un atteggiamento opposto a quello del padre, e lo stesso che in parte sembra tenere anche il vicepresidente di Mediaset Piersilvio.
A riguardo, basti pensare alle dichiarazioni fulminanti che il dirigente del Biscione rilasciò poche settimane fa sui concorrenti. Con un calibro di precisione, prima sparò su La7 (“non è una crescita strutturale, fanno ascolto solo alcuni programmi di attualità politica e c’è il rischio che se la situazione dovesse raffreddarsi l’audience potrebbe scendere“) poi su Sky (“Forse la mossa di Sky che va a fare intrattenimento indica che hanno raschiato il fondo del barile“). Colpi secchi, senza troppi fronzoli polemici.
Negli ‘ultimi giorni di Pompei’, i figli del premier paiono gli unici ancora in grado di mantenere la calma. In questi mesi, infatti, Silvio è apparso affaticato e ogni volta che si è presentato in tv per ostentare sicurezza è finito col compromettere ulteriormente la situazione. Il piccolo schermo ne ha evidenziato le debolezze, svelando un progressivo cedimento. Il clima di bagarre che stiamo vivendo richiede infatti una comunicazione semplice e diretta, che conquisti i titoli dei tg e l’attenzione del pubblico, senza disperdersi. Proprio come ha fatto Marina Berlusconi, sentenziando sull’economia, sui media e sugli interessi di famiglia.
Stai a vedere che Sua Emittenza Silvio, il mago della comunicazione, ha già ceduto il trono. Magari senza neppure accorgersene…
1. sirgeorgebest83 ha scritto:
28 luglio 2011 alle 17:48