Il passaggio definitivo dell’intera Penisola al digitale si avvicina, e le strategie per la ristrutturazione e l’arricchimento del multiplex Rai si fanno sempre più concrete e competitive. Oggi si torna a parlare di TV dei ragazzi, di sempre maggiore appeal sul Digitale Terrestre (vedi Boing, primo canale del DTT per share nelle 24 ore).
Con stupore di molti, infatti, la Melevisione e Trebisonda, gli unici grandi contenitori per bambini rimasti nel pomeriggio della tv generalista, traslocheranno a partire dal prossimo autunno da Rai Tre sui canali digitali Rai Gulp e Raisat YoYo. L’intenzione della Rai è quella di concentrare e potenziare tutta l’offerta per bambini della tv pubblica sulle reti tematiche del dtt, nell’ottica di delegare ai diversi centri di produzione italiani i vari generi televisivi esistenti. In questo caso, il centro di Torino curerebbe – quale responsabile dell’animazione Rai - sia Rai Gulp che Raisat YoYo, partendo dall’ideazione dei programmi sino alla messa a punto dei palinsesti.
Proprio a seguito di questa razionalizzazione, però, sarebbero in bilico, secondo i sindacati, fino dieci posti di lavoro, dato che i canali tematici non possiedono né i budget né i ritorni (in termini di ascolti e di introiti pubblicitari) di RaiTre, anche se la Rai tiene a precisare il suo impegno ad investire nella tv per ragazzi. Impegno che, in realtà, a noi pare in diminuzione, soprattutto dal punto di vista dell’offerta, sempre più assottigliata intorno ai prodotti per piccini, ed in calo per i pochi finanziamenti alle nuove serie autoprodotte.