Raiuno



8
novembre

GRAZIE A TUTTI: GIANNI MORANDI E ALESSANDRA AMOROSO ALLA RICERCA DEL TARGET PERDUTO.

Grazie a Tutti, Gianni Morandi e Alessandra Amoroso

Dopo i flop di Clerici e Salemme, Raiuno ci riprova. E lo fa in grande stile. Parte stasera alle 21.30 il nuovo show di Gianni Morandi, Grazie a tutti, un varietà che si preannuncia ricco di novità, a partire da una new entry “scippata” alla concorrenza”: Alessandra Amoroso. La giovane cantante, figlia degli Amici di Maria dei Miracoli, trasloca così sulla tv di Stato, nella speranza che almeno qualcuno dei suoi giovani fan si decida a cambiare canale, sintonizzandosi sulla prima rete della TV di Stato che non spicca per giovani all’ascolto.

Questa sembra essere la scommessa di Morandi che, conscio dei flop delle trasmissioni dei colleghi altrettando celebri, punta sugli idoli dei giovani, recuperando quel target tanto prezioso che la tv pubblica ha gradualmente perso nel corso degli anni. E cosa fare di meglio se non ‘strappare’ ai talent show i suoi stessi protagonisti?

D’altro canto Morandi conosce fin troppo bene i meccanismi televisivi e ha dimostrato in più di un’occasione di saperli utilizzare. Chi non ricorda, ad esempio, quando in uno dei suoi ultimi programmi, destinato a scontrarsi con l’inossidabile C’è Posta Per Te della De Filippi, Morandi si mise letteralmente in mutande, per “dimostrare quei meccanismi fondamentali della macchinetta dell’auditel”? Non a caso l’evento registrò un picco notevole di share, seppur non sufficiente a battere l’inarrestabile forza di Maria. Cosa fare di meglio allora se non rubare a Maria chi è di Maria? Sperando tra l’altro, come si mormora da tempo, in una (seconda) celebre ospitata della De Filippi sulla tv pubblica, dopo quella dello scorso febbraio a Sanremo.




4
novembre

I SOLITI IGNOTI, A VOLTE RITORNANO: PINO INSEGNO AL POSTO DI FRIZZI?

Soliti Ignoti (Fabrizio Frizzi, Pino Insegno)

C’era una volta un game show che appassionò i telespettatori italiani e, per un’intera estate, riuscì a battere l’acCulturata concorrenza, candidandosi a valida alternativa ai Pacchi di Raiuno. Il programma piacque a tal punto che venne riproposto in inverno, sia in prima serata che in access, ma qualcosa andò storto per via di una programmazione ballerina con protagonista un Fiorello, principe degli sfori. Da allora il game finì nel dimenticatoio, almeno per i vertici Rai.

Stiamo parlando dei Soliti ignoti – identità nascoste, game show portato al successo da Fabrizio Frizzi nell’estate del 2007, che torna in questi giorni a far parlare di sè rientrando nella programmazione dei primi mesi del 2010 della rete ammiraglia Rai. Le speranze di molti telespettatori, aspiranti Sherlock Holmes, potrebbero dunque essere esaudite. Ma ci sarebbe una “nota stonata” per gli aficionados del programma nella sua configurazione originaria.

Al timone del rispolverato access di Raiuno potrebbe, difatti, non esserci più il Frizzolone nazionale ma Pino Insegno, molto vicino al direttore di Raiuno Mauro Mazza. Pur riconoscendo il talento comico di Insegno, l’incantesimo del ritorno dei Soliti Ignoti si romperebbe al pensiero di compromettere il clima perfetto creatosi con Frizzi che aveva dato vita ad piacevole intrattenimento che incuriosiva e stimolava il pubblico non più giovanissimo della rete, da tempo passivo di fronte all’apertura di pacchi milionari. Grazie al quiz delle identità nascoste, d’altro canto, Frizzi è rinato (televisivamente parlando) e ha avuto la possibilità, sino ad allora negatagli, di condurre altre serate e un altro access estivo (La botola), senza dimenticare l’impegno con Cominciamo bene su Raitre.

Riguardo l’ipotetico cambio di conduzione, è lo stesso Insegno a intervenire sulla questione.

