Multiplex



5
ottobre

MEDIASET SULL’ASTA PER FREQUENZE TV: PRIMA IL REGOLAMENTO DELL’AGCOM, POI VALUTEREMO CONVENIENZA

Mediaset

Mediaset

Le frequenze sono “oro” per un network televisivo, e Mediaset ha tutte le intenzioni di allargare il suo “spettro” per incrementare la sua offerta televisiva, soprattutto sul versante pay dove patisce il confronto con Sky. I tre mux di Telecom Italia Media facevano gola, ma i troppi debiti della società guidata da Franco Bernabè hanno placato tutti gli entusiasmi.

Ma le opportunità nel settore non mancano, e a Cologno lo sanno bene. In primis c’è l’asta per le frequenze tv, quello che un tempo era il (contestatissimo) Beauty Contest, che potrebbe portare nell’ampio portafoglio del Biscione un altro multiplex. Gina Nieri, componente del CdA di Mediaset e del comitato esecutivo, ha espresso massimo interesse anche se “la partecipazione della società alla gara dipenderà dal regolamento dell’AgCom”.

Una cosa è certa, su tali frequenze pare non ci sia alcun limite dell’Antitrust e quindi a Cologno possono procedere senza alcun problema. “Valuteremo la nostra convenienza” ha chiosato la Nieri a margine del convegno per la presentazione del Rapporto sulla comunicazione del Censis. Non uno, ma addirittura due sono i multiplex che potrebbero finire nelle mani di Mediaset, per un totale di circa 12 ulteriori canali da aggiungere alla propria offerta.

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15
settembre

MEDIASET INTERESSATA ALL’ACQUISTO DI LA7 E DEI MUX DI TELECOM ITALIA

Mediaset interessata a La7

Mediaset interessata a La7

Calma e sangue freddo, l’operazione è stata già bollata come semplice “azione di disturbo” e di conoscenza della concorrenza, anche a causa di alcuni paletti imposti dall’Antitrust. Parliamo ovviamente dei rumors circa il curioso interessamento di Mediaset nei confronti di La7 e delle frequenze in mano a Telecom Italia Media. Non è affatto un mistero che sia l’emittente che i due multiplex del gruppo telefonico siano da diverse settimane in vendita, così come non è un mistero che diversi network e alcuni operatori si siano già fatti avanti per sondare il terreno.

Tra questi pare ci sia anche l’azienda di Cologno che, stando a quanto rivelato da Radiocor e Repubblica, avrebbe manifestato interesse per l’acquisto dell’emittente di Telecom Italia Media e vorrebbe accedere alla seconda fase dell’asta, dove verrebbero consegnati i dettagli sulle società in vendita affinché gli interessati possano meditare su un’eventuale proposta d’acquisto. Per com’è stata strutturata l’asta da MedioBanca e Citigroup infatti, nella prima fase vengono semplicemente raccolte tutte le proposte non vincolanti di acquisto.

Mediaset vorrebbe presentarsi in doppia veste alla scadenza del 24 settembre, entro la quale dovranno arrivare sui tavoli di Telecom tali proposte: sia per l’acquisto di La7 che, tramite EI Towers, per l’acquisto delle frequenze in mano a Telecom. Ma le possibilità che realmente Mediaset acquisti La7 sono poche - come sottolineano gli organi di stampa- a causa dei tetti sulla raccolta pubblicitaria e del limite sui multiplex (massimo cinque a testa).

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16
settembre

DALLA VALLE D’AOSTA IL VIA AD UNA NUOVA STAGIONE DI SWITCH OFF: TOCCA A PIEMONTE OCCIDENTALE, TRENTINO ALTO ADIGE, LAZIO E CAMPANIA

Switch off Valle d’Aosta, Piemonte, Lazio, Campania, Trentino Alto Adige 

E’ iniziata lo scorso lunedì, 14 settembre, da Aosta e si concluderà a Napoli il prossimo 16 dicembre la lunga stagione degli switch off. Valle d’Aosta, Piemonte Occidentale, Trentino Alto Adige, Lazio e per ultima la Campania vedranno di settimana in settimana lo spegnimento dei segnali analogici in favore di quelli digitali.

Ad aprire le danze di questa stagione è stata la Valle d’Aosta che in poco più di una settimana, dal 14 settembre al 23, spegnerà i segnali analogici delle tv nazionali e delle poche tv locali che verranno sostituiti da multiplex digitali. Saranno tutelate anche le minoranze linguistiche: in seguito all’intervento, ad inizio estate, del Presidente della regione più piccola d’Italia che aveva portato alla ribalta il problema delle minoranze linguistiche che non si erano viste assegnare alcun multiplex, grazie all’intervento dell’Agcom, è stata garantita loro una frequenza e, nell’attesa che questa sia attivata, la tv di Stato ospiterà sul suo multiplex 1 le trasmissioni di France2 e di Tvs1.

