Questi primi mesi alla Direzione di Raiuno per Mauro Mazza non sono stati di certo facili: flop per la Clerici e Salemme, Morandi rinviato all’8 novembre (qui uno degli ultimi aggiormanenti), Giusti impalpabile nel sabato sera; unica àncora di salvezza sono state finora le fiction italiane (a costo di “esaurire le scorte in magazzino”). In pieno periodo di garanzia, Raiuno rimane tuttavia in vantaggio sull’ammiraglia Mediaset e il suo direttore, intelligentemente, “serra le fila” dicendo: “non dobbiamo rinunciare alla ricerca della qualità, ma lavorare per avere più qualità senza rinunciare agli ascolti“.
In sede di commissione di vigilanza, lo stesso Mazza svela alcuni progetti per il 2010 e continua il suo personale (e discretamente rischioso) percorso di ristrutturazione del palinsesto della rete. Tanto per cominciare, Mazza prende le distanze dalla tv commerciale: “non vogliamo realizzare un palinsesto che abbia in cima alle sue preoccupazioni costruire una proposta alternativa alla concorrenza“, e a proposito dell’imperante “tv in formato reality” afferma: “Non rincorriamo il Grande Fratello, perchè non ce la facciamo. Siamo decisamente indietro“.
La risposta quindi dell’ex direttore del Tg2 ai nuovi gusti dei telespettatori, risiede, solo ed esclusivamente, in una parola: “tradizione”. E per il 2010 Mazza ha letteralmente intenzione di “educare” gli spettatori, proponendo spettacoli e commedie teatrali in prime time, oltre a numerosi programmi di approfondimento storico e culturale. Fil rouge della stagione 2010/2011 sarà inoltre l’anniversario dell’Unità d’Italia (150 anni) e quindi tanti format e fiction appositamente focalizzatI sull’argomento.
Un intento assolutamente “nobile” e apprezzabile per una tv del servizio pubblico, alimentato inoltre dalle serie nazional-popolari e dalla “riscoperta del territorio” attraverso l’imminente partenza di un programma-contenitore per il sabato pomeriggio (della durata di circa 3 ore), itinerante tra i posti e le tradizioni dei comuni d’Italia (ma non avevano già proposto qualcosa del genere Susy Blady e Patrizio Roversi?).
Mauro Mazza, insomma, per il tradizionalista pubblico di Raiuno, vuole offrire un bouquet di idee tradizionali e “per bene”. Chissà se la penseranno allo stesso modo gli inserzionisti pubblicitari.
1. Ignazio ha scritto:
30 ottobre 2009 alle 15:26