RAI



14
giugno

ANCHE LA RAI HA IL PROPRIO “DAY” PER FESTEGGIARE LO SWITCH OVER LAZIALE

RaiDay - Switch Over LazioAnche se un po’ in ritardo rispetto alla concorrente Mediaset, anche la Rai organizza il suo “RaiDay” per salutare l’arrivo del digitale terrestre a Roma e in molti altri comuni del Lazio.

A chi chiedeva maggiore informazione sullo spegnimento al posto dell’assordante silenzio come avvenuto per i precedenti switch-over, la Rai risponde con una giornata di informazione sulla tv digitale e sulle sue novità.

Lunedì 15 giugno, a meno di 24 ore dallo spegnimento, in Piazza Farnese, nel cuore di Roma, la tv di stato porrà al centro della piazza un maxischermo con le immagini dei programmi Rai in onda intervallati dagli spot con i quali si spiega cos’è il digitale e come attrezzarsi per riceverlo. In una grande area coperta, il pubblico potrà ricevere informazioni e consigli e potrà, allo stesso tempo, vedere le immagini di Rai4, Rai Storia, RaiGulp, RaiSportpiù e di tutti gli altri canali che mamma Rai trasmette sul digitale terrestre.




2
giugno

BOOM! NON SOLO SAVINO! TUTTA LA SQUADRA DI SCORIE APPRODA A COLORADO

Nicola Savino

Il Direttore di Raidue, neo Vice Direttore Generale della RAI, Antonio Marano, dicono sia furioso.

Il motivo di cotanta rabbia? Presto detto! Vi avevano reso noto, in anteprima assoluta, il passaggio di Nicola Savino a Mediaset, dove per la prossima stagione sembra certa la sua conduzione di Colorado. Ma avevamo omesso un particolare. Anzi, due.

Non solo parrebbe, infatti, che la comunicazione del “trasloco” sia arrivata a poche ore dalla messa in onda dell’ultima puntata di Scorie ma, a quanto pare, e come se non bastasse, si tratterà di un trasloco di massa. Al timone di Colorado, infatti, sembrerebbe pronta a sbarcare la squadra al gran completo dello show comico della seconda serata di Raidue. E la domanda sorge spontanea: “Cosa ne sarà di Quelli che il Calcio?”.  

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1
giugno

QUESTIONE DI TARGET: RAI E MEDIASET ENTRAMBE VINCITRICI NELLA SECONDA GARANZIA

Rai (Cavallo Viale Mazzini), Mediaset (Torre Cologno Monzese)

Si è ufficialmente conclusa la stagione televisiva 2008/2009: tra ringraziamenti e lacrime di commozione, i programmi chiudono i battenti e i conduttori vanno in vacanza, alcuni col timore di non essere riconfermati (citofonare Caterina Balivo). Come di consueto, sul finire della stagione, Rai e Mediaset tirano le fila, tracciando un bilancio del periodo primaverile, tra conferme (Gf9, Lo show dei record), flop annunciati (Incredibile) ed exploit inaspettati (Ti lascio una canzone, Affari tuoi speciale per due). E, nella guerra degli ascolti, risultano entrambi vincitori. Nessun vinto. Ma come è possibile? Una questione di target, verrebbe da rispondere.

Vediamo nel dettaglio i risultati d’ascolto di Rai e Mediaset nel periodo di garanzia primaverile (non perfettamente corrispondente, dal Festival di Sanremo per la Rai, dall’11 gennaio per Mediaset). La Rai si dichiara leader sia in prime time sia nell’intera giornata: il vantaggio è di 4,3% punti di share (43,8%) rispetto a Mediaset (39,5%) in prime time, e di oltre l’1% nell’intera giornata. Raiuno risulta la prima rete italiana (23.67%) sia in prime time, contro il 21.68% di Canale5, sia nelle 24ore (22.11% vs 21.80%). A sorpresa Raidue, dopo 7 anni, torna a prevalere in prima serata su Italia1: 9.60% per la rete di Antonio Marano, 9.52% per quella di Luca Tiraboschi, ma la terza rete italiana è Raitre con il 9.76%.

Se la Rai annuncia, settimana di Sanremo esclusa, la propria leadership sulla totalità del pubblico, pur senza render noti gli obiettivi prefissati, in quel di Cologno Monzese si punta l’attenzione sul target commerciale. Riferito alla fascia 15-64 anni, il target commerciale comprende i telespettatori “più attivi”, coloro cioè che fanno maggiormente gola agli investitori pubblicitari; Mediaset si dichiara così anch’essa leader della primavera ‘09.