Appena concluso lo switch off valdostano, dal 24 toccherà alle province piemontesi di Torino e Cuneo che entro il 9 ottobre concluderanno lo spegnimento. Anche in questa regione, come per la Valle d’Aosta, RaiDue e Rete4 sono già passate al digitale lo scorso maggio precedendo di qualche mese lo switch off.





19
agosto

E LE PICCOLE (NON) STANNO A GUARDARE: ANTENNA 3, TNE E TELEALTO VENETO LANCIANO IL BOUQUET DTT DEL NORDEST

 Antenna3, TNE, Telealto veneto lanciano il bouquet dtt del triveneto

Lo switch off nazionale è vicino, mancano meno di tre anni, e non solo i grandi gruppi nazionali ma anche tanti piccoli gruppi locali sfruttano la nuova tecnologia per aumentare la propria visibilità sul territorio. E’ questo il caso di Antenna3, Tne e Telealto Veneto, gruppo guidato da Thomas Panto che con lo spegnimento, avvenuto a fine luglio, degli impianti analogici di Telealto Veneto (e la contestuale accensione di quelli digitali) ha compiuto il primo passo verso la “rivoluzione digitale”.  Entro fine anno è previsto il passo più importante: la creazione di un bouquet di canali interamente dedicati al triveneto.

«Partiamo adesso – ­ha spiegato Thomas Panto al Corriere del Veneto – perché sarebbe stato un suicidio farlo al­l’ultimo momento. La nostra of­ferta sarà dedicata a un pubblico eterogeneo: proporremo infor­mazione, anche in un linguaggio destinato ai più giovani, intratte­nimento locale, un canale di tele­vendite e uno specifico per il Friuli Venezia Giulia».

I canali gratuiti previsti in questa fase sono quattro e sono già in cantiere. Si tratta di:

  • «Sette News» rete d’informazione interregionale dedicata interamente a Veneto, Friuli e Trentino e realizzata in collaborazione con le redazione delle tre reti del gruppo;
  • «Free» rete del Friuli-Venezia Giulia;
  • «New» emit­tente interattiva sviluppata con la trevigiana H-Farm di Riccardo Donadon;
  • «Nordest Magazine» dedicata a una sorta di ras­segna stampa sui principali fatti di cronaca (leggera) del Triveneto.


31
luglio

RAISAT LASCIA DEFINITIVAMENTE SKY E ARRIVA SUL DTT (SOLO IN SARDEGNA) E SU TIVU’SAT

RaiSat dal 31 luglio su Dtt e Tivusat 

E’ ufficiale. Dopo settimane di smentite, indiscrezioni e voci di corridoio, da quest’oggi il bouquet di canali RaiSat abbandonerà per sempre Sky e, contemporaneamente, diventerà free passando sul digitale terrestre e sulla piattaforma satellitare TivùSat.

RaiSat Extra, RaiSat Premium, RaiSat YoYo e RaiSat Cinema, nati nel lontano 1999 sulla piattaforma Tele+ e più volte rinominati e riadattati al mutare del gusto televisivo degli italiani, sono stati per anni l’unica offerta pay di mamma Rai ma da domani non sarà più così. I quattro canali, infatti, approderanno sul digitale terrestre gratuitamente, solo in Sardegna e successivamente nelle altre aree all-digital. Con l’arrivo dei canali, inoltre, i multiplex sardi Rai verranno riorganizzati:

  • sul mux 1 verranno trasmessi RaiUno, RaiDue, RaiTre, Radio1, Radio2, Radio3 e FD Auditorium;
  • sul mux 2 Rai4, RaiGulp, Sat2000 e RaiSat Extra;
  • sul mux 3 i tre canali generalisti;
  • sul mux 4 RaiSport più, Rai News24, RaiSat Premium, RaiSat YoYo, RaiSat Cinema;
  • sul mux 5 RaiStoria, RaiEdu1, RaiGulp+1 e RaiTest HD.

Avrete sicuramente notato che mancano all’appello altri due canali: stiamo parlando di RaiSat Gambero Rosso e RaiSat Smash Girls. Il primo, dedicato alla cucina italiana, è stato acquistato da Sky che lo trasformerà, a dire il vero con poca fantasia, in Sky Gambero Rosso mentre il secondo, dedicato alle “ragazzine”, ha fatto perdere le proprie tracce e probabilmente, i suoi contenuti verranno inglobati nella programmazione di RaiGulp.