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2
novembre

RAI UNO E RAI DUE NEL 2010: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Novità 2010 RAI

E’ ancora il Giornale di Vittorio Feltri ad anticipare, in un articolo di Laura Rio, le prime indiscrezioni sui palinsesti 2010 delle prime due reti Rai. Mauro Mazza e Massimo Liofredi avranno l’arduo compito di massimizzare gli ascolti e i guadagni pubblicitari con produzioni dal basso costo o dal successo assicurato, affinchè si argini il debito che incombe sull’azienda pubblica e che ha già influenzato il Piano di Produzione 2009 e 2010 di RaiFiction.

Tanti ritorni, molte conferme, poche facce nuove e nessun vero big: questo in sintesi il palinsesto di RaiUno che il neo Direttore sta definendo e che proporrà presto al DG Mauro Masi e al consiglio di amministrazione. A dicembre seconda sperimentazione per il talent lirico Mettiamoci all’opera, già visto la scorsa estate sulla stessa rete e apripista di un genere che piace a Mauro Mazza. I venerdì post-natalizi saranno in mano ai Raccomandati di Pupo, con la co-conduzione (in forse) di Valeria Marini ed Emanuele Filiberto, che lasceranno il posto, in garanzia, ad Eleonora Daniele (già alla guida di UnoMattina con Michele Cucuzza) e al suo show nostalgia Ciak si Canta!, vera rivelazione (in ascolti) dello scorso gennaio.  La discussa 60esima edizione del Festival di Sanremo, condotta dalla brillante Antonella Clerici (con le guest star non confermate Paolo Bonolis e Rosario Fiorello) avvierà ufficialmente a febbraio le danze degli ascolti.  Al sabato confermatissimo Ballando con le stelle, forte del successo riconquistato nel 2009, seguito – dopo la fatica sanremese – da Antonella Clerici e il  babytalent Ti Lascio una canzone. Pausa scontata per Affari Tuoi a marzo ma non per Endemol Italia che, in coproduzione con la Rai, riproporrà I soliti ignoti, alla cui guida si vocifera possa approdare Pino Insegno.

Max Giusti, ufficialmente nuovo volto di rete, sarà alla guida di un talent show sullo stile de I Raccomandati che contrasterà quasi sicuramente  l’adattamento italiano di Britain’s Got Talent firmato da Maria De Filippi e Gerry Scotti. Niente pausa in prima serata per Carlo Conti che,  forte del successo de I Migliori Anni, avrà campo libero e potrà coronare il sogno di uno spettacolo comico. Parlando di comici spicca ancora il nome di Pino Insegno a cui Mauro Mazza vuole affidare uno show sperimentale (fuori garanzia) in due puntate.





1
novembre

PINOCCHIO: UNA SUPER FIABA PRONTA A CONTRASTARE IL GRANDE FRATELLO

Pinocchio (Luciana Littizzetto)

Stasera e domani, in prima serata, Raiuno si affida nuovamente alla fiction. E lo farà con una delle fiabe più famose e apprezzate dal grande pubblico: Pinocchio. La storia di un burattino che voleva diventare bambino (e figlio), la storia di un falegname che voleva imparare ad essere padre, e poi le bugie, gli ostacoli, i sentimenti e la redenzione. A 37 anni dal capolavoro di Comencini, con Nino Manfredi nei panni di Geppetto, Lux Vide e Power ritornano con una fiction “di punta” per la stagione Rai, schierando un cast stellare.

Bob Hoskins nel ruolo che fu di Manfredi, e il giovanissimo e bravissimo Robbie Kay nei panni di Pinocchio. Non mancano però molti volti noti del panorama italiano; su tutti: Luciana Littizzetto nelle verdi vesti del Grillo Parlante, Margherita Buy (La Maestra), Violante Placido nei panni della Fata Turchina (questa volta un pò più sexy e dispettosa rispetto alla tradizione), e Alessandro Gassman, nel ruolo di Carlo Collodi.  Tra gli altri vanno inoltre ricordati: Thomas Sangster (Lucignolo), Toni Bertorelli (la Volpe), Francesco Pannofino (il Gatto), Maurizio Donadoni (Mangiafuoco), Wenanty Nosul (l’Editore)  e Joss Ackland (nel ruolo di Mastrociliegia).

Interamente girata in inglese per la gioia della Littizzetto (“Il mio inglese è assurdo e incomprensibile, il protagonista Robbie Kay, mi guardava e gli facevo tenerezza, si vedeva che voleva aiutarmi. Morale, correvo per i boschi con le ghette e le antenne, rincorrendo un ragazzino e parlando una lingua ignota“), la fiction avrà un difficile compito: contrastare, negli ascolti e nella filosofia, la “corazzata Grande Fratello” (domani alla sua seconda puntata, probabilmente dedicata all’ingresso del trans di cui vi abbiamo svelato, in anteprima, l’identità).