23
maggio

RAI E MEDIASET INVESTONO SUL DIGITALE TERRESTRE IN ATTESA DI TIVùSAT

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All’indomani dello switch off piemontese dello scorso 20 maggio, Rai e Mediaset confermano di puntare quasi esclusivamente sul digitale terrestre.

Entro il 2012, secondo le dichiarazioni del direttore generale Mauro Masi, la tv di stato investirà 750 milioni di euro nel digitale terrestre di cui ben 290 milioni annui per la conversione delle reti e tra i 90 e i 100 milioni all’anno per il prodotto. Sul fronte dei contenuti, il 2010, inoltre, rappresenterà per la Rai un forte passo in avanti. Oltre alla già annunciata Rai5 con materiale d’archivio Rai, il vicedirettore generale Giancarlo Leone ha annunciato la possibilità del lancio di ulteriori tre canali Rai, probabilmente free, senza, però, escludere del tutto la nascita di un’offerta pay che dovrebbe essere approvata dai vertici di viale Mazzini.

Accanto alla Rai anche il Biscione non ferma i suoi investimenti sul digitale terrestre. Nell’ultima giornata dei Mediaset Days torinesi, Marco Giordani, ad di Rti, ha illustrato i piani del gruppo di Cologno. Mediaset investirà, accanto ai 2 miliardi spesi dal 2004, un altro miliardo per lavorare a nuovi progetti, tra cui il già annunciato Italia2, dedicato, come il fratello maggiore Italia1, al pubblico giovane.


6
maggio

ACCORDO RAI-TELECOM PER WEB E TV IN UN UNICO DECODER

Decoder Unico - Rai/Telecom

Unire il web e la tv digitale in un unico decoder. E’ questo il progetto che la Rai e Telecom Italia stanno realizzando per cercare di ridurre il “digital-divide“, quella linea immaginaria che divide gli italiani “digitalizzati” da quelli “più tradizionali”, in particolar modo donne ed anziani. Una famiglia italiana su due, secondo le ultime stime, non ha mai usato Internet ma guarda ogni giorno la tv. 

E’ su questo presupposto che Telecom e Rai puntano a portare il web in tv in modo facile, veloce ed immediato. A presentare l’avvio del progetto al grande pubblico, è stato Stefano Pileri, direttore generale del settore tecnologico dell’ex Sip. In occasione della giornata dell’Innovazione Tecnologica che si è svolta a fine aprile nella sede della tv di stato di Viale Mazzini, Pileri ha annunciato: ”Con il Centro di ricerche Rai di Torino stiamo lavorando per sfruttare la straordinaria opportunità del passaggio al digitale terrestre per sviluppare un decoder per la nuova tv che abbia anche la capacita’ di navigare a larga banda su Internet. Si tratta di un progetto che puo’ concretamente abilitare il 100% delle famiglie italiane all’utilizzo di Internet insieme con la tv”.

Il progetto, ha aggiunto Pileri, deve essere supportato dalle istituzioni con la promozione e il rilancio di progetti anti digital divide che portino la banda larga in tutto il territorio italiano.





30
aprile

STUDIOMANIA: RAI CPTV TORINO E IL MUSEO DELLA RADIO E DELLA TELEVISIONE

StudioMania - CPTV Rai Torino

Dopo aver passato in rassegna i centri di produzione dei principali poli televisivi italiani (qui tutti i post), quest’oggi lasciamo Lazio e Lombardia per spostarci in Piemonte e parlare di un Centro di Produzione tanto particolare quanto storico: quello torinese della Rai

L’obiettivo del Centro di Produzione Rai di Torino è quello di sviluppare e realizzare progetti televisivi, mettendo a disposizione 3.000 mq di studi adattabili a qualsiasi tipo di esigenza, 1 virtual set, 20 postazioni di post-produzione, 9 laboratori, un settore di scenografia, uno di falegnameria, oltre a spazi per le redazioni, aree guardaroba, trucco e costumi, camerini completamente attrezzati e aree magazzini, con una vasta quantità di arredi e oggettistica riprodotta e originale per l’allestimento dei diversi ambienti.

