RAI



9
dicembre

TIVU’SAT, CON OLTRE MEZZO MILIONE DI CARD VENDUTE, DOPPIA I SUOI OBIETTIVI INIZIALI

Primo bilancio più che positivo per TivùSat, la piattaforma satellitare gratuita italiana nata il 31 luglio scorso e partecipata da Rai, Mediaset e La7.

Nei suoi primi quattro mesi di attività, TivùSat, vincitrice anche di una menzione speciale agli Hot Bird Tv Awards, ha venduto ai produttori di decoder e televisori 570 mila carte per accedere all’offerta, doppiando, di fatto, gli obiettivi di crescita individuati nei mesi scorsi in 300 mila carte. A ciò consegue, inoltre, il dato, altrettanto positivo e sopra le aspettative, delle attivazioni: giornalmente, infatti, vengono attivate circa 1500 card.

Questi dati sono, probabilmente, diretta conseguenza degli switch off che in questi mesi stanno sconvolgendo il panorama televisivo nazionale. Molte zone del paese come Piemonte Occidentale, Trentino, Lazio, Campania, hanno visto lo spegnimento progressivo del segnale analogico e l’accensione di quello digitale che, purtroppo, non riesce (ancora) a garantire una copertura uniforme. E’ proprio in queste zone di assenza di segnale, quindi, che TivùSat ha preso piede garantendo un’offerta free simile a quella del digitale (ad eccezione di qualche canale in esclusiva satellitare con Sky).




3
dicembre

DIMMI QUANTO MI COSTI E TI DIRO’ CHI SEI. IL MINISTRO BRUNETTA PROPONE DI RENDER PUBBLICI I COMPENSI DEI PERSONAGGI RAI

Renato Brunetta

Tenete a portata di mano le lenti di ingrandimento: la programmazione Rai potrebbe diventare presto una vetrina con tanto di cartellini e prezzi. Una  riedizione di Ok il prezzo è giusto? No, quello lo lasciamo a Iva Zanicchi. Trattasi, invece, della nuova proposta dell’indomita fucina di idee targate Brunetta: considerato che lo Stato è azionista della tv pubblica i cittadini devono essere informati in maniera trasparente sulle dinamiche del mercato dell’azienda.

E allora perché non inserire nei titoli di testa e di coda il bilancio dei costi della trasmissione per lasciare ai cittadini-sovvenzionatori il giudizio sulla convenienza di determinate scelte di palinsesto? E’ questo che sta pensando il Ministro, consapevole che anche stavolta i cittadini apprezzeranno questo ennesimo scacco alle parti più paludose della burocrazia dello Stato.

Il progetto è ben articolato, e le trattative con Masi sarebbero già ad un livello avanzato. E’ previsto anche un ‘riequilibrio salariale’ secondo le dichiarazioni rilasciate da Brunetta a Cominciamo bene: il Ministro, stavolta infischiandosene delle logiche di mercato, ritiene che, in barba ai risultati dell’auditel, non si possa continuare con un gap così elevato tra i conduttori all’interno dell’azienda.


27
novembre

QUESTIONI DI POTERE: IL CDA RAI SILURA IL DIRETTORE DI RAITRE RUFFINI, CEDE LA POLTRONA A DI BELLA E APPROVA L’AUMENTO DI STIPENDIO DI BRUNO VESPA

Antonio Di Bella

La settimana che volge al termine ha portato in Rai molte novità di cui da tempo si vociferava: il CdA di Viale Mazzini ha finalmente deliberato su alcune scelte cruciali per la scacchiera politica… pardon… per il palinsesto delle varie reti.

Su tutte, ha tenuto banco “l’atteso siluramento” del  direttore di Raitre Paolo Ruffini a favore dell’ex direttore del Tg3 Antonio Di Bella, a sua volta silurato a favore di Bianca Berlinguer. Una decisione che ha avuto una lunghissima gestazione a causa dei nuovi assetti del Partito Democratico (by Bersani) e che ha visto la luce grazie ai voti favorevoli di 8 membri del consiglio (tra cui quello del presidente del CdA Garimberti che ha parlato di Di Bella come di “un forte innesto di energia”), mentre si era espresso negativamente il consigliere Nino Rizzo Nervo. Ma non è finita qui.