30
ottobre

MAURO MAZZA: “NON RINCORRIAMO IL GRANDE FRATELLO”. PER RAIUNO PROPONE TEATRO, CULTURA E UNITA’ D’ITALIA

Mauro Mazza

Questi primi mesi alla Direzione di Raiuno per Mauro Mazza non sono stati di certo facili: flop per la Clerici e Salemme, Morandi rinviato all’8 novembre (qui uno degli ultimi aggiormanenti), Giusti impalpabile nel sabato sera; unica àncora di salvezza sono state finora le fiction italiane (a costo di “esaurire le scorte in magazzino”). In pieno periodo di garanzia, Raiuno rimane tuttavia in vantaggio sull’ammiraglia Mediaset e il suo direttore, intelligentemente, “serra le fila” dicendo: “non dobbiamo rinunciare alla ricerca della qualità, ma lavorare per avere più qualità senza rinunciare agli ascolti“.

In sede di commissione di vigilanza, lo stesso Mazza svela alcuni progetti per il 2010 e continua il suo personale (e discretamente rischioso) percorso di ristrutturazione del palinsesto della rete. Tanto per cominciare, Mazza prende le distanze dalla tv commerciale: “non vogliamo realizzare un palinsesto che abbia in cima alle sue preoccupazioni costruire una proposta alternativa alla concorrenza“, e a proposito dell’imperante “tv in formato reality” afferma: “Non rincorriamo il Grande Fratello, perchè non ce la facciamo. Siamo decisamente indietro“.

La risposta quindi dell’ex direttore del Tg2 ai nuovi gusti dei telespettatori, risiede, solo ed esclusivamente, in una parola: “tradizione”. E per il 2010 Mazza ha letteralmente intenzione di “educare” gli spettatori, proponendo spettacoli e commedie teatrali in prime time, oltre a numerosi programmi di approfondimento storico e culturale. Fil rouge della stagione 2010/2011 sarà inoltre l’anniversario dell’Unità d’Italia (150 anni) e quindi tanti format e fiction appositamente focalizzatI sull’argomento.

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29
ottobre

MAURIZIO BELPIETRO, L’ANTI-SANTORO, VERSO UN NUOVO PROGRAMMA RAI

Maurizio Belpietro

I numeri parlano chiaro: Ballarò oltre il 16% di share medio, Annozero al 23%; più di un varietà vecchio stile, più di un talent show di fama mondiale. Mai come quest’anno i talk di approfondimento di prima serata stanno viaggiando a vele spiegate grazie a polemiche sulla libertà di informazione, confessioni di escort di lusso e scottanti rivelazioni sulla vita privata di importanti uomini politici. Da ultimo Piero Marazzo, sulle cui vicende Santoro è pronto a tuffarsi a bomba, questa sera, con interviste ai transessuali coinvolti e annesso dibattito in studio (leggi qui).

Inutile dirlo, al premier Silvio Berlusconi Floris e Santoro non vanno a genio, anzi gli fanno “venire la scarlattina”. Ribadito il concetto in collegamento telefonico al Ballarò di martedì scorso (leggi e guarda qui), Berlusconi è alla ricerca di un nuovo volto giornalistico che possa raccontare l’operato del governo senza i processi mediatici dei talk “sinistrorsi”. In pole position per questo ruolo sarebbe il direttore di Libero Maurizio Belpietro, da sempre difensore del premier. Ora il Cda di Viale Mazzini e i direttori sono al lavoro per trovare la giusta collocazione.

Sulla prima serata non si discute, ma ancora in dubbio è la scelta della rete: su Raiuno trovare una collocazione adatta non è cosa facile anche perchè bisogna fare i conti con Bruno Vespa che non gradirebbe un programma di approfondimento prima del suo Porta a portapreferibile una soluzione su Raidue (favorevole il direttore Liofredi) dove potrebbe farne le spese Annozero che però porta all’azienda ascolti e introiti notevoli. Per una situazione che si sbloccherà nelle prossime settimane, un’altra incombe e pesa sulle spalle di Liofredi e della sua Raidue.

Dopo il salto scopri le ultime su Paragone, Bignardi e Setta.