15
giugno

RAIDUE E RETE4 PRONTE AL PASSAGGIO AL DIGITALE NEL LAZIO: VADEMECUM PER LA “RIVOLUZIONE”

Switch-Over Lazio

Questa notte, a Roma e in molti comuni del Lazio, Raidue e Rete4 passeranno al digitale terrestre e spegneranno definitivamente i loro segnali analogici.

Partiamo da RaiDue. Per quanto riguarda il secondo canale della tv di Stato, intorno alle 2.30 di stanotte verranno spenti i segnali analogici dei trasmettitori di Monte Cavo, Monte Mario e Velletri. Sulle frequenze liberate verrà subito acceso il multiplex (insieme di canali trasmessi su un’unica frequenza) Rai A che trasmette, ad oggi, oltre a RaiDue, anche RaiUno, RaiTre e Rai4. Per quanto riguarda Monte Cavo, dove è già attivo il multiplex Rai A, esso verrà, invece, sostituito con il multiplex Rai B che trasmette RaiStoria, RaiGulp, RaiSportpiù (che oggi hanno cambiato logo e si sono uniformati a RaiStoria e Rai4), RaiNews24 e le radio del gruppo Rai. In questo modo si garantirà copertura uniforme di tutta l’offerta Rai a Roma e a tutta la provincia romana.

Per quanto riguarda Rete4, lo switch-over interesserà i trasmettitori di Monte Cavo, Genazzano, Monte Mario (dal quale trasmette anche la Rai) e Monte Artemisio. Qui il segnale analogico della rete verrà sostituito dal multiplex Mediaset 4, disponibile solo nelle zone di switch-over e in Sardegna, che contiene oltre a Rete4 anche le altre reti generaliste Mediaset (Canale 5 e Italia 1) e le versioni +1 degli stessi canali.


15
aprile

L’AGCOM DETTA LEGGE SULLE FREQUENZE DIGITALI IN ATTESA DELLO SWITCH-OFF

AgComL’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato lo scorso 8 aprile la delibera sulla spartizione delle 21 reti nazionali in tecnica digitale, in altre parole in digitale terrestre, che saranno disponibili a partire dai prossimi switch off. Le reti saranno assegnate in primis ai soggetti già presenti sul mercato, poi alle tv locali (alle quali è destinato per legge 1/3 delle frequenze) e, infine, per le reti rimanenti, verrà indetta una gara, aperta a soggetti economici nazionali ma anche comunitari.

In particolare la delibera stabilisce che delle 21 reti nazionali in Dvb-T:

  • 8 reti saranno destinate alla conversione delle attuali reti analogiche. Gli operatori nazionali esistenti avranno assegnata capacità trasmissiva sufficiente per la trasmissione dei programmi a definizione standard e ad alta definizione. Sarà comunque garantito almeno un multiplex per operatore;
  • 8 reti digitali saranno dedicate alla conversione in tecnica singola frequenza delle reti digitali esistenti che oggi utilizzano il sistema della multifrequenza: a differenza delle prime otto reti, che saranno diffuse su un’unica frequenza in tutta l’area di copertura, queste ultime avranno più frequenze diverse sulla stessa area o su aree diverse.

Dopo un breve calcolo, rimarranno quindi disponibili solo cinque frequenze da assegnare, il cosiddetto dividendo. 


21
dicembre

ALL MUSIC: FATTURATO IN CALO DEL 12.4%. SVOLTA SUL DIGITALE TERRESTRE CON 12 NUOVI CANALI O CHIUSURA?

All Music @ Davide Maggio .it

All Music, il canale televisivo musicale del gruppo l’Espresso, chiuderà anche il 2008 in rosso. La tv, acquisita dal gruppo l’Espresso nel 2005, non è mai decollata: il calo del fatturato è stato costante e nell’anno che sta per finire si attesta al 12,4%. Ma il gruppo non ha intenzione di abbandonare la tv, anzi, vuole trasformare in multiplex il canale analogico.

“L’asset prezioso per noi – fa sapere il Gruppo a Pubblicità Italia – non è il canale tv All Music in sé, ma la frequenza, la rete, che ha un valore in continua crescita nella prospettiva dello switch off al digitale terrestre del 2012” - e aggiungono – “Avremo 10-12 diverse fonti di ricavi o producendo direttamente i nuovi canali, oppure vendendoli o affittandoli a editori terzi”.

Nonostante questi annunci, però, il futuro di All Music sembra ancora poco chiaro. C’è chi parla di una sua probabile suddivisione in canali targettizzati e accomunati dal brand All Music, ma c’è chi, invece, parla più semplicemente di repentina chiusura.