Il CdA ha dato il suo assenso anche ad un altro nodo da sciogliere: il rinnovo contrattuale di Bruno Vespa, che dopo diversi rinvii, ha avuto la sua vittoria. A dispetto delle richieste di moderazione in tempi di crisi e delle analisi economiche, Vespa è riuscito ad ottenere un nuovo contratto, con tanto di aumento. Il giornalista abruzzese infatti guadagnerà dal 1 settembre 2010 al 1 settembre 2013 (con opzione per il 2014) 2 milioni e 124 mila € l’anno, tra base e serate speciali. Il contratto “base” del conduttore di “Porta a Porta” era di soli 1,2 milione di € annui a cui andavano aggiunti i “gettoni di presenza” per serate speciali e partecipazioni varie; con questo rincaro il giornalista abruzzese si vedrà riconosciuto praticamente per intero (300 mila € sui 400 mila € totali) l’aumento richiesto, con buona pace dei detrattori e dei conti economici Rai alimentati per lo più dai cittadini abbonati.





18
novembre

RAI E MEDIASET CONTRO SKY: RAIUNO, RAIDUE E RAITRE DEVONO RIMANERE SU SKY E DA COLOGNO ARRIVA UN ESPOSTO ALL’ANTITRUST PER LA DIGITAL KEY

Rai Mediaset Sky Digital Key - Chiavetta Digitale Terrestre

Avremmo voluto intitolare questo post “la storia infinita” ma più che una storia d’amore vi racconteremo di una lotta continua che vede sul ring i nemici di sempre: Rai e Mediaset da una parte, Sky dall’altra.

Dopo la bagarre dei mesi scorsi, culminata con l’uscita dei canali RaiSat dalla piattaforma dello squalo australiano, molte trasmissioni dei canali generalisti Rai -presenti sul satellite - furono criptate causando, naturalmente, le proteste dei consumatori e delle relative associazioni. Ieri il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, ha sbrogliato la complicata matassa annunciando, a margine dell’audizione in Vigilanza Rai, che i tre canali generalisti potranno “scendere” dalla piattaforma Sky solo quando TivùSat garantirà la piena copertura e che, quindi, “La Rai deve stare su tante piattaforme da consentire a tutti gli utenti di ricevere le trasmissioni, limitandosi a criptare il minimo di trasmissioni“. Dunque la Rai “potrà stare su tutte le piattaforme commerciali e dovrà stare su tutte quelle tecnologiche“.

Il gruppo di Cologno, invece, ce l’ha con Sky per la questione “digital-key per il digitale terrestre” che, annunciata lo scorso Ottobre, permetterà agli utenti dotati di MySky HD di ricevere tutti i canali free del digitale terrestre trasmessi nella propria zona. Mediaset ha presentato un esposto all’Antitrust perchè “la distribuzione da parte di Sky di questa chiavetta è contraria alla normativa comunitaria e nazionale in materia di concorrenza. Le norme antitrust - infatti - non consentono a un’impresa dominante di ostacolare l’ingresso sul mercato di concorrenti mediante vendite abbinate o aggregate dei propri prodotti“.


16
novembre

ROMA E’ LA PRIMA CAPITALE EUROPEA ALL DIGITAL. ECCO LE INIZIATIVE PER SALUTARE LO SWITCH OFF LAZIALE

Switch off Roma e Lazio - 16/30 Novembre

Da poco più di un’ora è iniziato lo spegnimento definitivo dei segnali analogici del Lazio, con l’esclusione della provincia di Viterbo. Due settimane che porteranno Roma ad essere la prima Capitale Europea all digital. Saranno ben 37 le emittenti nazionali ricevibili a switch off concluso, delle quali 13 prodotte da Mamma Rai, come dichiariato, con non poca soddisfazione, da Andrea Ambrogetti, presidente del DGTVi:

”Il nostro è il servizio pubblico piu’ prolifico fra i Paesi europei coinvolti nel passaggio al digitale. Tanto per fare un esempio, la BBC inglese offre in tutto otto canali. Fra le emittenti Rai ci sono anche i quattro canali RaiSat che prima erano disponibili solo via satellite e che ora potranno essere visibili a Roma e nel Lazio anche con il decoder per il digitale terrestre. Se a questi si aggiungono anche gli altri canali gratuiti come Boing, dedicato ai bambini, e Iris o i canali sportivi di Sport Italia si tratta di un’offerta gratuita davvero ricca e completa”.

