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PINOCCHIO: UNA SUPER FIABA PRONTA A CONTRASTARE IL GRANDE FRATELLO

di Pasquale Orlando

01/11/2009 - 18:00

PINOCCHIO: UNA SUPER FIABA PRONTA A CONTRASTARE IL GRANDE FRATELLO

Pinocchio (Luciana Littizzetto)

Stasera e domani, in prima serata, Raiuno si affida nuovamente alla fiction. E lo farà con una delle fiabe più famose e apprezzate dal grande pubblico: Pinocchio. La storia di un burattino che voleva diventare bambino (e figlio), la storia di un falegname che voleva imparare ad essere padre, e poi le bugie, gli ostacoli, i sentimenti e la redenzione. A 37 anni dal capolavoro di Comencini, con Nino Manfredi nei panni di Geppetto, Lux Vide e Power ritornano con una fiction “di punta” per la stagione Rai, schierando un cast stellare.

Bob Hoskins nel ruolo che fu di Manfredi, e il giovanissimo e bravissimo Robbie Kay nei panni di Pinocchio. Non mancano però molti volti noti del panorama italiano; su tutti: Luciana Littizzetto nelle verdi vesti del Grillo Parlante, Margherita Buy (La Maestra), Violante Placido nei panni della Fata Turchina (questa volta un pò più sexy e dispettosa rispetto alla tradizione), e Alessandro Gassman, nel ruolo di Carlo Collodi.  Tra gli altri vanno inoltre ricordati: Thomas Sangster (Lucignolo), Toni Bertorelli (la Volpe), Francesco Pannofino (il Gatto), Maurizio Donadoni (Mangiafuoco), Wenanty Nosul (l’Editore)  e Joss Ackland (nel ruolo di Mastrociliegia).

Interamente girata in inglese per la gioia della Littizzetto (“Il mio inglese è assurdo e incomprensibile, il protagonista Robbie Kay, mi guardava e gli facevo tenerezza, si vedeva che voleva aiutarmi. Morale, correvo per i boschi con le ghette e le antenne, rincorrendo un ragazzino e parlando una lingua ignota“), la fiction avrà un difficile compito: contrastare, negli ascolti e nella filosofia, la “corazzata Grande Fratello” (domani alla sua seconda puntata, probabilmente dedicata all’ingresso del trans di cui vi abbiamo svelato, in anteprima, l’identità).

Una storia didascalica quella di Pinocchio, in cui ad ogni azione del protagonista corrisponde una conseguenza, nel bene e nel male. La fiction (che avrà anche una sua versione cinematografica) richiama metaforicamente molte tematiche attuali: la speranza dei facili guadagni quando il burattino seppellisce gli Zecchini, l’illusione di una vita facile (il Paese dei Balocchi) in cui però, poi, tutti i bambini diventano asini, le difficoltà dei rapporti genitori-figli.

Pinocchio si ripropone di dare ai giovani e meno giovani telespettatori, uno squarcio di realtà quanto mai reale. “C’è più realtà in Pinocchio, che nei reality in cui la vita vera non c’è“, chiosa Ettore Bernabei (numero uno di Lux Vide): chissà se il pubblico gli darà ascolto e premierà la qualità di questa serie, oppure preferirà assecondare la sua vena curiosa e un pò voyeristica,  tornando a sbirciare tra le mura della “Casa”  di Cinecittà.

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16 commenti su "PINOCCHIO: UNA SUPER FIABA PRONTA A CONTRASTARE IL GRANDE FRATELLO"

  1. Premetto, non sopporto il GF, ho visto solo la prima stagione, per la novità. Cmq forse era meglio il GF di questo "Pinocchio" Non voglio essere troppo negativo, ma non mi è piaciuto per niente, sotto molti aspetti. Io ne ho visto solo la fine Domenica sera e un pezzo della seconda puntata.. veramente non riuscivo a guardarlo. Doppiaggio brutto e furi sincronizzazione in molti casi, personaggi fuor d'acqua, effetti speciali "fatti in casa". Va be, peccato perchè mi aspettavo qualcosa di bello. Interessante partire da Collodi, ma sviluppato male. Mio modesto parere di ignorante, ma vedo che sono in linea con la maggioranza dei post. Gli attori presi di per se mi piacciono, hanno fatto cose carine da soli in altre produzioni, qui veramente no. Peccato veramente... la Rai poteva spendere qualche soldo in più... visto che paghiamo anche il canone ... oppure poteva spenderli in altre cose (se proprio deve spendere hehe)

  2. A me è piaciuto! Sicuramente MOLTO meglio di quel pollaio del "Grande Fratello"...poi ognuno ha le sue opinioni, quindi è inutile cercare di far cambiare idea =))) Lo seguirò (lo sto già seguendo) anche stasera.

  3. Non ho notato tutta questa negatività a parte la Littizzetto, comica per forza anche qui mentre non era il caso, e il doppiaggio che ha delle lacune. Bella l'ambientazione,i costumi,bravi gli attori in modo particolare il gatto e la volpe..messaggio semplice,chiaro e immediato...a me è piaciuto..c'è molto, ma molto di peggio in circolazione, in primis il "piccolo" ma molto "piccolo" fratello!

  4. L'idea di base è sicuramente buona, ma il ritmo è lento e il doppiaggio pessimo (forse il più brutto degli ultimi tempi). Non basta Bob Hoskins, Alessandro Gassman e Margherita Buy (solo per citarne alcuni di noti) a rendere questa trasposizione di Pinocchio godibile. E poi la computer grafica per i movimenti di pinocchio e dei burattini era veramente economica...spendeteli due soldi in più :-)

  5. riflettendo dice:

    Di fronte a roba del genere l'unica domanda è: perchè? Direi che il grande fratello può stare tranquillo.

  6. Vedo un entusiasmo alle stelle! :-)