I servizi offerti alle reti coprono tutte le esigenze produttive: dallo studio alla scenografia, con progettazione e realizzazione di allestimenti scenografici attraverso opere in legno, metallo, polistirolo, plastica e plexiglass; fondali pittorici, stampi, sculture e lavorazioni in termoformatura; decorazioni per qualsiasi tipo di allestimento; realizzazione di impianti luminosi. Ma anche progettazione e realizzazione di costumi e trucco; montaggio; postproduzione audio e video (ogni anno circa 42.000 ore di lavoro di montaggio per i programmi e per il telegiornale regionale); grafica in 2D e 3D; lavorazioni audio e video. Inoltre, per le riprese esterne, vengono utilizzati pullman regia e troupe leggere, mentre il Centro garantisce anche la messa in onda tecnica delle trasmissioni televisive regionali e nazionali, anche sul satellite.


15
aprile

L’AGCOM DETTA LEGGE SULLE FREQUENZE DIGITALI IN ATTESA DELLO SWITCH-OFF

AgComL’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato lo scorso 8 aprile la delibera sulla spartizione delle 21 reti nazionali in tecnica digitale, in altre parole in digitale terrestre, che saranno disponibili a partire dai prossimi switch off. Le reti saranno assegnate in primis ai soggetti già presenti sul mercato, poi alle tv locali (alle quali è destinato per legge 1/3 delle frequenze) e, infine, per le reti rimanenti, verrà indetta una gara, aperta a soggetti economici nazionali ma anche comunitari.

In particolare la delibera stabilisce che delle 21 reti nazionali in Dvb-T:

  • 8 reti saranno destinate alla conversione delle attuali reti analogiche. Gli operatori nazionali esistenti avranno assegnata capacità trasmissiva sufficiente per la trasmissione dei programmi a definizione standard e ad alta definizione. Sarà comunque garantito almeno un multiplex per operatore;
  • 8 reti digitali saranno dedicate alla conversione in tecnica singola frequenza delle reti digitali esistenti che oggi utilizzano il sistema della multifrequenza: a differenza delle prime otto reti, che saranno diffuse su un’unica frequenza in tutta l’area di copertura, queste ultime avranno più frequenze diverse sulla stessa area o su aree diverse.

Dopo un breve calcolo, rimarranno quindi disponibili solo cinque frequenze da assegnare, il cosiddetto dividendo. 


3
aprile

TI LASCIO UNA CANZONE: LA NEO-MAMMA ANTONELLA TORNA IN TV… SENZA PELI SULLA LINGUA

Ti Lascio una Canzone @ Davide Maggio .it

Dopo una prima edizione da record la scorsa primavera, torna domani, in prima serata su Raiuno, in diretta dal teatro Ariston, “Ti Lascio una Canzone“, show musicale condotto dalla simpatica Antonella Clerici, al suo ritorno sulle scene dopo la nascita della sua primogenita Maelle.

Ultimo impegno in Rai per l’Antonellina nazionale? Chi può dirlo. Certo è che la bionda conduttrice non ha mai nascosto il malumore per il trattamento riservatole dall’azienda e ha già dichiarato di aver ricevuto numerose proposte in vista della scadenza del suo contratto. E se le prime dichiarazioni circa il mancato ritorno a “La Prova del Cuoco” erano state piuttosto moderate, le ultime rivelano invece una profonda amarezza, figlia di una delusione inaspettata. “Non posso nascondere di essere amareggiata” – ha detto Antonella – “Il mio malumore si riferisce al fatto che non mi sono sentita molto amata in Rai. E quando in un’azienda lavori da vent’anni e sai quanto hai dato, ecco ci resti un po’ male, però questo non è il momento di fare polemiche“.

E su Elisa Isoardi, che costerebbe meno e renderebbe quanto lei in termini di ascolti, la Clerici taglia corto, rischiando di sfiorare quella stessa polemica che dice di voler scongiurare: “sono discorsi assurdi. Anche io quando avevo 26 anni guadagnavo poco. Poi con gli anni ovviamente il mio stipendio è cresciuto. Ma è un cachet di mercato: bisogna vedere anche quanto un artista rende. E comunque in generale bisognerebbe avere rispetto per una persona che ha lavorato per un’azienda per tanti anni e con i risultati che ho avuto io“. Quella stessa azienda che oggi non dedica al suo ritorno nemmeno una conferenza stampa, che avrebbe dovuto e potuto rappresentare l’occasione giusta per riprendere simbolicamente i contatti con il mondo dello spettacolo dopo lo stop a causa della maternità, oltre alla consueta presentazione delle novità da segnalare sullo show.