Accanto ai canali in definizione standard prodotti da Rai, Mediaset e La7 sarà possibile riceverne anche tre gratuiti in alta definizione, RaiHD, Canale5 HD e Italia1 HD, accanto alle offerte pay di Mediaset, Dahlia e di alcuni operatori locali.





13
novembre

L’ANTONIANO NON HA PIU’ UNO ZECCHINO. LA CRISI INVESTE LA BABY KERMESSE ALL’ALBA DELLA 52^ EDIZIONE SENZA CINO TORTORELLA

52 Zecchino d'oro

Tra gli eventi storici che la TV di Stato trasmette annualmente figura anche lo Zecchino D’Oro, kermesse canora che vede assoluti protagonisti i bambini (dai 3 agli 11 anni) e che possiamo definire come la capostipite di un genere, quello dei baby talent-show, ultimamente molto in voga in Rai (con Ti lascio una canzone) e Mediaset (con la nuova edizione di Bravo Bravissimo). L’idea di una rassegna canora internazionale fu partorita da Cino “Mago Zurlì” Tortorella e, negli anni, ha assunto un’importanza tale da meritarsi la targa di “Patrimonio per una cultura di pace” dell’UNESCO.

L’edizione numero 52 andrà in onda su RaiUno per 5 pomeriggi a partire dal 17 novembre e vedrà alla guida la bella (e brava) Veronica Maya, al timone dal 2006, insieme all’attore Paolo Conticini. Novità e tradizione sono le parole chiave dello Zecchino 2009: oltre al premio finale assegnato durante la serata di chiusura (che, precisiamo, andrà alla canzone e non all’interprete), la giuria in studio, diversa in ogni puntata, avrà il compito di assegnare  un “premio di consolazione” chiamato per l’occasione Zecchino colorato (rosso, bianco, blu e verde) e sarà così composta (fonte: il Velino): martedì “bambini e personaggi famosi” (Gigliola Cinquetti, Gabriele Paolino, Domiziana Giovinazzo, Francesca Senette, Umberto Smaila, Valentina Vezzali, Manila Nazzaro eYvonne Sciò), mercoledì “bambini dai 3 ai 7 anni”, giovedì “nonni e nipoti”, venerdì “donne incinte” e sabato “bambini 8-12 anni”.

Non mancheranno ovviamente le guest star italiane (che si esibiranno ogni giornata su tre canzoni)  tra cui figurano: Povia, Max Pisu, Alexia, Paolo Belli, Cristina D’Avena, Gabriele Cirilli, Annalisa Minetti, Emanuela Aureli, Ariel, Sergio Sgrilli e Mariella Nava. Michele Bertocchi, Georgia Luzi e il cast di Music Gate apriranno invece l’ultima giornata. Assente (non senza rammarico) Cino Tortorella, cacciato dalla Rai come da lui stesso dichiarato a Sorrisi:


11
novembre

MA GUARDA UN PO’, ADRIANO CELENTANO GRANDE FAN DI X FACTOR IN UNA RAI IN DEVASTANTE DECLINO

Adriano Celentano (fan di X Factor) e Claudia Mori

Adriano Celentano è un vero e proprio mito del panorama artistico italiano, un’icona mediatica che sia quando parla che quando tace (con le sue proverbiali “pause”) è in grado di smuovere opinioni e clamore. Questa volta Celentano, anticonformista per professione, scende in campo (sul Corriere della Sera) a favore della musica di X Factor e contro la Rai non innovativa. Il risultato? Un’autentica “marchetta” a favore della amata moglie/giudice Claudia Mori e della trasmissione che quest’anno non brilla certo, nè per ascolti nè per innovatività.