25
ottobre

LE SEGRETARIE DEL SESTO: GERINI, RAMAZZOTTI, LISKOVA E D’AQUINO PER LA NUOVA MINISERIE DI RAIUNO

Le Segretarie del Sesto (Micaela Ramazzotti, Antonio Liskova, Claudia Gerini e Tosca D'Aquino)

Claudia Gerini (Agnese), Micaela Ramazzotti (Giovanna), Antonia Liskova (Miranda) e Tosca D’Aquino (Costanza): sono loro Le segretarie del sesto, le quattro protagoniste della nuova miniserie di Raiuno in onda questa sera e domani. Nevrotiche, spietate e ambiziose, le segretarie di una compagnia assicurativa al sesto piano di un grande palazzo, si dividono tra vita privata e lavoro, mettendo in luce le molte sfumature dell’universo femminile.

Dopo le miniserie più classiche andate in onda le scorse settimane con ottimi ascolti, arriva una fiction decisamente più attuale e moderna che strizza l’occhio alla realtà, come piace al direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce. Il binomio donne e potere sarà al centro della storia che vedrà le protagoniste femminili acquisire sul lavoro i peggiori difetti del mondo maschile. Prodotta da Edwige Fenech per la regia di Angelo Longoni, Le segretarie del sesto è stata scritta dalla grande signora della fiction italiana Laura Toscano, scomparsa lo scorso marzo, appena finite le riprese della fiction: «Già con Commesse, ricordava Toscano, avevamo fatto fatica a rappresentare un mondo di donne, a introdurre l’autentica normalità degli omosessuali. Adesso è molto più difficile far passare temi sociali».

Definita lo spin off della serie “storica” Commesse, che aveva consacrato attrici come Sabrina Ferilli e Veronica Pivetti, nella nuova fiction di Raiuno troveremo proprio il personaggio di Romeo, gay dichiarato e interpretato da Franco Castellano, a far da collante tra i due prodotti. Nel cast figurano anche Fabio Troiano, Marco Falaguasta, Fabio Sartor e Sofia Bruscoli. Ma per Le segretarie del sesto la sfida dell’auditel non sarà facile: questa sera si scontrerà con Distretto di polizia e domani con la premiere di Grande Fratello 10.


23
ottobre

VESPAIO DI POLEMICHE SUI COMPENSI DI BRUNO: MA ECCO QUANTO GUADAGNANO AL MINUTO FAZIO, SANTORO, BIGNARDI E DANDINI

bruno_vespa

Ha tenuto banco nelle ultime ore il mancato rinnovo del contratto di Bruno Vespa. Il giornalista infatti, già forte di un contratto pari a 1,2 milioni di € all’anno (più altre fee per partecipazioni e progetti extra) ha chiesto al cda Rai un aumento di circa 400 mila €, per un totale, quindi, di 1,6 milioni di € (comprensivi questa volta degli impegni “extra Porta a Porta“). Il “buon Bruno” ha anticipato i tempi di contrattazione rispetto alla naturale scadenza del contratto, probabilmente consapevole della “giro di vite” che potrebbe esserci presto in Rai, nonchè conscio che la televisione pubblica, sempre più politicizzata, è legata ai cambi di scenari (politici) che, ovviamente, potrebbero avere conseguenze sulla sua “egemonia giornalistica“.

La risposta del CdA, e nello specifico dei consiglieri Nervo e  Petrone, è stata “troppo caro in tempi di crisi” e la conseguenza è stata il rinvio della questione al prossimo consiglio, mentre il direttore Masi ha chiesto chiarimenti sulle motivazioni e le caratteristiche di questa richiesta d’aumento da parte del famoso giornalista.

Vespa, preoccupato di veder nuovamente garantite le sue collaborazioni Rai, ha incassato il colpo: “Mi pare giusto che il Cda della Rai abbia chiesto un approfondimento su tutti i contratti da rinnovare e non soltanto sul mio. [...] Si potrà così constatare che alcuni elementi del mio contratto risalgono al 2001 e altri al 2004. Se si pensa che quando entrerà in vigore il prossimo contratto l’inflazione del decennio sarà intorno al 22%, sarà più facile ragionare“.

In realtà il giornalista sarebbe molto irritato per il clamore suscitato e soprattutto per la “pubblicità” fatta ai suoi compensi, e così ha pensato bene di “allargare il cono di luce” sugli stipendi di altri colleghi.