Ambiente Italia



30
aprile

STUDIOMANIA: RAI CPTV TORINO E IL MUSEO DELLA RADIO E DELLA TELEVISIONE

StudioMania - CPTV Rai Torino

Dopo aver passato in rassegna i centri di produzione dei principali poli televisivi italiani (qui tutti i post), quest’oggi lasciamo Lazio e Lombardia per spostarci in Piemonte e parlare di un Centro di Produzione tanto particolare quanto storico: quello torinese della Rai

L’obiettivo del Centro di Produzione Rai di Torino è quello di sviluppare e realizzare progetti televisivi, mettendo a disposizione 3.000 mq di studi adattabili a qualsiasi tipo di esigenza, 1 virtual set, 20 postazioni di post-produzione, 9 laboratori, un settore di scenografia, uno di falegnameria, oltre a spazi per le redazioni, aree guardaroba, trucco e costumi, camerini completamente attrezzati e aree magazzini, con una vasta quantità di arredi e oggettistica riprodotta e originale per l’allestimento dei diversi ambienti.

I servizi offerti alle reti coprono tutte le esigenze produttive: dallo studio alla scenografia, con progettazione e realizzazione di allestimenti scenografici attraverso opere in legno, metallo, polistirolo, plastica e plexiglass; fondali pittorici, stampi, sculture e lavorazioni in termoformatura; decorazioni per qualsiasi tipo di allestimento; realizzazione di impianti luminosi. Ma anche progettazione e realizzazione di costumi e trucco; montaggio; postproduzione audio e video (ogni anno circa 42.000 ore di lavoro di montaggio per i programmi e per il telegiornale regionale); grafica in 2D e 3D; lavorazioni audio e video. Inoltre, per le riprese esterne, vengono utilizzati pullman regia e troupe leggere, mentre il Centro garantisce anche la messa in onda tecnica delle trasmissioni televisive regionali e nazionali, anche sul satellite.




2
ottobre

NON SOLO ISOLE E TALPE, VELINE E CARRAMBE, FLOP E BOOM

Rubriche TGR - Raitre @ Davide Maggio .it

La tv che c’è… e non si dice… (o si dice sottovoce) 

Lo so, non ne parliamo mai. O quasi mai. Ma mi accorgo che nell’universo della tv generalista ci sfuggono a volte programmi che passano sotto silenzio, pur con ascolti che farebbero gola a molti – e più celebrati, o discussi – compagni d’etere. Programmi difficili? Forse. O forse no.

Parliamo di programmi di informazione, ma senza intendere i grandi Tg Nazionali. Pensavo, per una volta, a quel “piccolo” territorio (ma, sugli ascolti, mica tanto piccolo) che sono i Tg Regionali della Rai, ma soprattutto le loro rubriche. Ciascuna con il proprio tema e il proprio linguaggio. Può piacere o non piacere, ma registro che esistono. E stanno anche per riprendere.

Così, in attesa di vedere che cosa saranno, dal 20 ottobre, queste nuove Morning News regionali su Raitre, segnalo rapidamente che da lunedì prossimo torna “Leonardo”, in diretta da Torino alle 14.50 sulla terza rete: dieci minuti di scienza declinata dalla medicina alla fisica (a proposito, nella prima puntata si parlerà anche del grande flop del Cern di Ginevra. Avete presente l’acceleratore di particelle che si è rotto?). Un programma che – zitto zitto – va avanti da 17 anni. A seguire, alle 15.00, tocca a “Neapolis” (anno nono), titolo che ammicca alla sede dove viene realizzato, Napoli, e alla “città nuova” del web e delle nuove tecnologie. Vale la pena di tenerlo d’occhio. Così come, per gli appassionati di montagna e alpinismo, riprende il 10 ottobre, la più “giovane” di queste rubriche “Montagne”.