Corrado Formigli ha imboccato l’«uscita di sicurezza» più vicina e così, senza pensarci troppo, ha abbandonato al suo destino il guru e collega di sempre Michele Santoro. Au revoir. Nella prossima stagione televisiva, il giornalista farà parte della squadra di La7 e prenderà il posto di Ilaria D’Amico (approdata con contratto esclusivo a Sky) alla conduzione di un programma d’approfondimento in prima serata. La notizia, anticipata ieri da Dagospia, incuriosisce per l’inaspettata defezione del cronista dal battaglione santoriano e proprio per questo – secondo alcuni – sarebbe anche da leggersi come una vendetta della tv di Telecom ai danni del conduttore di Annozero.
Lo spazio di cui Formigli sarà conduttore è quello che fino alla scorsa stagione era occupato da Exit e, guarda caso, lo stesso che Santoro avrebbe potuto gestire nel caso avesse firmato con La7. Dopo l’addio della D’Amico, la tv di Telecom cercava un professionista in grado di ereditare quella prima serata. Alla fine la scelta sarebbe caduta proprio sul bravo Corrado, che può vantare un’esperienza televisiva di tutto riguardo e uno stile riconoscibile. Da Tempo Reale, a Moby Dick, fino a Sciuscià e Annozero, il giornalista ha lavorato per anni con Santoro, apprendendone tecniche ed astuzie. Quando è giunta la chiamata di La7, l’interessato pare non abbia esitato troppo nell’accettare, decidendo così di abbandonare la ‘confraternita dell’arcangelo Michele’.
Sembra che Santoro non l’abbia presa proprio benissimo, forse perchè lo avrebbe voluto con sè nella sua prossima avventura professionale (che al momento è tanto attesa quanto incerta). Dopo l’estromissione dalla Rai, il conduttore di Annozero potrebbe trasmettere da una piattaforma satellite-web, diventare il volto di punta del canale televisivo che Il Fatto Quotidiano sogna di aprire (leggi qui), oppure chissà… In ogni caso compirà un salto nel buio, e all’ignoto Formigli ha preferito il noto e prestigioso spazio di una prima serata su La7 tutta sua. Così, in autonomia, potrà esprimere le sue capacità di conduttore (maturate anche a Sky Tg24 nel 2003) e di attento giornalista d’inchiesta.