A chi devo dire bravo? Immagino a Giorgio Gori. È lui il produttore di questo riuscitissimo programma. Mi sento quasi in colpa di non aver seguito le edizioni precedenti.” La telepromozione molleggiata continua poi sul cast - “I Giudici, i veri protagonisti di questo spumeggiante spettacolo coadiuvati dalla forza motrice di Francesco Facchinetti. […] Mi sbaglierò ma la x dei «quattro cavalieri» credo sia la cosa più interessante che ho visto da quando la Rai ha iniziato il suo devastante declino -, i talentuosi concorrenti (guarda caso il suo preferito è Giuliano Rassu, capitanato dalla Mori) ed ovviamente sulla moglie – “Non pensavo che Claudia dopo tanti anni lontana dalle scene, recuperasse così in fretta, fin dalla prima puntata, una padronanza scenica che, non lo nego, ha spiazzato anche me.

L’enciclica poi continua con un duro affondo contro la mancanza di programmi Rai e Mediaset che valorizzino davvero i cantanti:Se un cantante volesse promuovere il suo disco, non può andare da Pippo Baudo a «Domenica in» o a «Domenica Cinque» o «Quelli che il calcio», perché vorrebbe dire SUICIDARSI lui e tutta la sua famiglia”). E l’Xconsorte se la prende anche con il nuovo corso Rai, reo a suo dire di ripetitività e di tagliare i costi proprio alle iniziative più innovative e interessanti.


2
novembre

RAI UNO E RAI DUE NEL 2010: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Novità 2010 RAI

E’ ancora il Giornale di Vittorio Feltri ad anticipare, in un articolo di Laura Rio, le prime indiscrezioni sui palinsesti 2010 delle prime due reti Rai. Mauro Mazza e Massimo Liofredi avranno l’arduo compito di massimizzare gli ascolti e i guadagni pubblicitari con produzioni dal basso costo o dal successo assicurato, affinchè si argini il debito che incombe sull’azienda pubblica e che ha già influenzato il Piano di Produzione 2009 e 2010 di RaiFiction.

Tanti ritorni, molte conferme, poche facce nuove e nessun vero big: questo in sintesi il palinsesto di RaiUno che il neo Direttore sta definendo e che proporrà presto al DG Mauro Masi e al consiglio di amministrazione. A dicembre seconda sperimentazione per il talent lirico Mettiamoci all’opera, già visto la scorsa estate sulla stessa rete e apripista di un genere che piace a Mauro Mazza. I venerdì post-natalizi saranno in mano ai Raccomandati di Pupo, con la co-conduzione (in forse) di Valeria Marini ed Emanuele Filiberto, che lasceranno il posto, in garanzia, ad Eleonora Daniele (già alla guida di UnoMattina con Michele Cucuzza) e al suo show nostalgia Ciak si Canta!, vera rivelazione (in ascolti) dello scorso gennaio.  La discussa 60esima edizione del Festival di Sanremo, condotta dalla brillante Antonella Clerici (con le guest star non confermate Paolo Bonolis e Rosario Fiorello) avvierà ufficialmente a febbraio le danze degli ascolti.  Al sabato confermatissimo Ballando con le stelle, forte del successo riconquistato nel 2009, seguito – dopo la fatica sanremese – da Antonella Clerici e il  babytalent Ti Lascio una canzone. Pausa scontata per Affari Tuoi a marzo ma non per Endemol Italia che, in coproduzione con la Rai, riproporrà I soliti ignoti, alla cui guida si vocifera possa approdare Pino Insegno.

Max Giusti, ufficialmente nuovo volto di rete, sarà alla guida di un talent show sullo stile de I Raccomandati che contrasterà quasi sicuramente  l’adattamento italiano di Britain’s Got Talent firmato da Maria De Filippi e Gerry Scotti. Niente pausa in prima serata per Carlo Conti che,  forte del successo de I Migliori Anni, avrà campo libero e potrà coronare il sogno di uno spettacolo comico. Parlando di comici spicca ancora il nome di Pino Insegno a cui Mauro Mazza vuole affidare uno show sperimentale (fuori garanzia) in due puntate.