Le frequenze sono “oro” per un network televisivo, e Mediaset ha tutte le intenzioni di allargare il suo “spettro” per incrementare la sua offerta televisiva, soprattutto sul versante pay dove patisce il confronto con Sky. I tre mux di Telecom Italia Media facevano gola, ma i troppi debiti della società guidata da Franco Bernabè hanno placato tutti gli entusiasmi.
Ma le opportunità nel settore non mancano, e a Cologno lo sanno bene. In primis c’è l’asta per le frequenze tv, quello che un tempo era il (contestatissimo) Beauty Contest, che potrebbe portare nell’ampio portafoglio del Biscione un altro multiplex. Gina Nieri, componente del CdA di Mediaset e del comitato esecutivo, ha espresso massimo interesse anche se “la partecipazione della società alla gara dipenderà dal regolamento dell’AgCom”.
Una cosa è certa, su tali frequenze pare non ci sia alcun limite dell’Antitrust e quindi a Cologno possono procedere senza alcun problema. “Valuteremo la nostra convenienza” ha chiosato la Nieri a margine del convegno per la presentazione del Rapporto sulla comunicazione del Censis. Non uno, ma addirittura due sono i multiplex che potrebbero finire nelle mani di Mediaset, per un totale di circa 12 ulteriori canali da aggiungere alla propria offerta.